Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1051943.php Nascondi i commenti.

Questo post e' stato nascosto: non e' piu' visibile nell'homepage di Indymedia Italia, ma e' sempre raggiungibile dal link Articoli nascosti.

Il newswire e' uno spazio a pubblicazione aperta, ma e' sottoposto ad una Policy, ovvero un repertorio di limiti che abbiamo stabilito attraverso un processo decisionale collettivo e che continuiamo ad aggiornare mentre Indymedia cresce. Vogliamo che il newswire resti uno spazio di comunicazione aperto a tutt*, per fare informazione indipendente. Se volete proporre una discussione o un dibattito alle altre persone che frequentano e fanno Indymedia, potete farlo nel forum. Vengono nascosti: - post razzisti, fascisti, sessisti - la propaganda commerciale, partitica e istituzionale - gli insulti e le provocazioni - i post personali o privi di contenuto informativo - i post multipli o vuoti - le notizie postate uguali piu' volte

leggi la policy

partecipa a indymedia italia


IL PRECARIATO E’ FASCISMO
by Coordinamento Precari Antifascisti Thursday, Apr. 20, 2006 at 10:22 PM mail: precariantifascisti@libero.it

IL PRECARIATO E’ FASCISMO. L’ANTIFASCISMO E’ LOTTA AL PRECARIATO

25 APRILE e 1° MAGGIO, due giornate di lotta vicine e, oggi più che mai, due momenti simbolici della stessa battaglia: la lotta contro la precarietà e lotta contro il moderno fascismo. Quando si parla di precarietà, di flessibilità, di lavori atipici e di Legge Biagi si fa riferimento di solito alla globalizzazione e al neoliberismo, ma non si afferma il concetto essenziale, non si vogliono chiamare la cose con il loro nome: LA PRECARIETA’ E’ FASCISMO. Il sistema del lavoro basato sulla flessibilità, soprattutto giovanile, è un’organizzazione del lavoro fascista che rispecchia e aspira ad un’organizzazione della società, dei rapporti economici e del sistema politico di tipo fascista. Non c’è da nascondersi dietro un dito, non c’è da minimizzare o rassicurare sulla reale natura e veri obbiettivi di chi – governi di centro-destra e di centro-sinistra, Confindustria, sindacati confederali – difende e contribuisce a costruire un sistema basato sulla precarietà dell’esistenza e sul maggior sfruttamento attraverso la flessibilità nel lavoro. Non ci sono da spargere false illusioni, come quelle coltivate da certa falsa sinistra che critica la precarietà ma accetta la flessibilità come male necessario e ineluttabile (vedi Rifondazione Comunista) o che invece di combattere direttamente il fascismo, che si esprime nella flessibilità del mercato del lavoro, perde tempo a proporre piccole panacee come sussidi, reddito di cittadinanza e simili (vedi organizzatori della MayDay a Milano e devoti a San Precario) e farsi portavoce di un “partito della precarietà” che sia magari trampolino di lancio per entrare nei partiti veri, quelli totalmente a favore di un’idea flessibile del lavoro.

E’ arrivato il momento di affermare con forza che la lotta contro la precarietà è prima di tutto una lotta contro il moderno fascismo e che l’antifascismo si fa e si esprime oggi prima di tutto come lotta al precariato. Questa moderna schiavitù sta producendo una frattura generazionale (tra giovani precari e vecchi garantiti) e di ceto (tra chi ha un lavoro stabile e chi non lo ha) che è una frattura lacerante nel cuore della società e che mette padri e figli gli uni contro gli altri e crea odi, prevaricazioni e insopportabili discriminazioni all’interno dei posti di lavoro. Questo è il fascismo ed è il veleno che da più di dieci anni ci stanno cercando di iniettare. La Francia ha dimostrato che queste fratture possono essere superate e che il vaccino anti-fascista passa attraverso una presa di coscienza generale e la nascita di un fronte unito e determinato che porti a grandi manifestazioni di massa e lotte dure condivise da tutti. In Italia è indispensabile seguire la stessa strada, partendo proprio dal legame tra antifascismo e lotta alla precarietà per iniziare a costruire un largo movimento di massa che si esprima e lotti per risultati tangibili e con coscienza antifascista. Per questo riteniamo necessario partire da obiettivi concreti e iniziare a lavorare, da subito, fin dalle prossime scadenze, per costruire un movimento che pretenda dal nuovo governo l’abolizione totale della Legge 30, legge del precariato, legge contro i lavoratori, LEGGE FASCISTA.

Il Coordinamento Precari Antifascisti è una sigla che vuole riempirsi di questi contenuti, della partecipazione di autentici antifascisti e dimostrare sul campo che la lotta contro il moderno fascismo e la precarietà sono due facce di un’unica battaglia e che non c’è lotta alla precarietà senza una lotta, decisa, dura, frontale al moderno fascismo. Per queste ragioni siamo vicini e solidali con gli arrestati di Milano per i fatti dell’11 marzo. Queste/i compagne/i hanno dato l’esempio che la lotta al moderno fascismo è lotta in prima persona e che non fa sconti. I risultati drammatici di quella giusta pratica (25 compagni sono ancora in galera) non devono intimorirci o metterci sulla difensiva, ma sono il segnale che per scacciare via le carogne nere e difendersi dalla rappresaglia dei fascisti in divisa, non basta una manifestazione che abbia come parole d’ordine la difesa della memoria e un antifascismo d’ufficio ma occorre fondere questa lotta con quelle attuali ancora più sentite contro la precarietà e le moderne condizioni di sfruttamento sui posti di lavoro, per dare vita a una manifestazione di massa che metta insieme la determinazione dei veri antifascisti con la rabbia e la voglia di mobilitazione di migliaia di precari e di decine di migliaia di lavoratori sempre più sfruttati. E’ quindi assolutamente prioritario, in occasione del 25 aprile e del 1° maggio, esigere con forza l’immediata scarcerazione di tutti i compagni antifascisti ancora in galera.

ABOLIZIONE TOTALE DELLA LEGGE 30
LIBERTA’ IMMEDIATA PER GLI ANTIFASCISTI DI MILANO

Come Coordinamento Precari Antifascisti, vogliamo crescere, vogliamo dotarci di una rivista e di un bollettino precari e per questo abbiamo bisogno dell’apporto concreto, in prima persona di tutte le compagne e tutti i compagni che vogliono condividere con noi questa lotta. Contattateci.

CPA – Coordinamento Precari Antifascisti
Contattateci al 338/1641083 o all’indirizzo email: precariantifascisti@libero.it


Tornatevene nel secolo scorso
by mister hid Friday, Apr. 21, 2006 at 12:16 AM mail:

Coordinatevi i neuroni del cervello prima di scrivere stronzate del genere.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Aderisco!!
by E vi assumo Friday, Apr. 21, 2006 at 9:21 AM mail:

Aderisco incondizionatamente al Vostro appello: finalmente l'indicazione per una giusta linea politica.
Vostro
Silvio Berlusconi

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Ce sto
by pur'io! Friday, Apr. 21, 2006 at 9:23 AM mail:

Me piace pure a me er vostro fojio d'ordine.
Ce sto pur'io.
F. Storace.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
doppio
by admin Saturday, Apr. 22, 2006 at 4:59 PM mail:

postato anche qui:
http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1052688.php

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.