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SGOMBERATA DIMOSTRAZIONE PACIFICA A VENEZIA
by Student Friday, Jun. 02, 2006 at 12:28 PM mail:

Questa mattina a Piazza S.Marco sono stati portati via con la forza gli attivisti pacifisti che manifestavano in nome della pace.
Durante la mattina megafonate di piazza per comunicare con la città, issata bandiera della pace prima di essere stati sgomberati dalla celere.

CONTRO LA GUERRA!

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il loro cervello non funziona!!!!
by cacciari vi bacchetta... ahahhahahhahahhaha Saturday, Jun. 03, 2006 at 9:26 PM mail:

VENEZIA Il sindaco Cacciari: «Il loro cervello non funziona, non sanno distinguere critica politica e celebrazione storica». Il governatore Galan: «Nessuna meraviglia»

Blitz dei Disobbedienti alla cerimonia in S.Marco
Quaranta simpatizzanti dei centri sociali tentano di bloccare la festa, intervengono gli agenti: solo un po’ di ritardo
Venezia

Anche i disobbedienti hanno "partecipato" alla festa della Repubblica e ci sono stati momenti di tensione. Ieri mattina, attorno alle 10, una quarantina di simpatizzanti dei centri sociali del Nordest, guidati da Luca Casarini, hanno fatto irruzione in piazza San Marco dove stavano per iniziare i tradizionali festeggiamenti in occasione del sessantesimo anniversario della Repubblica. I disobbedienti si sono avvicinati alla Basilica di San Marco ed hanno issato la bandiera della pace sul pennone centrale. Accompagnati da musica ad alto volume, hanno poi esposto uno striscione contro la guerra con l'obiettivo di bloccare la festa che invece ha solo subito qualche rallentamento. I manifestanti si sono disposti a cerchio sotto l'alzabandiera davanti a centinaia di turisti incuriositi. Nel frattempo le vie d'accesso alla piazza sono state bloccate da carabinieri e poliziotti. «Abbiamo occupato piazza San Marco - ha poi commentato soddisfatto Luca Casarini - e bloccato la parata militare, lottiamo contro la guerra ed ora la bandiera della pace sta sventolando». In realtà dopo una sorta di trattativa con il prefetto di Venezia Nardone, carabinieri e polizia hanno sgomberato la zona con la forza. Agenti e carabinieri hanno portato via di peso i manifestanti, tra gli applausi della gente e soprattutto dei commercianti dell'area Marciana, consentendo così l'avvio della celebrazione e l'ingresso in piazza dei vari reparti. Nel corso della mattinata, sia in piazza San Marco che alle Mercerie, i manifestanti hanno fatto esplodere petardi e fumogeni. Alla luce di quanto è accaduto il capo della Digos, Diego Parente, ha inviato un rapporto alla magistratura ed è probabile che i promotori dell'iniziativa verranno denunciati. A rappresentare il Comune alla festa della Repubblica c'era il vicesindaco Michele Vianello, ma nel pomeriggio Massimo Cacciari ha rilasciato una dichiarazione. «Il loro cervello non funziona tanto bene - ha esordito il sindaco commentando il blitz dei disobbedienti guidati da Luca Casarini - e questo perché evidentemente non sanno distinguere tra critica politica e le celebrazioni per un momento storico. Non riescono a distinguere tra una posizione pacifista contro determinati interventi, anche discutibili, da una festa che è dedicata alle Forze armate». Anche il segretario del sindacato di Polizia Coisp ha parole nette contro la protesta. «Ancora una volta - dice Franco Maccari - a Venezia come a Roma le forze dell'ordine hanno obbedito come sempre al comando, contenendo la resistenza passiva di chi dimostrava contro quella Repubblica in cui ancora crediamo e per la quale lasciamo ciò che per ciascuno è il bene più prezioso, ovvero la vita». Il presidente della Regione Giancarlo Galan afferma di non meravigliarsi di questo attacco alle forze armate e alla Repubblica e rileva che «Venezia è la città ideale per simili aggressioni alla convivenza civile e questo sia che il sindaco si disperi, sia che predichi al vento».

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