Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1092078.php Nascondi i commenti.

il 17 in piazza! un solo obbiettivo liberare tutte/i!
by cosenza Monday, Jun. 12, 2006 at 1:49 PM mail:

Il 17 in piazza a Milano parteciperanno diverse realtà del sud, tra cui Cosenza. L'obbiettivo che ci porta ad affrontare questo lungo viaggio è quello di chiedere la liberazione immediata senza se e senza ma da parte di nessuno (rifondazione inclusa) dei compagni/e ancora detenuti. Questo per noi è la priorità! Tutto il resto può essere rimandato a dopo.Abbiamo assistito a polemiche varie, come spesso accade su indy, e non vorremmo che beghe locali e personali o politiche (tutte leggittime) inficiassero lo svolgimento del corteo che speriamo trovi una larga convergenza e una vasta partecipazione! L'appello a tutte le realtà è quello di non perdere di vista l'obbiettivo principale "LIBERI TUTTE/I", e chiunque il 17 arrivi in piazza con tale determinazione, sia esso autonomo, sia esso rifondarolo, sia esso anarchico ecc. ecc. e bene accetto. Altro è la dietrologia, su ciò che è stato, su ciò che tizio a detto o su ciò che caio ha fatto. Bisogna distinguere le priorità, ed oggi la priorità è riportare a casa questi nostri compagni/e che da tre mesi sono reclusi. Chiunque, per motivi personali o politici, non importa, in questo momento metesse a repentaglio la buona riuscita del corteo, dovrà assumersi tutte le responsabilità politiche del caso, che potrebbero compromettere la liberazione di questi compagni/e. Quando questi nostri/e compagni/e saranno fuori, è giusto che si apri una discussione e che ognuno tiri fuori ciò che ritiene valido politicamente, ma fino al quel momento tutti insieme il 17 a gridare LIBERE/I TUTTE/I.
Saluti antifascisti da Cosenza

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

stessa lunghezza d'onda
by milanese (non d'origine) Monday, Jun. 12, 2006 at 2:47 PM mail:

Evviva la saggezza calabra!
Lo spirito che hai enunciato è lo stesso emerso dalle assemblee preparatorie milanesi.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
X tutte le realtà
by kowalsky Monday, Jun. 12, 2006 at 3:13 PM mail:

l'invito, se possibile è di inviare la propria adesione come realtà Antifascita a: liberetutti@inventati.org , inoltre postare in rete l'ora e il luogo di partenza per il corteo del 17, questo al fine di permettere un coordinamento con i sigoli compagni che volessero aggregarsi.

saluti antifascisti

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
rifondarolo bene accetto un cazzo
by ma che davero? Monday, Jun. 12, 2006 at 6:50 PM mail:

come si fa ad accettare gente come i rifondaroli che hanno smerdato e dato dei teppisti ai compagni di milano che l'11 marzo non hanno fatto un passo indietro?


basta partiti mafia politica doppiogioco affari poltrone sfruttamento elezioni e signorotti.

contro i partiti autonomia

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
cosa?
by Rifondarolo Tuesday, Jun. 13, 2006 at 8:11 PM mail:

Io non so cosa avevi mnagiato in quei giorni, ma nessuno di Rifondazione ha mai detto ste cazzate. Nessuno ha smerdato nessuno, nessuno ha parlato di teppisti.
Se ti hanno detto così, ti hanno riferito male.
L'unico commento è stato di Bertinotti che disse di punire i colpevoli, se colpevoli ce ne erano, ma disse anche che un corteo della Fiamma Tricolore a Milano non andava autorizzato.
Io sarò a Milano, il 17, sarò in corteo, credo che sia mio diritto esserci, anzi, dovreste essere sollevati che si mobiliti qualcuno in più per gli arrestati. Se poi il vostro nemico è Rifondazione, allora temo che davvero abbiamo due visioni diverse del mondo, visto che il mio nemico è fascista, liberista e liberticida.

Ma qualcuno vorrebbe davvero cacciarmi dal corteo? Incredibile!

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
non tutto il PRC ma
by cito Tuesday, Jun. 13, 2006 at 9:09 PM mail:

Il leader di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, pensa “molto male” di quanto è successo ma invita a non generalizzare: “Invece di chiamare no-global i responsabili, perché anch’io e altri qui presenti siamo no-global, bisognerà individuare con precisione gli autori di queste azioni che vanno severamente censurate. Non si può dire nemmeno centri sociali, visto che il più grande di tutti, il Leoncavallo, partecipa insieme a tutte le forze di sinistra alla manifestazione di Brescia” precisa Bertinotti, riferendosi a un’iniziativa promossa dall’Anpi.

http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/scomi/scomi/scomi.html

“Piuttosto che bruciare auto o rompere vetrine io avrei adoperato tattiche di resistenza passiva”. Francesco Caruso, il leader disobbediente candidato da Rifondazione, prova a tirarsi fuori dalla tempesta che lo ha investito dopo la guerriglia di corso Buenos Aires. Prende le distanze dai fatti di Milano, ma al tempo stesso chiede la liberazione dei ragazzi arrestati e attacca il ministro dell’Interno: “Invece di utilizzare il Viminale per fare campagna elettorale, perché Pisanu non spiega come mai ha autorizzato la manifestazione dei fascisti? Lo sa che i centri sociali, gli immigrati e i rom sono vittime ogni giorno di vili aggressioni fasciste?”. Caruso spiega così la rabbia sfociata nelle violenze di sabato e chiede la scarcerazione dei protagonisti: “Per contribuire a creare un clima di serenità propongo che vengano liberati”. Ma se in piazza, con i ragazzi dei centri sociali, ci fosse stato lui? Giura che si sarebbe sdraiato sull’asfalto, che si sarebbe fatto sollevare di peso dalla polizia e condurre in galera, una reazione che “avrebbe riscosso più consenso e si sarebbe rivelata una misura efficace per rispondere alle iniziative dei fascisti”.
Con una lettera al quotidiano Liberazione , Caruso ammette che “le forme e i modi di contestazione alla parata neonazista di Milano” sono state “tatticamente autolesioniste”. “Un errore grave, perché hanno prestato il fianco alle strumentalizzazioni elettorali della destra”.

Fonte: Corriere della Sera

Dura anche la presa di distanza di Fasuto Bertinotti: “Condanna assoluta dei violenti, senza se e senza ma: con queste persone non abbiamo nulla da spartire. Trovo profondamente ingiusto parlare in modo generico di no global e centri sociali. I responsabili vanno individuati con precisione e le loro azioni censurate. Ma dico no ai polveroni”, spiega il segretario del Prc. “Agli scontri di ieri i leoncavallini non c’erano, hanno preferito forme di mobilitazione pacifiche e democratiche. Qualcuno, mi pare Ignazio La Russa, ha detto che i violenti di Milano sono degli elettori di Prodi, Ma quel popolo, il nostro popolo, è pacifico e fonda sul dialogo le proprie relazioni. Le destre hanno seminato il campo di aggressività, e adesso mostrano una formidabile coda di paglia”.

Fonte: L'Unità

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Comunicato ListediSinistra + Collettivo Lilliput
by Collettivo Lilliput + ListediSinistra Saturday, Jun. 17, 2006 at 12:24 AM mail:

25 ragazzi/e in carcere da tre mesi per i fatti di corso Buenos Aires dell’11 marzo.
Domani, 17 giugno, alcune migliaia di persone manifesteranno per la loro liberazione.

Come gruppi universitari milanesi

Ci sentiamo molto lontani dalle pratiche di piazza adottate l’11 marzo: azioni di vandalismo volte ad impedire una manifestazione, quella della Fiamma Tricolore, che, in base alla legge, non avrebbe mai dovuto essere permessa.
Come i genitori degli arrestati nella conferenza stampa di 3 giorni fa, esprimiamo la nostra ''condanna di ogni forma di violenza''.

A questo vorremmo però aggiungere alcune nostre considerazioni politiche.

Vorremmo ricordare alle istituzioni democratiche ed alla pubblica opinione così fortemente indignata che nella Costituzione Repubblicana vi è scritto: “La responsabilità penale è personale.” (art.27) e “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge” (art.111).
Diritti che vanno garantiti a chiunque. Comunque.
Invece 25 persone incensurate sono in carcere da 97 giorni senza processo, senza nessuna motivazione legata al pericolo di fuga o di inquinamento delle prove, e molti di loro senza neppure precisi indizi a carico.

I fatti dell’11 marzo non nascono certo dal nulla. Vi sono delle dinamiche inquietanti in atto da tempo nella nostra Milano e di cui la maggior parte dei media non parla.
Da anni si susseguono in alcune zone di Milano aggressioni fisiche a ragazzi da parte di giovani con la testa rasata. Spranghe, catene e coltelli. Però più di una persona in ospedale fa notizia una vetrina rotta.
Da anni vi sono continue aggressioni ai Centri Sociali della Lombardia. L’incendio di spazi culturali, sociali e politici non fa però lo stesso rumore di un auto bruciata in c.so Buenos Aires.

I partiti certo ricordanola storia del nostro paese,
Come la nostra Repubblica trova la sua fondazione morale nella Resistenza al Nazi-Fascismo.
Chiediamo conto alle forze della destra per la legittimità politica data alle aberranti posizioni neofasciste attraverso subdoli accordi elettorali sia in sede nazionale che locale.
Accordi che insultano la storia del nostro paese e la memoria di quei cattolici e di quei liberali che della Resistenza furono parte integrante.

Siamo ancora più indignati dalla posizione timorosa della Sinistra.
Nessuna presenza in piazza l’11 marzo se non un modestissimo presidio di 200 persone dall’altra parte di Milano.
Ancora più grave la sostanziale assenza di campagne di prevenzione, attraverso la presenza sul territorio, delle degenerazioni che il fenomeno dilagante delle bande nazifasciste sta prendendo nelle periferie milanesi.

Riteniamo non ci si possa accontentare di un antifascismo di maniera portato in manifestazione il 25 aprile e poi ritirato nel cassetto fino all’anno successivo, l’antifascismo è una pratica quotidiana di vigilanza che non può in alcun modo essere messa in secondo piano.

Vorremmo sollecitare le istituzioni democratiche – a partire dalle scuole - a non abbassare la guardia e a un ruolo più attivo di prevenzione.
Riteniamo non si possa demandare la difesa dei valori di tutti al lavoro di pochi.

Rigettiamo l'appoggio incondizionato che alcuni hanno espresso verso chi è responsabile degli atti vandalici, nell’ottica che “tutto quanto è successo sabato 11 marzo è giustificabile perché lotta antifascista”, vogliamo ribadire la necessità di un estremo rigore nelle pratiche politiche di chiunque rivendichi un’identità antifascista.

Questo perché ciò che ci deve distinguere e rendere riconoscibili è il fatto stesso di mettere al servizio di queste idee metodi diversi, metodi antifascisti.
L’antifascismo è una pratica politica che richiede una coerenza tra gli ideali e i metodi, tra teoria ed azione.

Proprio per questo rilanciamo una proposta alle varie espressioni della società civile milanese ed in particolare ai collettivi studenteschi ed universitari che, a differenza nostra, domani scenderanno in piazza.

Quando, dopo il processo, rivedremo liberi i ragazzi ingiustamente rinchiusi, vorremmo ridiscutere con serenità i fatti dell’11 marzo, le pratiche politiche da utilizzare e, ci auguriamo, pensare percorsi condivisi di lotta e di prevenzione al dilagare delle derive sessiste, militariste, omofobe, violente e più in generale fasciste che invadono fisicamente e culturalmente la nostra città e la nostra società.

ListediSinistra - (Università Bicocca)
Collettivo Lilliput - (Università Bocconi)

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.