dall'unità di oggi (cronaca di roma)
Delitto di Focene, svolta nella notte: un fermato
Il provvedimento dopo alcune ore trascorse nella caserma dei carabinieri di Fiumicino: il giovane ha confermato che Renato Biagetti è stato ucciso dopo una lite degenerata. Le forze dell’ordine hanno anche l’identità del complice, autore materiale dell’accoltellamento
di Angela Camuso
Omicidio di Focene: la svolta arriva nella notte. Uno degli aggressori di Renato Biagetti - il ragazzo ucciso domenica all’alba vicino ad una discoteca sul litorale romano dove aveva partecipato a una festa reggae - è stato fermato dai carabinieri, dopo alcune ore trascorse in caserma. Si tratta di un 18enne della zona che avrebbe sostanzialmente confermato la dinamica di un diverbio scoppiato per futili motivi e poi degenerato. A questo punto anche la cattura del suo amico-complice, ritenuto colui che ha eseguito materialmente l’omicidio, sarebbe solo questione di ore. I carabinieri hanno già il suo nome e cognome: si tratta di un coetaneo del fermato, anch’egli della zona di Focene.
Ieri la giornata degli investigatori era trascorsa con i tre testimoni oculari del delitto a visionare centinaia di foto segnaletiche di pregiudicati. Da informazioni raccolte in ambienti investigativi è emerso che i carabinieri hanno ascoltato informalmente i pregiudicati della zona e alcuni frequentatori assidui dello stadio. «Renato non è morto per una rissa tra balordi. Quello che è successo è il risultato di un clima di intolleranza», è stata la reazione dei ragazzi del centro sociale 'Acrobax' (il suo fondatore è fratello della vittima) alle notizie uscite ieri sui giornali, che accreditavano appunto la pista della lite, in luogo di quella dell'agguato fascista. Neanche ieri, tuttavia, sarebbero emersi elementi a sostegno della pista politica. Certo è, comunque, che i due sospettati lo scorso sabato erano usciti di casa già predisposti alla rissa: se non altro, perché uno di loro, in tasca, aveva un coltello.
Intanto, a ormai quattro giorni dal fatto, la notizia della morte di Renato Biagetti continua a suscitare la sensibilità collettiva. Walter Veltroni ieri, ha voluto commentare l’episodio: «Ho chiesto al prefetto Serra di essere informato sullo sviluppo delle indagini - ha dichiarato il sindaco -. So che Renato Biagetti aveva una forte coscienza sociale e si dedicava all'impegno civile. Spero che si arrivi fino in fondo e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia». I funerali di Renato Biagetti, che abitava alla Montagnola, si svolgeranno, presumibilmente, giovedì, dopo l'autopsia. Sarà un funerale laico, «perché Renato, se avesse potuto scegliere, avrebbe scelto così», ha detto la madre. La cerimonia funebre si terrà al centro sociale Acrobax, in via della Vasca Navale, dove oggi pomeriggio, per le 17, è stata convocata un'assemblea pubblica. «Acrobax vuole raccontare la verità su quello è successo a Renato. Noi tutti sappiamo bene quanti episodi di inaudita violenza si sono succeduti in questa città contro gli spazi sociali e chi li frequenta, vogliamo gridare la nostra rabbia», recita il comunicato diramato ieri dall'Acrobax per annunciare la riunione.Angela Camuso
