Indymedia Italia


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STASERA SERATA CONTRO IL CARCERE. IMPORTANTE!!!
by bastagalere Friday, Oct. 20, 2006 at 11:17 AM mail:

IMPORTANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


QUESTA SERA, VENERDì 20, ALLE ORE 21,00
Presentazione della seconda edizione italiana del libro autobiografico “Huye, hombre, huye, Diario di un prigioniero F.I.E.S.” del ribelle Xosè Tarrìo Gonzales. Sarà presente anche la madre di Tarrìo, Pastora, che ci fornirà una preziosa testimonianza sulla storia di suo figlio e sulle carceri spagnole in generale.

Xosè Tarrìo entrò in carcere all’età di diciannove anni per scontare una breve condanna per reati comuni, ma finì per rimanere sedici anni nelle carceri spagnole, a causa della partecipazione a rivolte e a numerosi tentativi di evasione, di cui uno riuscito. Trascorse molto tempo in regime FIES, il carcere duro spagnolo, equivalente all’incirca al nostro 41 bis, e si battè sempre per i diritti dei detenuti e sulle tematiche della tossicodipendenza in carcere. Sarà liberato pochi mesi prima di morire di Aids, il 5 gennaio 2005. La sua è una storia esemplare di resistenza e lotta per la libertà nelle carceri, nonchè una denuncia lucida dell’orrore del mondo della reclusione.
Parliamone quindi con sua madre, Pastora, e con alcuni compagni della Croce Nera Anarquista di Albacete.

ORE 21,00
SALA CAVALIERE
VIA PALAZZO DI CITTA’, 14 (dietro Piazza Castello)
INGRESSO GRATUITO, ovviamente!!!!!!!!!!
Ci saranno banchetti informativi, distribuzione, bar e aperativo.

OCCASIONE DA NON PERDERE, PARTECIPIAMO NUMEROSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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le galere vuote, è questo che volete?
by baro assassino stupratore di tua sorella Friday, Oct. 20, 2006 at 11:34 AM mail:

Ma certo svuotiamo le carceri, tutti fuori, anche chi ha ammazzato magari tua sorella o chi ti ha fregato con operazioni finanziarie fasulle che ti hanno mandato sul lastrico... ma certo tutti fuori ancora a uccidere allegramente! ma sì chiudiamo le carceri, trasformiamole in luoghi di attività cerativa socio-culturale...
vorrei vedere se ti avessero stuprato la sorella...

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semplicismo endemico
by iscariota Friday, Oct. 20, 2006 at 12:25 PM mail:

I signori anarchici si dimenticano spesso che la reclusione non è necessariamente "punitiva", ma il più delle volte serve a tenere separati dalla società individui oggettivamente pericolosi, perchè non compiano più "danni".

Attribuendo ogni minimo atto di delinquenza a una reazione istintiva dell'uomo di fronte a una società sbagliata - elemento che pure esiste, per carità, ma che è appunto UN elemento in un mare di situazioni diverse, sfaccettate, inimitabili - automaticamente negano ai propri occhi mille altre evidenze, quali il fatto che certe dinamiche psicologiche umane, oscure, bramose e ossessive (trasversali ad ogni classe) non possano certo essere eliminate con un colpo di ramazza al potere costituito (continuerebbero tranquillamente ad esistere, se non ad amplificarsi di fronte alla mancanza di fattori deterrenti) ma anzi necessitino di una corsa ai ripari sulla base del criterio dell'utile per la società. E ciò in certi casi coincide con l'allontanamento.

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parliamo di altro
by quasi Friday, Oct. 20, 2006 at 12:57 PM mail:

Nessuno parla del introduzioni dei farmaci a base di cannabis? il carcere serve a nulla ,nulla ancora serve liberare persone che hanno commesso reati (io personalmente con la storia di svuotiamo le carceri bah) .Per esempio i pedofili per me sono da castrare fascista no compagno
gli stupratori idem fascista no compagno
assasini io li butterei in un fosso e coprirei con la terra fascista no compagno.
Ovvio è che cmq indulto e servito a tossici e altro schifo ad uscire per poi due giorni dopo tornarci .Cazzo sono compagno e mi trovo più con le ideologie fasciste di oggi che cn i compagni mmmm qui qualcosa non va!!!!

sveglia che qui davvero siamo alla frutta non vedo l'ora del meeting di indy e delle riunioni per esporre a voce invece che qui ....

ciao

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pratiche sbagliate
by >_< Friday, Oct. 20, 2006 at 1:22 PM mail:

Ok che c'è sovraffollamento delle carceri, che i detenuti non sono bestie e non vanno trattati come tali, su questo siamo d'accordo. Anche sull'utilità effettiva del carcere c'è da discutere. A chi serve? Al detenuto? Come punizione? Così poi non farà più quello che ha fatto? Difficile, se lo ha fatto c'è un motivo, e per lo stesso lo rifarebbe appena uscito. Pensiamo a chi ruba. Il ladruncolo topo di appartamento è facile che sia una persona in scarse condizioni economiche che ruba x farsi i soldi. Può essere anche un tossico che ha bisogno di soldi per la roba. Oppure un "semplice" antisociale che ha questa condotta a causa di un disturbo mentale, che certo non si risolve col carcere. In questo caso il carcere serve ad allontanare questi soggetti dallla società che non li gradisce, e li espelle in quanto violano le regole di convivenza nel gruppo.
Passiamo ora ai rapinatori: tra essi sono presenti sempre soggetti come quelli sopra, ma possono esserci anche cosiddetti "attivisti politici" che con le rapine finanziano le loro trame. Ad essi servirebbe il carcere? Idem come sopra, appena escono scappano all'estero e continuano la loro vita. Quindi anche in questo caso il carcere servirebbe più ai cittadini comuni che alla redenzione di questi soggetti.
Sempre nel campo economico arriviamo agli speculatori e ai colpevoli di reati finanziari, che vanno dal falso in bilancio, alla truffa (i vari Tanzi e compagnia bella), all'accusa di aver fatto fallire un'azienda (bancarotta fraudolenta). Per questi signori, non certo indigenti, il carcere invece rappresenta eccome una punizione, con tutta la dimensione di colpa e vergogna che si porta appresso. Questi avranno per sempre la vita rovinata quando usciranno, perché si spera che non riusciranno più a compiere i loro sporchi affari.
Potrei continuare con altri millecinquecento casi e motivi per cui uno finisce in gattabuia. Certo non si può fare di tutta l'erba un fascio, perché come sappiamo spesso chi va in galera non lo merita davvero, e chi lo meriterebbe non ci va. In ogni caso l'indulto, che dovrebbe far contento chi lamenta le condizioni disumane delle carceri, ha lasciato a piede libero parecchi individui che era meglio detenere, se non dietro le sbarre, in un istituto psichiatrico (APRITI CIELO!!) per la loro PERICOLOSITA' SOCIALE. Secondo me è stato un errore grossolano, e c'è gente che ora trema perché teme di trovarsi per strada l'assassino di qualche familiare. Quindi cari "anarchici no-galera", non fate anche voi di tutta l'erba un fascio. E' una stronzata dire "no al carcere" in generale, nessuno vi ascolterà mai, è una battaglia persa in partenza proprio per le dinamiche umane delle comunità (gruppi, villagi, città, ecc.) che escludono e isolano chi infrange le regole.

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