Eravamo presenti anche noi, col seguente volantino.
CONTRO LA PRECARIETÀ CAPITALISTICA. PER IL COMUNISMO
La condizione "precaria" è la condizione tipica del proletariato nel capitalismo. Precaria è l’esistenza oggi per la stragrande maggioranza dei proletari di un Mondo che ha tutto raggiunto lo stadio di sviluppo capitalistico. Precaria è stata l’esistenza per i proletari anche dei paesi dell'Occidente nella maggior parte del passato, ed oggi è tornata ad esserlo.
Nel capitalismo quella del lavoratore è una merce che, come le altre merci, si acquista solo quando ce n’è bisogno.
IERI i partiti e i sindacati della cosiddetta "sinistra" (PCI e CGIL per primi) cercavano di allontanare il movimento operaio dalla sua tradizione rivoluzionaria, illudendo i lavoratori che nel regime del Capitale avrebbero potuto godere di un continuo Progresso verso il benessere, la Democrazia e la Pace...
OGGI gli stessi Partiti e Sindacati, anche se con nomi diversi, spingono la classe operaia ad accettare i sacrifici imposti dal Capitale, a rinunciare a ogni minima garanzia, come pensioni sufficienti per vivere e l’assistenza sanitaria, e per ottenere questo cercano di dividere le generazioni di lavoratori, e fra italiani e immigrati.
Per decenni sia i borghesi sia i falsi comunisti, stalinisti ed ex-stalinisti, hanno promesso prosperità e benessere, e oggi dilagano, soprattutto tra i giovani proletari, salari da fame e miseria crescente; hanno promesso sicurezza e tranquillità e oggi impera insicurezza e paura del futuro; hanno promesso pace e oggi si allargano micidiali guerre per il petrolio e per la difesa dei profitti imperialistici.
La crisi economica di sovrapproduzione, che è solo attenuata e rimandata dall’ingresso nel mercato mondiale dei capitalismi cinese ed indiano, porta allo scoperto le contraddizione del regime economico fondato sul Mercato e sul Profitto, con l'aumento costante della massa della produzione industriale e agricola, mentre costringe alla fame una percentuale sempre più grande della popolazione in tutti i continenti. Diventa sempre più evidente che dal capitalismo il proletariato non può aspettarsi nulla di buono, e lo deve abbattere. Le lotte dell’oggi per la difesa intransigente delle condizioni di vita e di lavoro, che dovranno intensificarsi ed estendersi e che si dovranno dare una organizzazione sempre più unitaria ed efficiente, si volgeranno domani ad abbattere questo regime di sfruttamento, di guerra e di terrore per instaurare la dittatura del proletariato e il Socialismo. Questa indispensabile maturazione non può essere diretta che dall’organismo che custodisce la coscienza storica e i principi univoci della tradizione secolare e internazionale della lotta rivoluzionaria, il partito comunista marxista.
Per questo occorre che i proletari, i giovani proletari, giungano a rifiutare le schifose menzogne borghesi che da ogni lato incalzano e il mito della ricerca di un impossibile benessere individuale. La milizia nel partito, anticipazione nell'oggi dei sentimenti e delle aspirazioni del domani, tende a tenere viva nella classe mondiale dei nullatenenti quella prospettiva rivoluzionaria cui essa è destinata.
Partito Comunista Internazionale
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