Comunicato stampa -al Corriere della Sera con richiesta di rettifica ai sensi della legge sulla stampa. - a tutti i quatidiani e i mezzi d’informazione dell’Umbria e nazionali
NON SCHERZIAMO!
Cosa ha realmente causato l’esplosione nello stabilimento Umbria Olii di Del Papa? Davvero la colpa è da ricercare nell’imperizia degli operai? O piuttosto la causa va ricercata in un guasto all’impianto di raffinazione? Quali gas e solventi nocivi venivano utilizzati nel ciclo produttivo? Come erano stoccati? Finivano solo nel Clitunno oppure anche negli olli commestibili destinati alla vendita?
Esistono fondati motivi per ritenere che gli impianti della “raffineria della morte” (già accusata di violare la normativa per lo smaltimento dei suoi rifiuti tossici) non rispettassero la severa legislazione vigente.
Siccome è in questa direzione che gli investigatori stanno indagando affinché sia fatta giustizia, ecco arrivare il primo tentativo di depistaggio delle indagini.
Sfiorando il ridicolo il Corriere della Sera di oggi insinua che la causa dell’esplosione potrebbe essere stata un attentato. Su quali elementi questo giornale può sostenere questa idiozia? Leggere per credere: dopo il disastro che il primo aprile colpì il Clitunno, “sono apparse scritte, c’erano state proteste, s’era formato un comitato”.
Il vergognoso tentativo di stabilire un legame tra le proteste popolari di marzo per salvare il Clitunno e l’esplosione che ha dilaniato quattro operai e colpito a morte il nostro fiume, va respinto. Non solo perché puzza di depistaggio, non solo perché sembra fatto apposta per coprire le responsabilità della Umbria Olii, ma anche perché serve a spaventare i cittadini sensibili alle sorti dell’ecosistema in cui viviamo.
Convinti di essere dalla parte del giusto, come sempre pacificamente, continueremo la nostra battaglia.
Comitato per la difesa del Clitunno
(Campello sul Clitunno-Trevi)
27 novembre 2006
Assemblea popolare - martedì 28 novembre alle ore 21,00 presso il Circolo ARCI di Casco dell’Acqua in Trevi.
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