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Per la Sinistra Europea a Milano
by Lencavallo Spa Tuesday, Nov. 28, 2006 at 3:52 PM mail:

Per la Sinistra Europea a Milano Martedì 28 novembre 2006 ore 21 Teatro delle Erbe via Mercato, 3 - Milano

Nel contesto di un mondo minacciato dai pericoli della guerra, della distruzione ambientale, della sempre più acuta sperequazione sociale, della barbarie e dell’incultura, forte è il bisogno di dare una risposta razionale e giusta, forte è il bisogno di proporre alternative credibili a questo stato di cose.

Nel tempo della crisi della politica, forte è il bisogno di allargare i recinti delle forze politiche tradizionali per accogliere nuove forze, nuove soggettività, nuovo protagonismo e culture alternative.

È di grande interesse la costituzione della sezione italiana della sinistra europea promossa, in primo luogo, da Rifondazione Comunista. Essa rappresenta una occasione per dare avvio ad un processo costituente che approdi ad una nuova soggettività politica, che abbia come orizzonte l’Europa e come contenuti i tratti della sinistra alternativa. Un processo aperto e plurale, di costruzione di percorsi politici e di mobilitazione sociale, che vede sullo stesso piano e con pari dignità Rifondazione Comunista e gli altri soggetti, collettivi o singoli, che vorranno partecipare.

La realtà milanese e lombarda è stata tradizionalmente laboratorio politico, sociale e culturale delle trasformazioni del paese, sia nel bene che nel male: dalle svolte progressiste di ieri a quelle di destra di oggi. Proprio qui, dove con il governo Formigoni è stata rilanciata una visione della società all’insegna del familismo con politiche che propongono un ruolo della donna che azzera ogni conquista di libertà e soggettività femminile, ci sentiamo sollecitati a promuovere ogni proposta che vada nella direzione di aggregare forze, singole persone, intelligenze ed esperienze che contribuiscano a costruire delle alternative nel paese e nei territori locali, facendo vivere la differenza di genere e la libertà femminile in ogni luogo di elaborazione e di iniziativa come questione generale.

Ancor più in una fase in cui alla crisi sociale e di civiltà che investe anche la realtà milanese e lombarda si risponde assecondando spinte egoistiche e particolaristiche sul piano sociale, mentre a livello politico si fanno avanti nel centrosinistra soluzioni trasformistiche e subalterne che fanno da sponda a Formigoni e Moratti e che indeboliscono l’auspicata politica alternativa alla destra e al liberismo.

Ci sentiamo sollecitati anche perché al centro di questo nuovo soggetto politico si pongono i temi della pace, contro la guerra, della condizione sociale di lavoratrici e lavoratori, contro la disoccupazione e la precarizzazione, dei beni comuni, contro le privatizzazioni, della difesa dello stato sociale, dei diritti dei migranti, dell’ambiente, della cultura, dell’antiproibizionismo, dei diritti civili, della partecipazione politica, della democrazia. Ci sentiamo sollecitati perché nelle premesse di questo processo costituente vi è il tentativo di sperimentare nuove forme politiche e nuove forme organizzative, mettendo a frutto le innovazioni del movimento altermondialista, il lavoro a rete, la democrazia partecipativa, la valorizzazione degli apporti di tutte e di tutti, quali migliori acquisizioni nel processo di rifondazione della politica in atto nel mondo.

Invitiamo i soggetti organizzati e le persone ad aderire per costruire insieme a noi una Sinistra Europea che sia all’altezza dei problemi e delle risposte alternative necessarie per una metropoli come Milano, per il paese, per l’Europa e per il mondo.

Agnoletto Vittorio, Agostinelli Mario, Amura Salvatore, Barzaghi Sandro, Benuzzi Nerina, Bersani Marco, Boni Alice, Bortolini Patrizia, Bosco Bruno, Brenna Sergio, Cagna Nichi Paolo, Calamida Franco, Capelli Giovanna, Cazzaniga Tatiana, Colonna Nico, Cusani Sergio, Del Roio Josè Luiz, Di Stefano Andrea, Dioli Irma, Farina Daniele, Ferrari Saverio, Gaeta Mario, Gibillini Luca, Jannetta Antonio, Jannuzzi Elena, Lareno Antonio, Mandreoli Corrado, Mantegazza Raffaele, Mapelli Roberto, Martorana Silvia, Mascia Graziella, Milani Sisinnio Guido, Molinari Emilio, Muhlbauer Luciano, Occhi Gianni, Padre Giuseppe Pirola, Patta Antonello, Perini Bruno, Pisapia Giuliano, Porta Stefano, Prencipe Matteo, Purpura Franz, Quartieri Patrizia, Rinaldi Graziana, Riolo Giorgio, Rocchi Augusto, Rodda Luca, Rozza Alessandro, Rutigliano Carlo, Salinari Raffaele,Sciancati, Maria, Scipioni Marcello, Serafini Sergio, Siniscalchi Sabina, Sonego Anita, Stanzione Luca, Tagliafero José Luis, Vampa Raffaele, Vanacore Pino, Volpato Paolo, Vinci Luigi.

Per adesioni e contatti: elmilano@alice.it
02-55231507 / 02-87393781 / 02-6705185

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Una domanda
by Uno Tuesday, Nov. 28, 2006 at 4:48 PM mail:

MA se siete contro la guerra perchè rifinanziate le missioni?

Se siete per la pace perchè il governo di cui fate parte aumenta la spesa militare e taglia lo stato sociale?

Se siete per una soluzione della questione precaria, perchè non fate nulla a riguardo?

Almeno questa volta sono stati onesti e non si sono nascosti dietro a un dito.....

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stupendo
by lionhorse Tuesday, Nov. 28, 2006 at 5:27 PM mail:

che bella fine che ha fatto il "centro sociale"

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unico
by commento Tuesday, Nov. 28, 2006 at 6:32 PM mail:

bella merda....

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Il partito del lavoro?
by Tiresia Tuesday, Nov. 28, 2006 at 11:21 PM mail:

Aldilà delle cattive forzature con le quali Bertinotti ha portato in Italia e in RC questa iniziativa,quello della "Sinistra europea" è un problema che tutti coloro che non ambiscono a praticare in eterno una politica solo extra-parlamentare dovrebbero porsi in questo scorcio di inizio secolo.
Diciamo "sinistra europea"ma intendiamo un potenziale aggregativo sul tipo di un serio "partito del lavoro" di sinsistra e basta,senza centri.
Si allude,cioè,agli scenari politici italiani e mondiali futuri.
In Italia ormai freme il filoatlantismo del partitone unico democratico trattenuto solo da qualche minacceta di Mussi ai DS (e dal timore di non fare la somma dei partitini costituendo il partitone ).
I DS e la Margherita,comunque,premono per quella soluzione.
Cosa significhi,inutile dirlo.
Spinta al centro e quasi totale indiferenziazione dei contenuti rispetto alle destre,come negli USA,dove ormai le differenze si contano come sfumature diverse e solo nell'ambito dei "diritti dell'individuo",cioè nella maggior tolleranza sull'uso delle droghe,o in maggior affrancamento della politica dai precetti religiosi.L'economia è comunque saldamente in mano in mano al Capitale,senza appello.
Così capiterebbe anche in Italia,e già sta capitando.

Quindi,la prospettiva di mettere insieme un "partito" o comunque un aggregato/confederazione che unisca le sensibilità dell'area rifondazione/verdi/comunisti italiani/cattolicesimo sociale-progressista/sinistra ds e magari recuperi qualcuno anche dall'extraparlamentarismo(tipo Ferrando),significherebbe,IN TEORIA,mettere assieme un partito/gruppo del12/13%.
In teoria,appunto,poichè la stessa probabilità di non ottenere la somma matematica delle componenti con questa nuova formazione, è concreta e realistica.
Ma resta un'ipotesi da considerare, specialmente se gli "altri"(cioè i fautori del partito democratico all'americana)si muovessero per quella strada.

Ci sarebbe un pericolo concreto di annacquamento di posizioni per la mediazione inevitabile,ma se si dimostrasse l'unica strada per restare e contare qualcosa nel panorama politico,andrebbe seguita.
Per non votarsi alla scomparsa o alla testimonianza.
Per esserci,ed organizzati, quando imprevisti scherzi della storia creassero una seria crisi al sistema capitalistico creando un vuoto.
Ricordiamo che siamo in una fase dove gli USA,pur potentissimi,arrancano.E in giro per il mondo ci sono cose come la Cina ,Chavez e il Sudamerica,gli stati arabo-musulmani,ecc.
Non è detto che a breve non ci siano svolte impreviste.

Da qualsiasi lato la si guardi è una questione seria.Magari per non cogliere l'occasione,ma va COMUNQUE affrontata.
Ciao
Tiresia



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Se il Governo Prodi non abroga la L.30-Dlgs 276/03...vi dovrete tutti trovare un vero...
by lavoro Tuesday, Nov. 28, 2006 at 11:43 PM mail:

Se il governo prodi non abroga la L.30-Dlgs 276/03...

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