Per evitare l'imminente commissariamento della giunta, il sindaco di San Polo si è finalmente deciso ad applicare la delibera regionale che vieta la sperimentazione animale su cani e gatti in Emilia Romagna

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Il sindaco fermerà
l'allevamento Morini

S.POLO - Il Comune di S.Polo si inchina finalmente alle disposizioni della Regione.Applicherà la famosa legge del 2 agosto 2002, che fa divieto di allevare, vendere ed utilizzare cani e gatti per la sperimentazione. Da ieri l'allevamento Morini, non ha più l'autorizzazione ad allevare cani e gatti. Il Comune evita un commissariamento ormai alle porte. Un clamoroso dietro front del sindaco Ettore Ghielmi, che poco più di una settimana faaveva dichiarato al Coreco ed alla Regione la propria decisione di disapplicare la nota legge. In una nota stampa,la giunta comunale dichiara che “un impegno scritto del presidente Errani convince il sindaco a firmare l'aggiornamento dell'autorizzazione alla Morini”. L'impegno scritto, praticamente toglie ogni eventuale possibilità di richiesta danni al Comune da parte dell'azienda Morini, paventata dallo stesso sindaco. «A tale determinazione - si legge nel comunicato - il sindaco è giunto dopo aver preso atto del parere della Direzione generale degli Uffici legali della Regione, ai quale il presidente Vasco Errani aveva opportunamente ritenuto di sottoporre il provvedimento di diniego del sindaco. Al riguardo, nel predetto parere viene esclusa la configurabilità di qualsiasi ipotesi di responsabilità per danni in ordine alla adozione del provvedimento di aggiornamento». I consiglieri regionali forzisti Leoni e Nervegna si rallegrano ma tirano le orecchie a Ghielmi: «Aniché ostacolare con arroganza e cabarbietà l'applicazione delle legge per tutti questi mesi, meglio avrebbe fatto a giungere fin da subito a tale determinazione». Forza Italia ora chiede che Giunta e Usl «provvedano immediatamente ad appicare alla ditta le sanzioni dovute e a garantire la salute dei cani procedendo da subito a ispezioni». Altra notizia clamorosa rimbanza dalla Sigma-Tau. La grande azienda farmaceutica ha deciso di non acquistare più cani per la sperimentazione. «A seguito delle polemiche - si legge in un comunicato - scaturite dalla legge dell'Emilia Romagna annunciamo che, a far data da oggi, sospenderemo ogni acquisto di animali non roditori per la sperimentazione. Questo in attesa che tutta la materia trovi un chiarimento». L'Enpa esprime la propria soddisfazione e, per quanto riguarda la decisione del sindaco di revocare l'ordinanza, chiede che «il Comune proceda ora anche alla confisca dei cani sotto sequestro e all'ingiunzione di pagamento della multa all'allevamento Morini di 35 mila euro».

di Nina Reverberi

Il Resto del Carlino del 28/11/2002

Per saperne di più sull'allevamento Morini visita il sito del Coordinamento per chiudere Morini

http://www.chiuderemorini.net

www.anarcotico.net

Blitz della Forestale alla Morini

S.POLO - Non passa giorno senza una novità sulla vicenda dell'allevamento Morini. Oramai questa vicenda è assurta al ruolo di saop opera.Ieri gli agenti del Corpo forestale della Stato hanno compiuto un'ispezione nell'allevamento.
Un sopralluogo per dare corso ad una verifica del conteggio dei cani.
Sembra che dall'operazione risulti un numero totale di 929 cani.
Dieci in meno rispetto all'ultima verifica eseguita dallo stesso Corpo forestale il 5 agosto scorso.
L'Enpa proprio ieri aveva inoltrato una richiesta al direttore generale dell'Usl, dottoressa Mariella Martini, per conoscere se l'allevamento ha provveduto ad inserire i microchip sui cani, come previsto dalla legge regionale 27 del 2000. «E' dal mese di luglio - si legge nel comunicato del presidente della sezione di Reggio dell'Ente, professoressa Stella Borghi - che l'Enpa chiede la verifica del rispetto delle normative in tema di anagrafe canina».
Poi l'attenzione dell'Enpa si sposta sulle foto della rivendicazione del blitz animalista.
«La visione delle foto pubblicate sui giornali - si legge ancora nel comunicato - che ritraggono cuccioli che paiono morti e gettati alla rinfusa in un contenitore di cemento, ha imposto all'Ente anche la necessità di richiedere documenti circa le cause del decesso di quel folto gruppo di animali, che potrebbe essere causa di malattie per le quali occorre l'immediato accertamento delle condizioni sanitarie».
Ma tornando al blitz della Forestale: pare che oltre al conteggio dei cani si sia provveduto ad accertare se i cani avessero il microchip, o fossero comunque tatuati.
Una circostanza importante anche per le indagini che i carabinieri stanno conducendo sul furto dei piccoli Snoopy.Infatti senza il tatuaggio di riconoscimento, diventa sicuramente più difficile rintracciare i cani.
Muniti di microchip, gli animali sarebbero di difficile commercializzazione.
Soddisfazione dopo la «resa» del Comune di San Polo - che applicherà la legge regionale - viene espressa oggi da Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani del Peta. «Senza la possibilità di vendere cani e gatti alla vivisezione la Morini sarà costretta a chiudere».

Il Resto del Carlino
29/11/2002

Blitz della Forestale alla Morini, cani trovati senza microchip

SAN POLO - E' diventato l'allevamento più controllato d'Italia. Dopo i sopralluoghi dei carabinieri che stanno svolgendo indagini sul furto dei 129 ''Snoopy'', giovedì all'allevamento Morini c'è stato il blitz del Corpo Forestale dello Stato. Un minuzioso sopralluogo dal quale, segnalano i proprietari - non sarebbe emerso nulla di irregolare. «Hanno trovato tutto in regola - spiegano dalla Morini -, lo confermano i verbali». Anche sul numero dei cani non sarebbe stato trovato nulla di irregolare. Rimane il problema microcip. «Ora che non abbiamo più la licenza - dicono alla Morini - inizieremo quanto prima ad inserire i microchip a tutti i cani». Ora che questi animali non sono più allevati nel circuito della sperimentazione. Ma secondo la legge regionale 27/2000, questo andava fatto comunque. E qui è sorto un nuovo giallo. Secondo il servizio veterinario di Montecchio, i cani allevati per la sperimentazione non sarebbero tenuti ad avere il microchip e forse nemmeno ad essere iscritti all'anagrafe canina. Ma il servizio veterinario regionale, con lettere ai colleghi di Montecchio, ha detto che anche i cani della Morini vanno tatuati col microchip.
E' probabile che la Morini ricorrerà al Tar, chiedendo la revoca del provvedimento preso dal Comune martedì. L'esito del ricorso dipenderà anche dalle motivazioni che il Comune indicherà per giustificare la revoca immediata dell'autorizzazione.

Nina Reverberi

Il Resto del Carlino del 30/11/2002