Indymedia Italia


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volantino/lettera dei disobbedienti oggi ad arese
by franz Thursday, Nov. 28, 2002 at 3:42 PM mail:

questa lettera/volantino è stata distribuita oggi ad arese; sul retro la convocazione della manifestazione di sabato a torino con le indicazioni utili per i treni


Lettera aperta del Movimento delle e dei Disobbedienti
ai lavoratori e alle lavoratrici dell'Alfa di Arese

Come Movimento delle e dei Disobbedienti sosteniamo con determinazione la
mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Fiat. La nostra adesione
vuole andare ben oltre la semplice solidarietà. Con la nostra adesione
vogliamo ripercorrere la saldatura, inedita per la nostra generazione,
del movimento con i conflitti sociali. Una saldatura che tanto fa paura
ai poteri forti dell'economia globale.

Vogliamo costruire una solidarietà attiva qui oggi ad Arese, come la
scorsa settimana a Termini Imerese.

Siamo infatti convinti che le "vostre" e le "nostre" lotte siano sempre
più ed inequivocabilmente legate, non solo in quel Sud Ribelle che questo
Governo cerca di "arrestare" ma anche qui in un Nord ferito dalle
politiche neo-liberiste e di precarietà e non per questo meno ribelle.

Le devastazioni sociali e ambientali che si producono sui nostri
territori e nelle nostre metropoli sono conseguenza di

un processo di guerra e di distruzione di diritti che va sotto il nome di
Neo-Liberismo, una politica di ingiustizie e guerra rispetto alla quale,
da Seattle a Praga, da Genova a Firenze, vogliamo costruire una
alternativa.

E' per questi motivi che abbiamo voluto generalizzare i due scioperi
generali per la difesa e l'estensione dei diritti oltre l'Articolo 18 a
tutti i nuovi soggetti precari.

E' per questi motivi che oggi da Termini Imerese ad Arese il nostro
obiettivo è la saldatura e la moltiplicazione delle disobbedienze e dei
conflitti.

La lotta contro la chiusura della FIAT è per noi paradigma.

Leggiamo nella chiusura degli stabilimenti Fiat di Arese e Termini
Imerese un chiaro messaggio lanciato a tutta la società civile da parte
di una classe dirigente industriale al servizio del neo-liberismo delle
multinazionali : quello di doverci rassegnare ad un futuro permanente
precario in cui nessun diritto sarà più garantito.

Ed è proprio la presenza qui ad Arese della multinazionale americana AIG
Lincoln, neo-propietaria dell'area dell'Alfa, conferma inconfutabilmente
questa nostra lettura.

Sappiamo infatti che questa multinazionale americana, AIG Lincoln, ha
acquisito l'area della fabbrica per installarci un polo logistico che
porterà solo inquinamento (almeno 700 tir al giorno) e poche centinaia di
posti di lavoro precari e dequalificati. Sappiamo che già oggi l'Alfa di
Arese è una area in cui convivono, oltre alle migliaia di lavoratori che
rischiano il posto, i precari dei call-center (quasi tutti a tempo
determinato).

Ci licenziano, ci inquinano, ci precarizzano e ci arrestano se osiamo
disobbedire, alzare la testa di fronte alle ingiustizie.

Come è successo ai nostri compagni per i quali continuiamo a chiedere
l'immediata scarcerazione.

Nostre sorelle e nostri fratelli, attivisti della rete del Sud Ribelle
colpiti da un infame teorema proprio alla vigilia di una giornata di
sciopero, quella dello scorso 15 novembre, in cui per la prima volta la
Rete del Sud Ribelle avrebbe costruito mobilit-azioni e picchetti con gli
operai di fronte alle fabbriche di Termini Imerese e di tutto il Sud.

Pensiamo che gli arresti delle e dei compagni del Sud siano stati da
parte del Governo una azione di guerra preventiva per minare quella
saldatura tra lotte operaie e le altre lotte in un solo movimento.

Pensiamo che questi arresti siano anche una reazione di rappresaglia
rispetto a quel milione di persone che ha manifestato a Firenze contro la
Guerra e quindi anche contro quelle politiche neo-liberiste per cui la
guerra è uno strumento necessario.

Questa vergogna degli arresti al movimento del sud paradossalmente
conferma la giustezza delle pratiche nostre e di tutto il movimento come
crocevia aperto alle contaminazioni con tutte le soggettività che
producono conflitto e desiderio di trasformazione.

Su questa strada vogliamo proseguire, nel movimento e con voi, costruendo
iniziative di lotta nei prossimi giorni.

Iniziative e mobilitazioni come oggi ad Arese ma anche mobilitazioni che
fuoriescano dai cancelli per parlare alla città e ai soggetti del
territorio, ai precari, agli studenti, ai migranti.

Pensiamo di essere, noi e voi, parte della stessa moltitudine sovversiva
perchè insorge contro le politiche di precarizzazione dell'esistenza e
perchè lotta per un mondo diverso e possibile senza confini, senza
padroni, senza cpt e guerre.



MOVIMENTO DELLE/DEI DISOBBEDIENTI - milano -

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anche noi!!!! anche noi!!!!!
by xxxx Thursday, Nov. 28, 2002 at 7:32 PM mail:

Fino a pochi giorni fa per il movimento dei/delle disobbedienti esisteva solo termini Imerese, piazza mediatica utile quanto mai ad assumere visibilità.Da oggi, visto che anche Arese è riuscita ad ottenere attenzione, anche l'Alfa rientra nei piani disobbedienti. Ci permettiamo allora di ricordare in anticipo gli stabilimenti di Cassino, Termoli, Torino, Melfi, e tutti gli altri che non dispongono di un ufficio stampa adeguato per portarli all'attenzione del mitico movimento mediatico...chissà se nonostante l'assenza di telecamere accetteranno di essere presenti.....

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Informati!!!!
by un compagno dell'Alfa Friday, Nov. 29, 2002 at 7:54 PM mail:

Sei ridicolo!!!
Ti faccio presente che i compagni della Disobbedienza erano già presenti ad Arese più di un mese fa (per l'esattezza il 14 Ottobre) quando ci furono gli scontri davanti al comune (e poi furono fermati dai Caramba ed anche lì giù mazzate).
Erano presenti anche nell'occupazione di Malpensa e ieri.
Informati prima di parlare...

P.S. Ma tu c'eri?

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alfa?
by xxxx Saturday, Nov. 30, 2002 at 2:29 PM mail:

Tu non sei un compagno dell'Alfa, e questo lo sai quanto me.
Trovo ridicolo utilizzare nomi e funzioni che non ci appartengono, non sarà questo a dare maggiore credibilità a quanto dici.
L'affermazione di cui sopra, la puoi trovare confermata da un altro volantino dei disobbedienti, che sottolinea come abbiano visto, nelle manifestazioni degli scorsi giorni (e non di settimane fa) sintomi della disobbedienza, e per questo abbiano deciso di affiancarli nella loro lotta. Non sono parole mie, sono le loro. Avessi tempo, ti cercherei il volantino, ma tu da disobbediente (è solo una supposizione, ma credo non errata, non più della tua affermazione di essere un operaio) saprai certamente di cosa parlo.
E tutto questo non cambia la sostanza di un discorso: che la visibilità venga cercata sulla pelle degli altri, senza rendersi conto che questo è solo negativo per le lotte degli operai, le cui parole non contano più, perchè superate da quelle del casarini di turno. Provo solo orgoglio di classe, quando altre persone si uniscono alle lotte, e non contesto casarini solo perchè l'operaio non lo ha fatto, anzi sono felice di vederlo presente, e con lui chiunque sappia condividere le lotte.
Ma condividere è un conto, governare è altro. E questo è quello che si sta facendo, non credi?
Soprattutto, se leggi bene il comunicato da cui è partito questo discorso, puoi vedere come le lotte fiat, e le lotte del lavoro, siano solo un pretesto per parlare di sè, e non sia presente una analisi del lavoro, del mondo industriale, delle fabbriche in genere. Come tutti i problemi correlati non trovino spazio,e soprattutto, l'assenza delle altre fabbriche, quelle citate prima, che sono comunque in lotta, che bloccano la produzione, che fanno manifestazioni. Ma, per l'appunto, non hanno visibilità.
Resto della mia idea: quello che appare, è quello che interessa ai disobbedienti. Ricondurre a sè tutto l'esistente, anche

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minchia
by ___ Saturday, Dec. 07, 2002 at 6:10 PM mail:

scerlokolms!!!!!!!!
bravo: indaghiamo, indaghiamo!
ma uotson dove cazzo l'hai lasciato?
dì la verità l'avete scritto in 2 il post!!

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