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rivolta al cpt di bologna. notizie e aggiornamenti
by lisa Saturday, Nov. 30, 2002 at 11:04 PM mail:

notizie e aggiornamenti sulla rivolta di stamattina al cpt di bologna

Stamattina alle sei e trenta al centro di permanenza temporanea di Bologna, via Mattei, è scoppiata una rivolta. Trenta/quaranta persone, quasi tutti maghrebini visto che sono il gruppo più numeroso, tutti uomini, le donne stanno in una sezione a parte, hanno incendiato materassi e lanciato tutto quello che potevano lanciare, soprattutto televisori, visto che i mobili sono inchiavardati a terra.

È andata avanti un paio d’ore, poi, pare senza collutazioni, sono stati rinchiusi nel campetto sportivo, all’aperto, sotto la pioggia, fino al tardo pomeriggio, quando sono stati fatti rientrare. Non ci sono stati feriti, a parte un operatore della Cri che si è beccato qualcosa in testa ma nulla di grave, la struttura è stata seriamente danneggiata in alcune parti, soprattutto per l’incendio.

Questa sera 15 di loro sono stati denunciati e trasferiti in carcere. La risposta è stata quindi repressiva.
Al cpt sono andati un consigliere regionale, Bruno Sabbi, e una deputata di Rifondazione, Titti De Simone. La tensione era alta. Titti una settimana fa era entrata nel cpt con un’altra parlamentare, Katia Zanotti dei Ds, avevano denunciato il fatto che continuavano a chiedere dati e informazioni alla prefettura di bologna che però non rispondeva. I parlamentari hanno diritto a chiedere informazioni per svolgere il proprio lavoro parlamentare, e normalmente si ha il dovere di rispondere.

La prefettura aveva promesso i dati, così come si era resa disponibile a discutere l’istituzione del centro di un Osservatorio fatto dalle associazioni, per cui il gruppo migranti del Bsf e Tana Libera Tutti avevano già presentato un progetto alla Regione, che si era fatta promotrice del progetto (a quanto pare ci sta ancora provando, ma la prefettura recalcitra). Progetto su cui molti non sono d’accordo, ma che comunque c’è.

Il cpt di Bologna come molti altri è un luogo pieno di tensioni, adesso ci si è messa anche la bossi fini coi suoi 60 giorni a peggiorare le cose. Questa volta non è successo niente, per fortuna nessuno si è fatto male, ma i fatti sono un segnale d’allarma. La tensione certo non si abbasserà coi 15 arresti, anzi. L’intimidazione fa brutti scherzi.

Da quando ha aperto, sei mesi fa, nel cpt sono passate circa 700 persone. Attualmente ne ospita un'ottantina, una quindicina sono donne.

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dimenticavo
by lisa Saturday, Nov. 30, 2002 at 11:12 PM mail:

dimenticavo.
la versione ufficiale è che la rivolta sia partita dal tentativo di evasione di tre di loro. In realtà questa versione è stata smentita ai politici in visita dagli stessi operatori della Croce rossa. Pare sì che qualcuno stesse per scavalcare le gabbie, ma per passare da una sezione all'altra del cpt, forse verso l'infermeria. Insomma esasperazione allo stato puro.

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commenti qui
by layla/cadicia Monday, Dec. 02, 2002 at 1:19 AM mail:

è un vero peccato che si dedichi tanto livore e tanto tempo a commentare un corteo che _chiede_ la chiusura dei CPT e si tralasci di commentare chi davvero si ribella al CPT perché costretto a subirne la realtà. E' qualcosa che dovrebbe un minimo far riflettere.

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