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A Tulkarem e Ramallah, e' entrato in azione il corpo di elite israeliano, il Mistarbim, i cui soldati operano travestiti da arabi. A Tulkarem i militari hanno ucciso Jamal Yehi, leader di una delle cellule cittadine delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, che aveva cercato di opporsi all'arresto. A Ramallah, sono stati invece colpiti a morte tre palestinesi: un attivista tanzim, Fanal Shilani; Basam Ashkar, un agente della polizia palestinese, ritenuto da Israele un attivista di Hamas; e un vigile, Mahadi Obayad, finito casualmente in mezzo agli scontri e colpito a morte. A Nablus sono stati uccisi due militanti delle brigate Tanzim (uno aveva 16 anni, un altro era un adolescente che,insieme a un gruppo di compagni, era uscito dall'abitazione e violando il coprifuoco, tirava pietre all'indirizzo dei militari). Al tragico computo delle vittime bisogna aggiungere i cadaveri di due palestinesi, trovati all'alba, ma uccisi nella notte mentre tentavano di infiltrarsi nell'insediamento di Netzarim. E' invece stato ucciso nella sua abitazione, nel villaggio di Qabatiya in Cisgiordania, Hamza Abu Roub, 35 anni, considerato un leader della Jihad islamica, la cui abitazione poche ore dopo e' stata rasa al suolo; nella battaglia sono rimasti feriti anche quattro palestinesi e cinque militari, uno dei quali e' in gravi condizioni. Le forze israeliane hanno rastrellato anche altri villaggi della Cisgiordania e arrestato nove ricercati palestinesi.
