NUOVO COMUNICATO DI MARCO

Comunicato di Marco Camenisch

Ancora una volta, sebbene non lo farò mai abbastanza, saluto e abbraccio
ognuno di voi.

Sono veramente toccato e commosso dalle vostre innumerevoli iniziative di
solidarietà e dal vostro prezioso impegno in appoggio a noi prigionieri
politici e sociali, dal vostro chiaro e coraggioso schierarvi per una
resistenza radicale, anche perché il vostro impegno dà la forza a noi
prigionieri di resistere. Queste iniziative sono importanti perché
rappresentano il segno della forza e della vitalità della nostra resistenza
solidale, perché riportano noi, prigionieri per aver resistito, fra voi che
siete tanti, uguali e particolari allo stesso tempo; perché ci riportano fra
voi al di là dei muri, delle catene e dei recinti che ci dividono. Queste
importanti iniziative ci riportano fra voi per combattere insieme le ancora
più importanti battaglie di resistenza che ci troviamo quotidianamente ad
affrontare, contro la guerra, contro l'occupazione e la conquista, contro il
genocidio, contro il sessismo, il razzismo e la xenofobia, contro lo
sfruttamento e lo smantellamento dello stato sociale, contro la distruzione
dell'ambiente, contro il WEF a Davos (e in qualunque altro posto) a cui
hanno preso parte assassini e assassine con l'aureola, solo per citarne
alcune. Queste battaglie devono essere condotte in maniera radicale,
altrimenti non stiamo più facendo resistenza, altrimenti finiamo coll'essere
aiutanti e complici di insaziabili sfruttatori, violenti, distruttori, veri
estremisti fautori del patriarcato, del militarismo, dell'industrialismo e
del capitalismo, il cui unico scopo è il bisogno di dominio.

Vi abbraccio nuovamente, abbraccio ognuno di voi. Ci siamo, e finché siamo
uniti siamo forti!

Marco, Pfaeffikon, inizio dicembre 2002


***


Marco Camenisch e lo sciopero della fame

Il Soccorso Rosso della Svizzera c'informa che la situazione del compagno
Marco Camenisch, dopo il trasferimento nel carcere di Thorberg, è
peggiorata.

Marco continua ad essere in isolamento, non ha i suoi vestiti ed è obbligato
ad indossare i vestiti -già utilizzati dagli altri detenuti- che gli passa
il carcere. Inoltre si tratta d'indumenti leggeri, ciò impedisce che il
nostro compagno possa sfruttare dell'ora d'aria. Non può avere pubblicazioni
politiche, non può avere libri; mentre continua la censura della
corrispondenza.

Può avere colloqui solo attraverso il doppio vetro. Alla compagna, prima del
colloquio, hanno fatto le radiografie alle scarpe e alla giacca che
indossava.

Marco ha già annunciato di iniziare uno sciopero della fame, se la
situazione non migliorerà, a partire dai primi giorni di gennaio. Per questo
il Soccorso Rosso (http://www.aufabau.org) ci chiede di valutare una mobilizzazione
internazionale, nel caso Marco inizi lo sciopero. In particolare c'è già una
data in cui esprimere la nostra solidarietà, ed è quella del 17-18 gennaio,
quando in Svizzera si terrà il WEF (forum economico mondiale).

CroceNeraAnarchica

www.freecamenisch.net

Solidarietà a tutti i compagni e compagne che resistono all'interno delle carceri...



(A)

ti vogliamo tutti bene e ti vogliamo libero con le nostre forze e con il loro sangue

Amiche ed amici, compagne e compagni

Ancora una volta ma mai abbastanza saluto ed abbraccio ognuno ed ognuna di voi.

Mi fanno sempre più impressione e commuovere le vostre tantissime iniziative solidali ed il vostro prezioso impegno per noi prigionieri e prigioniere comuni e della resistenza sociale e politica, le vostre chiare e coraggiose rivendicazioni di resistenza radicale rivendicando anche con chiarezza, coraggio ed efficace costanza che noi prigioniere e prigionieri della resistenza vi apparteniamo.
Queste iniziative e rivendicazioni sono importanti perchè sono un segno di forza e vitalità della nostra resistenza complessiva e solidale, perchè ricollocano noi prigioniere e prigionieri della resistenza tra le nostre moltitudini ove tutte e tutti, ognuno ed ognuna siamo particolari ma eguali , perchè liberano noi prigionieri e prigioniere della resistenza dai piedistalli fatti di catene e dai muri e dai recinti che vogliono dividerci.
Queste iniziative ci ricollocano tra di voi per marciare insieme nelle lotte ancora più importanti della resistenza complessiva contro la guerra, l'occupazione, la conquista ed il genocidio, contro il razzismo, il sessismo e l'odio contro la gente straniera e diversa, contro lo sfruttamento e la distruzione della solidarietà sociale, contro la distruzione ambientale e del nostro MONDO, contro gli assassini e le assassine che si circondano di un' aureola di santità del World Economic Forum a Davos e dappertutto, per citare solo alcune di queste lotte particolari.
Queste lotte della nostra resistenza possono essere soltanto radicali, poiché se non sono radicali smettono di essere resistenza e degenerano nell'appoggio e nella complicità, minimizzandolo, con l'essere estremista, sfruttatore e sempre violento e distruttivo di questo sistema mai sazio fatto di patriarcato, militarismo, industrialesimo e capitalismo, il cui scopo unico e la cui volontà unica è il dominio totale.
Vi voglio bene, tutte e tutti, ognuno ed ognuna, siamo bellissima gente ed insieme siamo forti.

Marco, Pfaeffikon, inizio dicembre 2002

..saccio sulo dicere ca 'e vvote voglio ascì..

marcisci in galera, assassino!

forza marco il potere al popolo

Purtroppo spesso, troppo spesso in questi commenti di persone stupide e superficiali, si legge tutta la loro idiozia e ignoranza, minaccia che spesso mi fa pensare ad i vecchi ed a i nuovi fascismi.
Marco, seppur con molte contraddizioni intrise nel suo pensiero é uno che crede in quello che fà, e sono rare le persone che oggi sanno guardare oltre l'individuale a costo della propria libertà.
Io non voglio censurare nessuno, ma quando si parla spesso è meglio sapere ciò che si dice.
Mi ha impressionato la parola assassino rivolta contro Marco, é la cosa più "bestiale" nel suo parossismo che si possa dire di una persona come lui.
Azionate il cervello e leggete un po di ragazzi.