tre lanci dell'agenzia missionaria Misna
CARACAS: ALMENO 2 MORTI NEGLI SCONTRI TRA OPPOSITORI E SOSTENITORI DI CHAVEZ CON POLIZIA (BRIEF, GENERAL) VENEZUELA, 4 GEN 2003 (9:53) Si aggrava il bilancio dei disordini di ieri nella capitale del Venezuela, in cui la polizia ha disperso migliaia di manifestanti ‘pro’ e ‘contro’ il presidente Hugo Chavez, che si sono scontrati nelle vie di Caracas. Sono almeno due le vittime uccise da colpi di arma da fuoco esplosi nel corso delle violenze tra i due gruppi. Il bilancio è stato riferito dal responsabile della sanità della capitale venzuelana, Pedro Aristimuno, intervenuto all’emittente ‘Globovision’. Secondo la stessa televisione, altre sei persone sono rimaste ferite dagli spari tra i manifestanti. Decine invece i dimostranti coinvolti nel lancio di pietre e bottiglie scagliate dai sostenitori di Chavez sul corteo organizzato dall’opposizione democratica. Altre persone sono rimaste invece intossicate dai gas lacrimogeni utilizzati dalla Guardia Nacional per disperdere la folla. Al momento non è chiaro se le vittime, morte mentre i sanitari tentavano di estrarre i proiettili, appartenevano allo schieramento filo-governativo o alle fila dei contestatori del capo di Stato, che da ormai 33 giorni manifestano contro Chavez chiedendone le dimissioni. Secondo alcune fonti locali, durante gli incidenti, alcuni cecchini avrebbero aperto il fuoco sulla folla da punti non localizzati, scatenando ondate di panico tra le migliaia di persone scese in piazza. (EB)
CARACAS: CORTEO ANTI-CHAVEZ AGGREDITO DA SOSTENITORI PRESIDENTE, POLIZIA DISPERDE MANIFESTANTI (BRIEF, GENERAL) VENEZUELA, 3 GEN 2003 (21:10) La ‘Guardia Nacional’ è intervenuta oggi a Caracas per disperdere gruppi di sostenitori del presidente Hugo Chavez che hanno aggredito con lanci di pietre e bottiglie i manifestanti dell’opposizione. I tafferugli sono avvenuti nei pressi di Fuerte Tiuna, uno dei principali complessi della Forza armata nazionale (Fan), verso il quale si stava dirigendo la marcia di contestazione organizzata dalla Coalizione democratica dell’opposizione per chiedere la liberazione di un alto ufficiale dissidente arrestato alcuni giorni fa. La dinamica dell’episodio non è del tutto chiara. Sembra che i manifestanti pro-Chavez abbiano iniziato a lanciare sassi e bottiglie contro il corteo degli oppositori. A quel punto è intervenuta la polizia, già presente in tenuta anti-sommossa nei pressi dell’edificio, dove ha sede anche il ministro della difesa e dove era atteso anche l’arrivo dei sostenitori del capo di Stato. I soldati hanno utilizzato gas lacrimogeni per allontanare alcune decine di migliaia di manifestanti. I soldati hanno anche formato un cordone per evitare ulteriori ‘contatti’ tra i due gruppi, usando manganelli e proiettili di gomma. Il bilancio provvisorio degli scontri, secondo fonti giornalistiche locali è di almeno undici feriti, fra cui due civili e nove agenti. (EB)
OGGI NUOVE PROTESTE DELL’OPPOSIZIONE A CARACAS E IN ALTRE CITTÀ (BRIEF, POLITICS/ECONOMY) VENEZUELA, 3 GEN 2003 (12:33) L’opposizione annuncia nuove proteste oggi in Venezuela per ottenere le dimissioni del presidente Hugo Chávez. I dimostranti hanno fatto sapere che, intorno alle 14:00 locali, da 3 distinti luoghi di Caracas partiranno gruppi di persone che andranno a confluire davanti al Fuerte Tiuna, principale base militare della capitale e sede del comando generale dell’esercito. Il sito è sembrato ai manifestanti il più adatto per ribadire il proprio rifiuto dell’attuale governo e tornare a chiedere elezioni anticipate oppure la rinuncia di Chávez. Nelle stesse ore sono previste altre manifestazioni di protesta in 7 dei 23 Stati che costituiscono il Paese. L’annuncio delle manifestazioni è stato dato da uno dei leader dell’opposizione e presidente della Confederazione dei lavoratori del Venezuela (Ctv), Carlos Ortega, il quale ha anche invitato i dimostranti a non pagare le tasse nel tentativo di mettere alle strette l’esecutivo. Sempre secondo quanto dichiarato da Ortega, le dimostrazioni odierne saranno una sorta di prova generale per la prevista marcia in direzione del palazzo presidenziale di Chávez, per la quale però non è stata fissata ancora una data. (LM)
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