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E' di almeno 20 morti e 35 feriti, sette dei quali in condizioni molto gravi, il bilancio delle esplosione causata da due palestinesi-suicidi in un'affollata zona del centro di Tel Aviv.
I due kamikaze si sono fatti saltare in aria a circa 200m l'uno dall'altro, intorno alle 17.30 ora italiana, a meno di un minuto di distanza, nei pressi della vecchia stazione degli autobus cittadina, in una zona frequentata da molti immigrati stranieri. Pochissimi minuti dopo il tragico evento, alla redazione in Cisgiordania della televisione libanese Al-Manar e' giunta una telefonata di rivendicazione dell'attentato da parte della Jihad Islamica. Il premier, Ariel Sharon, ha convocato in serata i suoi piu' stretti collaboratori per un primo esame della situazione, mentre durante la notte si riuniranno gli alti vertici dei servizi di sicurezza, presieduti dal ministro della Difesa, Shaul Mofaz.

però, io mi chiedo, ma perchè colpire una zona frequentata sopratutto da stranieri?forse perchè era meno controllata? certo che tra gli integralisti islamici e Sharon...

la ragione e il torto non stanno mai da una parte sola, purtroppo chi paga sono sempre e solo innocenti di entrambi i popoli
possibile che sia così difficile vivere in pace ?

viene da pensare che Hamas faccia il gioco di Sharon, dato che più attentati ci saranno in queste settimane più è probabile che vinca Ariel Sharon alle elezioni del 28 gennaio prossimo. E se ciò accadrà si inasprirà ancora di più l'occupazione israeliana che è poi quella che produce e ha prodotto il terrorismo palestinese.

si? e secondo te chi è che si è fatto saltare in aria,uomini del mossad??
non dire cazzate,per favore!!

Non sappiamo e non lo sapremo mai se il Mossad è il regista di più di qualcuno degli attentati palestinesi in israele comunque sappiamo ke già nel 1968 l' onu emano emanò unarisoluzione nella quale si obbligava israele ad lasciare i territori palestinesi e ad riconosere la sovranità palestinese nel'area.............

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A Israele non converrebbe farsi gli attentati in casa per mantenere l'occupazione. Al di la del fatto che Israele è una democrazia (comunque malgrado questo abbiamo imparato che i complotti interni tipo strategia della tensione non esentano le democrazie),l'occupazione costa ad Israele molto più di quanto gli dia, anche e soprattutto sul piano economico. A parte l'ultradestra religiosa infatti, gli altri sarebbero pronti a dare i territori ai palestinesi ma hanno paura che si produca il riflesso di quello che è successo nel Libano del Sud: Israele si è ritirato, ma gli Hezbollah non hanno fermato gli attacchi, solo che ora invece di combattere in terra libanese tirano missili katiuscia dal confine sul nord di Israele.
Israele oggi teme(a torto?,a ragione?) che se si ritira dalla
Cisgiordania unilateralmente le fazioni che negano il suo diritto all'esistenza (FPLP,FDLP,HAMAS,JIHAD, quasi tutta FATAH: cmq secondo un sondaggio palestinese la maggioranza dei palestinesi) continuino gli attacchi contro lo stato ebraico che a questo punto non potrebbe più intervenire nei territori senza scatenare una guerra.

Un analisi intelligente della situazione in MO su Indymedia!!!
Domani nevichera' a Roma