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Un altro treno e' stato bloccato sulla Ferrara-Rovigo. Il freno d'emergenza e' stato tirato pochi minuti fa e il treno e dunque fermo e la linea e' bloccata.

(ASCA) - Verona, 24 feb - Il treno con armamenti militari, partito da Grisignano, e' fermo alla stazione di Verona, presidiata, da una parte, dalle forze dell'ordine, e dall'altra dai ''disobbedienti'' e da altre organizzazioni pacifiste. ''Se il treno dovesse partire da Verona - dicono i collaboratori di Luca Casarini, il leader dei ''Disobbedienti'' - siamo pronti ad intervenire: il treno potra' passare o per Modena, e siamo a 500 metri dalla stazione, o per la bassa, ed in 20 minuti possiamo raggiungere una stazione della linea, o per Parma, che possiamo raggiungere agevolmente. Un altro treno, ma questa volta passeggeri, e' bloccato nella tratta tra Padova e Bologna, precisamente tra Rovigo e Ferrara. L'iniziativa del ''Freno alla guerra'' e' stata lanciata dallo stesso Canarini. ''In queste giornate in cui si e' parlato delle iniziative di disobbedienza civile contro Trenitalia, noi abbiamo lanciato come disobbedienti questo segnale, tirando il freno del treno. Un'iniziativa di boicottaggio in una situazione di emergenza che stiamo vivendo a causa della guerra imminente''. Analoga mobilitazione si preannuncia in Friuli-Venezia Giulia, sia da parte della Cgil per quanto riguarda il trasporto di materiali americani su treni e navi, sia dei ''Disobbedienti'' che hanno detto di voler vigilare soprattutto sul confine per eventuali mezzi Usaf in transito per la Slovenia.

IRAQ: TRENI; PORTUALI PRONTI A SOSTENERE DISOBBEDIENTI (ANSA) - LIVORNO, 24 FEB - Un comitato spontaneo di portuali e' pronto a entrare in azione e agire sulla falsariga dei Disobbedienti. L' obiettivo e' quello di bloccare le banchine e ostacolare le operazioni di carico di materiale bellico. ''Ne abbiamo cominciato a parlare - dice Mario Bartoli, promotore dell' iniziativa - ma al momento non c' e' ancora nulla di certo. Credo che il movimento contro la guerra stia cercando contatti anche con la dirigenza della Compagnia portuali per concordare azioni comuni. Ma i tempi, rispetto al passato, sono cambiati e la Compagnia non ha piu' il monopolio della manodopera portuale; quindi gli americani potrebbero appoggiarsi ad altri terminal per imbarcare le armi''. In quel caso, tuttavia, il comitato non si lascerebbe sorprendere ed e' pronto a entrare in azione in qualunque momento per cercare di ostacolare l' attivita'. ''Siamo disposti a mettere in atto gesti pacifici ma significativi per manifestare il nostro dissenso - aggiunge Bartoli - anche se alla fine la scelta degli americani dovesse cadere su strutture e personale diversi da quelli della Compagnia portuali''. Potrebbe invece saltare, per ragioni tecniche, l' incontro tra il movimento pacifista ed i portuali che era stato annunciato per mercoledi'. Questa riunione potrebbe infatti sovrapporsi ad un incontro col segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani che dovrebbe svolgersi a Roma il 27 febbraio.

Sono contro questo schifo di societa',che offre solo violente stronzate e che paga macellai per guidare stati che si credono liberi!!Ma quanto ancora potremo sopportare tutto questo??Io personalmente ho i coglioni pieni di questi stronzi,e percio' non credo soprattutto in ambito attuale che gli atti cosi' detti "simbolici",posso creare situazioni diverse da quelle che stiamo vivendo adesso.Con questo affermo che personalmente i disobbedienti,non sono altro che la pagina rovesciata di un foglio troppo importante per le fiction che danno in tv.Non sono convinto che tutto questo sia stato capito veramente,ma il mio messaggio porta con se una semplice riflessione:perche' anche la pace,come Casarini,e come tutti gli status che si rispettino è diventato un simbolo di moda?

Vergognatevi di quello che fate. E' illegale!! Viva la globalizzazione!!!!! Gli usa e bush!

e' ILLEGALE -aNDREOTTI E KOSSIGA DIXIT- AVER PERMESSO ALL'ESECITO DI OCCUPAZIONE USA IL PERMESSO DI CIRCOLARE SULLA NOSTRE STRADE, CIELI, PORTI E FERROVIE.

E' ILLEGALE
NON AVER MESSO AI VOTI IN PARLAMENTO
LA POSIZIONE DELL'ITALIA SULLA GUERRA

l'OPINIONE DI BERLUSCONI E SOCI, NON E' QUELLA DEL PARLAMENTO

NON hanno votato in Parlamento perchè
NON HANNO LA MAGGIORANZA