Voghera 25 febbraio ore 14,45 passa il primo treno militare Usa. E' camuffato, nessuno se ne accorge
Attenzione alla tratta Tortona Voghera Piacenza
da "La Provincia Pavese" del 26-2-03
Passa il primo treno militare Usa
E' camuffato, nessuno se ne accorge
VOGHERA. Ore 14.45. Sul terzo binario, verso Piacenza, passa un treno. Agli occhi dei meno esperti è un normalissimo convoglio merci in transito a Voghera. Sotto il telone, però, si nascondono mezzi militari. Nel cassone in coda, ci sono dei soldati, perfettamente mimetizzati. Anche la stazione di Voghera viene utilizzata per inviare carri e in generale convogli militari nelle basi Usa. I tecnici delle Fs non si sbilanciano perché rischiano pesanti conseguenze a livello penale, ma non è un segreto che in questi giorni in Oltrepo stiano transitando diversi treni militari. Sono convogli camuffati proprio per evitare attentati e, più semplicemente, le azioni dimostrative dei gruppi di disobbedienti che si oppongono alla guerra in Iraq. Benchè informati all'ultimo momento dell'arrivo del convoglio, i pacifisti vogheresi non hanno fatto alcuna azione dimostrativa.
«Per fare in modo che il trasferimento sia top segret - spiega un ferroviere -, viene avviata una procedura che secondo me è a dir poco scorretta». Si spieghi meglio. «Il Ministero della difesa - spiega - "sequestra" i normali treni merci e li utilizza per portare armi e mezzi militari». In che modo? «Faccio un esempio. A noi risulta che stia per passare un treno carico di gomme, invece dentro ci sono i mezzi e materiali militari. Come può accadere una cosa simile? Semplice, sui nostri fogli risulta il merci, invece all'ultimo momento, circa sei o sette minuti prima del passaggio, veniamo informati che quel treno non esiste più e che dentro c'è dell'altro».
Che Voghera sia uno dei tanti snodi ferroviari percorsi dai "treni della guerra", non è mistero. Roberto Savoldelli, segretario della Filt-Cgil lo conferma: «Quei treni stanno passando in tutto il Centro-Nord, compresa Voghera. D'altronde il governo ha dato la disponibilità per l'uso delle infrastrutture ferroviarie, stradali, portuali. Il personale ferroviario non può opporsi, oltre a rischiare provvedimenti disciplinari da parte dell'azienda (rischia l'interruzione di pubblico servizio), rischia provvedimenti anche da parte della magistratura. I passaggi dei convogli militari d'altra parte sono top-secret. E transitano come normalissimi carichi». Che ne pensa delle azioni dei pacifisti? «Quanti salgono sui treni civili e tirano il freno sono da condannare, così si danneggia chi vi lavora. Fermare un convoglio non è come fermare un'auto, cè un problemi di sicurezza. A livello nazionale sia il segretario della Filt-Cgil, sia Epifani stanno intervendo chiedendo una maggiore chiarezza per chiunque viaggi sui treni».
