Indymedia Italia


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Indymedia Italia @ GENOVA [it]
by IMC italy Sunday, Oct. 21, 2001 at 3:13 PM mail: italy@indymedia.org

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INDYMEDIA ITALIA                                  http://italy.indymedia.org
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Nascevamo  un anno fa, nel giugno  2000,  a  Bologna,  durante  i  giorni di
protesta contro il meeting dell'Ocse.
Giovani  mediattivisti  dei  centri  sociali avevano  sentito  l'esigenza di
affiancare  ai gia'  funzionali  canali  di controinformazione  digitale uno
strumento  che  uscisse  dall'  underground  della  comunicazione.  Volevamo
rivolgerci  alle masse con un  nuovo linguaggio, che  sfidasse  il corporate
mainstream proprio dove questo appare ancora oggi inaccessibile e proibitivo
per i costi: l'immagine in movimento, lo streaming video.
Sulla  scia  della   rivoluzione   in  corso   della  rete,  le   tecnologie
peer-to-peer,  il  file  sharing, napster,  indymedia  realizza  l'idea  dei
weblogs  a pubblicazione aperta, dove  chiunque contribuisce all'uploading e
alla  pubblicazione  e  condivisione  di  informazione.  Nessuna  censura  o
modifica  ai  materiali  uploadati,  e  l'impossibilita' di  eliminarli  dal
server.

Indymedia italia ha rifiutato di identificarsi con un nucleo redazionale ne'
si e' omologata a vivere in degli spazi, ma ha preferito supportare una rete
di  relazioni spontanee nate con  diverse  realta'  locali in  occasione  di
particolari mobilitazioni.
Una gestione orizzontale delle  decisioni e della  discussione che si svolge
interamente in rete attraverso la  mailing  list,  aperta  in  iscrizione  e
scrittura [http://lists.indymedia.org/mailman/listinfo/italy-list]. Oggi IMC
Italia  conta la  collaborazione  di  diversi  attivisti  dell'informazione,
videomaker, giornalisti, traduttori, centri sociali, hacker.

A distanza di un anno ci ritroviamo tutti a Genova, a lavorare insieme sulla
copertura mediatica della contestazione al G8.  Siamo  pronti ad  accogliere
attivisti  dall'italia e dall'europa, ci stiamo  organizzando  per allestire
dei  punti pubblici di accesso alla rete  dove riversare il materiale girato
nelle piazze,  o raccogliere le interviste e i  contributi di chi ha vissuto
l'evento. Saremo nelle strade e nelle piazze, non distinguibili da indumenti
o  colori.  Ragioneremo  sul  diritto  di  agibilita'  alla   produzione  di
informazione, e  avremo coscienza  dei  nostri  diritti  contro  chi  voglia
occultare   il  nostro  materiale.  Distribuiremo   dei   press  tickets   e
catalogheremo  le  nostre  telecamere   e  nostri  nastri,  per  denunciarne
sequestri  ingiusti.   Saremo   assicurati  contro   la  distruzione   delle
apparecchiature. Organizzeremo nei mesi da qui a Genova seminari in  diverse
citta'  italiane  per   condividere  le  nostre  conoscenze  nell'uso  degli
strumenti per produrre informazione. Non riceveremo compenso per  il  nostro
lavoro, e  non  limiteremo  la diffusione e  la redistribuzione  dei  nostri
materiali, ne' vi  stamperemo dei diritti  d'autore,  salvo nei rapporti coi
media commerciali.

- Collabora con indymedia italia: 
  mailto:italy@indymedia.org

- Informazioni logistiche sulla copertura di Genova G8:
  mailto:j21@indymedia.org

- Team Traduttori: 
  http://lists.indymedia.org/mailman/listinfo/www-it



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Indymedia Italia  
http://italy.indymedia.org

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Saremo sempre con voi
by Andrea F. Thursday, Sep. 06, 2001 at 4:49 AM mail:

Bello leggere una spiegazione cosi' chiara ed esauriente
di cos'e' Indymedia e della sua efficacia.
Condivido in particolare l'idea di cambiare il sistema dei media, completamente schiavi di chi ha il potere(sia economico che finanziario) e totalmente chiusi alle idee delle singole persone e delle organizzazioni.

SEMPRE CON VOI.
Andrea

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Moviment Graffitti (malta)
by chris Sunday, Jul. 29, 2001 at 1:33 AM mail:

HI

I`m chris from MOVIMENT GRAFFITTI( Malta) and we would like to came to
genova for the G8 meeting. Can you please help us and send us some info regards where we can sleep and about workshops and seminars . Moviment Graffitti is
active against exploitation and / or oppression of people, environment and
animals; With a vision of socialism, freedom and radical democracy

http://www.geocities.com/movimentgraffitti

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dove?
by jackpunk@hotmail.com Sunday, Jul. 22, 2001 at 12:23 AM mail:

il sistema di diffusione/creazione/condivisione dell'informazione orizzontale è l'unica via possibile!
Dove si terranno gli incontri con i media- hacktivisti in italia?
I hope an information! thanx

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MAH !
by federico Wednesday, Sep. 26, 2001 at 12:23 PM mail:

consiglio vivamente di cambiare pusher; Tanto fra qualche anno nessuno saprà piu' chi siete e cosa avete fatto. E voi, poveri illusi sarete con la vostra giacchettina e la vostra cravattina dietro ad una scrivania, servi del potere piu' bieco e perfettamente sguazzanti nella globalizzazione che attaccate.....Vedi i giornalisti del Manifesto.
A presto....

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scheda sul G8
by blutaz@libero.it Monday, Jul. 23, 2001 at 6:25 PM mail:

Il G8

COS'E' ?
Il G8 è un gruppo informale (non è una Istituzione Internazionale) che riunisce annualmente i capi di stato e di governo delle maggiori democrazie industriali (Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia, Russia e Stati Uniti) in accordo con l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) coadiuvati dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dalla Banca Mondiale (BM) e dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

A COSA SERVE ?
Le riunioni del G8 servono per discutere sulla gestione economica del mondo, sul commercio internazionale e sui rapporti con i paesi in via di sviluppo. Spesso l'ordine del giorno delle riunioni si è ampliato considerevolmente includendo le questioni relative all'occupazione, alle comunicazioni informatiche e le conseguenze planetarie di problemi quali l'ambiente, il crimine e le droghe.

COME FUNZIONA ?
Prima del summit, i ministri del G8 sviluppano una rete di riunioni di sostegno a livello di Ministeri del Commercio, degli Affari Esteri, delle Finanze, dell'Ambiente e del Lavoro. In base a queste riunioni e ad altre, i summit dei G8 vogliono fornire un orientamento alla Comunità internazionale stabilendo le priorità di intervento e definendo le nuove problematiche di cui dovrebbero occuparsi le Organizzazioni Internazionali.
I Governi del G8 si incontrano inoltre per cercare di coordinare le politiche dei singoli Stati, che rappresentano, sui temi che essi ritengono di volta in volta più importanti.

CHE EFFETTI HA ?
I G8 nei loro summit hanno adottato soluzioni ed interventi neoliberisti, in linea con le politiche degli organismi internazionali, ma che stanno creando profondi scompensi. E' in atto un processo di globalizzazione, diretto dai paesi più potenti, che non ha precedenti nella storia umana e che determina l'affermazione di un modello dominante di convivenza tra e nelle nazioni, fondato sulla competitività.

da:http://www.retelilliput.org/

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link per materiali G8
by blutaz@libero.it Sunday, Jun. 24, 2001 at 2:52 PM mail:

http://www.genoa-g8.org/
Questo sito offre informazioni sul percorso di una rete di soggetti e Associazioni che vogliono porsi criticamente verso un assetto mondiale iniquo e ineguale. E che lo farà a Genova in occasione del Summit degli 8 paesi piu' industrializzati del mondo.

http://www.genoa-g8.it/
ufficial: Genova Summit Meeting 2001

http://www.carta.org/index.htm
Appuntamento a Genova: gli appelli, gli articoli e le notizie

http://www.noglobal.org/
RETE NO GLOBAL Network campano per i diritti globali

http://www.rainews24.rai.it/sito/agg_pagine/speciali/g8/default.htm
RAINEWS24 : un approfondimento settimanale nel quale vengono affrontati i temi principali che saranno oggetto di discussione al vertice

http://www.esteri.it/g8/index.htm
Ministero degli Affari Esteri Italiano

http://www.ecn.org/nog8/italiano/home.htm
Questo sito è un cantiere in costruzione, che ha l'obiettivo sia di rafforzare le mobilitazioni in occasione del controvertice G8 di Genova, ma anche e soprattutto di superare lo scadenzismo degli appuntamenti anti-globalizzazione

http://www.arci.it/internazionali/primopiano/g8_genova/Default.asp
ARCI: un mondo diverso è possibile: l'appuntamento del G8 di Genova

http://www.controg8.org/
Obiettivo della Rete è quello di organizzare, in maniera condivisa e partecipata, una risposta locale, globale e critica rispetto all'incontro dei G8, che si svolgerà a Genova nel Luglio 2001.
Leggendo il nostro documento e gli altri materiali, potrai avvicinarti meglio alle argomentazioni
e al lavoro della Rete.

http://www.retelilliput.org/
ci chiediamo dovremo fare a Genova nei giorni del G8. Piuttosto che risponderci da soli preferiamo rivolgere la domanda ai compagni di viaggio.

http://www.unimondo.org/
unimondo: Verso il G8 di Genova

http://www.g7.utoronto.ca/
g8 information center

http://web.vita.it/rassegna_stampa/
gli articoli pubblicati dai maggiori giornali italiani e internazionali. Ogni 30 minuti aggiornati per sapere cosa scrivono i giornali sull'appuntamento di luglio.

http://www.wto.org/
WTO website

http://www.worldbank.org/
world bank

http://www.imf.org/external/
fondo monetario internazionale

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continuate cosi
by wagner Friday, Aug. 10, 2001 at 11:12 PM mail:

Complimenti, continuate cosi, sono con voi al 100 x 100!!
Era ora che cambiasse l'informazione.
Risposta a Federico : buffone il primo seduto in giacca e cravatta sei tu, cresci, immaturo di merda!!

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soldi fanno soldi-pidocchi fanno pidocchi!
by sky_life73 Tuesday, Jul. 17, 2001 at 3:13 PM mail:

--->A quel tal federico---
non ce l'hai fatta bello!!!
troppo semplice scegliere le scarpe comode,il culo al caldo e così via.......e ai tuoi bambini che racconterai?!?
cosa aspetti? che altri facciano come te?!? forse cerchi consensi x la tua coscienza?!?
hai perso bello!!!

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tutti a genova
by cello Tuesday, Jul. 24, 2001 at 11:04 PM mail:

ci vediamo tutti a genova dal 19. dai che questa volta vinciamo , anche se la sinistra??)(rutelli,dalema,violante)si accorda col governo fascista.

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sara una manifestazione di pace?
by un anonino veneziano Saturday, Jul. 21, 2001 at 4:05 PM mail:

spero solo che sappiate comportarvi
perche fin ora dalle vostre parole trapela solo O D I O
sono un po sconcertato e spero di sbagliarmi ma voi volete solo impedire la manifestazione (di 8 stati membri) o volete poter decidere al posto loro, mi spiego pensate che i Vostri ragionamenti siano tanto diversi dai loro?

se qualcuno di Voi senza insultare..... puo scrivere e chiarire il vostro punto di vista cosa proponete in maniera CHIARA e soprattutto a FACCIA PULITA senza maschere o tute che dir si voglia.

Questa e' l'occasione per farlo avete 4 gg di tempo per ascoltare e con i media controaffermare
ma attenzione non siate solo esibizionisti della teoria
della violenza.

un anonimo convinto che tra voi esiste un pacifista

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share!
by muke Saturday, Jul. 21, 2001 at 11:11 AM mail:

Ottimo esempio di informazione alternativa, si concretizza la dimostrazione di come lo sharing di informazioni in senso lato sia l'anima profonda e inevitabile di internet. L'informazione arriva da tutti ed è di tutti.
Buon lavoro!

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I have a dream
by rIZio Sunday, Jul. 22, 2001 at 1:30 PM mail:

sogno un giorno in cui non ci racconteranno stronzate per lavarci i cervelli e farci stare buoni, perchè tutte le menzogne saranno state rivelate e tutti avranno saputo e capito; nessuno crederà + a qualcosa che non provenga dalla verità dei fatti.
Il quarto potere diverrà impotente.
Forse quel giorno arriverà e sarà anche merito vostro.
Spero resistiate fino a quel giorno.
Spero di poter avere occhi ed orecchie, bocca e mani e senno per testimoniarne anche io gli accadimenti.
Siete grandi, ma dovete crescere ancora xchè pochi conoscono il vostro lavoro e diffondere la verità è di vitale importanza per tutti.

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G8
by L'osservatore Tuesday, Sep. 04, 2001 at 11:49 PM mail:

Tutto é ormai finito! cosa avete guadagnato? UN CAZZO!!
Il g8 ha svolto le sue mansioni e voi vi siete solo presi un sacco di BOTTE!SIETE PROPRIO DEI COGLIONI!
Potevate fare una manifestazione pacifica coinvolgendo
anche la popolazione, ma no! non avete isolato quei bastardi in tuta nera che si sono comportati da delinquenti
purtroppo anche un ragazzo é morto,pace a lui.
Genova é stata devastata e voi non penserete di essere
così belli e furbi davanti la popolazione italiana!
Con le ragioni siete passati dalla parte del torto.
Ricordatevi che "chi alza le mani (picchia) é a corto
di idee".
Non prendetevela con la Polizia, se il corteo fosse stato
pacifico tutti sarebbero stati a guardarvi!
CHI è CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO!!!
ciao alla prox! (ci risentiremo kuando
il g8 si svolgerà in Canada.

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Piantatela!!!
by Grunf Saturday, Oct. 13, 2001 at 9:49 AM mail:

Ma va siete solo degli schifosi che hanno messo a ferro e fuoco una bellissima città,se volete ottenere qualcosa con la violenza(come avete fatto)otterrete solo delle belle legnate in testa(meritate per altro).
Dite di essere contro la global.e poi volete riempire l'europa di negracci,albanesi ecc.ricordatevi che l'immigrazione e il primo passo verso la totale globalizzazione.
Siete solo buffoni che non avendo argomenti validi,usano l'unico argomento che conoscono,frutto dell'ignoranza:LA VIOLENZA.
Ora non perdo piu tempo con voi,salutatemi quei due PIRLONI di casarin e agnoletto.

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Questa lettera non è mia, ma di un amico!
by Cristiano (silgmaris in rete) Monday, Sep. 10, 2001 at 3:12 PM mail:

Cari amici,
allora io ero a Genova. Io ho visto.
Non date retta ai giornali ed ai telegiornali.
E' stata una cosa pazzesca, un massacro.
E' difficile raccontare cio' che e' avvenuto tra venerdi' e sabato.
Per farlo mi aiuto con quello che ho visto io e quello che hanno
visto altri carissimi amici presenti a Genova.
Vi prego di avere la pazienza di leggere e' veramente la cronaca di
un incubo che difficilmente sentirete sui grandi mass media.

1.Io arrivo Giovedi' a Genova dopo la festosa manifestazione dei
migranti, 50.000 persone.
Ci sono i campi di raccolta, siamo tantissimi.
Migliaia di persone assolutamente pacifiche, un clima meraviglioso
(vi ricordate i campi scout?) si discuteva si cantava si stava bene
insieme.
Scout e militanti, volontari e professionisti e venerdi' mattina
iniziamo le piazze tematiche in una citta' blindata: le varie
associazioni si troveranno sparse nella citta' per fare un assedio
festoso con danze, performance e slogan alla famosa linea rossa.
A questo punto sul lungo mare arriva il famoso blak blok, alcuni di
loro vengono visti parlare con la polizia, altri direttamente escono
dalle loro fila. Parlano soprattutto tedesco.
Iniziano a sfasciare tutto. Polizia e carabinieri stanno fermi. I
Black block cercano di infilarsi nel corteo dei lavoratori aderenti
ai COBAS e altri sindacati, di cui picchiano uno dei leader, vengono
respinti a fatica.
Poi i black blok puntano sulla prima piazza tematica (centri
sociali), piombano armati fino ai denti. La polizia li insegue, i
manifestanti si trovano attaccati prima dai black e poi dalla polizia
che a quel punto inizia le cariche violentissime. I Black se ne vanno
e piombano sulla piazza dove c'era la rete di Lilliput (commercio
equo, gruppi cattolici di base, Mani Tese..ecc.). La gente facendo
resistenza pacifica cerca di allontanarli. La polizia insegue: carica
la piazza. La gente alza le mani grida "pace"! Volano lacrimogeni
manganellate. Ci sono feriti. I Black se ne vanno e continuano a
distruggere la città... 300-400 del Black Bloc vagano per Genova, chi
li guida conosce perfettamente la citta': il loro percorso di
distruzione punta a raggiungere tutte le piazze tematiche dove ci
sono le iniziative del movimento.. E' impressionante.
Si muovono militarmente, si infiltrano, i capi gridano ordini, gli
altri agiscono. E a ruota arrivano polizia e carabinieri. Intanto
nella piazza tematica dove c'e' l'ARCI e l'Associazione Attac ecc.:
tutto va bene, nel primo pomeriggio si decide di andarsene dal
confine con la linea rossa fino ad allora assediata con canti,
scenette, ecc. La gente sfolla verso Piazza Dante, la polizia
improvvisamente lancia lacrimogeni alle spalle,. Fuggi fuggi generale.
Gli ospedali si riempiono di feriti. Molti pero' non vanno a farsi
medicare in ospedale: la polizia ferma tutti quelli che ci arrivano.
E' sera. La gente e' sconvolta, molti iniziano a essere presi dalla
rabbia.
Dei black improvvisamente non si ha piu' notizia.
Alla cittadella dove c'e' il ritrovo del Genoa Social Forum saremo
diecimila. E' arrivata la notizia della morte del ragazzo.
C'e' paura, i racconti di pestaggi violentissimi si moltiplicano.
Ragazzi e suore che piangono. C'e' un sacco di gente ferita. Un
anziano che piange con una benda in testa, è un pensionato
metalmeccanico.
C'e' Don Gallo della Comunita' di San Benedetto. C'e' la mamma leader
delle Madri di Plaza de Mayo in Argentina, quelle che da anni cercano
notizie dei loro figli desaparecidos: dice che e' sconvolta per
quello che ha visto con i suoi occhi, gli ricordano troppo
l'Argentina della dittatura: non pensava fosse possibile in Italia.
Intervengono Luca Casarini delle tute bianche e Bertinotti (l'unico
politico che ha avuto il coraggio di correre) calmano tutti: "ragazzi
non uscite in piccoli gruppi, non accettate la sfida della violenza".
Si decide che la risposta sara' la grande manifestazione del giorno
dopo, saremo in tantissimi, pacificamente contro tutte le
provocazioni e le violenze di black block e forze dell'ordine.
Il senatore Malabarba racconta che e' stato in questura. Ha trovato
strani personaggi vestiti da manifestanti, parlano tedesco ed altre
lingue straniere. Confabulano con la polizia e poi escono dalla
questura.
Scoppia improvvisamente un incendio in una banca vicino alla
cittadella.
Gli elicotteri ci sono sopra: per piu' di 40 minuti non arriva ne'
pompieri ne' niente. Di notte uno dei campi dove siamo a dormire, il
Carlini, viene circondato dalla polizia.
"Entrate a perquisire, fate quello che volete."
La gente piange: implorano di non essere ancora caricati.
La polizia entra: nel campo non trova niente.

2. Sabato: la grande manifestazione, siamo veramente una moltitudine.
Il corteo parte, ci sono mille colori. Gente di tutto il mondo. Tutte
le associazioni, il volontariato, i contadini, i metalmeccanici, i
curdi, ....ecc. Canti, danze, mille bandiere. Piazzale Kennedy. Non
ci sono scontri. Non c'e' niente. Sbucano i black Block La polizia
improvvisamente, senza alcun motivo, spacca in due l'enorme
manifestazione. Si scatena la guerra. Cariche dovunque, manganellate.
Sono impazziti. La polizia carica i metalmeccanici della FIOM, i
giovani di Rifondazione. Iniziano inseguimenti per tutta Genova. Chi
rimane solo è inseguito, picchiato. Decine di persone testimoniano di
inseguimenti e pestaggi solo perche' riconosciuti come manifestanti.
E' picchiato dalla polizia un giornalista del Sunday Times (sul
numero di oggi racconta la sua avventura...)
In un punto tranquillo della manifestazione, sul lungomare,
improvvisamente da un tetto vengono sparati lacrimogeni che creano
panico. Usano gas irritanti, producono dermatiti, non fanno respirare.
I Black Bloc? compaiono e scompaiono, nessuno li ferma. Attaccano un
ragazzo di Rifondazione. Gli spaccano la bandiera e lo picchiano.
Attaccano a pietrate i portavoce del Genoa Social Forum. Spaccano
vetrine ed incendiano.
Sono armati fino ai denti: ma come ci sono arrivati nella Genova
blindatissima?
La testa della grande manifestazione è tranquilla, il Genoa Social
Forum fa l'appello di defluire con calma, di non girare da soli per
la citta'.
Veniamo indirizzati verso Marassi dove ci sono i pullman di quelli
arrivati la mattina. Siamo fermi li'. Non si puo' andare avanti: a
piazzale Kennedy e' guerra. Siamo in tanti fermi, seduti per terra.
Improvvisamente partono i lacrimogeni. Fuggi fuggi generale. Si cerca
di tornare verso la cittadella del Genoa Social Forum: passano
camionette della polizia da dove urlano: "vi ammazzeremo tutti!"
La seconda parte del corteo non arriverà mai alla piazza dove era
prevista la conclusione. Tutte le persone vengono caricate
indistintamente sul lungo mare. Chi riesce scappa nei vicoli verso la
collina, dove si scatena una vera e propria caccia all'uomo.
Sabato notte, la manifestazione era ormai finita da alcune ore, la
polizia irrompe nella Sede stampa del Genoa Social Forum. Picchiano
tutti con una violenza impressionante. In particolare sono
interessati alla documentazione (testimonianze, video, foto...ecc.)
che raccontano quello avvenuto tra venerdi' e sabato: sono molti
attenti a distruggere tutto. Vengono distrutti tutti i PC e tutto il
materiale che trovano, viene arrestato l'avvocato che coordina il
gruppo di avvocati presenti a Genova. Viene distrutto o portato via
anche tutto il materiale che gli avvocati avevano raccolto per
difendere le persone arrestate. Adesso non si sa piu' neanche quante
sono e quali sono le accuse.
Durante la perquisizione, fatta senza alcun mandato, a parlamentari,
avvocati, giornalisti e medici e' impedito di entrare. Le famose armi
comparse oggi in conferenza stampa ieri non si erano
viste....rimangono i feriti e gli arrestati.
Del black blok non si sa piu' niente.
Vi assicuro, due giorni da incubo: black block e forze dell'ordine
hanno fatto un massacro e volevano farlo. Poliziotti e carabinieri
erano stati montati in modo pazzesco, fin da venerdi' mattina
urlavano e insultavano.. Gli hanno veramente lavato il cervello. E
poi oggi a sentire televisioni e leggere giornali: Dio mio sembra
proprio un regime: dove hanno scritto la verita' che tutti noi che
eravamo li' abbiamo visto?
Divento poi matto a pensare che alcuni potranno ancora pensare: "voi
contestatori, dite le solite cazzate..."
Non fatevi imbrogliare, abbiate il coraggio di mettere in discussione
i vostri convincimenti sulle meravigliose forze dell'ordine italiane
e sugli apparati democratici del nostro Stato. A Genova veramente e'
avvenuto qualcosa di pazzesco. Hanno inaugurato il nuovo governo...
Un'altra piccola cosa: sul giovane ammazzato. La sapete la prima
versione della questura prima che comparissero i video? ammazzato da
un sasso lanciato da altri manifestanti..……..
Se pensate che molta della documentazione raccolta da testimoni e'
stata distrutta dopo l'irruzione alla sede del Genoa Social Forum di
questa notte.... ci rimangono le "sicure" versioni delle forze
dell'ordine...

Meditate e per favore fate girare, stampate, parlate, c'e' bisogno di
raccontare la verita'. A vostri amici, parenti, colleghi di lavoro.
Vi prego non voltatevi dall'altra parte.

grazie
Stefano

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sunday times
by gyno Wednesday, Aug. 08, 2001 at 10:47 PM mail:

THE SUNDAY TIMES

July 22 2001 EUROPE

John Elliott, Genoa

MY mistake was climbing up on a wall to get a better view of the battle between protesters and police struggling to contain them in Genoa as world leaders held the G8 summit nearby.

I was taking in the infernal scene of a water cannon truck cleaving through clouds of tear gas when I felt a massive blow to the back of my head. For a second my vision whited out. I had been hit by a police truncheon.

"Giornalista inglese!" I shouted at the dozen police who, clad in full riot gear, were running towards me. My mind was reeling. More truncheon blows rained on me. "This is a mistake. They'll stop soon," I kept thinking.

They didn't. Since I had joined a band of demonstrators as an undercover reporter perhaps it was not surprising. Two policemen dragged me along the ground, shouted at me in Italian and then hit me some more. My cycling helmet disintegrated under their blows. Truncheons whacked my back, arms and shins.

They dragged me over railway lines towards a signal box where I was ordered to put my head on a steel rail. I tried to obey, unable to believe this was happening. Gripped by fresh impulses of violence, they started kicking my head, back and legs.

Repeatedly they pushed me to the ground for a fresh pasting. Then I was roughly pulled up on to my feet. Police took turns to yell abuse while one cuffed my hands behind my back and frog-marched me down the track to the railway station.

I was overjoyed when a senior officer walked past and said something like: "Resisting arrest with violence. Take him to the station."

My relief was premature. As a squad of riot police filed past us, one of them jabbed me in the stomach with his truncheon and, while I was bent double, another said: "Let him eat potatoes." From somewhere I recalled that the phrase "mangiare patate" was Italian police slang for beating the living daylights out of someone.

It was not quite what I had in mind when I joined a convoy of two coaches organised by Globalise Resistance - an anti-capitalist group - that set off from London last Thursday.

Nearly half the protesters on my bus belonged to the Socialist Workers party (SWP) and the rest to various unions. They wore T-shirts proclaiming: "Team Marxism" and baseball caps emblazoned with "Unison" and the T&G logo.

Many were in their teens and twenties, sporting beards, dreadlocks, combat trousers and dirty trainers. Some, such as Colm Bruce, seemed to have spent a lifetime working for left-wing causes.

He was leading a group of 10 Irish SWP members and is writing a book on shootings by the British Army in Northern Ireland.

"I feel like a Spitfire pilot about to go into battle," said Max, a T-shirted student with a goatee beard and cropped hair.

Everyone was in high spirits. Dave, a youth worker from Nottingham with a SWP scarf covering his head, pulled on a latex Tony Blair mask and waved at passing traffic.

Many passengers were veterans of political demonstrations. Dave Ramsden, a tough-looking hard-leftist in his forties from Bradford, boasted about his exploits at the Prague anti-capitalist protest last year. "We got the opera closed down," he said. "We surrounded it so no one could get in. Then we had a beer."

Bruce held uncompromising views on police casualities. "They are racist, sexist, violent scumbag bastards," he said. "I know coppers who've been injured and they deserve everything they've got."

By contrast John, from Liverpool, who works for an anti-capitalist group called Humans Not Profit, emphasised the need to avoid violence. "The thing is to be low-key," he said. "Leave the heavy stuff to people like Ya Basta [the Italian militant anti-capitalist group] or to people who have gone over and trained for it."

John had visited Ya Basta in Milan recently to talk about strategies for occupying disused properties and also about tactics for Genoa. Other protesters said "rebel groups" from Britain had travelled to Italy to train for the Genoa protests.

As to exactly why they were heading for Italy, many were vague. They were apparently impelled by a desire simply to vent their dislike of big business, the power wielded by the most economically successful nations and the Blair government's lack of interest in left-wing causes.

John Worthington, a thick-set man from Birmingham with tattoos on his arms, said: "I'm going for an adventure." He added: "It's about everything. But if it all goes off, I'm going to run. But if the police hit me then I'm going to hit back."

At Dover our baggage was searched and our pockets checked. The first drama was to take place at Calais.

French customs officers searched our bags and kept us waiting for two hours before one passenger was deported back to Britain when a Russian gas mask was found in his baggage. We loudly sang The Internationale.

At the Italian customs post at Bergamo, there were random searches and two passengers were refused entry.

As we approached Genoa, Bruce filled us in on direct-action tactics. "The aim of today's demo is to break into the red zone," he said, referring to the inner area of the city where the G8 leaders were sealed off. "The only way of preventing the summit going ahead is militant, non-violent direct action. You link arms, do things collectively and march against the police line, push against it if you feel that's appropriate. We sit down, link arms and don't let anyone get arrested."

At Genoa we made it to a "peace area" in the hills above the harbour, where hundreds of British protesters were milling about in the sunshine.

Then the news spread: there was trouble in the city centre - riots, some said. I ran down the steep alleys and streets to the Brignole railway station, planning to take a quick look and then return. I found the aftermath of a riot, marked by pungent tear gas, smashed phone boxes, burnt-out cars and trucks lining a wide street.

Seeing activity 200 yards away, I put on my cyclist's helmet and walked over to an arena flanked by hundreds of police in helmets, masks, body armour and shields, with press photographers roaming about. A huge roar came from the other end of the street. I ran towards the noise, pulling on my swimming goggles and cyclist's anti-smog mask. I could make out hundreds of brightly coloured figures descending a steep street. A blizzard of stones and rocks flew towards a group of police.

These were the Italian anarchists - teenagers and twentysomethings, many wearing foam body armour, helmets, combat trousers or ice-hockey masks.

A pattern developed over the next half an hour. Protesters surged forward, throwing rocks and smashing up phone boxes and dust carts, before police could fire tear gas, forcing the protesters, eyes and lungs burning, back into other streets. There they would douse their faces with water, lemon or vinegar. Tear gas doesn't just restrict your breathing but sticks to your skin, irritating it like a dose of sunburn.

Then a carabinieri van hurtled into the street, lights flashing and horn blaring. Immediately, half a dozen heavily armoured protesters set upon it, smashing windows with rocks and sticks. After two minutes a masked protester was standing on top of it waving a hammer and sickle flag; within five minutes it was on fire.

Spurred on by this, protesters began to run forward and throw more rocks at the 100-strong police line, some pushing dustbins forward to use as shelter. Others appeared with huge plastic shields, 5ft x 10ft and backed with scaffold frames. They dashed forward behind these every few seconds to hurl more rocks at the police.

What had seemed like only a couple of hundred protesters had swollen within half an hour to several thousand. They swarmed around the streets and stations, standing on cars to get a better shot with their rocks.

Teams in makeshift medical clothing bandaged those injured by the flying masonry. No sooner had the tear gas dispersed than protesters a little further down the street hurled the canisters back at the police. The officers, in turn, inched forward behind their shields, picked them up and threw them back again.

In the midst of this mêlée, the death of a young Italian anarchist was witnessed by Nick Cornish, a 35-year-old photographer who captured it on camera yards away.

All day, he had pursued groups of protesters careering through side streets, some brandishing weapons and with their faces masked. "I had been running from one square to another. There was a lot of confusion," he said.

Cornish watched two carabinieri vehicles manoeuvring on a main steet that had been blocked by overturned dustbins. As a handful of protesters closed in on one vehicle, he aimed his camera from some steps - the only vantage point.

"I saw these two police vans and one of them was in trouble. I heard a couple of shots but I did not realise what they were at the time. I noticed someone under the vehicle and then the car drove over him and drove away. It was obvious he was dead."

This was about the time that I ran into trouble, receiving beatings that turned my arms and back a technicolour hue.

It was not until I was marched to the police station that the mood calmed. After 10 minutes they took the handcuffs off and it became clear how frightened they were, too. I was taken to wash and a policeman poured antiseptic on a deep cut in my wrist caused by the handcuffs.

The clock ticked by. Every time a policeman I had not seen before entered the office, he looked at me as if he wanted to bash a chair over my head.

Two-and-a-half hours after I was hit on the back of the head, the chief undercover officer said I could go. Before I left, another prisoner, a long-haired, skinny teenager who sat on the floor, his hands bound behind him, mouthed silently: "Help me. Get a lawyer." I nodded.

On the way out, I recognised one of the men who had beaten me up. He told me in a friendly fashion to hold my press card up at all times and look all around me as I walked. As advice it was rather tardy.

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carabiniere: assolto per legittima difesa!!
by Policeman Saturday, Sep. 08, 2001 at 3:28 PM mail:

cristiano..un consiglio per il tuo amico..
digli di cambiare spacciatore! la roba che si e' pippato venerdi' sabato e domenica scorsi era tagliata male!!!

adesso venitemi a dire che il "Giovane Pacifista" ucciso non aveva intenzione di scagliare l'estintore contro il carabiniere..ditemi che non e' vero!!!

Altra domanda: se il "Giovane Pacifista " ucciso avesse avuto per le mani la pistala del carabiniere che lo ha tolto di mezzo,pensate forse che non avrebbe fatto fuoco?
voglio la sincerita + assoluta nelle vostre risposte....

comunque sia,resta il rammarico di un giovane ucciso..troppo poco! dovevano farne fuori di piu'!!

nessuno vi ha ordinato di andare a Genova a rompere le palle a politici "democraticamente eletti" da noi tutti!!

Quindi,poveri sognatori e' ora di svegliarsi e rimboccarsi le maniche,perche' i danni alla citta' di genova dobbiamo ripagarli tutti noi,non di certo Bertinotti,casalini e agnoletto!!!

Un italiano incazzato.

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Alla fine
by Qwerty Sunday, Jul. 29, 2001 at 6:05 PM mail:

Che dire?

Ipocriti, esaltati, inutili.

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risposta all'italiano incazzato
by stefano Sunday, Sep. 16, 2001 at 3:41 AM mail:

vorrei rispondere soltanto all'italiano incazzato
che l'alloggio il pranzo la cena ai g8
chi l'ha pagato?
il regalo di caprai alle mogli dei g8?
chi l'ha pagato?
allora se non hai niente da fare al giorno
puoi lavare benissimo la tua auto
e fare il fichetto la sera
è questo il tuo compito nel globo
rispettalo fino in fondo

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risposta all'italiano incazzato
by stefano Tuesday, Sep. 04, 2001 at 11:48 PM mail:

vorrei rispondere soltanto all'italiano incazzato
che l'alloggio il pranzo la cena ai g8
chi l'ha pagato?
il regalo di caprai alle mogli dei g8?
chi l'ha pagato?
allora se non hai niente da fare al giorno
puoi lavare benissimo la tua auto
e fare il fichetto la sera
è questo il tuo compito nel globo
rispettalo fino in fondo

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Arrivo tardi...
byFriday, Sep. 07, 2001 at 5:28 PM mail: ronin@katamail.com

...Vi ho conosciuti solo a Genova... ma per il futuro è diverso, no?
Sto a sentire...
Ottima cosa, gente, davvero.
Marco

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Tanto per cominciare
by Pigafetta Wednesday, Sep. 12, 2001 at 7:26 PM mail: pigafetta@tiscalinet.it

In riferimento al manifesto ad inizio pagina:
Se volete (vogliamo) comunicare, cominciate a scrivere come si deve. Se volete utilizzare certi termini"di uso non comune, siate almeno cosi' intelligenti da metterne la spiegazione tra parentesi.
Alcuni esempi:
- underground della comunicazione
- controinformazione digitale
- corporate mainstream
- lo streaming video
- le tecnologie peer-to-peer
- il file `sharing
- l'idea dei weblogs `
- dove chiunque contribuisce all'uploading
- materiali uploadati
...
Non fate gli americani!

In bocca al lupo a tutti noi

(un fotogiornalista free-lance o libero professionista)

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meditate
by marco Thursday, Sep. 13, 2001 at 9:08 AM mail:

siete di una mediocrita' che mi addolora,non riuscite a fare un pensiero che non sia conforme a milioni di altri pensieri come i vostri , ma quando il mondo fara' un passo avanti cosi'?.Vi fate prendere in giro ,mangiate ,comprate,vivete come dicono loro annientando tutta l'unicita'di ogni singola realta'.Per un'alternativa,se un mondo diverso e' veramente possibile non abbiate piu' paura di pensare

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massimo rispetto
by simone Thursday, Oct. 11, 2001 at 10:31 PM mail:

massimo rispetto ragazzi, è una grande cosa quella che state facendo. spero di poter partecipare attivamente, appena avrò qualcosa di concreto da dire.

unica cosa, fatevi conoscere, fate girare l'indirizzo, non dovete restare sottoterra, dovete mettere la testa fuori e dovete diventare informazione per la massa.

io navigo molto, per i cazzi miei e per lavoro, e solo dopo un anno che esistete ho trovato il sito.

ciao, gl, Simone,.

(abottle.tripod.com)

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strana gente
by ciccio ciccio Thursday, Oct. 11, 2001 at 10:48 PM mail:

strana gente che c'è su sto sito, la verità la conoscete solo voi, quello che si sente in giro sono tutte cazzate. E se fosse stato Bush a scagliare gli aerei contro le torri? Così poteva conquistare l'Afghanistan per metterci un Mc Donald's!Ciao sfighè

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quindi
by stefano Friday, Mar. 08, 2002 at 12:33 AM mail: youhu@freemail.it

quindi che il mondo così com'è non va si è tutto d'accordo che le rivoluzioni iniziano con le idee anche che per farle ci sia bisogno di investimenti libidinali pure.
complimenti indy ho visto il film su genova che lo vedano tutti quelli che ancora si ostinano a credere che l'ordine e la repressione servano a fermare il caos. producetelo proiettatelo mandatelo in onda al posto del grande fratello o domenica in e soprattutto continuate nel vostro lavoro come avete fatto fino ad adesso.lunga vita al punk

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massi le ecitazioni
by franco Saturday, Nov. 30, 2002 at 1:27 PM mail:

cerco ragazzo da fare sesso poi mi faccio sputare e cagare in bocca dal solito uomo

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i vermi hanno iniziato a mangiare il formaggio
by fabrenji Sunday, Dec. 15, 2002 at 2:34 PM mail: freeblues@tiscalinet.it

tutti uguali, diciamo le stesse cose, ci vestiamo allo stesso modo, mangiamo le stesse cose, tutti piccole pecorelle INCONSAPEVOLI di cosa ci fanno fare, dettano loro le regole del gioco.piccoli e inutili zuccherini di gioia, questo ci danno.ci stanno togliendo tutto le cose più belle e importanti, ma e quando non avremmo più nulla da perdere che diventeremo felici...non dobbiamo aver paura di allontanarci dal gregge.dove sei realmente!!! cercati e quando ti trovi ...godi di tutto!!!E' forse impossibile fermare l'industrializzazione, ormai i vermi hanno iniziato a mangiare il formaggio e sino a quando non lo finiranno non cesseranno. si mangeranno il mondo. i ricchi sempre più ricchi e idioti e ignoranti, i poveri sempre più poveri ma io penso anche sempre più intelligenti. ciau

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