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OKKUPATO PALAZZO DI BUSH A REGGIO EMILIA
by LABORATORIO AQ16 Sunday, Mar. 23, 2003 at 12:00 AM mail: csaaq16@libero.it

Sabato 22/3 alla fine del corteo per contro la guerra la società civile reggiana ha occupato Palazzo Bussetti, recentemente acquistato dal "Carlyle Group" (multinazionale americana del blocco militare industriale, di proprietà -tra gli altri-della famiglia Bush), trasformandolo in un ufficio permantente per la pace.

Al termine del corteo contro la guerra una moltitudine di persone si è riversata nelle stanze di Palazzo Bussetti, nel cuore della città di Reggio Emilia. Questo palazzo settecentesco è stato, grazie alla legge Tremonti, recentemente acquistato dal Carlyle Group. Un gruppo finanziario che ha fortissimi interessi economici nella produzione e traffico di armamenti (è tralaltro l'unico produttore del vaccino contro l'antrace...). Tra le persone che figurano come azionari c'è anche Bush senior, oltre ad un elenco infinito di porci assassini. Questa occupazione, con la trasformazione del palazzo nell'ufficio permanente per la pace, va a incidere direttamente negli interessi di coloro che si nutrono della disperazione e tragedia della guerra e vuole essere esempio concreto della riconversione in spazio di pace, da parte dei cittadini di un luogo acquistato con profitti di guerra.

Assemblea di Palazzo Bussetti,
NO ALLA GUERRA! NON IN MIO NOME!

UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE!

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bravi compagni
by carogna Sunday, Mar. 23, 2003 at 12:29 AM mail:

Una buona notizia finalmente.

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grande azione
by a.f. Sunday, Mar. 23, 2003 at 1:12 AM mail:

questa si che è stata una grande azione concreta.
la famiglia bush ha molte proprietà in italia.
scoviamole e occupiamole tutte!!

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Il Carlyle Group (documentazione)
by Lab Aq 16 Sunday, Mar. 23, 2003 at 2:48 AM mail:

BANCHE ARMATE ALLA GUERRA, IL GRUPPO CARLYLE

tratto da : “Simone Falanca - Geopolitica 14.06.2002”

Il Carlyle Group
Pochi conoscono la storia di uno dei più grossi colossi multinazionali militari e industriali del pianeta, il Carlyle Group, società che fattura più di 25 mila miliardi all’anno (molti dei quali provenienti dall’industria bellica).
Pochi sanno che questa multinazionale, fresca proprietaria di Palazzo Bussetti a Reggio Emilia, è diretta e rappresentata nel mondo da molti personaggi provenienti dai quadri alti delle amministrazioni di Bush e Reagan, e da altri leader conservatori internazionali.
L’ex segretario della difesa di Reagan, Frank Carlucci è infatti il presidente e manager director della Carlyle, oltretutto Carlucci è stato compagno di stanza al college dell’attuale segretario della difesa Donald Rumsfeld, col quale ha tenuto, insieme a Dick Cheney, colloqui di carattere militare durante la guerra in corso in Afghanistan.
Persino Colin Powell prima di diventare segretario di stato ne è stato un dipendente part-time.
Carlucci fu un personaggio chiave nel reindirizzare le strategie commerciali del Gruppo verso il mercato dell’industria pesante. Tra i suoi obiettivi c’erano la Harsco Corp. (acquisita nel 1990), la BDM international (1981), e le unità missilistiche e aeree della LTV Corp
La Carlyle rapidamente grazie soprattutto alle sue disinvolte amicizie riuscì presto ad attrarre i capitali delle elite dell’industria militare, tra i quali la Boeing e la Lockheed.
Pìù la società espandeva i suoi affari più aumentavano i reclutamenti di “pezzi grossi” del mondo politico ed economico internazionale.
Il Gruppo Carlyle è quindi una vera e propria macchina-da-soldi che ha la sede a Washington e che sta tra il mondo del business e quello di governo. Non è difficile immaginare che con rappresentanti del calibro di Bush Senior, James Baker e John Major, il Gruppo trovi sempre delle porte aperte, in qualunque parte del mondo.
Nell’ultima decade il Gruppo si è espanso in tre continenti e include investimenti in qualsiasi angolo del mondo.
Non è certo una novità che Washington si insinui tra i governi stranieri, corrompendoli, al fine di mantenere il controllo privato di certi settori dell’economia, prosciugandoli e poi abbandonandoli per puntare su altri paesi più promettenti. Ormai questa è diventata una strategia globale, ma è la prima volta che ad applicarla sia una finanziaria privata gestita da ex uomini di stato e ex ufficiali. Qualsiasi minima regola di governo vieterebbe a ex capi di stato di formare lobby finanziarie, ma in molti stati non è così. Gli stati infatti dove non ci sono regole sul conflitto di interessi sono i preferiti del Gruppo.
Capita spesso che molti governi (sovente dittature o regimi autoritari senza nessuna legittimazione) che hanno contatti con il Carlyle Group, migliorino immediatamente i rapporti con la Casa Bianca non appena si parli di appalti, privatizzazioni e petrolio.

P.S.: Sarà un caso che per un anno (tra il 2000 e il 2001), prima di diventare ministro dell’istruzione, Letizia Moratti è stata nel consiglio di amministrazione europeo del Gruppo Carlyle?

P.S. Sarà un caso che la Carlyle è anche proprietaria dell’industria che produce l’antidoto per l’antrace? (“il Manifesto” 30/ 01/03 )

Da “il Manifesto” del 22/03/03 :
…Secondo i francesi, Berlusconi sta cominciando a dare un primo obolo alla superpotenza (USA) : Fiat Avio, grazie alle pressioni esercitate dal ministro Martino su Finmeccanica (pubblica al 32%), finirà molto probabilmente nelle mani di un’alleanza Finmaeccanica-Carlyle, un fondo d’investimento statunitense, dove, guarda caso, George Bush padre figura come “senior advisor”. Un gruppo soprannominato dal Guardian “il club degli ex presidenti”, perché il suo vertice comprende F. Carlucci (presidente, ex segretario della difesa e ex dittatore della Cia), J. Baker(ex segretario di stato con Bush sr. E ministro del tesoro con Regan), J. Major (ex primo ministro conservatore inglese) e persino l’ex dittatore filippino Ramos. Fino all’ottobre del 2001 tra i soci c’era anche un certo Yeslam bin Laden. Un vero “club esclusivo”…

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che dire compagni
by barbarella e i compa del "Che" Sunday, Mar. 23, 2003 at 7:20 AM mail:

be' che dire... sono commossa.
un saluto dal messico e tutto l'appoggio dell'okkupazione auditorio che guevara.
dalla selva di mexico df. UNAM territorio libre y rebelde.
un abrazo
bel lavour ve ragasol a sun proprio cunteinta! a svedom il 25 aprile ag dam di scopasoun a chi cancher fasesta le'. veh!!!!
preparen un canoun e un lambrosc e un po de scarpasoun e gnoc fret!!!!

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