Condanna al bombardamento della televisione irachena e al trattamento dei giornalisti indipendenti.
La Federazione internazionale dei giornalisti, l'organizzazione che riunisce le rappresentanze dei giornalisti di tutto il mondo, ha condannato oggi il bombardamento della televisione di Baghdad da parte dell'aviazione alleata, affermando che l'azione potrebbe essere considerata una violazione della Convenzione di Ginevra. Amnesty international ha dichiarato che il bombardamento della stazione televisiva potrebbe andare contro alla Convenzione di Ginevra, articolo 52 e che esclude questo tipo di obbiettivi dalle azioni militari.
Aidan White, segretario generale della Federazione, che ha sede a Bruxelles,ha detto che il bombardamento è parte della ''guerra psicologica in cui i giornalisti sono diventati vittime''.
La Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) ha anche chiesto ''alle forze degli Stati Uniti e dei suoi alleati la protezione di tutti i giornalisti e del personale dei mezzi di comunicazione che seguono la guerra in Iraq''.
In merito a questo va ricordato che i reporter di guerra accreditati vengono in questo momento affiliati a un particolare reparto e sono soggetti ai regolamenti militari, il che significa che se si inoltrano in luoghi non permessi, possono essere espulsi.
Nella guerra in corso in Iraq, ''i giornalisti, soprattutto i freelance indipendenti, sono sotto una tremenda pressione e affrontano rischi molto seri'', afferma la nota della Fip, il cui segretario generale, Aidan White, sottolinea che ''deve essere garantita la sicurezza di tutti i reporter, anche di chi non si trova sotto la protezione dei militari''.
''Non è accettabile la creazione di un gruppo privilegiato di giornalisti - ha aggiunto White - mentre si ignorano invece le necessità degli altri giornalisti di tutto il mondo che stanno seguendo un conflitto a beneficio di molte centinaia di milioni di persone affamate di notizie sul conflitto''.
