mi sembrava strano, ma proprio strano, che avendo l'ala creativa di qualche disobbediente (di ogni genere) prodotto in incognito almeno qualcosa nell'ultima settimana sul fronte dell'opposizione concreta alla guerra, non riprendessero il nostro marketing di pacifismo intelligente proprio a Bologna i merdaioli di sempre.
dando per scontato che sarebbe inutile far presente che quell'azione è partita dalle nostre teste ed è assolutamente inventata dalle e dai Disobbedienti, vorrei ricordare all'esimio pensatore bolognese (NuoviMondi o Rekombinant per caso? però mi pare strano...) che sarebbe il caso si facesse un giretto nelle nostre sedi di discussione, e anche un corso di guerriglia marketing prima di gettare merda: perlomeno, quando la scopiazzatura è proprio così palese (vedi "BONIFICA MINE" e "ALLESTIMENTO CAMPO PROFUGHI")
Ecco, così, tanto per precisare ulteriormente: non abbiamo nessuna pretesa egemonica in una città di cui conosciamo bene le peculiarità e gli insediamenti consolidati. casomai non appaia già chiaro, l'ultima settimana ha segnato una svolta mica da niente anche per il movimento disobbediente: sfido chiunque a ricostruire un dna unico (appunto, i "cloni"... tzé!) delle realtà molecolari che hanno realizzato questo capolavoro di comunicazione.
la nostra direzione di marcia, nel caso di Bologna, è semplice e dovrebbe rappresentare un'occasione di confronto fattivo, invece che di paure e scopiazzamenti: dai blocchi dei treni al "fronte del porto di Livorno", fino a «Shock and Hoax».
per portare davvero a salto di qualità la nostra presenza, non solo senza alcun giochino, ma per scongiurare la vostra...
cmq: il tormentone situazionista di Roma, ha un'efficacia incommensurabile rispetto a quello scadutissimo della fake bolognese. superiorità della nostra gente su quella di pianura, non c'è partita:-)
p.s.: spiacente, le vedettes (si scrive così, anche in curva) stanno tornando. il mago mi ha prescritto una durevole cura a base di caciucco!
baci baci,
A.
|
