Indymedia Italia


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Pavia: fascisti assaltano il C.S. Barattolo
by info Friday, Mar. 28, 2003 at 11:42 PM mail:

aggiornamento sull'aggressione

Stasera al C.S. Barattolo di Pavia era in programma una serata/dibattito antifascista, in cui sarebbe dovuto intervenire anche qualche rappresentante dell'osservatorio antifascista di Milano.

Attorno alle 23 un gruppo di circa 30 naziskin ha assaltato il Barattolo aggredendo tutt* i presenti.

Sono intervenute le forze dell'ordine con cui i fascisti hanno ingaggiato degli scontri.

La situazione al momento pare si sia tranquillizzata.

Tenete d'occhio pure l'url http://italy.indymedia.org/news/2003/03/235557.php

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altro post da tenere d'occhio
by . Friday, Mar. 28, 2003 at 11:48 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2003/03/235569.php

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Solidarietà ai compagni di Pavia
by franco Friday, Mar. 28, 2003 at 11:49 PM mail:

Se credono di essere tornati ai tempi d'oro dello squadrismo si sono sbagliati di grosso. Gli apriremo le teste come mele!!!

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state freschi adesso
by volantino rosso Friday, Mar. 28, 2003 at 11:53 PM mail:

saro' franco anche io: vi prenderemo tutti bastardi fascisti la pagnerete cara

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cosa leggono i miei occhi
by senti senti... Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:01 AM mail:

Minchia, sono arrivate le forze dell'ordine..? hanno ingaggiato scontri? Ma come, la polizia non difendeva sempre LORO?

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ultime notizie
by zeta Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:04 AM mail:

dopo gli scontri, una poliziotta è in ospedale

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attenti compagni!
by giulioa Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:42 AM mail:

Il governo e la sua maggioranza sono sulla difensiva sul problema della guerra.Le provocazioni servono a spostare l'attenzione e lo scontro politico su livelli a loro più favorevoli.

L'assassinio di Dax, l'aggressione di Torino, l'attacco di questa notte al Barattolo, a Pavia, l'attivismo dei fascisti sul territorio e in rete sono tutti fatti congeniali alla situazione politica italiana.
Sulla guerra il governo e la sua maggioranza sono sulla difensiva, il movimento per la pace li sta mettendo in croce. La "non belligeranza" si è dimostrato un paravento per ripararsi dalla forza dell'"opinione pubblica" ma è stato in piedi un solo giorno, il tempo che 1000 soldati americani ci hanno messo per partire in armi da Vicenza per invadere il nord dell'Iraq.
In questa situazione le scorribande fasciste di questi giorni, e magari anche le "spaccate" dei presunti "black-blok" di sabato a Milano, fanno gioco per modificare questa situazione.
Anche alla fine degli anni sessanta, di fronte al grande movimento "sessantottino", avevano cominciato i fascisti con le provocazioni, poi si è passati alle bombette, vedi Fiera di Milano, poi c'è stata piazza Fontana.
Allora, cosa bisogna fare? Se queste sono "provocazioni" bisogna respingerle e non accettare quel tipo di scontro!
Evitare che quelli diventino "i fatti del giorno", minimizzarne la portata, evitare che diventino "il" riferimento per le risposte del movimento, nelle mobilitazioni ma anche nel dibattito politico e nell'informazione.
Se dietro ai fasci si intravvede il Viminale o Palazzo Chigi, dietro ancora ci sono Bush e la guerra; a questi bisogna guardare perché sono questi che, con le provocazioni, vorrebbero che non guardassimo.


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X Giulioa
by Spartaco Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:45 AM mail:

condivido pienamente la tua analisi

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attenzione!
by giulioa Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:46 AM mail:

Il governo e la sua maggioranza sono sulla difensiva sul problema della guerra.Le provocazioni servono a spostare l'attenzione e lo scontro politico su livelli a loro più favorevoli.

L'assassinio di Dax, l'aggressione di Torino, l'attacco di questa notte al Barattolo, a Pavia, l'attivismo dei fascisti sul territorio e in rete sono tutti fatti congeniali alla situazione politica italiana.
Sulla guerra il governo e la sua maggioranza sono sulla difensiva, il movimento per la pace li sta mettendo in croce. La "non belligeranza" si è dimostrato un paravento per ripararsi dalla forza dell'"opinione pubblica" ma è stato in piedi un solo giorno, il tempo che 1000 soldati americani ci hanno messo per partire in armi da Vicenza per invadere il nord dell'Iraq.
In questa situazione le scorribande fasciste di questi giorni, e magari anche le "spaccate" dei presunti "black-blok" di sabato a Milano, fanno gioco per modificare questa situazione.
Anche alla fine degli anni sessanta, di fronte al grande movimento "sessantottino", avevano cominciato i fascisti con le provocazioni, poi si è passati alle bombette, vedi Fiera di Milano, poi c'è stata piazza Fontana.
Allora, cosa bisogna fare? Se queste sono "provocazioni" bisogna respingerle e non accettare quel tipo di scontro!
Evitare che quelli diventino "i fatti del giorno", minimizzarne la portata, evitare che diventino "il" riferimento per le risposte del movimento, nelle mobilitazioni ma anche nel dibattito politico e nell'informazione.
Se dietro ai fasci si intravvede il Viminale o Palazzo Chigi, dietro ancora ci sono Bush e la guerra; a questi bisogna guardare perché sono questi che, con le provocazioni, vorrebbero che non guardassimo.


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solidarietà
by antifascista Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:50 AM mail:

Solidarietà ai compagni del centro sociale Barattolo, che per l'ennesima volta hanno subito un attacco fascista!Ora e sempre resistenza. Compagni di Genova

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presunti black block???
by machemminchiadici!!!! Leggi qua! Saturday, Mar. 29, 2003 at 12:57 AM mail:

>
> LA NUOVA POLIZIA: CANTIERE, LEONCAVALLO, RIFONDAZIONE
>
> Il 22 marzo 2003 durante il corteo antifascista in memoria di Dax un
piccolo
> gruppo di anarchici è stato assalito da una squadra di una trentina di
> individui che componevano un cordone, quindi già predisposti ad un opera
di
> controllo e isolamento verso gli altri manifestanti.
> Il mandante: FARINA (Rifondazione Comunista e capetto del Leoncavallo)
> Sono stati riconosciuti fra gli esecutori del pestaggio: CORRADINI (resp.
> servizio d' ordine Cantiere).
> Nessuno può contestare il fatto che questi sbirri travestiti non avevano
> nemmeno agito in base a constatazioni personali, non essendo presenti
quando
> venivano compiute dagli anarchici scritte e tirati calci alla serranda di
> una pellicceria. Come ordina di fare il digossino ai suoi soldatini in
> divisa sono partiti in massa per far male; neanche un battibecco. Tutti
agli
> ordini del capitano di turno. Avevano in mano bastoni e catene; anche
molti
> di loro a volto coperto.
> Tre di noi sono rimasti contusi al volto e nel corpo; altri sono stati
> rincorsi invano per decine di metri.
> Noi aggrediti dai servizi d' ordine e accusati dalla cornacchia
gracchiante
> sul camioncino di essere infiltrati e anarchici di merda. Noi colpevoli di
> esserci rotti i coglioni di sfilare come pecore affinché i grandi si
> accorgano di noi. Noi colpevoli di non voler delegare le nostre vite e il
> nostro dissenso ai soliti corrotti politicanti, siano essi rifondaioli o
> centristi (vedi la brava sinistra guerrafondaia e militarista ai tempi del
> Kosovo, ora candidamente pacifista).
> Schifiamo l' ipocrisia di chi, contestando l' imperialismo democratico, ne
> assume ruoli e simboli adattandoli alle proprie esigenze.
> Le cose da dire sono molte, almeno quante le risposte che questi
vigliacchi
> avranno.
> Le pelliccerie sono "luoghi di morte in vetrina", posti da distruggere
alla
> pari di ogni aberrante attività che arricchisce questa odierna società
> sfruttatrice e assassina.
> Non è la prima volta che appartenenti in vista di centri sociali occupati
> con i soldi dei partiti e guidati al fine di rastrellare voti per carriere
> da politico del sistema, si rendono responsabili di tali atti repressivi.
> E' facile cantare al megafono di lotta dura e di risposte necessarie alla
> violenza degli stati. SOLO CHIACCHIERE!
> E' spregevole partecipare a giornate in ricordo di persone morte
combattendo
> veramente, con l' intento di accaparrarseli dalla propria parte, per i
> propri vomitevoli disegni di riforma. VERGOGNA!
> Carlo e Davide non sono l' icona di nessuno!! Proprio per questo sarebbero
> stati contro di loro; certamente lo può dire chi li ha visti e conosciuti
o
> semplicemente osservati con verità e rispetto.
> Sottolineiamo che non si vuole coinvolgerli in storie che non li
riguardano.
> Quello che è importante è compiere le distinzioni necessarie tra chi
sgonfia
> il cambiamento e chi sa di poterlo costruire solo sulle macerie del
> capitalismo.
> Il fascismo è nella testa dei benpensanti che lo portano agli altri come
un
> simbolo di ciò che fu ed è così che gli sfugge sempre.
> Il fascismo è un mostro mutante dalle mille forme, solo nascosto e
ridipinto
> sulle facce di questa ipocrita modernità.
> Fortunatamente c'è qualcuno, e sono sempre di più, che li ha smascherati;
> prova ne sono gli scontri nati spontaneamente quando la voce del grave
> misfatto è girata.
> Sono loro la faccia più sporca e vigliacca della nuova polizia infiltrata
> sotto i colori dei boyscout pacifisti. Sono loro la rappresentanza più
> bugiarda e incapace di autoanalisi del dispotismo di quella sinistra per
> niente militante.
> Anche tanti di quelli che chiamano compagni quando hanno bisogno di
> difendere dai nazi le lo loro dimore sponsorizzate dallo stato e
attraverso
> concerti dai prezzi esorbitanti; anche i veri comunisti militanti gli
hanno
> gridato e tirato addosso la loro rabbia.
> Le battaglie sociali vanno costruite sulla sensibilizzazione all'azione
> diretta, che costituisce un atto di responsabilità da parte di chi rifiuta
> le strumentalizzazioni della stampa di potere. Il fatto di scegliere
metodi
> di lotta differenti non dovrebbe quantomeno pregiudicare la non
belligeranza
> fra contestatori, giacché anche a noi i loro metodi non piacciono: non per
> questo li aggrediamo fisicamente in piazza. Inoltre non accettiamo
prediche
> di non violenza da parte di chi usa violenza su persone libere in una
> manifestazione, intesa come momento di espressione individuale.
> Che continuino pure quei pagliacci a domandare agli amici in alto; non
hanno
> mai ottenuto niente di compiuto!
> Comunque sta volta gli è andata male, tornando al fatto in
questione.Quegli
> anarchici non sono sprovveduti violenti non pensanti,come tentano di far
> credere di tutti i rivoltosi.E' in seguito a precise analisi politiche che
> sempre più gente decide di ribellarsi ai padroni che uccidono gli uomini
> nelle guerre non solo in Iraq e Palestina, ma ovunque siano presenti gradi
> di potere: con la cultura del lavoro forzato, otto ore e più al giorno;
con
> la cultura di una civiltà che inquina il mondo con le fabbriche e il
> consumismo; con la cultura di finti pacifisti, razzisti e specisti, che
> massacrano miliardi di animali con l'atroce inutile vivisezione, con le
> pellicce grondanti di sangue, con gli allevamenti che forniscono cadaveri
a
> flaccide pance di ricchi; con una cultura che imprigiona nelle galere le
> diversità scomode, mentre gli stupidi ti dicono di tenere il volto
scoperto.
> Lottare contro le guerre vuol dire prima di tutto rifiutare la logica
della
> delega e dell'autorità che le produce. Lottare contro lo stato consiste
> almeno nel rifiutare l'esercito e la polizia, istituzioni che invece
questi
> loschi figuri sembrano preferire a chi cerca di ribellarsi. E' penoso
vedere
> come si affrettano a sostituirle sentendone subito la mancanza!!
> Esistono cervelli, spiriti e sensibilità che non riescono mai a capire,
> nonostante i continui sforzi comunicativi da parte nostra. Dovremmo
> appendere ora le loro pelli in un negozio del centro?
> Faremo di meglio. Avranno come sempre una lezione più alta, che non
> coglieranno; ma la meritano lo stesso.
>
> Nell'attesa ricordiamogli tutti di DISOBBEDIRE sempre e solo alla mamma.
>
> http://www.anarcotico.net

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ANTIFASCISMO SEMPRE
by mario Saturday, Mar. 29, 2003 at 1:01 AM mail:

solidarietà ai/alle compagni/e del barattolo
condivido anch'io l'analisi di giulioa, ci fanno scazzare coi fasci così pensano che non ci occupiamo di quello che sta succedendo... tattica vecchia ma sempre efficace (pensano loro).... cazzo il barattolo no, una volta ciò pure suonato.... compagni siamo con voi!

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con voi compagni
by jena Saturday, Mar. 29, 2003 at 2:35 AM mail:

Sono stato ultimamente al Barattolo 4 o 5 volte.parlando coi compagni , sapevo di 4 coglioni che girano per la città, ma di trenta merdosi non ne ho mai sentito parlare.Compagni di pavia , di quei quattro sapete nomi e cognomi .Che cazzo aspetate a farvi un giro anche con gli indians?Perchè li aiutano da milano e invece ai compagni di pavia non li aiuta nessuno?

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Sull'assalto
by info Saturday, Mar. 29, 2003 at 3:34 AM mail:

Una poliziotta ferita!!!!
Accidenti che scontri duri!!!!
Chi va a piangere un amico morto in ospedale lo massacrano di botte.
Chi assalta un covo di comunisti (secondo la mentalità sbirresca) lo trattano coi guanti di velluto.
Comunque c'erano anche nazi da Milano e Varese.

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ignoranza crea violenza
by da 79 Thursday, Apr. 17, 2003 at 10:38 AM mail:

siete violenti perchè ignoranti ed in più ricordate che se volete kombattere ,ci troverete sempre e ovunque ,solo che se siete merdacce e girate con le lame , io d'ora in poi girerò con un bel ferro dato che voi in giro da soli non ci andate mai cagasotto dimmerda. A Pavia vi ritrovate davanti al pitbull-nazi-shop in ,via riviera, lo so benessimo , so benissimo anche come bruciarvi tutti in una sola volta.
nucleo individualista oltrepadano

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Veramente
by UnAntifaPavese Sunday, May. 11, 2003 at 7:51 PM mail:

Veramente il Pitbull e' in corso manzoni, cmq se qualcuno lo brucia (Con i fasci dentro ovviamente) fa davvero un piacere al mondo...

ANTIFASCISMO, SEMPRE.

Saluti a Pugno Chiuso.

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x i barboncini
by mark lenders Thursday, May. 29, 2003 at 2:35 PM mail:

Ma se fino a poche settimane fa ve la facevate con i vostri amichetti della digos e ancora oggi date il culo alla lega...
Molti nemici?????
Vi siete semplicemente paraculati bene...

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rubasti
by il vero mark lenders Thursday, May. 29, 2003 at 2:39 PM mail:

sono d'accordo con te, pero' non è carino rubare il nick
agli altri.

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nick collettivo
by mark lenders Thursday, May. 29, 2003 at 2:41 PM mail:

Scusa ma sarai d'accordo che mark lenders è un nick collettivo.

I chiuaua invece rimango i più grandi paraculi.

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