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Shock and Hoax all'Aquila
by >> guerriglia marketing Monday, Mar. 31, 2003 at 10:56 AM mail:

Dopo Roma e Bologna sbarca anche a L'Aquila l'operazione Shock and Hoax

30 marzo 2003
L?Aquila. Arriva l?operazione Shock and Hoax
Dopo Roma e Bologna anche all?Aquila la scorsa notte sono state recintate piccole aree della città con nastro bianco/rosso e cartelli esplicativi con diverse scritte come: ?Limite invalicabile: installazione batteria antiaerea? o ?Bonifica Mine? o ?Allestimento Campo Profughi? o ancora ?Esercitazioni Militari?. In particolare è stato recintato il Monumento ai Caduti nei pressi del Consiglio Regionale, l?ingresso al Castello Cinquecentesco, Piazza S. Pietro, la sede centrale dell?Università, Collemaggio.
Dalle metropoli alle città di provincia l'operazione si espande vista la semplicità del metodo:
* nastro bianco/rosso - ferramenta - 3.5 euro per 200 mt
* fogli e fotocopie - cartoleria o uffici - 0.05 euro al foglio o gratis
* creatività e conflitto
Shock and Hoax prosegue?
>> Guerriglia Marketing

>> le foto dell'azione all'Aquila
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237914.php
>> azioni a Roma
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237815.php
>> azione a Bologna
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/235807.php

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Articolo su *IL CENTRO*
by >> guerriglia marketing Monday, Mar. 31, 2003 at 11:00 AM mail:

Articolo su *IL CENT...
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Articolo su Shock and Hoax all'Aquila tratto da *Il Centro* quotidiano d'Abruzzo:
http://www.ilcentro.quotidianiespresso.it/ilcentro/arch_31/laquila/cronaca/cq104.htm
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Monumenti «ingabbiati»
dai pacifisti per protesta
g.g.
L'AQUILA. Prosegue la protesta dei pacifisti contro la guerra in Iraq. Ieri c'è stata una singolare iniziativa. Sono state recintate le piccole aree della città con cartelli nei quali si trovavano scritte come «Allestimento campo profughi».
Si tratta di una operazione denominata «Shock and hoax», ovvero «Colpisci e beffa», che è stata attuata anche a Roma e Bologna.
All'Aquila, in particolare, sono stati recintati durante la notte con nastro biancorosso una decina di monumenti o zone. Si tratta del monumento ai Caduti alla Villa, una zona di fronte al castello spagnolo, il parco di Collemaggio, piazza San Pietro, piazza San Silvestro, palazzo Carli e piazzale Paoli. Alcune di queste recinzioni, però, sono state rimosse nel pomeriggio.
Accanto alle recinzioni frasi come «Bonifica mine» oppure «Esercitazioni militari». Questa iniziativa secondo quanto dicono gli organizzatori della protesta è una operazione di marketing urbano con l'obiettivo di consolidare il pacifismo «sottolineando attraverso questa modalità di intervento la pervasività del conflitto ben oltre i confini geografici del Medio Oriente».
«Si vuole infatti sottolinerare» dicono gli organizzatori «l'urgenza del conflitto nelle metropoli paficicate dell'Occidente».
In città, comunque, sono state finora moltissime le iniziative contro la guerra a cominciare da un corteo al quale ha anche partecipato l'arcivescovo oltre a una serie di assemblee e conferenze nelle quali si è auspicata la fine del conflitto.
Sono sempre di più, inoltre, le bandiere multicolori della pace che si possono vedere nei balconi di parecchie abitazioni in tutti i quartieri cittadini.

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Prima pagina Il Centro
by >> gm Monday, Mar. 31, 2003 at 2:34 PM mail:

Prima pagina Il Cent...
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La prima pagina de Il Centro

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Articolo su Il Tempo
by aq Wednesday, Apr. 02, 2003 at 3:14 PM mail:

Articolo sull'operazione Shock and Hoax su Il Tempo del 31-03-03.
Tratto da:
http://62.110.253.162/approfondimenti/index.aspx?id=236186&Sectionid=8
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Il pacifismo assalta i monumenti
La città si è risvegliata con molti angoli recintati e con scritte angoscianti

PACIFISTI, di tutto di più. Una sorta di folclore, di idee più o meno accattivanti, di scenografie spesso contraddittorie ma che, insieme, non riescono ad unire le varie anime perché tra i cortei, gli striscioni, le bandiere, si legge comunque una sorta di antiamericanismo e un sottile, ma pericoloso, tifo per Saddam Hussein, dimenticando che il dittarore arabo ha saputo offendere le coscienze per le efferate stragi della sua gente. Tutti insieme per la pace, per la fine immediata della guerra, per carità, ma eliminiamo le divisioni. Come ha detto Adriano Sofri in un?intervista, sì alle manifestazioni, sì alle bandiere arcobaleno, ma anche cartelli contro Saddam, inviti forti ad andarsene. Dopo che alcuni cittadini vicino alla bandiera della pace hanno fatto sventolare la bandiera degli Usa e dopo che il sindaco ha inserito la parola pace al centro del Tricolore, ieri alcuni angoli della città sono stati recintati da pacifisti o pseudo tali con la scritta «Limite invalicabile. Bonifica mine»). Un monito per riportare la mente alla guerra?
lunedì 31 marzo 2003

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