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Human shields: notizie da Amman 6.04.03
by Imc Amman Monday, Apr. 07, 2003 at 5:04 PM mail:

Report di Human shields e Indymedia ad Amman

Il 4 aprile alle 21.15 ad Amman siamo riusciti finalmente a metterci in contatto con l’Hotel Palestine di Baghdad. E abbiamo avuto la conferma che il dr. Charlampos e altre due persone che provengono dalla Grecia sono finalmente arrivate e si sono unite al gruppo di Human shields americani, portoghesi e francesi che risiedono in questi giorni all’hotel. Stanno tutti bene. Il dr. Chalampos, Marina e Dimitri di Salonicco, Grecia, sono arrivati mercoledì notte. Hanno attraversato senza alcun problema la frontiera tra la Giordania e l’Iraq portando 25 mila dollari e 1000 chili di medicine per gli ospedali locali. Non sanno quando potranno tornare indietro: uscire da Bagdad desso è un problema. Loro però non hanno scelto di restare a fare gli Human shields in Iraq.

L’elettricità in Bagdad va e viene, soprattutto di sera. Non si sanno le cause: il comando americano ha dichiarato di non aver attaccato le centrali elettriche. La coalizione anglo americana non avrebbe problemi a danneggiare quello che vuole con qualsiasi mezzo.Ma gli Stati Uniti rischierebbero il già fragile supporto internazionale se si scoprisse che hanno danneggiato le infrastrutture di Bagdad.
Il nostro spirito rimane alto. Non cade come le bombe. Noi siamo persone normali che non vogliono che l’America governi il mondo.



In questi giorni n’altra coloratissima delegazione, la “Mumbai 6”, parte della Raza Academy indiana, ha lasciato Amman in direzione Bagdad con 450 chili di medicine. Ci sono stati problemi burocratici per l’importazione al chekpoint delle Nazioni Unite di Khalidiya, Giordania, dove viene controllata l’applicazione delle sanzioni contro l’Iraq. Tre delle sei persone del gruppo hanno potuti continuare con una parte delle medicine. Il resto è rimasto al confine iracheno. Il guidatore tornerà poi a prendere anche gli altri tre con il carico restante. Però il trasporto adesso deve essere autorizzato dalle autorità giordane
C’è così tanta gente che proviene da tutto il mondo ed è venuta fin qui ad aiutare. Chiediamo agli stati Uniti che non bombardino queste missioni che servono per proteggere la gente dell’Iraq..


Verso l’Iraq sta andando anche una delegazione della Mezzaluna Rossa, accompagnata dal regista indiano Mashesh Bhatt che lavora per l’industria cinematografica di Bollywood, la Hollywood indiana, il suo avvocato Menon, l’attore Raj Babbar, il cantante Lucky Ali e una dozzina di medici. Veranno ricevuti da rappresentanti iracheni a Damasco, Siria

Il ministro indiano Sushil Kamar Sinde ha emesso un comunicato nel quale promette di aiutare le Ong La Mezzaluna rossa è una Ong e non sta arrivando in Iraq per unirsi agli Human shields, ma per fornire aiuti umanitari. Ha raccolto 20 tonnellate di medicine da industrie farmaceutiche indiane e da multinazionali, e sta cercando di raggiungere quota 50 tonnellate.

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