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Vicenza - boicottaggio dei distributori della Esso
by Stop E$$O War Saturday, Apr. 12, 2003 at 11:06 PM mail:

Vicenza - boicottaggio dei distributori della E$$O

Vicenza - boicottagg...
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Questa mattina un gruppo di cinque dozzine di persone si e' mobilitato per la campagna Stop E$$O War. Alle ore 11,00 tutti i distributori della citta' appartenenti al marchio Esso sono stati "visitati" da gruppi di attivisti che per due ore hanno volantinato ed esposto lo striscione, con l'obiettivo di informare gli automobilisti sull'economia di guerra della Esso.
All'azione hanno partecipato molte associazioni di Vicenza, singoli e collettivi, i quali noncuranti della pioggia incessante, hanno presidiato i distributori fino all'ora di chiusura.

http://www.stopessowar.com

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by beppe Sunday, Apr. 13, 2003 at 3:38 PM mail:

e chi sono 'stì due ganzi?

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STOP ESSO A VICENZA
by BULGAKOV Monday, Apr. 14, 2003 at 12:39 AM mail:

Domenica 13 Aprile 2003

Cinquanta manifestanti in viale della Pace

Protesta al distributore «Boicottiamo la Esso»

IL GIORNALE DI VICENZA di G. Marco Mancassola


"Stop E$$O war" era scritto sui volantini che la pioggia di ieri mattina ha inzuppato e che una cinquantina di attivisti
vicentini (legati a Greenpeace, Rete Lilliput, Centro nuovo modello di sviluppo, Associazione botteghe del mondo e Bilanci
di giustizia) hanno distribuito nel corso del presidio presso le 12 stazioni di servizio del capoluogo che portano il marchio
della Esso, la società europea del gruppo Exxon Mobil. L’attività di informazione, che ha avuto luogo
contemporaneamente in numerose altre città italiane, è durata un paio d’ore, durante le quali gli attivisti hanno esposto
striscioni e distribuito materiale informativo per invitare gli automobilisti al boicottaggio dei distributori della tigre. La
campagna prende le mosse dal contratto di fornitura di carburante che lega la Exxon all’esercito americano, un appalto di
98 milioni di dollari che comprenderebbe anche l’approvvigionamento di benzina, gasolio e oli lubrificanti alle basi italiane,
fra cui la caserma Ederle. Inoltre, a monte c’è anche l’appoggio che la Exxon avrebbe assicurato alla campagna elettorale
di George W. Bush, dal quale sarebbe poi scaturito il rifiuto da parte del governo Usa di ratificare il protocollo di Kyoto
sui cambiamenti climatici e l’avvio di estrazione petrolifera anche in aree protette.
Il momento clou della manifestazione di ieri è andato in scena nella stazione Esso di viale della Pace, la più vicina alla
caserma Ederle. Qui, in risposta all’azione dei manifestanti (sorvegliati da carabinieri e poliziotti di quartiere), il gestore
Vittorio Berno, come altri colleghi della città, ha proposto un controvolantinaggio. «È inutile che vengano a protestare qui -
spiega Berno - la protesta va fatta presso i governi e le compagnie. Noi siamo solo gestori. Se ho avuto un danno
economico da questo boicottaggio? Direi di no, soltanto fra i clienti della caserma, che rappresentano il 10 per cento». Ai
clienti è stata consegnata una nota firmata Esso, con cui si afferma di riconoscere «il diritto di esprimere liberamente le
proprie opinioni, ma è sbalordita e indignata per le dichiarazioni offensive e denigratorie che cercano, a forza, di mettere in
relazione la nostra società con l'attuale crisi internazionale, che è materia esclusiva dei governi. La società tiene a
sottolineare che nel corso degli anni la Exxon Mobil ha coperto non più del 10-15% del fabbisogno totale delle forze
armate americane e che si sta sin d’ora attivando per adeguarsi alle direttive che regoleranno l’attuazione del protocollo di
Kyoto nei Paesi che l’hanno ratificato come l'Italia».

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