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Armi: Zanotelli, riforma 185 è una vergogna
by Nemo Saturday, Jun. 07, 2003 at 1:00 AM mail:

L'approvazione della riforma della legge 185 sull'esportazione di armamenti italiani all'estero è una vera e propria vergogna nazionale.

di Redazione (redazione@vita.it)

04/06/2003


«L'approvazione della riforma della legge 185 sull'esportazione di armamenti italiani all'estero è una vera e propria vergogna nazionale. Dopo avere tanto lottato su questo problema, e dopo aver dato vita - insieme a tanti altri - alla campagna che porterà alla legge 185 del 1990, oggi mi sento tradito». La dichiarazione di Alex Zanotelli con Nigrizia sul voto alla Camera del 3 giugno.

L'approvazione della riforma della legge 185 sull'esportazione di armamenti italiani all'estero è una vera e propria vergogna nazionale. Dopo avere tanto lottato negli anni '80, quand'ero direttore a Nigrizia, su questo problema, e dopo aver dato vita - insieme a tanti altri - alla campagna che porterà alla legge 185 del 1990, oggi mi sento tradito.
Mi sono sentito tradito prima di tutto quando, la scorsa settimana, in Commissione Esteri-Difesa questa riforma della legge è passata per 16 voti contro 15: abbiamo perso per un solo voto. Mi sento tradito perché solo uno della Margherita (uno su dieci) si è presentato in Commissione. Gli altri erano assenti perché la Margherita era spaccata sulla 185. Questo è di una gravità estrema, perché la Margherita durante la guerra all'Iraq aveva promesso, specialmente attraverso il suo segretario Castagnetti, che avrebbe tenuto duro nella sua opposizione alla guerra. Non può ora venire a tradirci in questa maniera proprio sul commercio delle armi. Lo ritengo un tradimento, da parte sia del segretario sia della Margherita.
Secondo, mi addolora profondamente il voto di ieri alla Camera, di 222 per il sì e di 115 no, con 209 tra astenuti e non votanti. Di nuovo sento come tradimento il fatto che la Margherita si sia astenuta in massa e che lo Sdi e l'ex ministro della difesa Mattarella abbiano votato sì. Sarebbe importante sapere al più presto come ognuno abbia votato, e chiedo che questa lista venga diffusa in internet.

Trovo gravissime due cose in questa riforma:
1) il fatto che la modifica alla legge 185 toglie l'end use, cioè sapere dove le armi vadano davvero a finire, permettendo le cosiddette triangolazioni, che ho personalmente testimoniato quando ero direttore a Nigrizia, e che tante morti hanno causato;
2) trovo altrettanto grave che non ci sia più l'obbligo per il governo di presentare la relazione annuale sulle esportazioni autorizzate. Questa è un'altra botta al movimento pacifista ed è soprattutto un'altra maniera per nascondere i loschi traffici di armi.
È altrettanto grave il fatto che le armi potranno essere esportate in paesi dove ci siano violazioni dei diritti umani, purché non "gravi". Tutto questo ci fa apparire ancora più chiaro come alla Camera non ci sia alcuna idea di etica in questo campo; penso che il Senato si sia comportato con molta più dignità e con molto più senso etico. Rimango esterrefatto da questo comportamento dei deputati. Rimango addolorato al vedere come anche i partiti di opposizione hanno votato. I Comunisti italiani: su 10, 8 si sono astenuti; dei 136 Ds, 36 astenuti; di Rifondazione, su 11, 5 astenuti, tra i quali Bertinotti; dei Verdi, 2 astenuti su 6. È incredibile che 189 deputati non fossero presenti. È una vergogna.

Ora dobbiamo ammettere, da parte di questo movimento che c'è alla base, che abbiamo fatto ultimamente troppa poca pressione a questo livello. Tutto il movimento che si è mosso contro la guerra in Iraq doveva con altrettanta forza muoversi contro le modifiche alla 185: questo non è avvenuto. Un grazie va ai sindacati, in particolare alla Cgil, perché sono rimasti fermi nella loro opposizione alle modifiche. Ecco perché ritengo importante, a questo punto, ripartire dalla società civile organizzata: davanti al tradimento da parte dei partiti italiani la società civile organizzata dovrà diventare sempre più soggetto politico e fare politica con la P maiuscola. Dobbiamo rilanciare una campagna per ritornare alla 185 e dobbiamo rilanciarla soprattutto in campo europeo, perché con le joint ventures molte armi verranno prodotte con capitali e industrie europee, e sfuggiranno a qualsiasi controllo.
Non basta più l'indignazione, dobbiamo impegnarci. E chiedo a tutti di scrivere ai propri deputati che hanno votato per il sì o che si sono astenuti, dicendo la propria rabbia per questo voto, che significherà più esportazioni di armi italiane, più triangolazioni, più segretume, e sempre più morti fra i poveracci del mondo. Abbiamo le mani macchiate di sangue.
Dobbiamo reagire come cittadini in tutte le maniere che possiamo. E chiedo che anche ufficialmente la Conferenza episcopale italiana dica il suo disappunto per quanto è avvenuto, perché la Cei si era data da fare perché queste modifiche non avvenissero; penso sia importante che ora esprima pubblicamente il suo sconcerto.

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enon s0olo....
by Lupo Saturday, Jun. 07, 2003 at 2:23 AM mail:

e non solo quella....la Cirami è una vergongna,la legge sul conflitto di interessi è una vergogna, le rogatorie sono na vergogna, un premier inquisito è una vergogna, il conflitto di interessi è una vergogna, ecc.ecc.

per eliminare la vergogna, bisogna che cada Berluskaz. la vergogna Italiana....

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Zanotelli è allievo di marcinkus ha studiato a cincinnati ed è stato esiliato in africa
by negli stessi anni ed insieme Saturday, Jun. 07, 2003 at 8:27 AM mail:


Il potente banchiere Michele Sindona (affiliato alla loggia massonica Propaganda 2 di solito abbreviata in P2) conobbe personalmente Paolo VI quando quest'ultimo era ancora Arcivescovo di Milano, una delle Diocesi più influenti in Italia. Sindona entrò nelle sue grazie costruendo un edificio per la Diocesi stessa. Paolo VI è stato il ponte di collegamento tra questo avido finanziere, l'Arcivescovo Marcinkus, Roberto Calvi (altro affiliato alla P2) presidente dell'Ambrosiano e di Licio Gelli (Gran Maestro della loggia P2). Questa associazione tra Massoneria-Vaticano-Mafia negli anni '60 ha fatto incassare miliardi di lire al Vaticano stesso ed ai loro "business-priests". Paul Marcinkus non è solo il presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose), la Banca Vaticana; è l'eminenza grigia del PontificatoPer questo Papa Giovanni Paolo II, ha usato la sua carica isituzionale per proteggerlo. I Papi come i presidenti degli Stati Uniti, sono solo paraventi; è la politica dei maestri burattinai: "muovere i fili da dietro le quinte". Paul Marcinkus è stato condannato per la vicenda dei "fondi neri" dello IOR e per il crollo della banca milanese di Roberto Calvi. La Cassazione nel '87 ha annullato i mandati di cattura per "Sua Eminenza" e gli altri responsabili della banca Vaticana. Ma lasciamo che le dichiarazioni di Francesco Pazienza, pubblicate nel libro "La vera storia d'Italia" ci diano una maggiore quantità di elementi cui farci riflettere ed indagare: "Sempre durante il mio impegno presso i Servizi, ebbi la ventura di rintracciare, presso l'avvocato zurighese Peter Duft - il quale era stato consulente del cardinale Vagnozzi e depositario di molti documenti dello stesso - delle carte pericolosamente compromettenti perMons. Paul Marcinkus. Occorre dire, al riguardo che il Gen. Santovito aveva ricevuto la richiesta da Mons. Luigi Celata, segretario particolare del Cardinale Casaroli, di rinvenire documenti compromettenti per Marcinkus, documenti i quali si trovavano tutti all'estero e, dunque, erano di difficile reperibilità. Tale richiesta si inquadrava nel contesto di uno scontro feroce, all'interno del Vaticano, tra due opposte fazioni: l'una denominata "Mafia di Faenza", nella quale si iscrivevano, oltre al cardinale Casaroli, i Cardinali Samorè, Silvestrini e Pio Laghi; l'altra, facente capo per l'appunto al Marcinkus, alla quale appartenevano Mons. Virgilio Levi, vice direttore dell' "Osservatorio Romano", e Mons. Luigi Cheli, Nunzio pontificio presso l'ONU. La fazione capeggiata da Paul Marcinkus aveva grossa influenza su Papa Giovanni Paolo II: questi aveva dovuto, proprio all'inizio del suo pontificato, fronteggiare uno scandalo, esploso negli Stati Uniti, di cui era stato protagonista un ordine di Preti polacchi di Filadelfia, implicati in grosse truffe ai danni di banche, con risvolti piuttosto piccanti. Mons. Marcinkus si era opportunamente adoperato per mettere a tacere tale scandalo, officiando lo studio legale newyorkese "Finley - Casey & Associati" e coprendo, in qualche modo, gli ammanchi. L'ovvio beneficio che Marcinkus ne aveva tratto era dimesso fuori gioco: non a caso gli attacchi allo IOR e al Banco Ambrosiano si fecero estremamente virulenti e fatalmente insidiosi proprio dopo l'attentato, basti pensare alla coincidenza temporale di questi e l'arresto di Calvi. Anziché consegnare i documenti reperiti presso l'avvocato Duft al Gen. Santovito, che li avrebbe, a sua volta, consegnati al segretario del Cardinale Casaroli, senza che io ne trassi alcun vantaggio, mi rivolsi all'On. Piccoli, affinché mi reintroducesse presso Calvi: avrei potuto ripresentarmi a costui da solo, tuttavia, con il viatico del Segretario della Democrazia Cristiana la cosa prendeva un aspetto affato diverso. Fu per l'appunto a Roberto Calvi che consegnai la documentazione in mio possesso, che tra l'altro era soltanto una parte del fascicolo contro Marcinkus, senza farne neppure una fotocopia. A.D.R. Consegnai a Calvi la documentazione nei primissimi giorni del marzo 1981. Contestualmente erano usciti gli articoli dell' "Espresso" e di "Panorama" sull'organizzazione del viaggio statunitense dell'On.Piccoli. Fu forse per tale ragione che Calvi mi invitò a collaborare con lui...".
Le dichiarazioni di Francesco Pazienza sono ulteriormente convalidate dai "Millenaristi", la terza forza che si muove all'interno delle sante mura dei "sette colli". I "Millenaristi" sono una cellula di prelati all'interno del Vaticano, hanno scritto un libro, per denunciare le due fazioni opposte di cui parlava anche Pazienza. Questa cellula si dichiara disgustata dalla corruzione che giornalmente vede dilatarsi nel Tempio della Cristianità, denunciando molti loro colleghi ecclesiali come affiliati ai vari ordini massonici, alla Mafia siciliana o alla Camorra campana. I "Millenaristi", inoltre, denunciano la dilagante omosessualità come costume consolidato nel Vaticano stesso, ed usata anche come via ad una facile promozione; e gli sperperi in acquisti di ville romane o palermitane, dove diversi prelati passano spensierate serate allietate dalle attenzioni di splendide donne. Il motto, di questa multinazionale religiosa e spirituale quanto la Microsoft o la Nestlè (adorano lo stesso dio-banconota del resto), non è il classico "soddisfatti o rimborsati", ma è stato da sempre quello di "soddisfatti o messi al rogo". Naturalmente ai giorni nostri si parla del moderno rogo, cioè il discredito attraverso i mass-media, ed in questo il loro onnipotente dio-banconota li ha generosamente dotati di strumenti mass-medianici. Il Vaticano, grazie alla congregazione dei Paolini, detiene il quarto gruppo mass-mediologico in Italia, dopo Mondadori, Rizzoli e Rusconi. Stampano giornali come Famiglia Cristiana, con il quale ogni settimana vendono milioni di copie. Ciò significa "plasmare" il pensiero di molte persone. Ma ci sono molti altri giornali e libri, tutti con delle vendite notevoli, giornali che usufruiscono di finanziamenti statali, cioè pagati da noi italiani. Ma nel momento in cui la nostra magistratura emette un mandato d'arresto a questi loschi prelati, prontamente il Vaticano si fa forte della sua Extraterritorialità in quanto Stato a se, proteggendo e lasciando completa libertà a questi preti senza scrupoli e senza Dio. E tutto il lavoro della nostra magistratura diventa inutile, con un ulteriore danno economico nei nostri riguardi (le indagine costano). Però per i finanziamenti e per l'otto per mille, l'Extraterritorialità non viene tenuta conto; due pesi e due misure...e due Dei nella Casa del Signore. Se non bastasse il Vaticano ha usato la Rizzoli con i suoi settimanali per fare propaganda e screditare chiunque minasse il prestigio o la popolarità (si fa per dire) della Chiesa. Guardate tutti gli articoli che sono apparsi contro i nuovi movimenti religiosi, la cosiddetta New Age. Quest'ultima, ai loro occhi, si è resa colpevole del reato di aver portato via potenziali acquirenti di prodotti teologici dell'industria cattolica. Subdolamente hanno etichettato la New Age come l'Opera di Lucifero, il solito vecchio metodo dello spauracchio per manipolare meglio la gente. Del resto, ciò è comprensibile, visto che la "parte sana" della New Age (assieme ad una moltitudine di studiosi, storici e ricercatori) ha denunciato la loro blasfema teologia e l'uso improprio della figura del Cristo perpetuata dalla Santa Chiesa Romano Apostolica e dal Cattolicesimo. L'escatologia dirottata in tirannici dogmi per sottomettere la sacralità dell'individuo ad una Chiesa che è di tutti tranne che di Dio. Ma quel povero diavolo di Lucifero cosa se ne fa della scomoda New Age, quando ha in mano lo stesso Vaticano che è di gran lunga più influente, profondamente corrotto e che gli dà già così tanta soddisfazione. Gli oscuri uomini dagli abiti porpora non si riposano mai. Attraverso i giornali boicottano perfino gli stigmatizzati in vita. Basti ricordare lo scomodo (per loro) Padre Pio, e la sua difficile vita a causa del Vaticano. Una volta morto, miracolosamente non lo era più, anzi s'era tramutato in un sant'uomo (se la gente lo ama anche senza l'approvazione della Chiesa, la Chiesa si addegua per poter tenere i fedeli, questa flessibilità ha portato sopravvivenza e potere da 2000 anni). I contestatori Mons. Milingo e lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni (direttore di Antimafia 2000) una volta morti saranno i prossimi paladini della Chiesa?
Secondo il " Corriere della Sera ", l'immagine della Chiesa dedita agli aiuti umanitari è strumentalizzata e dell'otto per mille che gli italiani devolvono attraverso le tasse, solo il 46% degli introiti viene usato per opere di beneficienza, mentre il restante 54% viene usato per mantenere la fatiscente struttura pontificia. Per fortuna che Gesù predicò una vita in povertà. Ma non fatevi strane idee, loro sono in assoluta buona fede, è che purtroppo le orecchie sono organi così delicati e si danneggiano subito.
 Ma l'incredibile in casa Vaticano è all'ordine del giorno, pensate che la "Santa Sede" ha fatto di tutto per proteggere Noriega (uomo usato dalla amministrazione Reagan/Bush nel traffico degli stupefacenti della CIA), il dittatore e narcotrafficante panamense ricercato dalla DEA (Drug Enforcement Administration) americana. A Panama c'erano parecchie finanziarie di Marcinkus, Calvi e Sindona e gentilmente Noriega  le proteggeva dagli sguardi indiscreti. Lino Christ, l'abate della parrocchia di Rio de Janeiro e corriere della rete brasiliana del narcotraffico è stato arrestato in Svizzera, le sue valigie contenevano nove chili di cocaina pura per un valore superiore ad un miliardo di lire. E cosa dire dell'Opus Dei da molti criticata come una congrega finanziaria camuffata da opera religiosa. Purtroppo l'esecrabile esercito di corrotti e corruttori in seno alla Chiesa è un cancro dall'estensione mortale e unica del suo genere. Di certo il cristiano medio se non ha un buon prete nelle vicinanze (per fortuna ce ne sono ancora), farebbe meglio a pregare nel proprio tempio interiore e fare la carità di persona; evitando di interagire e colludere inconsapevolmente con una Chiesa (scusate l'eufemismo) che odora d'inganno e di morte. Ma le vie di questo dio-banconota, e di questi uomini senza religione e senza Dio, sono infinite ancora pe

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zanotelli è una vergogna
by honneth Saturday, Jun. 07, 2003 at 9:35 AM mail:


che se ne stia zitto muto e rassegnato

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basta Zanotelli su Indy
by observer Saturday, Jun. 07, 2003 at 9:39 AM mail:


mi sono rotto i coglioni dello spam di Vita
su san Zanotelli martire ed esempio di tutti
noi.
Lui che è più bravo, buono e più pio di tutti
noi ci dia l'esempio del silenzio e del rifiuto
delle luci della ribalta

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SAN ZANOTELLI
by &c Saturday, Jun. 07, 2003 at 9:57 AM mail:

vergine martire, figlia di sua figlia amico dei potenti, per quale motivo è andato a studiare teologia a cincinnati dove insegnava marcinkus, quando le migliori scuole di teologia sono in italia ovviamente, è punito e esiliato in africa nello stesso anno che marcinkus va in esilio negli usa.Giovane appena sbarcato dall'america viene eletto dal potente casimiro direttore di nigrizia, la rivista missionaria che non si trova in edicola ma per vie misteriose si può comprare in certe parrocchie.
Denuncia armi e banche ma solo quelle che non trafficano con l' IOR.

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san zanotelli
by diego Saturday, Jun. 07, 2003 at 10:21 AM mail:

vergine :-) ?

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Zanotelli
by Nemo Saturday, Jun. 07, 2003 at 11:44 AM mail:

Che Zanotelli è amico di Marcinkus e dello IOR è un'invenzione di Haacke. D'altra parte, nel post in cui si parla di Marcinkus, Zanotelli non viene nominato quindi i collegamenti tra i due sono illazioni senza fondamento, come del resto tutto ciò che scrive Haacke l'impasticcato.

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Zanotelli è una vecchia checca
by HA(A)CKE Saturday, Jun. 07, 2003 at 2:21 PM mail:

mica abbiamo bisogno di conferme no? basta ascoltarlo parla come i castrati, le voci bianche che tanto piacevano ai pontefici fino al 1920, li castravano da piccoli i bambini del popolo per deliziare dio con degli acuti vertiginosi, da sempre libidinisi le alte sfere della chiesa; e come si veste tutto frufru con camice hawaiane da passiva, checca passiva, non è per offendere non c'è niente di male, per i miscredenti. Che c'è di male ad essere gay. Un mio conoscente che vuole fare l'artista è andato a far vedere le sue foto da un gallerista, aveva un ritratto di agnoletto, il gallerista ha guardato il ritratto e gli ha detto " Si vede che ti piace Diane Arbus" che zanotellina sia stata amica di marcinkus lo sanno tutti, il potentissimo cardinale controllava tutte le opere religiose e i direttori di riviste prestigiose come nigrizia li eleggeva personalmente e poi che zanotella studia a cincinnati nello stesso istituto dove insegnava marcinkus è facile da controllare le date coincidono, come sono parallele le date di successo e decadenza in italia e l'esilio dei due vecchi complici caduti in disgrazia.

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Haacke
by Nemo x haacke Saturday, Jun. 07, 2003 at 2:34 PM mail:

Quasi quasi stasera vado al Gabrio o all'Askatasuna a fare il tuo nome, o nick che sia... è un nome strano, secondo me qualcuno che conosce la tua faccia c'è da quelle parti. Sono proprio curioso di sapere che faccia ha una persona così disturbata.
Comunque parli parli, ma poi non fai niente: io sono andato alla conferenza di Zanotelli a novembre dell'anno scorso ed era piena di gente dei centri sociali che lo ascoltava rapita, ma di provocatori, insultatori o attentatori come te nessuna traccia... è proprio vero: can che abbaia non morde.

Cmq mi spiace che tu sia stato violentato da piccolo da un prete (perchè dalla tua rabbia è evidente che è così)... questo però non giustifica il tuo odio per tutti gli uomini e le donne di chiesa.

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CHIEDI
by H. Saturday, Jun. 07, 2003 at 2:52 PM mail:

Chiedi ad indymedia al gabrio, chiedi a elettrico oppure a emiliano, a deiana o a uomonero però lo trovi al fenix oggi nel pomeriggio, io chiedo il tuo di ID e poi.....

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