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Pirati a napoli, arriva radiO'SARRACINO
by imc napoli Thursday, Jul. 03, 2003 at 6:06 PM mail:

4, 5 e 6 luglio: dalle 9 del mattino asccolta Radi'O Sarracino, Pirati dell'etere

:: A Napoli tra le frequenze FM 88.0 >> 89.0 ::
:: In Streaming ::

In occasione dell'Assemblea preparatoria del Forum Sociale del mediterraneo si incontrano e si confrontano i popoli del mediterraneo: storia, culture, prospettive, movimenti.
A Napoli (e da Napoli) radio'sarracino ve li racconta, e ve li fa ascoltare tornando tra i vicoli delle frequenze radio: per tre giorni pirata dell'etere, o'sarracino farà scorribande per le vie del centro storico per sentire e far sentire le voci di questo mediterraneo, raccontare città e lotte, musiche e persone.
Confrontando culture, costumi, politiche: attraverso i lavori dell'ASSEMBLEA DI NAPOLI radiO'SARRACINO porterà in piazza conflitti e rivoluzioni, la guerra e la pace, il lavoro e la disoccupazione.

radi'O Sarracino: dal 4 luglio, dalle 9 del mattino, 3 giorni di voci nell'etere.
>> Iiterviste e assemblee di preparazione al FSM di Barcellona 2004
>> Radiogiornale - Rassegna stampa - Indylettura
>> Trasmissioni autogestite: immigrazione, lavoro/non lavoro, ambiente e difesa del territorio, musiche del Mediterraneo, storia e letteratura, america latina.
>> Scorribande musicali

Sono passati più di trenta anni dalle prime esperienze di radio libere in Italia: i movimenti di allora scoprivano una nuova forma di comunicazione, libera appunto, per raccontare la realtà che i media del tempo (quasi tutti sotto dominio statale) non volevano vedere. Da quel momento, la radio è stata lo strumento di espressione più valido per chiunque avesse qualcosa da dire. Non solo la politica, ma anche la musica trovava un mezzo di espressione finalmente diverso. Sono le radio libere che mettono in soffitta modugno, e fanno scoprire il rock: le radio in cui arrivavano i dischi portati dai viaggi, che non passano quindi per le distribuzioni ufficiali, troppo legate al mercato per capire che qualcosa stava cambiando. Sono le radio, che attraverso le telefonate di chi ascolta raccontano l'italia , raccontano come mutano i rapporti sociali e familiari, parlano per la prima volta di sessualità dei giovani. Con gli anni il piano delle frequenze voluto dal ministero ha eliminato la possibilità di aprire una radio senza avere una concessione, e questo ha fatto sì che sparissero le radio più povere, e che la maggior parte di quelle rimaste dovesse trasmettere pubblicità a getto continuo per sopperire agli alti costi.
Eppure, è ancora possibile ritrovare il senso di quei primi anni in alcune radio, quelle che sono rimaste legate al progetto politico che le muoveva, e che vivono ancora della sottoscrizione degli ascoltatori e dell'impegno di chi contribuisce a mettere in onda le trasmissioni, prestando energie, cuore e cervello all'idea di raccontare il mondo.
Ma nonostante i limiti imposti dalla legge, è possibile tornare indietro: prendere antenna, trasmettitore, pochi strumenti e tanta incoscienza, ed esserci ancora.

BECOME THE MEDIA!!! DIVENTA MEDIA!!! COSTRUISCI SCORRIBANDE PIRATESCHE!!!

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aaaaah_radio
by la regina delle nevi Saturday, Jul. 05, 2003 at 12:51 AM mail:

l'idea della radio è buonissima

però la cazzata che negli anni '70 le radio libere mettono in soffitta modugno per trasmettere finalmente il rock te la potevi davvero risparmiare... è un luogo comune da pischell che non sa un cz. della storia della musica italiana (e napoletana)...inoltre, domenico modugno non è affatto un coglione come lasci intendere...

e se, quando non si sa cosa dire, si provasse semplicemente a scrivere con più modestia quel poco che si sa davvero o, magari, qualche volta si provasse anche qui a mordersi la lingua?

un abbraccio circolare a tutt quant

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