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15 Luglio a Catanzaro: appello di solidarietà
by tro Monday, Jul. 14, 2003 at 1:13 PM mail:

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Appello in solidarietà agli indagati nell'inchiesta sul 'Sud Ribelle'
Martedì 15 luglio si svolgerà davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro la nuova udienza in merito alla richiesta di custodia cautelare di 18 militanti del 'movimento dei movimenti', arrestati alle prime ore del 15 novembre 2002 con l'accusa di aver costituito un'associazione sovversiva dal nome 'Sud Ribelle'. Lo stesso tribunale aveva liberato tutte le persone ancora in carcere o agli arresti domiciliari il 3 dicembre scorso, ritenendo insussistente la gravità indiziaria con riferimento a tutti i reati associativi contestati. Il PM tuttavia presentava ricorso alla Corte di Cassazione. Il ricorso è stato accolto dalla I sezione penale della Corte limitatamente al primo punto, che contestava la violazione degli artt. 25 e 111 della Costituzione: il collegio giudicante che aveva rimesso in libertà le persone arrestate non sarebbe stato costituito nel rispetto delle tabelle di quel tribunale.

Si giunge così all'ennesimo tornante di una vicenda fin troppo lunga e controversa, che ha coinvolto militanti del movimento, sindacalisti di base, mediattivisti, operatori della solidarietà con migranti e richiedenti asilo, occupanti di centri sociali, uniti da un agire politico trasparente ispirato ai valori della solidarietà e della partecipazione. Contro di essi è stata scatenata un'autentica persecuzione basata su accuse costruite attraverso pratiche discorsive, prive di riscontri fattuali, basate su interpretazioni vistosamente forzate delle conversazioni tra gli indagati, ascoltati attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali che si protraggono dall'aprile del 2001.

Al movimento e ad ampi settori della società non è sfuggito il carattere persecutorio dell'indagine. La solidarietà è stata ampia e in gran parte spontanea, culminata nella grande manifestazione nazionale svoltasi a Cosenza il 23 dicembre scorso, con manifestanti venuti da ogni parte d'Italia e tutta la città a salutarli dalle finestre. Anche molte istituzioni locali si sono schierate a difesa degli indagati, a partire dal Comune di Cosenza, e la stessa Università della Calabria, trascinata di nuovo sul banco degli imputati quale presunta 'scuola di terrorismo' (due degli arrestati lavorano infatti presso quell'ateneo), ha fatto sentire la sua voce. Azioni di protesta e gesti di solidarietà sono stati compiuti infine anche all'estero in diverse forme: lettere-appello spedite ai consolati firmate da deputati ed esponenti dei sindacati europei, sit-in di fronte alle ambasciate, manifestazioni, articoli sui giornali e così via.

La solidarietà e la protesta saranno presenti anche in questa occasione. Il 15 luglio si svolgerà infatti un presidio di fronte al tribunale di Catanzaro, pacifico, 'creativo' e comunicativo, allo scopo di sottolineare la continuità dell'attenzione pubblica su questa oscura vicenda, non far mancare il conforto della solidarietà agli indagati, continuare l'opera di pubblica denuncia verso un clima repressivo che negli ultimi anni non ha risparmiato alcun settore del movimento (ricordiamo che si trovano attualmente in carcere o agli arresti domiciliari altri esponenti del movimento, accusati dalla Procura di Genova di aver causato violenze e devastazioni in occasione dei fatti di Genova del luglio 2001. Anche in questo caso mancano chiari elementi oggettivi a sostegno delle accuse).

Invitiamo pertanto il mondo dell'associazionismo, il sindacato e ogni persona sinceramente democratica ad esprimere solidarietà nei confronti degli indagati in tutte le forme opportune, a partire dall'adesione e dalla partecipazione al presidio del 15 luglio a Catanzaro.


Il Comitato di solidarietà


Cosenza, 10 luglio 2003


Adesioni:

Associazione "Marianela Garcia"; Arci Calabria; Cantiere Sociale "Terra Terra" Lamezia Terme; Associazione culturale multietnica "La Kasbah"; Comunità Curda di Badolato; Cosenza Social Forum; Tirreno Social Forum; C.S.O.A. "Angelina Cartella"; C.S.A. Gramna; Spazio Sociale Autogestito Filo Rosso; Disobbedienti Cosenza; Commercio Equo e Solidale; Associazione culturale "Cotronei informa"; Ora Locale; Radio Ciroma; Associazione Praticambiente; Coop. Sociale "Orizzonti nuovi" Crotone; Forum Ambientalista della Calabria; Comitati contro gli inceneritori Savuto; Coordinamento calabrese contro il ponte.

Fiom Calabria; Snur Cgil Calabria; Cgil Catanzaro; Cgil Cosenza; RdB-Cub Calabria; Confederazione Cobas Calabria; Sin.Cobas Calabria; Cobas Scuola Federazione provinciale Cosenza; Cobas Telecom Calabria; Slai.Cobas Praia a Mare

Partito della Rifondazione Comunista Calabria; Federazioni PRC di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia; Circolo PRC "Fausto Gullo" Cosenza; Circolo PRC Rende; Federazione Provinciale Verdi Cosenza.
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Un pullman contro l'ingiustizia

Lo scorso 7 maggio, si è svolta in corte di cassazione a Roma l'udienza di discussione del ricorso presentato dal PM di Cosenza Fiordalisi contro l'ordinanza di scarcerazione decisa dal tribunale della libertà di Catanzaro. Nel corso dell'udienza, il procuratore generale, Veneziano, rappresentante dell'accusa, aveva chiesto il rigetto di tutti i motivi del ricorso del pm di Cosenza, aderendo di fatto alle richieste della difesa, e soprattutto all'impostazione data dal tribunale della libertà nell'ordinanza di liberazione. I difensori avevano ovviamente sottolineato la inammissibilità del ricorso del pm, basato su un'interpretazione dei reati associativi di cospirazione politica e di associazione sovversiva totalmente aderente alla relazione introduttiva del codice Rocco, datata 1930 (!).

Incredibilmente, la I sezione penale della corte di cassazione, dopo svariate ore di camera di consiglio, ha accolto il ricorso del pm per un motivo procedurale, ossia la violazione dell'art. 25 della costituzione. Secondo quanto sostiene il pm di Cosenza, i giudici del tribunale della libertà che hanno emesso l'ordinanza di scarcerazione si erano "autonominati" giudici di quel processo che, invece, in base alle tabelle interne del tribunale di Catanzaro, avrebbe dovuto essere assegnato ad un altro collegio. Con questa inaspettata decisione, la corte di cassazione praticamente contraddice la sua stessa giurisprudenza relativa a tale questione, sempre considerata una mera questione interna di ufficio non determinante alcun motivo di nullità degli atti compiuti.

Così ora il fascicolo torna al tribunale della libertà di Catanzaro che, composto da giudici diversi da quelli del 29 novembre 2002, dovrà riesaminare nuovamente l'ordinanza di custodia cautelare del gip di Cosenza. In realtà fino al momento dell'emissione delle motivazioni della corte di cassazione, che avverrà nel giro di un mese circa, non si può prevedere a quali limiti e principi dovrà attenersi il "nuovo" tribunale della libertà di Catanzaro. Infatti, nel caso in cui – come purtroppo è immaginabile – la cassazione si limitasse ad accogliere il motivo del ricorso del pm senza entrare nel merito delle accuse mosse ai compagni, il nuovo collegio del tribunale della libertà di Catanzaro avrà mano libera nel riesaminare completamente tutta l'inchiesta, magari pervenendo ad una decisione differente dalla prima ordinanza (quella annullata, per intenderci) che scarcerò i compagni ritenendo non sussistente il reato di associazione sovversiva per la rete del Sud ribelle.

Per chi non lo sapesse basti dire che la I sezione penale è la stessa corte che nel caso dei poliziotti di Napoli - mandati agli arresti domiciliari per il sequestro di persona dei compagni ricoverati nell'ospedale dopo gli scontri e per le violenze brutali perpetrate nella caserma Raniero nel marzo 2001 -, affermò che "ad oltre un anno e mezzo dai fatti, in mancanza di altri pericoli, non si può tenere nessuno in stato di detenzione". E, coerentemente(!) con questa questa impostazione, ha invece decisodi non revocare le misure cautelari a carico di Alberto (Fagiolino) di Roma, nell'udienza tenutasi poche ore dopo, sostenendo che " Genova è un'altra cosa" !

L'udienza presso il tribunale del riesame di Catanzaro si svolgerà il 15 luglio. La celerità con la quale è stata fissata la data ci sembra indicativa dei proprositi coi quali i giudici si apprestano ad affrontare questa vicenda. Infatti, non essendoci nessun motivo di urgenza ( detenuti, pericolo di fuga, ecc) e considerando i tempi della giustizia italiana, si sarebbe tranquillamente potuta svolgere dopo l'estate, visto che i tribunali si apprestano a sospendere l'attività ordinaria in vista del periodo di ferie.

Non c'è molto da aggiungere, salvo la banale e scontata osservazione che se non saremo capaci, come in passato è avvenuto, di garantire una presenza e un'attenzione qualitativamente e quantitativamente significative il giorno dell'udienza a Catanzaro, dovremo prepararci ad affrontare le ripercussioni cui una così evidente falla dentro l'intelligenza collettiva di movimento spianeranno la strada una volta di più.

Noi ci saremo e proponiamo a tutte le strutture di movimento, nonostante il caldo, le ferie e le scadenze già in fase d'avvio, di fare uno sforzo anche organizzativo per costruire la mobilitazione del 15 luglio a Catanzaro.

Da taranto è già previsto un pullmann che partirà alle 6 da v.le Magna Grecia (di fronte alla concattedrale), sarebbe auspicabile riuscire a fare una carovana che dalla Puglia porti verso la Calabria un grido forte contro l'ingiustizia.

Taranto, 9/7/03

Gli indagati di Taranto – Confederazione Cobas- Collettivi di Base

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SENZA LODO...MACCANICO O SCHIFANI CHE SIA!!!

Non è un fulmine a ciel sereno. Anzi per certi versi c'era da aspettarselo, vista l'aria che si respira in questo periodo di stanca calura estiva e di stanca del movimento. La Corte di Cassazione non solo ha annullato la sentenza di scarcerazione pronunciata dal Tribunale del riesame di Catanzaro, ma ha accelerato al massimo il rinvio al nuovo Tribunale in modo da farlo riunire in piena estate, scongiurando il più possibile l'eventualità di mobilitazioni del movimento.
Non è un fulmine a ciel sereno, dicevamo, ed infatti le avvisaglie c'erano tutte.
Ormai fermi, perquisizioni e minacce sono all'ordine del giorno in tutta Italia, ed anzi proprio in questi giorni c'è stata l'ennesima perla: una compagna di Pisa invitata (si fa per dire) a smetterla di frequentare ambienti di movimento, pena sanzioni di carattere penale, tramite il solito articolo riciclato dal solito codice Rocco.
Intanto da Dicembre i compagni arrestati dai giudici di Genova sono ancora dentro o ai domiciliari senza processo.
Contemporaneamente continuamente si aprono e si chiudono inchieste collegate ai casi Biagi e D'Antona, per i quali continuamente vengono arrestati compagni, regolarmente scarcerati dopo pochi giorni.
Insomma da mesi circola una brutta aria tendente alla completa criminalizzazione del movimento, o perlomeno alla parte di movimento non ingabbiata dai partiti.
E naturalmente a questa regola non poteva sfuggire La rete Meridionale del Sud Ribelle.
Perchè, e questo non ce lo dobbiamo scordare mai, l'obiettivo di lorsignori non è quello di sanzionare comportamenti illeciti, al massimo portano a motivazione in modo più o meno disinvolto presunti comportamenti illeciti; il vero obiettivo è sanzionare come comportamento illecito la lotta contro la guerra, il dominio capitalista soprattutto amerikano, la repressione nazionale ed internazionale. Si vuole insomma sancire l'illegalità dell'opposizione sociale.
E l'inchiesta di Cosenza è la cartina di tornasole di questo tentativo, in quanto si criminalizza tutto un movimento in base a reati associativi e d'opinione, senza veri reati specifici dimostrati, ma solo in base agli articoli del famigerato codice fascista, denominato Codice Rocco.
Non possiamo mollare adesso. Bisogna garantire la più ampia partecipazione davanti al Tribunale di Catanzaro, per far capire che il movimento c'è e continuerà ad esserci contro la criminalizzazione.
Lo dobbiamo a tutti quei compagni arrestati per aver partecipato alla lotta del movimento contro questa società di sfruttamento, repressione e guerra.
Lo dobbiamo al compagno Puglisi e agli altri inquisiti per i fatti di Genova. Lo dobbiamo a tutti quei proletari criminalizzati dalle leggi emergenziali di questo governo autogarantista.

huambo e vittoria
imputati nel processo di Cosenza

L'Avamposto degli Incompatibili
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COLPO DI CODA DEL " TEOREMA COSENZA"
DI NUOVO A CATANZARO- IL 15 LUGLIO- IL TRIBUNALE DEL RIESAME
Con una velocità sospetta, il 15 luglio, a Catanzaro, presso il Tribunale
della Libertà, verrà riesaminato - per difetto procedurale nella
composizione del Collegio- il Provvedimento che rimise in libertà i/le
compagni/e arrestati/e per il mostruoso teorema della Procura di Cosenza che
tanta repulsione e mobilitazione sociale aveva suscitato nel Paese.
Nonostante questa accelerazione ( la Giustizia italiana è nota in Europa per
i suoi ritardi e insabbiamenti, tanto da meritare severi e costanti richiami
e sanzioni) siamo fiduciosi che il 15 luglio, a Catanzaro, si raggiunga lo
stesso risultato riconfermando la primaria decisione sull'inesistenza dell'
associazione sovversiva e, a maggior ragione, degli arresti.
Se così non fosse, ci troveremmo di fronte ad una iperbole che vede una
parte della Magistratura schierata con la guerra permanente e,
preventivamente, contro i diritti costituzionali e di chi li esercita in
funzione dell'emancipazione e della Giustizia sociale. Dovremmo prendere
allora atto che in Italia gli spazi di libertà - di pensiero, di
organizzazione, .- vanno drasticamente restringendosi, al pari delle libertà
sindacali falciate in virtù della totale preminenza della legge dell'Impresa
su qualsiasi legittima rivendicazione.
La Confederazione Cobas, che vede tra gli indagati numerosi compagni tra cui
due rappresentanti dell'Esecutivo Nazionale, impegna l'Organizzazione, nelle
sue articolazioni a mobilitarsi il 15 luglio ore 9 presso il Tribunale di
Catanzaro, e a mantenere alta la sfida contro tutti i sistemi repressivi e
coercitivi delle libertà fondamentali e personali: fa appello perché si
mantenga tutta l'attenzione e la partecipazione contro il Teorema Cosentino
e qualsiasi provvedimento restrittivo brandito nei confronti dei vari
componenti il Movimento, dei diversi, degli immigrati.

Roma 8/7/03


Confederazione Cobas
Sede nazionale V.leManzoni
51 Roma


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Il 15 a Catanzaro
by huambo Monday, Jul. 14, 2003 at 4:20 PM mail:

IL 15 LUGLIO TUTTI A CATANZARO

SE BERLUSCONI E PREVITI AVESSERO AVUTO QUESTA VELOCITA' DI INTERVENTO
DELLA MAGISTRATURA, NEI LORO CONFRONTI,
AVREBBERO SOLLEVATO LE PIAZZE, MOBILITATO IL PARLAMENTO, LE RETI TELEVISIVE, I GIORNALI.
IL 15 NOVEMBRE SIAMO STATI ARRESTATI, IL 3 DICEMBRE SI E' RIUNITO IL TRIBUNALE DELLA LIBERTA' ORDINANDO LA NOSTRA SCARCERAZIONE,
IL 7 MAGGIO SI E' RIUNITA LA CASSAZIONE PER DISCUTERE IL RICORSO
DEL PM FIORDALISI CONTRO LA NOSTRA SCARCERAZIONE,
IL IL 4 O 5 LUGLIO IL TRIBUNALE DI CATANZARO RICEVE LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
E IL 7 LUGLIO FISSA SUBITO LA DATA DEL PROCESSO A CATANZARO PER IL 15 LUGLIO PROSSIMO.

TROPPA GRAZIA SANT'ANTONIO!

IL FATTO E' CHE FRA DI NOI NESSUNO SI CHIAMA DELL'UTRI, PREVITI O BERLUSCONI.
I NOSTRI NOMI SONO NOMI DI SOVVERSIVI, MICA DI LADRI CHE HANNO STORNATO MILLE
MILIARDI DAL BILANCIO ITALIANO,
QUELLE SONO COSE DA POCO.
LI', IN QUEL CASO, LA GIUSTIZIA VA PIANO, DECIDE CON CALMA, SI SBALLOTTA LE PRATICHE DA UNA
CITTA' ALL'ALTRA, SI RINVIA PER UN NONNULLA, ANCHE PER UNA VIRGOLA SBAGLIATA.
PER NOI NO. IN SOLI CINQUE MESI SI RIFA' TUTTA LA SCALA GIUDIZIARIA, SENZA PERDERE UN COLPO.


NON FACCIAMOGLIELA PASSARE LISCIA. NONOSTANTE LA BOLLA SAHARIANA, IL 15
LUGLIO TUTTI A CATANZARO. LASCIAMO I CAMPEGGI, LE SEDI ESTIVE, LE FERIE,
LASCIAMO TUTTO, PER ESSERE LI' IN PIAZZA E RIVENDICARE IL DIRITTO AL LIBERO
PENSIERO, ALLA LIBERA ESPRESSIONE, E RIVENDICARE ANCHE LA LIBERTA' PER
TUTTI QUEI COMPAGNI CHE ANCORA DAL 16 NOVEMBRE DELL'ANNO SCORSO SONO NELLE
CARCERI DIMENTICATI DA TUTTI, ANCHE DA NOI. RIPARTIAMO ALLA GRANDE CONTRO LA
REPRESSIONE, CONTRO I TENTATIVI DI CRIMINALIZZARE IL MOVIMENTO, CONTRO I
TENTATIVI DI DIVIDERE IL MOVIMENTO FRA BUONI E CATTIVI. SIAMO TUTTI CATTIVI
E LO DEVONO SAPERE!


Francesco Cirillo
indagato dal PM Fiordalisi
Nell'inchiesta Sud Ribelle

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resistere!
by Campo Antimperialista Monday, Jul. 14, 2003 at 5:46 PM mail: campoantimperialista@libero.it

La riapertura dell'inchiesta di Cosenza e' un gesto minaccioso, rivolto contro tutto il movimento antagonista e antimperialista. la repressione si allarga infati a macchia di leopardo. Centinaia di perquisizioni e arresti ai danni di gruppi d'estrema sinistra. Altrettanto accade contro le comunita' islamiche, vittime di una vera e propria campagna di satanizzazione.
Resistere alla repressione e' un atto doveroso, che implica da parte nostra cocciuta iniziativa di autodifesam legale e politica. Ma questo non basta: occorre farla finita coi settarismi. In ordine sparso non fermeremo gli attacchi. L'unita' anticapitalista e' la condizione elementare della resistenza. Abbiamo idee diverse, spesso ci azzuffiamo, ma abbiamo un nemico comune: lo Stato, che pretende di essere arbitro del conflitto e invece lo soffoca, che ci chiede la nonviolenza e invece esercita la violenza.
Siamo solidali coi compagni dell'inchiesta cosentina, come con tutti quelli che soffrono per la repressione capitalista, con gli immigrati vittime della persecuzione imperialista.

Campo Antimperialista

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solidarietà a tutto il sud ribelle
by bob Tuesday, Jul. 15, 2003 at 9:36 AM mail: mantovantagonista@libero.it

solidarietà a tutti i compagni/e arrestati,
solidarietà al sud ribelle

resistenza contro il capitalismo!!!

Movimento antagonista mantovano
giovani comunisti
disobbedienti mantova
rifondazione comunista
sharp mantova

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Solidarietà a tutti/e compagni/e
by isbel Tuesday, Jul. 15, 2003 at 3:08 PM mail:

Solidarietà e massimo rispetto a quanti con coraggio e forza d'animo subiscono ogni giorno umiliazioni e soprusi arresti e processi.

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La Rete Noglobal invita alla mobilitsazione
by Ag. Com. NoglobalNEt Tuesday, Jul. 15, 2003 at 7:53 PM mail: noglobalnet@noglobal.org

> La rete No GLobal Campana fa appello ai movimenti ed alle realta politiche
e
> sociali ai compagni ed alle compagne per partecipare al presidio che si
> terra Martedi 15 Luglio ore 9:00 presso il Tribunale di Catanzaro in
> concomitanza dell' udienza di riesame per l'inchiesta della procura di
> Cosenza sulla "rete meridionale del Sud Ribelle". L'inchiesta costruita su
> di un assurdo, quanto ridicolo teorema Giudiziario il 14 novembre scorso
> porto alla carcerazione di 20 compagni e compagne delle realta antagoniste
> meridionali accusati di far parte di un' associazione sovversiva con lo
> scopo di destabilizzare l'ordine politico ed economico. In quei giorni una
> grande mobilitazione di massa del movimento No Global con un carattere di
> partecipazione popolare si espresse in tutta Italia per chiedere
l'immediata
> scarcerazione dei compagni e difendere il diritto ad disssentire e ad
> autorganizzarsi contro le politiche neoliberiste ed i processi di
> globalizzazione economica.
>
> In tempi stranamente celeri il 15 Luglio alle ore 9:00 presso il Tribunale
> di Catanzaro si ripetera per "difetto procedurale nella composizione del
> colleggio" l'udienza che porto al provvedimento di liberazione di tutti
gli
> arrestati per quel mostruoso teorema.
> In un quadro politico e giudiziario che vede nascere ogni giorno una nuova
> inchiesta e l'invenzione di una qualche associazione sovversiva per
> stroncare il dissenso e l'opposizione sociale in questo paese e necessario
> essere vigili e rilanciare la mobilitazione.
> Se lottare per un altro mondo possibile significa essere sovversivi, come
> allora gridammo in decine di migliaia nelle piazze italiane: Siamo tutti
> Sovversivi Siamo tutti Ribelli
>
>
> RETE NO GLOBAL CAMPANA
>
>

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cirillo, chi?
by grillo parlante Tuesday, Jul. 15, 2003 at 11:00 PM mail:

Francesco Cirillo è quello che nelle intercettazioni si vantava di aver sfasciato e averla fatta franca? Grazie per la risposta, non vorrei confonderlo con qualche altro compagno.

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non ti preoccupare, che non lo confondi
by * Tuesday, Jul. 15, 2003 at 11:35 PM mail:

lo intercettate e vivisezionate da anni, sbirro di merda

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il compagno Cirillo
by vittoria Oliva Tuesday, Jul. 15, 2003 at 11:44 PM mail: sabina vittoria@virgilio.it

Il compagno Francesco Cirillo è il compagno di Diamante impegnato da sempre contro la mafia, contro le Grandi Opere, per la giustizia sociale. E' il compagno che insieme a noi Incompatibili lancio' la proprosta di terre e paesi ai migranti sull'esempio di Badolado. Un compagno, un amico, un fratello OLIVA VITTORIA così il PM Fiordalisi può aggiungere pure questa di meil nel faldone che mi riguarda.

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il compagno Cirillo
by vittoria Oliva Tuesday, Jul. 15, 2003 at 11:48 PM mail: sabina vittoria@virgilio.it

Il compagno Francesco Cirillo è il compagno di Diamante impegnato da sempre contro la mafia, contro le Grandi Opere, per la giustizia sociale. E' il compagno che insieme a noi Incompatibili lancio' la proprosta di terre e paesi ai migranti sull'esempio di Badolado. Un compagno, un amico, un fratello OLIVA VITTORIA così il PM Fiordalisi può aggiungere pure questa di meil nel faldone che mi riguarda.

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oliva vittoria
by grillo parlante Thursday, Jul. 17, 2003 at 11:04 PM mail:

Francesco Cirillo combatte talmente la mafia che ne utilizza gli stessi metodi per i suoi scopi. In galera!

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sbirro?
by grillo parlante Thursday, Jul. 17, 2003 at 11:09 PM mail:

Non sono uno "sbirro" (termine per me non negativo, ma che, guarda caso, ricalca il linguaggio mafioso... strane coincide; non sono di merda, ma tu te ne intendi viste le frequentazioni; leggo i giornali (Il Quotidiano, per l'esattezza, che è smaccatamente di sinistra)e lì ho trovato la notizia si Cirillo. E' sufficiente, comunista decerebrato?

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boh...
by Cruz Negra Thursday, Jul. 17, 2003 at 11:14 PM mail:

pero'...qualcosa da lui hai preso..il suo nick...
che strana coincidenza..

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quanti vocabolari hai consultato?
by huambo Saturday, Jul. 19, 2003 at 2:12 PM mail:

Certo, che per essere un fascio, sei anche fornito di Treccani e magari anche altre enciclopedie, senza contare i vocabolari. Quanti ne hai dovuto consultare prima di scrivere correttamente decerebrato?
Cque non sarai uno sbirro, ma un fascio emmerda sicuramente sì.

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