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Aggiornamenti da Lucca:il sindaco Fazzi si schiere contro il corteo di Forza Nuova .
by Il Tirreno Sunday, Sep. 21, 2003 at 6:06 PM mail:

Ma questi fanno sapere che sfileranno lo stesso.

Aggiornamenti da Luc...
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Articolo di sabato 20 Settembre.

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Forza Nuova:"Faremo il corteo in ogni caso"
by Il Tirreno Sunday, Sep. 21, 2003 at 6:08 PM mail:

Articolo di oggi (domenica 21)



LUCCA. Forza Nuova intende organizzare la manifestazione del 27 settembre, contro la quale si è ieri pronunciato anche il sindaco Pietro Fazzi «non in centro, ma nella zona dello stadio, con concentramento nel parcheggio dell’ospedale e corteo nelle zone intorno al Porta Elisa». Il gruppo di estrema destra in una nota sostiene poi che «farà ugualmente il suo primo corteo a Lucca, il primo in Toscana». Forza Nuova intende scendere in piazza dopo il vertice dei ministri europei che si terrà in città. Continuano intanto ad arrivare adesioni alla contromanifestazione antifascista che gruppi del centrosinistra e dell’associazionismo sono pronti a organizzare per il 27 nel caso che Forza Nuova proceda nei suoi programmi. Da Firenze è arrivata anche l’adesione della Cgil regionale.

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però svegli!
by antifa Sunday, Sep. 21, 2003 at 8:50 PM mail:

e si sono preparati ond'evitare di fare lunghi percorsi in ambulanza si fanno già trovare nei pressi dell' ospedale,
e si vede secoli di saggezza portano a grandi conclusioni
bravi ragazzi, non deludeteci!!

ora e sempre antifascismo!!!

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l' unico antifascismo
by si fa con questa! Monday, Sep. 22, 2003 at 11:09 AM mail:

http://www.marstar.ca/images/Handguns/P-38/P-38-main.jpg

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FAZZI
by sindy Monday, Sep. 22, 2003 at 11:42 AM mail:

Fazzi si e' cagato sotto per paura dei comunisti, quando il 25 aprile 2001 diede il permesso. Il permesso lo ha dato lo stesso ( leggete bene l'articolo), non il titolo.
Il sindaco Fazzi si dissocia dalle IDEE di Forza Nuova che e' una cosa diversa, ma se leggete bene tra le righe.....

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eccoli li' i fasci
by una volta Monday, Sep. 22, 2003 at 11:54 AM mail:

uan volta contro il MSI ora contro forza nuova : i fascisti comunisti...



CONTRO IL RADUNO FASCISTA ROMA - Gennaio 1973



AL PCI, AL PSI, ALLE ORGANIZZAZIONI PARTIGIANE ED ANTIFASCISTE, AI CONSIGLI DI FABBRICA E DI ZONA



Il 18 gennaio il boia Almirante raduna a Roma le sue bande per il Congresso Nazionale del MSI. Questo partito di criminali, foraggiato dai padroni e protetto dal Governo democristiano, è fuori legge per Costituzione, ma soprattutto è fuori legge per gli sfruttati. Li conosciamo bene i miserabili, che pretendono di emanare impunemente da Roma i loro proclami squadristi: dal boia Almirante al nazista e terrorista Rauti; dal De Lorenzo ai Birindelli che lo Stato democristiano aveva messo a capo dei suoi Carabinieri e delle sue truppe armate; dagli organizzatori agli esecutori dei pestaggi, delle aggressioni vigliacche, degli attentati destinati a fare stragi di innocenti e di proletari come a piazza Fontana, come ai treni operai di Reggio, come al comizio partigiano di Napoli. Li conosciamo e sappiamo a che cosa servono; e sappiamo che il governo della borghesia li nutre e li usa, e che è semplicemente stupido e suicida chiedere al governo della borghesia di fare quello che solo la nostra lotta può fare, di liberarci dai fascisti. Non solo ma sappiamo che oggi tra il fascismo nero e la Democrazia Cristiana c'è un legame sempre più stretto; l'obiettivo comune è l'attuazione del programma antioperaio del Governo Andreotti, che oltre al fermo di polizia prevede la limitazione del diritto di scioperare (cominciando dai servizi pubblici) e la regolamentazione per legge degli orari di lavoro, festività infrasettimanali e ferie annuali. Centinaia di migliaia di proletari e di antifascisti, in questi mesi, hanno gridato nelle piazze la loro volontà di spazzare via Andreotti, come fu spazzato via nel '60 Tambroni. Allora come oggi i fascisti col congresso volevano legittimare il loro ritorno nell'area di Governo. Sono trascorsi 12 anni da allora: chi c'era non ha dimenticato; i più giovani, i compagni operai e studenti che sono cresciuti in questi anni di riscossa dell'Autonomia Proletaria, hanno imparato. Nel 1960 Genova antifascista scese in piazza contro il congresso dell'MSI, lo impedì e diede il segnale della lotta a tutto il proletariato. A Roma gli squadristi in divisa di Tambroni fecero i conti con le barricate proletarie di Porta S. Paolo. Il fascismo in camicia nera e il tentativo reazionario di Tambroni furono sconfitti e cacciati. Questo ricordo rivive nella coscienza degli operai, degli studenti, degli antifascisti, oggi che nella marcia a destra, nello stato della strage, nel governo Andreotti, nella provocazione fascista, ogni proletario riconosce i nemici giurati della sua lotta, delle sue rivendicazioni, della sua speranza di una società giusta.

La provocazione del raduno fascista del 18 gennaio, protetto dal governo di polizia, non resterà senza risposta. Noi facciamo appello alla più ampia e chiara unità, con la parola d'ordine: contro il congresso fascista, contro il governo Andreotti, tutti in piazza il 18 gennaio. Fuori da questa parola d'ordine non può esserci unità. Non si lotta contro i fascisti e il governo del fermo di polizia lasciando loro campo libero, abbandonando le piazze, paralizzando i proletari, col pretesto assurdo di ‹‹presidiare le sedi delle organizzazioni antifasciste››. Non si tratta il 18 gennaio di difendere le nostre sedi, né di convocare i comizi, ma di portare in piazza la forza di massa, di mobilitare le fabbriche, i cantieri, le scuole, i quartieri popolari a Roma e nel resto d'Italia. Noi chiediamo a tutte le organizzazioni antifasciste e operaie di prendere il loro posto in questa mobilitazione, di preparare la risposta di massa a partire da ora, e di partecipare ad un grande corteo il 18 gennaio. Noi chiediamo a tutte le organizzazioni antifasciste ed operaie di dire una parola chiara su questo impegno di lotta che sta già al centro delle discussioni e della volontà di massa: la peggiore forma di opportunismo e settarismo starebbe nell'illusione di poter passare sotto silenzio una scadenza di lotta che in ogni caso troverà al loro posto tutti coloro che dell'antifascismo non fanno una parola vuota.



LOTTA CONTINUA

AVANGUARDIA OPERAIA

GRUPPO GRAMSCI

ROMA - Gennaio 1973



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FAZZI CANDIDATO NELL'ULIVO
by COLTIVATORE DIRETTO Monday, Sep. 22, 2003 at 12:06 PM mail:

FAZZI CANDIDATO NELL...
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Il caro sindaco si candidera' per l'ULIVO..
Dopo essere stato fotografato con i travestiti ha capito che se non si schiera a sinistra e' in pericolo l'incolumita' del proprio deretano

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da la nazione la replica
by agricolo Monday, Sep. 22, 2003 at 12:08 PM mail:

da la nazione la rep...
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RAVENNI DI A.N. :prende le distanze, ma la manifestazione e' legittima
by LA NAZIONE Tuesday, Sep. 23, 2003 at 2:32 PM mail:

RAVENNI DI A.N. :pre...
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RAVENNI DI A.N. :prende le distanze, ma la manifestazione e' legittima..

AZIONE GIOVANI LEPRI prende le distanze da Forza Nuova sul diktat dei capi di AN

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SCENDIAMO IN PIAZZA ANCHE CONTRO QUESTE COSE!!
by ASS IOTTI Tuesday, Sep. 23, 2003 at 2:56 PM mail:

Il servizio di scuolabus costa troppo e le famiglie protestano

Il problema del servizio di scuolabus a Lucca esiste da anni e se è sentito da molte famiglie è anche perché l'amministrazione comunale di centrodestra fa di tutto per aggravarlo. Basti pensare alle tariffe: non soltanto sono tra le più care in Toscana, ma addirittura non si prevedono agevolazioni o riduzioni di sorta per chi ha più figli. A Lucca il servizio costa 210 euro l'anno per ogni figlio; nessuno sconto è previsto se una famiglia intende usufruire soltanto del viaggio di andata o soltanto del ritorno, così come deve pagare tariffa piena se ha due o tre bambini che vanno a scuola. A Prato il costo è più o meno lo stesso, 205 euro, ma si può optare per il solo viaggio di andata o di ritorno pagando la metà; sono inoltre previste varie esenzioni in base al reddito. A Pisa il costo è di 180 euro, ma se i figli sono due si scende a 120 euro per ciascuno e a 90 se sono tre. A Viareggio la tariffa è di 155 euro l'anno, che si riduce alla metà se il bambino fa solo il viaggio di andata o quello di ritorno. A Massa pagano appena 80 euro l'anno. E cosa dire delle tariffe per la mensa scolastica? Nel comune di Lucca, oltre a dover sborsare una cifra alta più che altrove, non sono previste esenzioni o riduzioni in base al reddito (come avviene, per esempio, a Pisa) o al numero dei figli (vedi ancora Pisa o Massa). Riteniamo pertanto giuste le proteste delle famiglie. Chiediamo all'amministrazione comunale di centrodestra di impostare una politica delle tariffe per trasporto scolastico e servizio di mensa che preveda riduzioni per le famiglie con più figli e per i bambini disabili e una diversificazione delle tariffe in base al reddito e al principio della progressività dell'imposta. Il centrodestra promette tanto, fa tanti bei discorsi sulla famiglia, ma all'atto pratico per la scuola pubblica non fa niente; anzi, a livello nazionale taglia i fondi (per darli agli istituti privati) e a livello locale non pensa ad agevolazioni che sarebbero necessarie.
Ds Unione Comunale

«Nilde Iotti» Lucca


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