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Blackout: alcune ipotesi
by Skeptic Monday, Sep. 29, 2003 at 3:43 AM mail:

..

Tante coincidenze.
Innanzitutto quella della "notte bianca" romana, un evento unico che coincide con un blackout ancor più unico. Ah, "notte bianca" voluta dal sindaco Veltroni, che il giorno del blackout a New York si trovava... a New York ! USA, UK, Danimarca, Svezia e ora l'Italia... un'altra coincidenza ?

Prove tenciche di sabotaggio ?
http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_8887.html

Perchè tenevamo le centrali spente ?
http://213.215.144.81/public_html/esclusivo.html

Per farci pagare di più ?
http://italy.indymedia.org/news/2003/09/388827.php

Per spingere sul nucleare ?
http://italy.indymedia.org/news/2003/09/388822.php

Come può essere il nucleare la soluzione se USA e UK sono stati da poco colpiti da blackout simili ?
http://italy.indymedia.org/news/2003/09/389149_comment.php#389156

Forse allora la soluzione è liberalizzare ?
http://lists.mutualaid.org/pipermail/open-economy/2003-August/000104.html

C'è chi sostiene il contrario
http://lists.mutualaid.org/pipermail/open-economy/2003-August/000103.html

Perchè il 16 agosto il presidente del GRTN Bollino riferendosi all'effetto domino dichiarava che "un evento del genere in Italia non potrebbe succedere, perché abbiamo un protocollo di soccorso e interconnessione con altri Paesi europei che è molto stringente, essendo soggetto a regole europee. Insomma c'é una cooperazione consolidata, e in caso di crisi la messa a disposizione di potenza da gestore a un altro gestore interconnesso é una prassi ben codificata e utilizzata.

Inoltre, in Italia non abbiamo una rete elettrica così obsoleta come quella che gli Stati Uniti dicono di avere" ?
http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=29222
http://www.cnnitalia.it/2003/ITALIA/09/28/1119bollino/

E' cambiata radicalmente la situazione in meno di due mesi ?
O forse Bollino non sa di cosa parla ?
Insomma, il sovraccarico non c'è stato e la rete italiana è perfettamente in grado di sopportare eventi anomali. Allora cosa è stato ?
http://italy.indymedia.org/news/2003/09/389176_comment.php#389194

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veltroni porta' sfiga?
by surrealismo Monday, Sep. 29, 2003 at 10:33 AM mail:

scusa ma dal tuo articolo si evince, tra l'atro, che veltroni porti sfiga. sara' tutta colpa sua? :)

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Qualche risposta
by Truman Monday, Sep. 29, 2003 at 11:27 AM mail: truman@happyworld.it

Dopo aver raccolto un po' di informazioni, comincio ad avere qualche idea.
1) Bisogna partire dal concetto che, al momento del blackout, c'era una richiesta di elettricità abbondantemente inferiore al normale. In queste condizioni, quasi tutte le centrali italiane erano spente ed il personale stava a casa per godersi il week-end.
(2) Tutto ciò ha senso solo se si ragiona in termini economici. L'energia nucleare francese costa meno di quella prodotta in Italia, per cui si è preferito utilizzare tale energia piuttosto che tenere accese le centrali italiane.
(Presumibilmente stavamo importando energia dalla Slovenia, oltre che dalla Francia, anche in questo caso i costi sono inferiori perchè la Slovenia non si preoccupa nel costruire centrali a carbone).

3) E' evidente che considerazioni relative alla continuità della fornitura avrebbero consigliato scelte diverse, ma la forzatura a suddividere la produzione dalla gestione, con la creazione di due aziende separate (GRTN ed Enel) ha portato a frammentare i problemi, nell'illusione che costringendo ognuna delle due ad ottimizzare i profitti, si sarebbe avuto un servizio migliore. In realtà si è solo creata una divisione artificiosa che rende difficile coordinare la produzione con la distribuzione e individuare le colpe in caso di black-out catastrofici. (Insomma: di chi è la colpa se tutte le centrali sono spente?)
4) L'effetto domino in questo caso può esserci stato, perchè tutte le capacità dell'organizzazione erano orientate a gestire i picchi di consumo (=business) e non i minimi.
Quindi, mentre due mesi fa c'era una task force giornaliera che riusciva a gestire in modo ottimale consumi elevatissimi, perchè tutte le variazioni di carico e di produzione erano in percentuale abbastanza basse, domenica la rete era praticamente abbandonata (non c'era business), i dipendenti stavano a casa (perchè pagare lavoro straordinario e notturno?) e una percentuale elevatissima del carico (credo almeno il 50%) era appoggiata sui surplus produttivi francesi.
In queste condizioni l'interruzione della fornitura ha provocato uno sbalzo così forte da far saltare tutti gli interruttori e quindi da spegnere le (pochissime) centrali in funzione.
5) Mi sembra chiaro a questo punto che il modello di interconnessione su cui sta andando la rete porta ad aumentare i profitti, perchè si prende l'energia dove costa meno, ma aumenta i rischi nei momenti di basso consumo. Una gestione estremamente attenta delle ore notturne e dei week-end potrebbe diminuire molto i rischi, ma riporterebbe molto in alto i costi.
6) Le considerazioni precedenti dovevano essere ben chiare da tempo agli esperti. In pratica le reti elettriche sono diventate più fragili per motivi economici. Da qui dipende il fatto che il dolo non può essere escluso, perchè qualcuno doveva sapere che aprendo, anche per distrazione, gli interruttori sulle linee francesi, la rete italiana sarebbe andata al collasso.

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ovvio
by unca Monday, Sep. 29, 2003 at 2:29 PM mail:

mi pare talmente ovvio che si tratta di "incidenti" provocati a arte dalle autorità per qualche non troppo oscuro motivo psicosociale, non si spiega il fatto che improvvisamente vi siano avvenimenti del genere, osservate poi il tipico giochino del "te lo direi perchè è successo ma sono cose complicate non capiresti", che fanno i giornali.
l'ìpotesi più probabile resta quella che vede un cartello di industriali già concessionari di permessi per costruire nuove centrali, credete veramente che se la corporazione dei tabaccai può ucciderci lentamente ed a norma di legge, quella dei produttori di energia non possa controllare un ex banchiere come Ciampi e trasformarlo nell'orsociro che gli schiacci il pancino e dice "Nuove centrali"?
Non fanno neanche sforzi per glassare la cacca, la mettono giusto sullo stecchetto e ce la servono, chi ha conservato la capacità di un pensiero lucido può non inorridire di fronte a decine di testate giornalistiche che recitano "cade un albero in svizzera, Italia al buio", c'entra poco la serietà dell'informazione, qui siamo al "me l'ha mangiato il cane il compito signora maestra", ho paura veramente di trovarmi nella situazione per cui andremo in guerra contro i cinesi perchè il riso alla cantonese fa alzare il colesterolo.
Non ribattete che degli industriali non avrebbero interesse a staccarsi la corrente, dagli anni sessanta in poi non hanno più avuto il problema di come produrre beni, cercano solo il modo di venderli e qualche miliardo di euro di alimentari invendibili è una manna dal cielo per l'economia.

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