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Potrebbero essere nove i morti negli ultimi scontri in Bolivia | |
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by imc italy Sunday, Oct. 12, 2003 at 10:56 PM | mail: |
Forse nove i morti nelgi scontri di oggi: lo sostiene il leader dei cocaleros Morales
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l'analisi della situazione secondo le agenzie di stampa italiane | |
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by imc Sunday, Oct. 12, 2003 at 10:57 PM | mail: |
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l'analisi della situazione secondo le agenzie di stampa italiane 2 | |
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by imc Sunday, Oct. 12, 2003 at 10:58 PM | mail: |
Dopo un mese di tensioni legate alla 'guerra del gas', la crisi in Bolivia e' precipitata oggi nel caos piu' totale mentre il governo ha deciso di stroncare le proteste utilizzando le forze armate che hanno fatto uso delle armi d'ordinanza a El Alto, con un bilancio provvisorio di sei morti e decine di feriti. In tutto, il conflitto interno boliviano ha generato finora 15 morti e molte decine di feriti, oltre a danno di grande rilievo all'economia nazionale. La svolta nel braccio di ferro fra il presidente Gonzalo Sanchez de Lozada e l'opposizione, che non ne vuole sapere del progetto di esportare gas a Usa e Messico, e' avvenuta ieri sera quando il portavoce governativo Mauricio Antezana ha annunciato la militarizzazione di El Alto, citta' sede dell'aeroporto internazionale e passaggio obbligato verso la capitale, La Paz. Antezana, che ha escluso che la misura possa essere interpretata come uno 'stato d'assedio regionale', ha spiegato che essa si e' resa necessaria per bloccare ''un tentativo di colpo di stato ispirato dal leader dell'opposizione, Evo Morales, in combutta con agenti stranieri''. Senza mezzi termini, il ministro della sanita', Javier Torres, ha accusato Morales di aver cercato finanziamenti in Libia e in altri paesi per sviluppare l'attivita' sediziosa. Da parte sua il leader del Mas ha respinto le accuse e chiesto ai soldati, agli ufficiali di grado intermedio e agli agenti di polizia di pensare al futuro del paese aderendo alle manifestazioni in corso del paese. ''Il governo - ha detto - non risponde alle richieste del popolo e anzi si prepara ad un bagno di sangue dalle imprevedibili conseguenze''. L'iniziativa di militarizzare El Alto e' stata come un secchio di benzina su un braciere ardente, perche' tutti i settori di El Alto erano gia' in fase di fibrillazione massima, dopo gli incidenti di giovedi' con un gruppo di 800 minatori che avevano causato due morti. Nessuno sa come siano andati veramente i fatti, pero' fin dalle prime ore di oggi reparti dell'esercito e della polizia in tuta mimetica sono entrati in azione per disarticolare la protesta e sbloccare il traffico paralizzato da giorni che ha fra l'altro lasciato senza carburante la capitale. La popolazione di El Alto ha resistito, e il centro cittadino e' divenuto un campo di battaglia, in cui secondo varie fonti giornalistiche l'esercito ha usato pienamente, oltre ai lacrimogeni e agli sfollagente, le armi di ordinanza, e perfino mitragliatrici. Addirittura, ha assicurato l'agenzia Bolpress, gli spari sono avvenuti anche da un elicottero militare. Alcune testimonianze parlano di un'operazione capillare dei reparti dell'esercito che hanno agito cercando gli oppositori fino dentro le case. La situazione si e' fatta drammatica per l'impossibilita' da parte della Croce Rossa di intervenire in soccorso dei feriti che sono rimasti a lungo stesi sui marciapiedi, o trasportati con una sola barella disponibile, mentre le emittenti radiofoniche ripetevano richieste di sangue e di plasma. Nessuna televisione ha potuto portare le telecamere fino sul luogo degli incidenti e quindi e' stato possibile solo apprezzare da lontano il fumo intenso e bianco dei lacrimogeni e quello nero e appiccicoso dei pneumatici incendiati agli incroci del centro dai manifestanti. Commando di contadini, hanno indicato le emittenti radiofoniche, si sono trasferiti a La Paz, dove ora potrebbero continuare gli scioperi e le proteste. E' molto probabile inoltre che ora lo sciopero a tempo indeterminato indetto lunedi' 29 settembre dalla Centrale operaia boliviana (Cob) si intensifichi, ed al riguardo hanno annunciato la loro adesione dalle prossime ore anche i sindacati degli autotrasportatori e dei panificatori. |
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