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SCIOPERIAMO IL 24/10 e il 7/11
by coord. ANARCHICI e LIBERTARI pisa Wednesday, Oct. 22, 2003 at 9:48 PM mail: arealibertaria@tiscali.it

SCIOPERIAMO IL 24 OTTOBRE ED IL 7 NOVEMBRE PER DIFENDERE LE PENSIONI E PER RIPRENDERCI LA VITA

SCIOPERIAMO IL 24 OTTOBRE ED IL 7 NOVEMBRE
PER DIFENDERE LE PENSIONI E PER RIPRENDERCI LA VITA

Ancora una volta le pensioni. Si rapinano i lavoratori colpendoli nel loro lato più debole: la prospettiva della propria vecchiaia.
Negli anni ’90 i governi di Centro-sinistra in nome dell’entrata dell’Italia in Europa hanno tagliato le pensioni, costringendo milioni di persone a restare al lavoro o a farsi una pensione privata. Già oggi dopo le riforme realizzate dai governi Dini e Prodi, un lavoratore giovane andrà in pensione con circa il 50% dell’ultimo stipendio. Ora è il governo delle destre che, spinto dagli industriali e dalle banche, si appresta a finire il lavoro sporco cominciato dalle “sinistre”. Del resto già sul terreno della precarizzazione del lavoro, la famosa Legge Biagi non ha fatto altro che terminare il lavoro cominciato dal Governo Prodi con il famigerato Pacchetto Treu che nel ’98 introdusse in Italia il lavoro interinale.

IL PROGETTO DI RIFORMA DELLE PENSIONI PRESENTATO DAL GOVERNO BERLUSCONI PREVEDE CHE:

- dal 2008 si potrà andare in pensione di anzianità solo con 40 anni di contributi (pensiamo a cosa vuol dire lavorare 40 anni in fonderia, alla pressa o nell’edilizia, ma anche davanti ad un terminale di computer);

- non ci sarà più la liquidazione, in quanto sarà obbligatoriamente data ai fondi pensione privati (e l’esperienza degli USA ci insegna che i lavoratori non avranno alcuna garanzia di rivedere indietro una lira);

- saranno ridotti i contributi che i padroni devono versare per i nuovi assunti e ciò vuol dire in soldoni che chi entrerà nel mercato del lavoro da domani una pensione non ce l’avrà proprio.

Il nuovo attacco alle pensioni si sovrappone ad una situazione sociale già di per sé disastrosa: l’aumento vertiginoso dei prezzi ha falciato pesantemente i consumi delle famiglie più povere, la precarizzazione del lavoro rende il futuro dei giovani sempre più incerto, milioni di lavoratori aspettano da anni il rinnovo del contratto, la sanità, la scuola e i sevizi sociali sono ormai ridotti all’osso dopo un quindicennio di tagli continui.
La Finanziaria 2004, se verrà approvata, aggraverà ulteriormente questa situazione, perché prevede tagli ulteriori agli enti locali e quindi ai servizi sociali, riduzione dei posti di lavoro nel pubblico impiego e quindi disoccupazione ed infine tagli ad una serie di sussidi tra cui, vergogna delle vergogne, quelli per i lavoratori esposti all’amianto.

CONTRO QUESTA RINVIGORITA ARROGANZA DEL POTERE È INDISPENSABILE REAGIRE A COMINCIARE DALLE 2 GIORNATE DI SCIOPERO GENERALE GIÀ PROCLAMATE:

-il 24 ottobre scioperano CGIL, CISL e UIL per sole 4 ore, ma nella stessa giornata scioperano per tutto il giorno una parte dei sindacati di base (CONF. COBAS, SIN COBAS e RdB Sanità Toscana);

-il 7 novembre è invece sciopero generale di tutto il giorno proclamato da gran parte dei sindacati di base (CUB, SLAI COBAS E USI).

NOI ANARCHICI E LIBERTARI RITENIAMO GIUSTO ED IMPORTANTE PARTECIPARE AD ENTRAMBE LE SCADENZE DI LOTTA E QUINDI INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI A SCIOPERARE E A SCENDERE IN PIAZZA SIA IL 24 OTTOBRE CHE IL 7 NOVEMBRE!!!

Ma la lotta non può fermarsi alle grandi scadenze generali. E’ necessario costruire giorno per giorno una opposizione sociale autonoma dalla sinistra istituzionale, che combatta aspramente il governo Berlusconi, preparandosi a combattere qualunque governo che venga dopo di lui.


COORDINAMENTO ANARCHICI E LIBERTARI PISA

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meditate prima
by Momo Thursday, Oct. 23, 2003 at 11:23 AM mail:



Contro lo stato e il capitalismo, azione diretta!



Nel teatrino dei quotidiani e dei telegiornali, la parte dei "cattivi" la stanno facendo i capi dello strombazzante carrozzone confederale di CGIL-CISL-UIL, che vorrebbero accreditarsi come i difensori dei diritti del lavoro, quando in realtà non lo sono da un bel pezzo, se mai in passato lo fossero stati qualche volta.

Non lo sono stati firmando gli infami accordi di luglio del ‘92 e del ‘93, i primi a bloccare la crescita dei salari nell'ultimo decennio, non lo sono stati arrogandosi il monopolio della rappresentanza con la truffa delle RSU.
Non lo sono stati ai tempi del governo Dini, la cui controriforma pensionistica, passata con il loro sostanziale avvallo, non è che la matrice di quel che sta facendo Berlusconi (che in realtà ha sostanzialmente preso lo schema del ‘95 per farlo viaggiare più velocemente).
Non lo sono stati in cinque anni di provvedimenti antipopolari, guerrafondai e clericali dei governi di centrosinistra, quando hanno pensato bene di tenere bassa la cresta per convenienza politica, facendo passare quel pacchetto Treu con cui si legalizzava il lavoro in affitto e si dava un colpo tremendo ai diritti delle ultime generazioni di lavoratori e lavoratrici, che hanno visto in quegli stessi anni ridimensionarsi notevolmente tutti i servizi, le garanzie e le prospettive.
Non lo sono adesso che chiamano i lavoratori all'ennesima pagliacciata del 24 ottobre, uno sciopero generale finto (di sole 4 ore) che serve solo a rafforzare il loro apparato di opportunisti e burocrati, e forse ad avere una fetta il più grande possibile dell'appetitosa torta della previdenza integrativa, alla cui gestione non contano certo di restare estranei.


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