-
Vogliamo pubblicamente esprimere solidarietà ed appoggiare la lotta di due categorie di lavoratori che in questo momento rivestono una notevole importanza.
Quella dei ferrotranvieri che, dopo due anni di promesse non mantenute, hanno deciso di scioperare anche senza rispettare le norme, talvolta assurde, della commissione di garanzia prevista dalla legge 146 che regolamenta il diritto di sciopero. Chi si è stracciato le vesti condannando gli scioperi spontanei di Milano e Torino in difesa degli utenti, dovrebbe dire qualcosa su chi tollera tutti i giorni un servizio pubblico che è una vergogna in quanto non garantisce né la mobilità che una moderna città richiede, né l’abbattimento dell’inquinamento che ci avvelena. La loro vertenza per la chiusura del contratto è importante per tre motivi: 1-perché chiedono salari decenti per vivere dignitosamente; 2-perché difendono un servizio pubblico a disposizione dei cittadini dalle smanie di privatizzazione a vantaggio di poche aziende. 3-perché stanno difendendo il diritto di sciopero che da parte di Confindustria e governo è messo in discussione; oggi è attaccato il loro diritto, domani potrebbe essere il nostro.
Quella dei pompieri. Anche loro aspettano da anni che le promesse di salari decenti siano mantenute. In più lottano perché il loro corpo non sia militarizzato: il governo vuole trasformare quello che è un servizio di “protezione civile” in “difesa civile”, chiedendo anche il loro impegno nella lotta al terrorismo, equiparandoli a forze di polizia o all’esercito. In questo momento che la guerra si spande nel mondo come un fluido lubrificante per questa globalizzazione contro gli esseri umani, è importante essere al loro fianco per dire ancora il nostro NO ALLA GUERRA, sia militare che sociale.
Facciamo appello anche a tutti gli altri movimenti che lavorano per un altro mondo possibile (Laboratori, Fori, Reti, Parrocchie, Associazioni…) per far nascere momenti concreti di solidarietà per questi lavoratori che, in qualche maniera, ci rappresentano tutti. Tutti, come i tranvieri e i pompieri, siamo lavoratori ed utenti, tutti vediamo le nostre condizioni di vita che declinano paurosamente. Tutti siamo minacciati dalla barbarie della guerra e della povertà. Tutti insieme dobbiamo far crescere un movimento che dia idee e valori ad una civiltà che sta tristemente agonizzando sotto il dispotismo del profitto.
Forum Sociale Fiorentino
|