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Fuori l'esercito dalla nostra comunità!
by Luca Martinelli Friday, Jan. 09, 2004 at 7:41 PM mail: gabbianodelbosco@virgilio.it

Un resconto dell'azione della comunità indigena di Emiliano Zapata, Mun. di Tila, Zona Norte del Chiapas, contro l'accampamento militare installato sul territorio ejidale.

08 GENNAIO 2004 Emiliano Zapata, Municipio di Tila, Zona Norte de Chiapas
FUORI L’ESERCITO DALLA NOSTRA COMUNITA’

di Luca Martinelli

Lasciamo San Cristobal de Las Casas nel buio delle cinque del mattino.

Con 3 camionette ed un eroico maggiolino muoviamo la piccola carovana formata dalle organizzazioni di difensori dei diritti umani (la Red de Defensores Comunitarios ed il Centro Derechos Humanos FrayBA), dalla stampa e dalla società civile verso l’Ejido Emiliano Zapata, Municipio di Tila, Zona Norte del Chiapas.

Qui, alle 11 del mattino, è in programma una manifestazione concordata in modo assembleare dalla maggioranza delle famiglie della comunità – dalle basi d’appoggio zapatiste come da quanti sono invece affiliati al PRI o al PRD – contro l’accampamento militare che a partire dal 1995 occupa 5 ettari di terre comunitarie.

Arriviamo ad Emiliano Zapata alle 10 e mezza dopo aver attraversato una Zona Norte ove hanno proliferato nell’ultimo mese i cartelli che annunciano a coloro che salgono verso Sabanilla o Salto de Agua di trovarsi in territorio zapatista, dove comanda il popolo ed il governo obbedisce. Come commenta Hermann Bellinghausen, inviato de La Jornada, che mi ospita sulla sua Jeep, dichiarare nuovi Municipi Autonomi nella Zona Norte è un colpo molto forte che gli zapatisti porteranno all’Esercito messicano (che ha una presenza molto forte nella Zona) ed ai gruppi paramilitari (in particolare quello di PAZ Y JUSTICIA che controlla molte delle comunità della Zona). Nel contempo, gli zapatisti dovranno portare attenzione agli attacchi che potranno subire e farsi trovare ben pronti.

Uomini e donne ci accolgono in strada, al centro del paese, e da lì ci muoviamo assieme verso l’accampamento del 31° reggimento di fanteria delle 39° Zona Militare, schierandoci di fronte al filo spinato che ne protegge l’ingresso. Rapidamente arrivano una ventina di soldati in assetto anti-sommossa, alcuni armati di fucile ed un paio con videocamere e macchine fotografiche. Uomini e donne delle comunità chol rispondono a gran voce alla domanda più volte ripetuta da uno di loro, “Cosa vogliamo companeros?”, “Che se ne vada l’Esercito! Fuori l’Esercito dalla Comunità!”.

Le autorità dell’ejido leggono ad alta voce alcuni messaggi di denuncia indirizzati ai comandanti della postazione militare ai quali più volte era stato richiesto – inutilmente – un incontro per discutere dei problemi causati dalla presenza dell’accampamento nella comunità.
"Appena arrivati, i soldati iniziarono a cercare le donne nelle case ed a fumare maryuana sul ponte. Fanno fumare alcuni bambini e li obbligano ad avere relazioni sessuali con le prostitute che arrivano alla base militare. Hanno riportato l’alcol che già era stato bandito dalla comunità”. Sono arrivati anche a ferire un bambino gettandolo da un hummer e non hanno mai indennizzato la famiglia anche se il colonnello si compromise a farlo.
“Molte delle nostre figlie sono state sedotte dai membri dell’esercito e poi abbandonate. Alcune volte con figli piccoli”.
L’esercito, che entrò nella comunità per “salvaguardare la pace, mantenere l’ordine ed evitare il commercio di droghe”, ha in realtà causato pesanti divisioni all’interno della stessa. Alcune famiglie – quelle che gestiscono le tiendas dove i militari comprano biscotti o bibite, quelle che lavano i vestiti dei militari – non sono d’accordo con l’allontanamento dell’accampamento e lo dimostrano lanciando pietre contro il corteo mentre questo si stava ritirando dall’accampamento militare, dopo aver consegnato le lettere con le quali intimano alle autorità militari di sgomberare entro 2 settimane.
Il tenente, che è in questo momento il responsabile della base, firma “RICEVUTO” sugli atti elaborati dall’assemblea dell’ejido che gli vengono consegnati e promette di riferire ai suoi superiori dato che “i colonnelli non sono al momento presenti”.
“Se il 22 di gennaio non avranno smantellato le postazioni, torneremo tutte e tutti per esigere che lo facciano! Siamo in grado di governarci da soli; voi, che avete occupato le nostre terre per ordine dei vostri padroni, non ci servite”, concludono le autorità dell’ejido, di una delle tante comunità del Chiapas stanche delle false promesse di ritiro delle postazioni militari da parte dell’Esercito messicano.




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non prendere il potere
by Garabombo Tuesday, Mar. 02, 2004 at 10:40 AM mail:

beh, speriamo che cominciamo a renderci conto che la teoria della non presa del potere è una gran cazzata, e che forse Lenin ha ancora ragione!!!

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leninista del cazzo
by anarcozapatista Tuesday, Mar. 02, 2004 at 11:30 AM mail:

leninista del cazzo , impara un poca di umilta' nei confronti di questa gente che fa resistenza da dieci anni...certo tu sei molto piu' acculturato e leggi marx e lenin e molti di loro non sanno ne' leggere ne' scrivere ma ti garantisco che tu sei l'ignorante e loro sono quelli che hanno da insegnarci...parlo per esperienza personale.
o se no, mettete in piedi una struttura armata che coordina trecento-quattrocentomila persone e un esercito di cinquemila e poi potrete parlare alla pari con loro. fino a quella volta, impara a portare rispetto a chi e' diverso da te

e mi sono trattenuto perche' volevo scrivere: impara a portare rispetto a chi e' migliore di te.

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sesso droga e rock-n-roll
by * Tuesday, Mar. 02, 2004 at 2:32 PM mail:

Bè però un esercito che ti regala canne e ti fa pure scopare...

I bambini sono obbligati a fumare?
Le domme locali sono infastidite dalle advance o lo sono solo gli uomini.

A dimenticavo poi bevono...

Non è che magari ascoltano anche rock-n-roll...

Avete già avvisato Amnesty int.?

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se non conosci
by anarcozapatista Tuesday, Mar. 02, 2004 at 2:55 PM mail:

se non conosci la realta' del posto almenoo stai zitto!
le comunita' indie hanno un equilibrio molto delicato. vivono in situazioni di estrema poverta, e fra l'altro il corpo degli indios reagisce in modo diverso dal nostro all'alcool, per loro e' molto piu' devastante come per noi la coca e' molto piu' devastante che per gli andini.
per questo gli zapatisti hanno vietato alcool e droghe nelle comunita', e ti ricordo che sono comunita' a cui si sceglie liberamente di appartenere: accanto alle comunita' zapatiste ci sono le altre dove ci si puo' ubriacare e drogare ...ed hanno infiniti problemi di violenza sulle donne e sui bambini, uno zapatista non puo' picchiare la moglie ne' i figli . E per di piu' sono societa' tendenzialmente egualitarie. introdurre in un contesto del genere una forza di occupazione esterna e' dannoso per la societa' che si sta tentando di costruire, e' dannoso per le persone. Sai cosa significa per una donna india rimanere incinta senza un padre per suo figlio? Non dico dal punto di vista morale e neanche dell'accettazione sociale...dico dal punto di vista del mantenimento del bambino. Significa rovinare la vita di quella donna. Tu puoi anche fare lo spiritoso...ma puoi continuare a dire cazzate e sentirti il piu' figo oppure puoi pensarci su...o magari leggere qualcosa sullo zapatismo e andare la' a vedere, poi forse capirai qualcosa. Ma dubito che tu ne abbia voglia.

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... per non dimenticare
by sognatore Thursday, Mar. 04, 2004 at 1:04 PM mail:

si, bevono fumano e scopano!
eh ma ti sei mai chiesto cosa possono portare oltre 500 anni di colonizzazione spagnola prima e americanal dopo?
te che faresti? bevi? fumi? o ti fai scopare?????
complimenti!

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Pro Anarcozapatista
by Marco Tuesday, Jun. 01, 2004 at 10:26 AM mail:

Solo per condividere e sostenere quanto detto da Anarcozapatista. Sono da poco tornato dal Chiapas, ho fatto un viaggio alla routard: dormito, mangiato e bevuto con i messicani. Mi sono informato ed ho cercato di capire. Ho cercato di non lasciarmi smuovere presuntuosi pregiudizi. Alla fine, dopo aver percorso oltre 3000 Km di strade costruite in un posto tanto bello quanto difficile ho capito..... ho capito che ad ogni Km percorso e ad ogni parola ascoltata io ho IMPARATO. Eh sì cari "Sognatori" cari "*" e cari "Garabombo" la presunzione è il male delle nostre civiltà "civilizzate" e l'ignoranza è il comune denominatore degli individui che le compongono.
Se facevate spirito vi consiglio di evitare perchè non siete all'altezza: non sapete che fare spirito intelligente è molto più difficile che parlare di cose serie e tristi? Ma ho l'impressione che siate molto giovani e pensiate alle canne, all'alcool ed alle scopate come fatti di casa vostra del venerdi sera. Provate a chiedere alla mamma se il prossimo inverno vi paga un viaggio nel Chiapas (a proposito sapete che è in Messico vero?)sempre che la stessa vi dia il benestare.
Saluti a tutti
Marco

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