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LA LOTTA CONTINUA FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E SI GENERALIZZERÀ
by Giorgio Riboldi Slai COBAS Regione Lombardia Tuesday, Jan. 13, 2004 at 9:59 AM mail:

SOLIDARIETA’ ATTIVA E MILITANTE AI TRANVIERI IN SCIOPERO E IN LOTTA

COMUNICATO STAMPA di GIORGIO RIBOLDI
(Coordinamento Nazionale Slai Cobas e Componente Rsu Regione Lombardia)

Milano, 12 gennaio 2004

SOLIDARIETA’ ATTIVA E MILITANTE AI TRANVIERI IN SCIOPERO E IN LOTTA

LA LOTTA CONTINUA FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E DA DOMANI SI GENERALIZZERÀ

LO SCIOPERO DEI TRANVIERI E’ SOLO L’INIZIO DI UNA LOTTA PIU’ GENERALE PER AUMENTI SALARIALI DI TUTTE LE CATEGORIE, PER BLOCCARE LA CONTRORIFORMA DELLE PENSIONI E PER LA CADUTA DEL GOVERNO BERLUSCONI-PREVITI

ESTENDERE LO SCIOPERO AD ALTRE CITTA’ E ALLE ALTRE CATEGORIE DI LAVORATORI

LA MOBILITAZIONE DEI TRANVIERI MILANESI costituisce l’inizio della lotta di tutti i lavoratori contro il crescente impoverimento, contro l’erosione continua dei salari, contro l’accentuarsi delle ingiustizie sociali e della corruzione del sistema e contro uno stato e un governo, rappresentato dalla banda di fuorilegge del “governo” Berlusconi-Previti, che ha costruito la sua legittimità internazionale partecipando alle guerre di aggressione contro l’IRAQ, l’Afghanistan e il Kosovo.
OGGI È UN’ ALTRA GIORNATA ECCEZIONALE PER I TRANVIERI MILANESI.
Il livello di coscienza di classe raggiunto ha permesso di organizzare una giornata di sciopero al fuori e al di là di ogni vincolo riduttivo del diritto di sciopero. Ricordiamo che, fino a prova contraria, lo sciopero è un diritto individuale sancito dalla Costituzione repubblicana e antifascista.

I TRANVIERI NON STANNO VIOLANDO ALCUNA NORMA. Sono il governo, l’ATM, Albertini e De Corato ad essere spudoratamente fuori legge.

I TRANVIERI STANNO LOTTANDO PER RIAPPROPRIARSI DI DIRITTI SALARIALI ACQUISITI E SANCITI DA PRECISI ACCORDI CHE SONO VIOLATI DALLA CONTROPARTE, DAL GOVERNO E DAL COMUNE DI MILANO. Infatti ricordiamo che i tranvieri sono in sciopero autorganizzato per :
1) Far rispettare l’adeguamento salariale calcolato sull’inflazione programmata annuale, così come previsto, peraltro, dagli accordi di concertazione del 1993 più volte contestati dai lavoratori.
2) Recuperare gli arretrati del 2002-2003 pari a circa 3000 euro.
3) Riapertura della trattativa per il Contratto Nazionale, garantendo la presenza dei soggetti sindacali effettivamente rappresentativi dei lavoratori. Non ci potrà essere alcuna trattativa senza la presenza del coordinamento dei sindacati autorganizzati ed extra-confederali, i cui militanti sono stati decisivi nell’organizzare questo livello di scontro.

Questi sono obiettivi minimi e ragionevoli, che essendo stati disattesi, hanno costretto i lavoratori ad adottare forme di lotta radicali per farsi ascoltare.

Tutte le avanguardie, i soggetti, le strutture autonome, i COBAS (Comitati di Base) e i vari collettivi che si costituiscono in queste circostanze di scontro sociale, sono i soggetti con cui la controparte ed il nemico di classe devono fare i conti. La mediazione sociale, la concertazione e le politiche di moderazione salariale e subordinazione sociale sono state fatte saltare.

Bisogna andare fino in fondo allargando la solidarietà e il fronte di lotta!

COSTRUIAMO CONSIGLI UNITARI OVUNQUE, DEMOCRATICAMENTE ELETTI E PRESCINDENDO DALL’APPARTENENZA ALLE SINGOLE SIGLE SINDACALI

Trattare solo con CGIL-CISL-UIL-CISAL-UGL non serve, perché ormai rappresentano solo una minoranza dei tranvieri!
Il tecnocrate autoritario Albertini, il fascista De Corato, la giunta berlusconiana di Milano, il gruppo dirigente ATM che sono i principali responsabili di questa situazione DEVONO DIMETTERSI, se si vuole che si apra uno spiraglio di trattativa!

- Nel caso si dovesse manifestare qualsiasi forma di repressione contro i tranvieri, prepariamoci affinché scatti tempestivamente uno sciopero generale di solidarietà, fino al ritiro dei provvedimenti.
- Eventuali precettazioni possono e potranno essere annullate nei fatti e rese ininfluenti e inefficaci, se si mantiene questo livello di partecipazione e di unità fra tutti i lavoratori del trasporto e non solo!
Non facciamoci intimidire!
Non abbiamo nulla da perdere
- La lotta dei tranvieri rappresenta una prima fase della riscossa di tutti i lavoratori salariati e stipendiati, a partire da quelle categorie che non hanno ancora rinnovato il contratto o che comunque sono in sofferenza salariale, come i metalmeccanici, le autonomie locali, gli insegnanti, la sanità e molte altre, vittime della moderazione salariale degli ultimi 15 anni!
- Sia ripristinata la scala mobile o un meccanismo analogo che garantisca l’adeguamento salariale al costo della vita.

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bologna solidale
by vag61 Tuesday, Jan. 13, 2004 at 12:10 PM mail:

SOLIDALI CON I COMPAGNI ARRESTATI, UNITI AI LAVORATORI NELLE LOTTE


RECLAMARE DIRITTI, PRETENDERE DIGNITA'


VAG61 si unisce al coro di solidarietà nei confronti dei compagni arrestati a Roma. Un arresto che ci inquieta perchè immotivato, irrazionale e quindi puramente repressivo e intimidatorio. Un arresto che ci sembra abbia tra i suoi scopi principali il tentativo di intimidire le attività di IN ACTION che opera nella direzione, che condividiamo, del reclamare e del riprendersi i propri diritti (tra cui appunto la dignità di avere una casa e degli spazi di socialità) .
ci sembra che in questa stessa direzione di lotta dal basso vada la protesta degli autoferrotramvieri cui esprimiamo altrettanta solidarietà. quando le aziende non rispettano i propri doveri nei confronti dei lavoratori e quando i sindacati confederati tradiscono il mandato dei lavoratori stessi, è naturale e sacrosanto che questi ultimi difendano i propri diritti e la qualità della propria vita anche al di fuori delle leggi che regolamentano lo sciopero, reclamando e pretendendo ciò che gli spetta.
Le lotte per i diritti, per la casa, per la scuola, per l'informazione,per la dignità del lavoro, per gli spazi sociali, per l'ambiente, per la libera migrazione, per la pace e tutte le altre battaglie che giornalmente combattiamo nascono dalla nostra indignazione, dalla nostra incredulità di fronte al mondo orribile che ci stanno preparando, nascono dal profondo di noi.
Per questo semplice motivo non è con gli arresti e non è con le precettazioni che verranno fermate le istanze e le lotte di chi vive in questo paese, di chi si indigna, di chi è in movimento.
Chi ha alzato la testa non ha nessuna intenzione di riabbassarla.


i compagni e le compagne di vag61

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