nel mezzo della situazione scardinando i meccanismi e, speriamo, facendo saltare il piano area pattumiera.
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Mentre, il comitato per il mantenimento del sito produttivo di Isola di Cannara, grazie alle pressioni esercitate riesce a far riaprire i tavoli istituzionali e, comunque, a riportare la vicenda Ferro all’attenzione dei politici, a livello Comunale, Regionale e Nazionale, esce un articolo sul Giornale dell’Umbria che infiamma la situazione. Il connubio tra una proprietà che non può dare garanzie a livello occupazionale, specie in tempi brevi, e il sindacato che da mesi è latitante sul fronte della mobilitazione, ed infatti si è fermato a svolgere le pratiche per la messa in mobilità dei lavoratori, ci ha costretti a mettersi in moto di mattina presto.
Le buone notizie che la delegazione del comitato ha riportato da Roma e il correre da Perugia a fare proclami su video e su carta stampata, per affermare di avere la lettera della Ferro Corporation per la cessione dello stabilimento, vengono appunto congelate dalla dichiarazione congiunta tra imprenditore e Cgil. Quindi, tornano gli spettri “del qualcuno che ha intenzione di trasformare l’area industriale in una pattumiera”. Siamo più di venti a entrare in Azienda, ci ferma il delegato della Rsu della Cgil che tenta di vietarci l’ingresso perché sprovvisti dell’autorizzazione del sindacato; invitiamo il funzionario della Cgil (quello del no alla piazza,sic!) e il Sindaco di Cannara a venire in fabbrica, il primo è occupato mentre il secondo a paura di bagnarsi e ci invita nella sala consigliare. Nel frattempo, qualcuno ha avvisato i Carabinieri che ci invitano ad uscire dalla fabbrica, con molta calma andiamo in Comune. Chiediamo due cose: visionare la lettera arrivata dalla Ferro e l’impegno della Amministrazione a rispondere all’articolo apparso sul Giornale dell’Umbria. Per la prima richiesta ci viene risposto di attendere martedì, giorno che si terrà l’incontro in Regione, e per la seconda si apre una discussione di oltre un ora, fino al fatidico si del sindaco a fare un comunicato su ciò che sostengono i lavoratori aderenti al comitato, il segretario e l’assessore di Rifondazione, i consiglieri del Polo per Cannara.
Questo dovrebbe essere il senso del documento, un espressione di apprezzamento per il lavoro svolto nelle sedi istituzionali e un richiamo alla correttezza dei ruoli. L’amministrazione è la prima istituzione per quanto riguarda le scelte che avvengono sul proprio territorio, il ruolo del sindacato è ben altro e gli imprenditori devono attenersi ai tavoli istituzionali. Come da impegni presi, durante i consigli comunali aperti alla partecipazione del comitato, si ritiene prioritarià al fine della salvaguardia dei livelli occupazionali la continuità produttiva della specificità del sito.
Rimane in uno stato di non comprensione, l’assenza di rappresentanti del comitato ai tavoli istituzionali regionali, mentre ci vengono spalancate le porte della presidenza della commissione lavoro della Camera.
Mai abbassare la guardia, specie oggi che tutto si muove.
Lunedì riunione “fiume” per decidere chi torna a Roma e chi tenta di entrare alla Regione.
Cambia il vento e soffia la bufera.
Nuove solidarietà stavolta dal mondo sindacale, la Cisl è per il mantenimento della continuità produttiva e si dissocia dalle uscite avventate della Cgil.
