Le solite lame dei vigliacchi fascisti 11.04.04
Verso le 23 di domenica sera un gruppo di 4 compagni ed una compagna del C.S. O.r.so. all’altezza di via Darwin davanti alla caserma dei vigili del fuoco nel quartiere Ticinese a poche centinaia di metri dal centro sociale incrociano un gruppo numeroso di bonehead (tra i 10 e i 12).
Le due frange si avvicinano molto, sembra ormai scontato il corpo a corpo anche se l’inferiorità numerica è netta. Ma, non contenti di essere il triplo dei compagni, i vigliacchi che erano davanti tirano fuori le loro più care amiche lame. A quel punto l’unico riflesso è stato quello di cominciare a correre cercando purtroppo una via di fuga.
Tre compagni e la compagna riescono a sfuggire da quelle lame, mentre purtroppo un quarto compagno viene raggiunto e assalito da quel’ammasso di infamità che sono i fascisti,che, nonostante la superiorità numerica non si sono fermati a dargli qualche calcio e qualche pugno, ma gli hanno anche inflitto 3 coltellate, tra cui una sull’interno coscia che ha sfiorato l’arteria femorale del compagno…..
Non ci sono parole per descrivere l’accaduto, ad un’anno dall’omicidio di Dax.
Prima era una famiglia di estremisti, considerati cani sciolti non appartenenti a nessun gruppo o partito politico, ora un gruppo organizzato di una dozzina di fascisti.
Ora tirate voi le somme:
Qualche mese fa a Milano esce TuttoAntifà, una mappatura sull’estrema destra con luoghi, ritrovi, sedi e altro, che risultò molto scomoda a questa pezzaglia di individui, tra cui la lega nord in primis condanna il lavoro accusandola infamante e presentando un’altra mappatura al questore di tutti i luoghi dei compagni.
Teniamo a ricordare anche l’agguato sotto casa ai danni di un compagno della R.A.S.H. di pochi mesi fa.
Un tentato attacco di poche sere prima ,fortunatamente sventato dai compagni presenti nel luogo, al C.S. Vittoria.
La sera prima dell’ultima aggressione i compagni e le compagne hanno organizzato un’uscita in quartiere mettendo striscioni e usando fumogeni e slogan come una delle tante risposte per gli arresti dei 3 compagni accusati di antifascismo.
Tutto questo sempre dopo gli arresti e dopo la 5 giorni in memoria del compagno ucciso il 16 marzo 03, con l’occupazione di uno stabile ed il suo quasi immediato sgombero.
Dopo questo ennesimo episodio non ci resta che ribadire che l’infamità fascista non ha limiti e che questo fenomeno sta crescendo, diventando sempre più organizzato.
Questa è la situazione di Milano, che oltre ad esserci partiti come ad es. Forza Nuova, che lavora e conduce da sempre una campagna razzista e contro i soggetti e i movimenti antagonisti e antifascisti, si sono riformati questi gruppi di squadracce con in testa una cultura d’infamità.
Contro il fascismo la tolleranza è zero
L’antifascismo non si processa
Togliamo l’agibilità ai fascisti e rispondiamo alle loro provocazioni.
Officina della Resistenza Sociale, R.A.S.H. Milano
