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Iraq: quel carcere di Abu Ghurayb
by mazzetta Wednesday, May. 05, 2004 at 2:11 PM mail:

"Our guys scratch their heads and say, why would they be shelling their own people, killing their own people?" .



30 Aprile 2004 -- Il 20 aprile i resistenti iracheni avevano attaccato il carcere di Abu Ghurayb, uccidendo 14 prigioniere e ferendone un centinaio.

"Our guys scratch their heads and say, why would they be shelling their own people, killing their own people?" .

Questa la dichiarazione del Generale Kimmit sull'attacco, mentre nei nostri salotti e sul web I trogloditi si lasciavano andare a stupide ironie sull'efficienza e sull'inferiorità manifesta di questo popolo. "Perché diavolo hanno sparato sulla loro gente, perché hanno ucciso la loro gente?" Tragiche ironie e una domanda retorica.

In realtà il Generale era gia da giorni al corrente delle denuncie delle torture alle quali erano sottoposti i detenuti da parte dei bravi ragazzi che li sorvegliavano. Le orribili immagini, le facce sorridenti degli aguzzine e delle aguzzine, parlano di un lager abitato da dementi assassini e psicopatici stupratori in preda ad evidenti turbe della sessualità, gente che ha dimenticato la propria umanità, ma non di andare in chiesa la domenica Fin da gennaio la stampa araba riportava voci di questa nuova Via Tasso dell'occupazione irachena. La spiegazione reale di quell'attacco, e del suo apparente insuccesso, si trova in una piccola storia, accostata pudicamente a quella dell'attacco su qualche sito on-line.

E' la storia di un biglietto stropicciato, scritto con grafia femminile tremolante su una cartaccia. Lanciato dalla finestra del carcere sarebbe stato raccolto ed infine recapitato alla resistenza. Il messaggio diceva "liberateci o fateci avere degli anticoncezionali, non ne possiamo piu'". Per molti iracheni esiste un codice d'onore, quella donna violata e le sue compagne non potevano non essere ascoltate.

Il carcere di Abu Ghurayb è inespugnabile senza un attacco massiccio, così un gruppo di uomini, dopo mesi di notizie orribili che filtravano dalle mura del lager, il 20 aprile ha sparato una serie di colpi di mortaio contro le celle femminili, rispondendo come poteva a quella disperata richiesta. Una storia di grandi drammi umani, consumata lontano dai riflettori, sempre puntati altrove, di tutti gli specialisti nostrani; la storia di chi all'incubo della "civiltà" di quei marines preferisce la morte, di chi al sapere le proprie familiari in balia delle sevizie mostruose documentate solo ieri, dallo stesso Kimmit, ha preferito dare loro una morte pietosa.

La cosa peggiore di tutta la storia, che invece potrebbe diversi spunti morali, è che gia stamani parecchi si affannano a spiegare e a tagliare l'aria in sottili distinguo, pronti a riesumare tutte le colpe del comunismo e del fanatismo islamico in una tragica gara al ribasso di civiltà, pronti a tutto pur di riaffermare che la ragione è dalla parte dell'occidente, e che i terroristi sono bestie disumane, acuti cercatori di spiegazioni, gli stessi impegnati a dirci quanto siano pericolosi e brutti i musulmani fanatici. Non bisogna fare molta fatica per capire perché gli iracheni odiano sempre di piu' gli americani.

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by war news Wednesday, May. 05, 2004 at 2:13 PM mail:

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by war news Wednesday, May. 05, 2004 at 2:14 PM mail:

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No, mazzetta
by L'Americano Wednesday, May. 05, 2004 at 2:32 PM mail:

No mazzetta, non credo proprio.

Quale agitatore di masse (già preparate e pregiudizioevoli s'intenda) di sinistra puoi anche andare. Ma come storico, giornalista, interprete delle notizie, ti trovo così sorprendentemente di parte da far diventare "i tuoi scritti" dei raccontini per qualche rivistucola. Ma sì. Come questa, no? Come Indymedia.

Più che independent media center, direi "left winged dependent story teller".

Uno story teller, come te.

Buona fortuna,

L'Americano

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Why not? :)
by mazzetta Wednesday, May. 05, 2004 at 2:42 PM mail:




spiega perchè no :)
Dimostrami che sbaglio o mento :)
Nel caso ho sempre fatto ammenda (parliamo di sbagli)


...e "di parte" non vuol dire nulla, certo che sono di parte, la mia parte, sono più egoista di tutti, anzi, sono un benegoista convinto. (e di cosa si tratti te lo scopri da solo, che ti fa bene).

Ho capito di essere al centro delle tue attenzioni, ma se mi vuoi in qualche maniera delegittimare, devi provarne altre :)

A proposito di "story-tellers", tu sei uno di quei beoti che si erano bevuti la massa di stronzate di Bush sulla democrazia, il terrorismo e pane e figa per tutti vero?

Che mi dici di "qegli" story-tellers?


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sparito l'ammericano......
by come la nebbia........ Wednesday, May. 05, 2004 at 2:57 PM mail:




'gna fai ammmericano.....

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Ahahah....
by L'Americano Wednesday, May. 05, 2004 at 3:51 PM mail:


Non è difficile rispondere alle tue piccole sfide, mazzetta.
In realtà, si tratta solo di indicarti i link che compi mentalmente - accecato dal tuo odio di classe (sociale, che poi trasferisci per associazione su politica nazionale, internazionale e via dicendo) che è evidentissimo e palese. Sei un rabbiosetto che - credo - impieghi un buon 80% della sua giornata a "documentarsi ed informarsi" leggendo link a destra e a sinistra (più a sinistra in verità) e poi mette insieme un poco di immondizia, la processa con la sua testa (...) ed il risultato è l'otuput che vediamo tutti, troppo spesso, qui.

Non è corretto dire che mi sono concentrato su di te, preferirei dire che tra tutta l'immondizia - divertente, intendiamoci - che gira qui, sei il più ossessivo, ossessionato ed ossessionante. Non ho dubbio alcuno: non stai bene. Dico sul serio.
Sei anche violento - soprattutto a parole, meno a fatti so anche questo - a causa del malessere in cui stai vivendo in questi giorni (mesi, anni?).
Ma - te l'ho già detto, ricordi - non risolverai i tuoi problemi qui e così. Più di questo non posso fare per te.

Ma veniamo all'analisi dei tuoi pregevoli scritti.

Partiamo da un assunto: tu sei un anaffettivo. Significa, una persona che ha grossi problemi nei rapporti umani veri. Per negare (soprattutto a te stesso) questa dolorosa condizione, ti concentri con quella che possa passare ipocrisia (ma che è solo uno dei tanti aspetti dell' anaffettività) su fenomeni che tu ritieni - a senso unico - ingiustizie sociali, umane, mondiali, universali. E' un po' l'analisi di una certa sinistra quella che sto - umilmente - facendo qui a te ed al tuo amico.
Bada, questa non è farina del mio sacco (anche se la condivido) ma sono studi della dottrina psicopolitica che ho avuto la fortuna di studiare nel corso dei miei studi da Psicologo (sì, sono uno psicologo di professione).
E quindi usi termini come "Tragiche ironie" in guisa di un giornalismo a cui vorresti tendere, ma che è ancora troppo lontano (e forse lo resterà per sempre per te).
Proseguendo, per arrivare alle tue conclusioni, accosti la storia del bigliettino (letta in qualche bassofondo di internet che tu ritieni essere la "bocca delle verità dell'oscena condizione umana non denunciata"). Una storiella che deve suscitare necessariamente nel lettore, un moto di compassione a senso unico. Povere prigioniere Irachene. Chiedono i contraccettivi.
Se solo tu sapessi come davvero sono i popoli musulmani, sapresti che un biglietto del genere non sarebbe MAI e poi MAI stato scritto da alcuna donna. Men che meno da un uomo. A loro NON è concesso far riferimento (per la loro religione) al sesso in primis, ed ai contraccettivi in secundis.
Ma procediamo. Qualcuno raccoglie il bigliettino. Un iracheno musulmano qualsiasi. Lo legge, e - devastato dall'ingiustizia sulle sue donne/compagni - decide di toglier loro la vita per porre fine alle loro sofferenze.
Ebben caro mazzetta, cadi ancora in errore. Perché tu parti dal presupposto che i popoli musulmani siano mossi dalla stessa etica di cui è piena la nostra letteratura di tipo epico. Cioè tu associ il nostro senso di azione "eroica" (presente in larga parte nella letteratura occidentale) alle loro reazioni. Sbagliato. Loro non ragionano così.

Non conosco le vere ragioni per cui hanno bombardato i loro connazionali caro mazzetta, ma conoscendo un poco la loro religione e mentalità, propenderei - se proprio devo - al fatto che abbiano "punito" quegli stessi che si sono lasciati "toccare" dall' Amerikano. Perché essi sono diventati indegni. E perché - se è vero poi - essi hanno tentato di denunciarlo. E sono morti per questo, donne e uomini.

Comunque sia andata ed andrà, la tua "informazione" su Internet non ti porterà alla conoscenza (i libri, quelli sì). Ti porterà solo a tanta, odiosa confusione.

Riflettici su,

L'Americano

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doppio ahahahah
by mazzetta Wednesday, May. 05, 2004 at 4:17 PM mail:

"A loro NON è concesso far riferimento (per la loro religione) al sesso in primis, ed ai contraccettivi in secundis. "

Togli la seconda e metti in folle, in quasi tutto il mondo arabo, anche nei talk show, si affrontano tematiche quali la sessualità senza alcuna proibizione religiosa (te la sei sognata).

I "bassifondi di internet" non sono meno nobili dei "piani alti" del Corriere della Sera o di altri giornali o Tv, nei quali campeggiano ben altri "story tellers" (neghi?).

La pattumata psicologica invece tienila per te, magari come psicologo sei bravo, ma come veggente non ne becchi una :), se pensi che occorra essere brutti, poveri, sfigati e non amati per opporsi alle schifezze, riavvia il cervello in modalità "reality", ti fara' bene.

quanto ai libri........spero TU ne abbia letti davvero parecchi, senno' hai fatto un'altra affermazione infondata.

Ciao psicologo americano, torna a lavorare, le diagnosi-web non sono pane per i tuoi denti, dammi retta.

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ma "ndo stanno sti filoamerican?
by a Catania Wednesday, May. 05, 2004 at 4:32 PM mail:

Ma dove sono sti filoamericani che io per strada, al mercato, nei salotti, sull"autobus non ne vedo (sento) nessuno?

Qui sono antiamericane anche le commesse dell" ex Standa

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p.s.
by mazzetta Wednesday, May. 05, 2004 at 4:33 PM mail:



questo stesso articolo l'ho "pubblicato" altrove il giorno seguente la conferenza stampa, con un "errore" proprio in quella frase.
Avevo scritto che il biglietto riportava "liberateci o uccideteci", che, mi concedereai, non cambia molto il senso, e avrbbe pure fatto contento te, finalmente in pace con le tue "credenze"

Casualmente nei giorni successivi la stessa "storia" è apparsa, con la frase "sbagliata" su 2 quotidiani. Il test ha funzionato, ed i pescioni hanno abboccato :).

Mettila cosi', c'è gente, pagata, che lavora copiando i bassifondi di internet e te li vende stampati senza nemmeno verificare. Lamentati con loro.

Aspetto ancora i TUOI commenti sugli story-tellers governativi, non ti dimenticare :)

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Mah
by L'Americano Wednesday, May. 05, 2004 at 4:40 PM mail:

mazzetta, continui ad attribuire a me proiezioni tue.
Te l'ho detto la prima volta e te lo ripeto.
Capendo questo sarai un passo avanti. Guarda che non mi interessa il dialogo retorico pur di averla vinta.
So che quello che ti ho detto è vero, a me basta questo. L'analisi su web te 'ho fatta su tua richiesta (che poi, era una sfidarella no mazzetta?).

Sei troppo semplicistico sulle tue analisi. Non tieni mai on considerazione la complessità delle situazioni. Questo perchè hai troppa foga ad arrivare alle tue conclusioni.

Dovresti cercare di riflettere e far riflettere quando scrivi. Tu vuoi solo arrivare alla tua sintesi passando per connessioni di un sillogismo in cui sono sbagliate (o non sufficienti) le premesse, i collegamenti e quindi le conclusioni. Questa è la mia modesta opinione.

Riguardo alle televisioni Arabe, tu pensi davvero che riflettano la condizioni dell'immensa varietà del mondo musulmano, o siano piuttosto un tentativo - peraltro anche scimmiottato sul mondo occidentale - di rappresentare un mondo musulmano diverso da quello reale, vastissimo ed ancora largamente arcaico?

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la realtà
by irakena Wednesday, May. 05, 2004 at 6:55 PM mail:

l'amerikano...dimentica che l'iraq prima dell'invasione occidentale era uno dei pochi paesi arabi ad esser laico...naturalmente l'idea di un mondo musulmano unico si trova nel suo bel cranietto occidentale e non nel analisi del mazzetta...tutti noi sappiamo quello che si cela dietro l'ordine spettacolare delle democrazie occidentali...molti di noi sono stati in questura...noi sappiamo la verità. Noi abbiamo visto in faccia l'infima, crudele, realtà del potere "emocratico" che non conosce pietà quando i riflettori dei suoi media si spengono lasciando buie le stanze delle sue prigioni!

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