Pare sia giunto il momento di darsi da fare...
La criminalizzazione dello Stato di Michel Chossudovsky Global Outlook, Issue 7, Spring 2004
Il leader americani di Washington e Wall Street credono fermamente nella giustezza della guerra e nelle forme autoritarie di governo come mezzi per "salvaguardare i valori democratici".
Secondo il Ministero della Sicurezza Interna "i prossimi imminenti attacchi uguaglieranno o eccederanno quelli dell'11/9".
Un reale "attacco terroristico" sul suolo americano porterebbe alla sospensione del governo civile ed alla proclamazione della legge marziale. Con le parole del Segretario del Ministero della Sicurezza Interna Tom Ridge: "Se andiamo al Rosso [allarme in codice]...esso sostanzialmente chiude il paese".
"Chiederete 'E' serio questo?' Sì, ci potete scommettere la vostra vita. La gente non fa questo a meno che la situazione non sia grave". (Donald Rumsfeld)
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Vi è "Criminalizzazione dello Stato" quando i criminali di guerra occupano legittimamente posizioni di autorità che gli permettono di decidere "chi sono i criminali", mentre di fatto i criminali sono loro.
Un attacco terroristico sul suolo americano dell'entità e della natura di quelli dell'11 settembre porterebbe, secondo il generale Tommy Franks, ex comandante del CENTCOM, al rovesciamento della democrazia in America. In un'intervista lo scorso dicembre, appena menzionata dai media USA, il generale Franks ha delineato con cinica accuratezza uno scenario che risulterebbe nella sospensione della Costituzione e nell'instaurazione del governo militare in America:
"un evento terroristico, massiccio, con molte vittime [accadrà] da qualche parte nel mondo occidentale, potrebbe essere negli Stati Uniti d'America, che induce la nostra popolazione a mettere in dubbio la Costituzione e dia inizio alla militarizzazione del nostro paese per evitare il ripetersi di un altro fatto che produce numerose vittime". 1
Franks alludeva ad un cosiddetto "evento tipo Pearl Harbor" che verrebbe utilizzato per galvanizzare l'opinione pubblica degli USA a sostegno di un governo militare e dello stato di polizia. Il "fatto terroristico produttivo di molte vittime" viene presentato dal generale Franks come un punto di svolta politico decisivo. La risultante crisi ed il disordine sociale sono destinati a facilitare un importante mutamento delle strutture politiche, sociali ed istituzionali degli USA.
E' importante comprendere che il generale Franks non stava esprimendo un'opinione personale su questo argomento. La sua dichiarazione riflette molto tipicamente il punto di vista dominante sia al Pentagono che al Dipartimento della Sicurezza Interna su come dovrebbero dispiegarsi gli eventi in caso di emergenza nazionale.
La dichiarazione proviene da un uomo che è stato coinvolto attivamente nella pianificazione militare e di intelligence ai più alti livelli. In altre parole, la "militarizzazione del nostro paese" è un presupposto operativo in corso. E' parte del più ampio "consenso di Washington". Esso identifica la "roadmap" di guerra dell'amministrazione Bush e la difesa interna.
La "guerra al terrorismo", che costituisce la pietra angolare della dottrina della sicurezza nazionale di Bush, fornisce la giustificazione richiesta per abrogare la regola della legge, in definitiva con lo scopo di "proteggere le libertà civili". Con le parole di David Rockefeller:
"Siamo al limite di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta grande crisi e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale". 2
Una simile dichiarazione, che senza dubbio riflette un'opinione generale nel Council on Foreign Relations (CFR), venne fatta dall'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski nel suo libro The Grand Chessboard:
"Mentre l'America diventa una società sempre più multiculturale, potrebbe essere più difficile costruire il consenso su temi di politica estera, eccetto nel caso di una minaccia esterna veramente massiccia ed ampiamente percepita".
Similarmente, il Project for the New American Century (PNAC) dei neoconservatori, pubblicato nel settembre del 2000, appena pochi mesi prima dell'arrivo al potere di George W. Bush, evocava:
"un evento catastrofico e catalizzante, come una nuova Pearl Harbor." 3
Ciò che è terrificante in queste affermazioni è che esse provengono dagli architetti della politica estera USA. In altre parole, i leader americani a Washington e Wall Street credono fermamente nella correttezza della guerra e di forme autoritarie di governo come mezzi per "salvaguardare i valori democratici".
L'abrogazione della democrazia è dipinta come un mezzo per fornire "sicurezza interna" e sorreggere le libertà civili. La verità è falsità e la falsità è verità. La realtà viene rivoltata. Le azioni di guerra vengono annunciate come "interventi umanitari" diretti al sostegno della democrazia. L'occupazione militare e l'assassinio di civili sono presentate come "operazioni per il mantenimento della pace".
Tale punto di vista dominante è condiviso anche dai principali media, che costituiscono la pietra angolare della campagna di propaganda e disinformazione. Ogni tentativo dei critici pacifisti di rivelare le menzogne sottostanti a queste dichiarazioni vengono definite un "atto criminale".
In altre parole, la "Criminalizzazione dello Stato" si ha quando i criminali di guerra, sostenuti da Wall Street, i "cinque grandi" fornitori della difesa ed i giganti petroliferi del Texas, occupano legittimamente posizioni di autorità che gli permettono di decidere "chi sono i criminali", mentre di fatto i criminali sono loro.
Dall'allarme Codice Arancione all'allarme Codice Rosso
Il "fatto produttivo di numerose vittime" è diventato una parte integrale della campagna di propaganda dell'amministrazione Bush. L'amministrazione ha messo cinque volte il paese sull'allarme Codice Arancione di "alto rischio" dall'11 settembre 2001. Senza eccezione, al Qaeda di Osama bin Laden è stata identificata come "una minaccia alla patria". L'annuncio ufficiale punta invariabilmente a "significativi rapporti dell'intelligence" oppure a "fonti credibili" di un attacco terroristico "del gruppo terrorista internazionale al Qaeda".
Dall'11/9 gli americani hanno accettato come veri questi allarmi terroristici. Al Qaeda viene vista come un nemico dell'America. Gli allarmi terroristici sono divenuti parte di una routine: la gente si è abituata agli allarmi terroristici Codice Arancione nella vita quotidiana. Inoltre, ha anche accettato la diversa possibilità di un passaggio dall'allarme Codice Arancione a quello Rosso (come ripetutamente dichiarato dalla Sicurezza Interna) in un prevedibile futuro, che deriverebbe da un reale evento terroristico.
Non vi è bisogno di dire che la campagna di disinformazione, che viene giornalmente alimentata nella catena delle notizie, sostiene il processo di conformare la pubblica opinione degli USA. L'agenda nascosta consiste nel creare alla fine un clima di paura ed intimidazione che mobiliti il sostegno pubblico per una reale situazione di emergenza nazionale che porti alla dichiarazione della legge marziale.
Gli allarmi terroristici erano basati su informazioni falsificate
Le prove suggeriscono che l'allarme Codice Arancione di "alto rischio" del 7 febbraio 2003 e del 21 dicembre 2003 erano fondati su informazioni fabbricate.
L'allarme Codice Arancione era stato ordinato il 7 febbraio 2003, un giorno dopo il fiasco della presentazione di Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulle presunte armi di distruzione di massa dell'Iraq. Il dossier dell'intelligence di Powell era stato educatamente scartato. La confutazione venne dall'ispettore ONU Hans Blix, che dimostrò che le informazioni utilizzate come un pretesto per fare la guerra all'Iraq erano state chiaramente fabbricate.
Colin Powell il 6 fece un discorso al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Il 7, l'amministrazione Bush dichiarò un allarme terroristico 'Codice Arancione'. Questa "operazione salva la faccia" contribuì a placare uno scandalo imminente, mentre sorreggeva anche la programmata invasione dell'Iraq da parte del Pentagono.
L'attenzione dei media si spostò immediatamente dalle cantonate di Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad un (presunto) imminente attacco terroristico all'America. Attorno a Washington furono immediatamente dispiegati i missili antiaerei. I media vennero inondati da storie sul sostegno iracheno ad un imminente attacco di al Qaeda all'America.
L'obiettivo era di presentare l'Iraq come aggressore. Secondo il New York Post, (11 febbraio 2003):
"La nazione è ora in Allarme Arancione perché le intercettazioni dei servizi segreti e la pura logica suggeriscono entrambe che i nostri nemici islamici conoscono il modo migliore per colpirci con il terrorismo sul suolo degli U.S.A.".
Un'altra storia, si dice proveniente dalla CIA sulla cosiddette 'bombe sporche radioattive' era stata piantata nella catena delle notizie. 4 Il Segretario Powell avvertiva che "per dei terroristi sarebbe molto facile preparare bombe 'sporche' radioattive da far esplodere negli USA ... 'Quanto ciò sia probabile non posso dirlo... Ma penso sia saggio per noi almeno lasciare che il popolo americano sappia di questa possibilità'". 5 Nel frattempo, le reti TV avevano avvertito che "Gli alberghi americani, i centri commerciali od i condomini potrebbero essere già la prossima settimana dei bersagli di al Qaeda".
Nelle settimane che portavano all'invasione dell'Iraq, l'agenda nascosta era di collegare Baghdad ad al Qaeda, raccogliere un fermo sostegno per il Presidente Bush ed indebolire il movimento di protesta contro la guerra. In seguito all'annuncio, decine di migliaia di americani si precipitarono ad acquistare nastro isolante, teli di plastica e maschere antigas.
Più tardi trapelò la notizia che l'allarme terroristico era stato fabbricato dalla CIA, con ogni probabilità di concerto con le più alte cariche del Dipartimento di Stato. 6
Per la prima volta l'FBI ha puntato il dito alla CIA.
"Risulta che questa tessera del puzzle è stata fabbricata e perciò la ragione per gran parte dell'allarme, particolarmente questa settimana a Washington, si è dissolta dopo che hanno scoperto che questa informazione non era vera", ha detto Vince Cannistraro, ex capo dell'antiterrorismo alla CIA e consulente della ABCNEWS.
(...)
Secondo dei funzionari, l'FBI e la CIA si accusano l'un l'altra. Un portavoce dell'FBI ha detto oggi alla ABC NEWS di "non essere familiare con lo scenario", ma che non pensava fosse accurato". 7
Mentre tacitamente riconosceva che l'allarme era un falso, il Segretario della Sicurezza Interna Tom Ridge decideva di mantenere l'allarme 'Codice Arancione':
"Nonostante i falsi rapporti, non è nessun piano di cambiare il livello di minaccia. I funzionari hanno detto che sono state convalidate altre informazioni e che l'elevato livello di precauzioni è pienamente legittimato". 8
Pochi giorni dopo, in un'altra iniziativa propagandistica fallita, venne presentato dal Segr. Colin Powell al Congresso USA un misterioso nastro audio di Osama bin Laden come 'prova' che i terroristi islamici "stanno facendo causa comune con un brutale dittatore".9 Curiosamente, il nastro era in possesso di Colin Powell prima che venisse trasmesso dalla rete TV Al Jazeera.10
L'allarme terroristico di Natale di Tom Ridge
Il 21 dicembre 2003, quattro giorni prima di Natale, il Dipartimento della Sicurezza Interna, alzò nuovamente il livello di minaccia nazionale da "elevato" a "alto rischio" di attacco terrorista. 11
Nella sua conferenza stampa prenatalizia, il Segretario del Dipartimento della Sicurezza Interna Tom Ridge conferrmò proprio come aveva fatto il 7 febbraio 2003 che: "gli ambienti dell'intelligence USA hanno ricevuto un significativo incremento nel volume dei rapporti di informazioni relativi alle minacce". Secondo Tom Ridge, queste "credibili fonti [di informazioni]" alzano "la possibilità di attacchi alla patria attorno al periodo delle festività...". 12
Mentre le circostanze ed il tempismo erano differenti, la dichiarazione del 21 dicembre del Segretario Tom Ridge aveva tutte le sembianze di una versione "copia-incolla" (Déjà Vu) del suo annuncio del 7 febbraio, che secondo l'FBI era una mistificazione, basata su informazioni false.
Quello che è preoccupante è che nella dichiarazione del 21 dicembre vi è il fatto che un "reale" o "tentato" attacco terroristico di al Qaeda sembra essere già nella traiettoria ufficiale. Ancora una volta, al Qaeda viene identificata come "il Nemico Esterno", naturalmente senza menzionare che al Qaeda di Osama bin Laden è una creatura della CIA ed una "risorsa di intelligence" controllata dagli USA. 13
Non vi è bisogno di dire che l'atmosfera di paura e confusione creata in America hanno contribuito ad esaurire lo spirito del Natale. Secondo rapporti dei media, l'allarme terroristico di alto livello deve "far passare la sbornia delle feste ed a farci entrare nel nuovo anno".
"I terroristi minacciano ancora il nostro paese e noi restiamo impegnati in una pericolosa - siatene certi - difficile guerra che non finirà presto", avvertì il Segretario della Difesa Donald H. Rumsfeld. "Potrebbero attaccare in qualsiasi momento e ovunque".
Con l'America in alto allarme terrorismo durante le feste natalizie, i funzionari dei servizi segreti temono che al Qaeda sia desiderosa di compiere un attacco spettacolare, forse dirottando un aereo di linea o da carico straniero e schiantarlo contro un bersaglio importante negli Stati Uniti". 14
L'annuncio ufficiale di Natale del Dipartimento della Sicurezza Interna fugava ogni dubbio esistente riguardo al livello della minaccia:
"il rischio [durante il periodo natalizio] è forse ora maggiore che in ogni altro periodo dall'11 settembre 2001".
Esso anche avvertì gli americani, in termini non vaghi, ma senza prove a sostegno, che vi sono:
"indicazioni che [gli] imminenti attacchi ... saranno pari o superiori agli attacchi [dell'11/9]".
"Ed è molto chiaro che la capitale del paese e New York City sono nella lista..."
In seguito all'annuncio del Segretario Ridge a Washington vennero sistemate batterie di missili antiaerei:
"Ed oggi il Pentagono ha detto che voleranno ora più pattuglie di aerei da caccia sopra sopra città ed installazioni selezionate, con qualche base aerea posta in massima allerta". Il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld: "Voi chiedete 'E'serio tutto ciò?' Sì, ci potete scommettere la vita. La gente non fa questo a meno che la situazione sia grave". 15
Secondo una dichiarazione ufficiale: "le informazioni indicano che piloti addestrati da al Qaeda potrebbero stare lavorando per compagnie di linea straniere ed essere pronti ad eseguire attacchi suicidi". 16
Più specificamente, secondo la Sicurezza Interna, i terroristi di al Qaeda e talebani stavano progettando di dirottare un aereo dell'Air France e "di farlo schiantare sul suolo USA in un attacco terroristico suicida simile a quelli eseguiti l'11 settembre 2001".
I voli di Natale da Parigi dell'Air France vennero annullati. I caccia F-16 pattugliavano i cieli.
Nondimeno, risultò che gli ordini di smobilitare i voli di Natale da Parigi a Los Angeles dell'Air France, che vennero usati per giustificare l'allarme Codice Arancione durante le feste natalizie, erano basati su informazioni fabbricate.
Secondo la versione ufficiale degli eventi, Washington aveva identificato sei membri di al Qaeda e dei talebani nella lista passeggeri dell'Air France:
"I funzionari dell'antiterrorismo USA hanno detto che le loro indagini erano centrate sulla "opinione informata" che circa sei uomini sul volo Air France 68, che arriva giornalmente a Los Angeles alle 16.05, potrebbero avere progettato di dirottare l'aereo e schiantarlo vicino a Los Angeles o lungo la rotta.
Questa convinzione, secondo un funzionario superiore dell'antiterrorismo USA, era basata su informazioni affidabili e corroborate di diverse fonti. Alcuni degli uomini avevano gli stessi nomi di membri identificati di al Qaeda e dei talebani, ha detto un funzionario superiore USA. Uno degli uomini è un pilota addestrato con una una licenza commerciale, secondo un funzionario superiore USA.
I funzionari di polizia USA hanno detto che i voli sono stati cancellati in risposta alle stesse informazioni che hanno indotto... la Sicurezza Interna... ad innalzare il livello di allarme terroristico del paese ad arancione...
Con quella informazione, le autorità USA hanno contattato i servizi segreti francesi ... Sono prevalsi sull'Air France per cancellare [i loro voli], poiché l'originale informazione dei servizi segreti avvertiva che si sarebbero impossessati di più di un volo". 17
Altri mezzi di informazione confermarono che "i rapporti raccolti dalle agenzie americane erano 'molto, molto precisi'". Nel frattempo, la Fox News indicava la possibilità che al Qaeda stesse "tentando di impiantare disinformazione, per farci spendere denaro tra l'altro, per gettare la gente nel panico e forse per sondare le nostre difese per vedere come rispondiamo?" 18
"Scambio di identità"
Non vi è bisogno di dire che questi rapporti falsi dei media sono serviti a creare una atmosfera tesa durante le feste di Natale. L'aeroporto internazionale di Los Angeles era in "schieramento massimo" con funzionari dell'antiterrorismo e dell'FBI che operavano 24 ore su 24.
Nondimeno, in seguito all'indagine francese, risultò che quell'allarme terrorismo era un imbroglio. Le informazioni non erano "molto, molto precise" come pretendeva l'intelligence USA.
Risultò che i sei uomini di al Qaeda erano un bambino di cinque anni, un anziana signora cinese che gestiva un ristorante a Parigi, un rappresentante delle assicurazioni gallese e tre francesi. 19
Il 2 gennaio il governo francese confermò che le informazioni comunicate da Washington erano errate: "Non vi era una traccia di al Qaeda tra i passeggeri".
Nondimeno, queste "inconsistenze" riguardanti l'intelligence USA erano già state rivelate il 23 dicembre dai servizi antiterrorismo francesi, che avevano educatamente confutato le cosiddette "fonti credibili" provenienti dall'apparato di intelligence USA.
Gli esperti antiterrorismo francesi erano estremamente "scettici" verso le loro controparti:
Noi [gli investigatori della polizia francese] abbiamo dimostrato [il 23 dicembre] che i loro argomenti semplicemente non avevano senso, ma nonostante ciò i voli vennero cancellati... Il principale sospetto [un dirottatore tunisino] risultò essere un bambino... Abbiamo veramente avuto la sensazione di un trattamento ostile [da parte dei funzionari USA] (ils nous appliquent un traitement d'infamie). Le informazioni non sono state trasmesse attraverso i normali canali. Non sono stati l'FBI o la CIA a contattarci, tutto è passato per canali diplomatici..." 20
La decisione di cancellare i sei voli dell'Air France è stata presa dopo 2 giorni di intensi negoziati tra i funzionari francesi ed americani. Furono cancellati su ordine del Primo Ministro francese in seguito a consultazioni con il Segr. Colin Powell. Tale decisione venne presa successivamente al completamento dell'indagine francese. Nonostante il fatto che le informazioni erano state confutate, il Segretario della Sicurezza Interna Tom Ridge insistette sul mantenere l'ordine di non far volare gli aerei. Se l'Air France non si fosse conformata le sarebbe stato impedito di usare lo spazio aereo USA, cioè vietato volare negli USA.
Fu solamente il 2 gennaio, una volta finita la stagione natalizia, che le autorità USA ammisero di aver compiuto un errore, affermando che era stato un caso inevitabile di "scambio di identità". Mentre tacitamente riconosceva il suo errore, la Sicurezza Interna insisteva che "le cancellazioni erano basate su solide informazioni".
La pianificazione di emergenza
Non è necessario dire che, se i voli non fossero stati cancellati, la giustificazione dell'amministrazione per l'allarme Codice Arancione non avrebbe più retto. In altre parole, la Sicurezza Interna aveva bisogno di sostenere la menzogna per l'intero periodo delle vacanze natalizie. Essa richiedeva anche un Codice Arancione attivo per lanciare le procedure della pianificazione di emergenza ai più alti livelli dell'amministrazione Bush.
Il giorno seguente l'annuncio di Natale del Segretario Ridge (21 dicembre), al Presidente Bush vennero date istruzioni dai suoi "alti consiglieri dell'antiterrorismo" in sessioni a porte chiuse alla Casa Bianca. Più tardi quel giorno, si riunì alla Casa Bianca anche il Consiglio della Sicurezza Interna (HSC). Il nucleo esecutivo dello HSC, il cosiddetto Comitato dei Direttori (HSC/PC), capeggiato dal Segretario Tom Ridge, comprende Donald Rumsfeld, il Direttore della CIA George Tenet, il Ministro della Giustizia John Ashcroft, il Direttore dell'FBI Robert Mueller e Michael D. Brown, sottosegretario dell'Emergency Preparedness and Response, che soprintende alla Federal Emergency Management Agency (FEMA). 21
In seguito alla riunione dello HSC tenuta il 22 dicembre, il Segretario Ridge confermava che:
"abbiamo esaminato i piani specifici e le azioni specifiche che abbiamo preso e che continueremo a prendere". 22
Secondo le dichiarazioni ufficiali, che devono essere prese seriamente, un "reale attacco terroristico" sul suolo americano nei prossimi tempi porterebbe all'allarme Codice Rosso. Quest'ultimo, a sua volta, creerebbe le condizioni per la (temporanea) sospensione delle normali funzioni del governo civile, come previsto dal generale Tommy Franks. Tale scenario è stato considerato dal Segretario Tom Ridge in un'intervista alla CBS News il 22 dicembre 2003:
"Se semplicemente andiamo al rosso ... esso fondamentalmente chiude il paese", cioè che le istituzioni del governo civile verrebbero chiuse e rilevate da un'Amministrazione di Emergenza. 23
Preparare la legge marziale
In preparazione all'allarme Codice Rosso, il Dipartimento della Sicurezza Interna ha condotto nel maggio 2003 una grande "esercitazione antiterrorismo" chiamata TOPOFF 2. Quest'ultima viene descritta come "la maggiore e più completa risposta al terrorismo e la più grande esercitazione di sicurezza interna mai condotta negli Stati Uniti".
Con una logica da Stranamore, questa "capacità nazionale di risposta" tradotta in un'esercitazione in stile militare dei governi federale, di stato e locali, compresi partecipanti canadesi, stabilisce diversi "scenari" di un allarme Codice Rosso. In sostanza, è stata condotta sullo stesso presupposto delle esercitazioni militari in anticipazione di un reale teatro di guerra, in questo caso fatta da terroristi stranieri, esaminando diversi scenari di attacco con le WMD e la risposta istituzionale dei governi di stato e locali:
"Essa ha valutato come i rispondenti, i leader e le altre autorità reagirebbero all'utilizzo simulato di armi di distruzione di massa (WMD) in due città degli USA, Seattle, WA e Chicago, IL. Lo scenario dell'esercitazione dipingeva una fittizia organizzazione terrorista straniera che detonava un ordigno a dispersione radiologica (RDD o bomba sporca) simulato a Seattle e rilasciava la peste polmonare in diverse località dell'area metropolitana di Chicago. Vi è stato anche una significativa manovra di intelligence preesercitazione, un cyber attacco e credibili minacce terroristiche contro altre località". 24
L'esercitazione terrorista, compresi gli scenari con le WMD, è fondata su una grande menzogna.
Cerchiamo di essere molto chiari su quello che sta accadendo in America. Non stiamo più trattando esclusivamente di una campagna di paura e disinformazione. I reali "eventi terroristici produttivi di molte vittime" costituiscono la premessa di base e la forza trainante dietro al sistema di risposta della Sicurezza Interna, comprese le sue istruzioni Ready.Gov ai cittadini, la sua struttura legale "antiterrorismo" in base al Second Patriot Act ecc.
Ciò di cui stiamo trattando non è soltanto un atto criminale, ma un atto di tradimento preparato attentamente proveniente dai più alti livelli dell'apparato dello Stato USA. In breve, quello di cui stiamo parlando è "la Roadmap verso uno stato di polizia" in America, da essere attuata in seguito ad un'emergenza nazionale, o sotto la forma di governo militare o con uno stato di polizia che mantiene tutte le apparenze di una funzionante "democrazia" bipartitica.
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Notes
1. Tommy Franks Interview, Cigar Aficionado, December 2003
2. David Rockefeller, Statement to the United Nations Business Council, 1994
3. See http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html
4. ABC News, 13 February 2003.
5. ABC News, 9 February. 2003.
6. ABC News, 13 February 2003, http://www.globalresearch.ca/articles/CRG302A.html .
7. Ibid
8. Ibid
9. US official quoted in The Toronto Star, 12 February. 2003.
10. Ibid
11. See Department of Homeland Security at http://www.dhs.gov/dhspublic/index.jsp
12. For complete statement of Secretary Tom Ridge, 21 December 2003, http://www.dhs.gov/dhspublic/
13. See Selected References at http://globalresearch.ca/articles/11SEPT309A.html
14. Boston Globe, 24 December 2003
15. ABC News, 23 December 2003
16. quoted by ABC News, 23 December 2003.
17. Seattle Post Intelligence, 25 December 2003.
18. Fox News, 28 December 2003.
19. Le Monde, Paris and RTBF TV, Bruxelles, 2 January 2004
20. quoted in Le Monde, 3 January 2003.
21. White House Briefing, 22 December 2003.
22. AFP, 23 December 2003.
23. The scenario is presented in detail at the Homeland department's Ready.Gov website at http://www.ready.gov/
24. For full text see, Department of Homeland Security, Summary Conclusions From National Exercise, Office of the Press Secretary, December 19, 2003, http://www.dhs.gov/dhspublic/display?content=2693
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Centre for Research on Globalization (CRG) http://www.globalresearch.ca
http://freebooter.da.ru/
------------------ The Pentagon's new "Terrorist Mastermind"
Who is Abu Musab Al-Zarqawi? by Michel Chossudovsky http://www.globalresearch.ca 11 June 2004 The URL of this article is: http://globalresearch.ca/articles/CHO405B.html
freebooter.da.ru/
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