Indymedia Italia


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[S.P.A.R.O.] Ingegnieri e Polizziotti in pellegrinaggio alla Magione
by S.P.A.R.O. (by the way of rinhello) Tuesday, Jun. 22, 2004 at 1:04 PM mail:

Intorno alle 10:30 la "visita" delle forze dell'ordine a Palazzo Bonagia Occupato

[S.P.A.R.O.] Ingegni...
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La giornata allo S.P.A.R.O. è cominciata stamane verso le 7:30 con il tentativo dell'ingeniere Savarese , direttore dei lavori di restauro del palazzo, di entrare nello stabile occupato. Dopo aver intimato gli occupanti di lasciare palazzo Bonagia, verso le 10:30, si fa viva una volante della polizia che, dopo aver osservato per bene l'ingresso principale, ha cercato appoggio e informazioni su quanto si svolgesse all'interno dello SPARO dalla gente del quartiere che intanto presidiava l'esterno e che ha espresso la massima solidarietà agli occupanti protestando contro un eventuale sgombero. Per adesso la situazione sembra calma anche se un altro intervento delle forze dell'ordine sembra imminente. Serve l'appoggio di tutte e tutti per presidiare la zona 24 ore su 24!

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DEGRADO DEL CENTRO STORICO...
by buffoni! Tuesday, Jun. 22, 2004 at 1:49 PM mail:

bellissimo!
scrivete sugli striscioni "contro il degrado del centro storico" e poi impedite agli operai che devono lavorare per restaurare un palazzo antico di lavorare... MA SCUSATE IL DEGRADO SIETE ANCHE VOI!!!!

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viva l'intuito
by rinhello Tuesday, Jun. 22, 2004 at 1:53 PM mail:

Come sempre nel newswire si parla a sproposito nella migliore tradizione palermitana.
Anzichè guardare e giudicare, vieni a piazza Magione e vedi quanto restauro hanno fatto in anni e anni le varie amministrazioni comunali.
Gli operai non stavano certo cercando di sfondare il cancello per restaurarlo! Se quelli erano lì per restaurare, io sono Vespa.
Per palazzo bonagia ha fatto più il collettivo SPARO in 15 giorni che i vari sindaci in decine di anni.

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Tenete duro!!!
by Palermitano libero Tuesday, Jun. 22, 2004 at 5:27 PM mail:

GUARDACASO ingegneri e puffi vengono adesso che Palazzo Bonagia è stato occupato, dopo che è in condizioni di degrado dai tempi della guerra.
Tenete duro ragazzi, e contribuite a far diventare il quartiere un valido punto di ritrovo!!!

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IO MI AUGURO CHE LO RESTAURINO
by PALERMITANO Tuesday, Jun. 22, 2004 at 6:00 PM mail:

NON IMPORTA QUANDO LO RESTAURANO, IMPORTA CHE VENGA RESTAURATO, VOI MAGARI OCCUPATE UN ALTRO LUOGO CHESSO' TIPO ALL' ADDAURA CHE E' PIENO DI CASE ABBANDONATE!

IO MI AUGURO CHE LO RESTAURINO

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Certo
by Teskio Tuesday, Jun. 22, 2004 at 7:43 PM mail:

Sinceramente devo ankora capire chi è più koglione tra quello che si è firmato buffoni e io che gli sto dando importanza e gli sto rispondendo.
Chiariamola una volta e per sempre.E' chiaro che a palermo ormai la sindrome dell'io ti schifio, è diffusa e si sta diffondendo a macchia d'olio.Quando si parla di degrado del centro storico,parliamo di degrado sociale,di evasione scolastista,di microcriminalità,di mafia e di tutte quelle piaghe sociali che purtroppo abbiamo ereditato dal bacillo MAFIA-POLITICA.Nel giro di qiundici giorni si è riusciti a farsi riconoscere dagli abitanti del quartiere,quasi increduli nel vedere le nostre cure e la nostra infinita pazienza nei confronti dei loro figli.
Il progetto s.p.a.r.o. ha aperto quel luogo chiuso e represso al quartiere della magione e lo ha fatto con le proprie mani.La nostra azione in quella piazza è in termini socio-culturali per il recuparo del tessuto sociale locale.Diversamente dai vari partiti di sinistra che vogliono soltanto i bei monumenti,e ancor peggio da cammarata che vuole trasformare quel posto in una sorta di teatro all'aperto da chiudere agli abitanti del quartiere e aprirlo alla borghesia palermitana con tanto di opere liriche che alla genta ra mmaciuni un ci nni futti nianti.

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S.P.A.R.O.
by Tequila Wednesday, Jun. 23, 2004 at 1:52 AM mail:

S.P.A.R.O. Riprendiamoci la città
E’ doveroso premettere e sottolineare che la democrazia ha un contenuto ridotto quando a governare l’esistenza sono le grandi forze economiche del paese mediante il controllo dei mezzi di produzione,dei commerci,della pubblicità,dei trasporti e della comunicazione,soprattutto se tale azione è rafforzata dalle ingiunzioni dei media,dalle agenzie di stampa e da altri mezzi di pubblicità e di propaganda.
Nelle società “libere e democratiche” la manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse e’ una componente importante,per cui la propaganda assicura alla leadership un meccanismo per plasmare l’opinione pubblica e far si che questa orienti la sua energia nella direzione desiderata. Come un esercito inquadra i suoi soldati in una formazione collettiva ,così i leader possono irreggimentare o addomesticare l’orientamento pubblico con la “creazione del consenso”.
Il neoliberismo è il paradigma economico-politico che definisce il nostro tempo:indica l’insieme delle politiche e dei processi che consentono a un gruppo relativamente ristretto di interessi privati di controllare il più possibile la vita sociale allo scopo di massimizzare i propri profitti.Il risultato di tale impegno ha visto un’attenuazione della pressione fiscale sui ricchi,l’abolizione delle norme di tutela per l’ambiente,smantellamento della scuola pubblica e dello stato sociale.Questo è stato sostanzialmente negli ultimi due decenni il credo economico-politico dominante a livello globale ,adottato non solo dai partiti di centro-destra ,ma anche da una buona parte della sinistra.Questi partiti e le politiche adottate ,rappresentano gli interessi diretti di investitori estremamente ricchi e di meno di un migliaio di grandi imprese.Le conseguenze economiche di tali politiche hanno portato ad un massiccio aumento delle disuguaglianze economiche e sociali,l’aggravarsi delle condizioni di deprivazioni per le nazioni e i popoli più poveri del mondo,una situazione ambientale disastrosa a livello globale,un’economia complessiva instabile e una prosperità senza precedenti per i più ricchi.Da questi dati possiamo palesemente comprendere che quell’economia instabile precedentemente menzionata è la causa scatenante nonché un bisogno fondamentale di quella infinita guerra imperialistica spacciata come una sorta di crociata democratica che vede come unico scopo quello di destabilizzare alcune aree per la monopolizzazione dei mercati e la conseguente appropriazione e gestione delle risorse.
Ci viene proposta,anzi,imposta una fede quasi religiosa nell’infallibilità di un mercato privo di regole in quanto a dir loro le società comuniste ,le socialdemocrazie e perfino i paesi che hanno adottato una modesta politica sociale sono tutti falliti.In questo clima politico,i capitalisti cercano di accreditare il proprio potere su tutti i fronti possibili ;la conseguenza è che per le forze estranee all’economia e al commercio ,diventa sempre più difficile ,opporsi al mondo economico o addirittura sopravvivere.L’azione di tale sistema incide anche in termini culturali opprimendo tutto ciò che è estraneo al mercato e diversamente dal fascismo ,che disprezzava la democrazia formale,il neoliberismo funziona meglio quando esiste una democrazia elettorale formale in quanto la popolazione è tenuta lontana dalle informazioni ,dal controllo del potere e dal confronto aperto delle opinioni,ossia dalle condizioni essenziali per una partecipazione significativa all’assunzione delle decisioni.Il risultato è una cittadinanza depoliticizzata dominata dall’apatia,dal cinismo e continuamente bombardata da messaggi che distolgono l’attenzione dai diritti fondamentali inculcando falsi bisogni che assurgono a beni imprescindibili per la propria esistenza.Viene smantellata una cultura politica vitale che vede il bisogno di associazioni,biblioteche,scuole pubbliche,organizzazioni di quartiere,cooperative,luoghi di ritrovo,gruppi di volontariato che consentano ai cittadini di incontrarsi,di interagire e di comunicare tra loro.La democrazia neoliberista,con la sua determinazione a porre il mercato uber alles,tende a colpire a morte tutte queste realtà :non produce cittadini,ma consumatori;non costruisce comunità ma centri commerciali.Il risultato finale vede una società alienata,facile preda dello scoraggiamento e di un forte senso di impotenza sociale.
L’attuale situazione globale va ad aggravare la già precaria situazione della nostra città che vede incrementare lo storico simbiotico rapporto tra mafia e politica neoliberista in quanto quest’ultima diventa un vero e proprio contenitore dove poter riciclare tutti i capitali illeciti in attività per così dire “legali”.La precarizzazione del lavoro,lo sfruttamento minorile,la prostituzione,la dispersione scolastica fanno da cornice ad una città che potenzialmente gode di un serbatoio culturale di inestimabile valore ma che a viene paradossalmente represso dalle stesse istituzioni che mirano al mantenimento di quest’ordine sociale.
A tutto ciò come COMITATO PER LA RIAPPROPRIAZIONE DEGLI SPAZI SOCIALI rispondiamo con una resistenza dal basso che vede affondare le proprie radici nei bassi strati sociali con una pratica politica che ci vede direttamente coinvolti dentro i quartieri.La nostra azione nasce da un vero e proprio bisogno di creare luoghi dove la gente possa incontrarsi,interagire e comunicare tra loro con una sorta di resistenza sociale che va a intaccare tutte quelle logiche clientelistiche e mafiose che molto spesso tengono sotto le proprie redini i quartieri popolari di Palermo.
Il progetto dell’okkupazione e la liberazione dello S.P.A.R.O. vede come polo dominante La cassa di resistenza a sostegno dei compagni che sono stati vittime delle repressioni sbirresche da Genova a Sigonella.
La seconda parte del progetto prevede un incontro interculturale con i compagni palestinesi.

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a uno sputo dallo s.p.a.ro
by bebeto Wednesday, Jun. 30, 2004 at 2:56 PM mail:


Da tempo a piazza magione esiste una realtà di volontariato che fa capo alle suore di madre Teresa .Una delle principali attività è quella che vede coinvolti
bimbi del quartiere in doposcuola, giochi e colonie estive.
Il convento ,ubicato proprio di fronte al c.s.o ,è ormai un punto di riferimento per la gente
L'attenzione e la dedizione di queste suore nei confronti di queste persone ha creato un clima di fiducia reciproca conquistata con fatica negli anni.
Volevo soltanto suggerire una collaborazione o almeno una conoscenza reciproca .
Se , come credo, il vostro obbiettivo è l'attenzione all'Uomo ed in particolare alle vite di questo quartiere ,nonostante le diversità non sarà difficile trovare un linguaggio comune.

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