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Montecorvino, tolto il blocco Ma è soltanto una tregua
by a Tuesday, Jun. 29, 2004 at 1:00 AM mail:

Rifiuti, dopo quattro giorni i manifestanti hanno lasciato i binari Matteoli: "Discarica riaperta per nove mesi, controlli quotidiani" Montecorvino, tolto il blocco Ma è soltanto una tregua Si torna al semplice "presidio" del sito della discordia repubblica online




Gli ultimi manifestanti
lasciano i binari

MONTECORVINO - La linea ferroviaria è libera. Il blocco della stazione di Montecorvino-Rovella è finito. Ora ci sono una ottantina di agenti a presidiare i binari. Dopo tre giorni di proteste (e i conseguenti disagi per i viaggiatori) poco prima delle 20 di questa sera anche gli ultimi manifestanti 'irriducibili' sono andati via. Ma la questione della riapertura della discarica di Parapoti resta aperta. Perché di accordo tra le autorità e i manifestanti non si può parlare. Piuttosto, di una tregua. In attesa di sviluppi futuri.

L'incontro in prefettura. La giornata, quantomai tesa, è ruotata intorno all'incontro alla prefettura di Napoli tra la delegazione dei manifestanti e il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Gianni Catenacci, il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli e il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso. Un lungo incontro i cui esiti erano attesi con ansia dagli oltre tremila manifestanti che per il quarto giorno consecutivo bloccavano i binari della stazione.

"E' il primo incontro serio in 10 anni", commentava la loro leader Rosetta Sproviero dopo aver visto arrivare il ministro e Bertolaso. Ma alla fine, mentre Matteoli annunciava un accordo praticamente fatto, i manifestanti parlavano, al contrario, di impegni presi tutti "da verificare".

Gli impegni di Matteoli. Il ministro ha assicurato che la discarica di Parapoti riaprirà "solo per nove mesi". E che sarà formato un comitato composto da funzionari del ministero dell'Ambiente, Arpac della Regione e una rappresentanza dei cittadini, che svolgerà una funzione di controllo sulle attività del sito. Previsti anche controlli sanitari quotidiani sulla discarica.
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La fine del blocco. Malgrado l'insoddisfazione delle migliaia di manifestanti, ciò è stato abbastanza perché prima di sera la tensione - salita alle stelle, con la presenza di molti agenti - si sciogliesse, e il blocco venisse tolto. Tornata sul luogo della protesta, la stessa Sproviero spiegava ai cittadini: "Abbiamo ora a che fare con i politici che sono ai vertici dello Stato, e se non si farà quello che ci è stato promesso oggi, ognuno si assumerà le proprie responsabilità". Poi, l'appello (raccolto) a lasciare i binari e a consentire di nuovo il traffico ferroviario.

E' ripreso così il semplice presidio vicino alla discarica di Parapoti. Ma è stata una decisione non facile, giunta dopo alcune ore di aspra discussione sul da farsi che ha contrapposto chi voleva togliere il blocco e chi voleva andare avanti a oltranza.

L'intervento di Ciampi. Nell'evolversi della situazione hanno contato molto anche le parole del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: "Non sono accettabili posizioni egoistiche di rigetto pregiudiziale da parte di singole comunità", ha scritto il Capo dello Stato in una nota diffusa a metà mattinata, nella quale si invitava non trasformare problemi di questo tipo in "questioni di ordine pubblico".

Qualche risposta polemica è giunta al Presidente
da parte dei manifestanti: alcuni hanno intonato l'inno di Mameli, altri lo hanno invitato a "venire a vedere come si vive a Mointecorvino". Ma alla fine, per stessa ammissione di molti dei leader della protesta, si è capito che un prolungamento del blocco avrebbe potuto davvero diventare insostenibile.


(28 giugno 2004)

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