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Controrivoluzione! Continua...
by ASILOKKUPATO Wednesday, Jul. 28, 2004 at 8:42 PM mail:

Solidarietà a tutti gli arrestati e gli indagati!

CONTRORIVOLUZIONE: “CONTINUA!!”
Il 27 di Luglio, all’alba, come da “prassi”, alcune case occupate e alcuni domicili riferiti a compagni di area anarchica sono stati perquisiti- saccheggiati dalle forze “dell’ordine”.
Ciò è avvenuto a Torino, Roma, Viterbo e nei pressi di Rovereto.
Come sempre, l’inchiesta è per i reati 270, 270 Bis e connessi ( armi, esplosivi, eversione, sovversione, associazione) riferita a pacchi esplosivi ed altro negli anni 2003- 2004.
Al di là di tutti i dettagli del caso ci interessa esprimere qui e ora, la nostra più intensa e sincera solidarietà ai compagni arrestati, indagati e perquisiti.
Ancora una volta le “prove granitiche”sono delle mezze frasi rubate da conversazioni telefoniche, avere rapporti con gli indagati è, di per se, una prova di colpevolezza.
Ancora una volta compagni ed amici sono perseguitati per le loro idee più che per l loro effettiva partecipazione o collaborazione alle azioni di cui sono accusati…. Ancora una volta….
Il bestiale esercizio del potere si accanisce su chi non lo ammette e gli si oppone.

Solidarietà a tutti gli arrestati e gli indagati!
Gli abitanti dell’ ASILOKKUPATO via Alessandria n 12, Torino

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SOLIDARIETA'
by squatnow Wednesday, Jul. 28, 2004 at 10:04 PM mail:

SOLIDARIETA'...
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Solidarietà a tutti i compagni colpiti dal braccio del potere.
Sbirri, galere, sgomberi, bombe e quant'altro il capitale-stato usa per reprimere chi si ribella un giorno saranno solo un ricordo di un passato infame.
Solidarietà ai compagni perquisiti.
Solidarietà ai compagni incarcerati.

(A)

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solidarietà rivoluzionaria
by A Thursday, Jul. 29, 2004 at 1:09 PM mail:

piena solidarietà ai compagni arrestati e indagati

fuoco allo stato
fuoco alle carceri

individualità anarchica kastedhu

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solidarieta'
by girAmond Thursday, Jul. 29, 2004 at 1:40 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2004/07/593556.php

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solidarietà
by alcuni giovani autorganizzati nikkiop Thursday, Jul. 29, 2004 at 4:35 PM mail:

Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni arrestati e perquisiti nella
maxi operazione della scorsa notte (episodio eclante che però, inserito
nella lunga serie di questi mesi, quasi non stupisce più). Ribadiamo inoltre
la nostra solidarietà ai compagni di Torino cui sono stati notificati avvisi
di garanzia per i fatti di Genova 2001.

Crediamo, a proposito, emergano alcune considerazioni. La prima concerne
il sistema mediatico.


Le forme con cui, in tutti questi mesi e anche nella giornata di ieri,
i telegiornali ed i giornali hanno raccontato i fatti repressivi è indicativo
(basti, per tutti, l'articolo del solito Rutolo sulla Stampa, dove viene
riportata come prova una intercettazione dove vengono citati i testi di
Bonannno). Così come è indicativa la capacità che hanno avuto, mano a mano,
di costruire e diffondere una serie di ?teoremi? che andavano dall?area
?anarco-insurrezionalista? fino alla continuità ?antagonismo-terrorismo?
passando per la ?violenza di piazza?. Un insieme di teoremi, guarda caso,
sempre coordinati con quanto riferiva in Parlamento il saggio Pisanu. Crediamo
che anche da fatti come questi si evidenzi la reale caratterizzazione dei
media - assolutamente funzionali e derivati da questo sistema, e la cui
priorità è sempre il mantenimento dello stesso.


In questo senso, dopo un lungo periodo che ha visto diffondersi a tutti
i livelli una certa ?sudditanza? nei confronti della visibilità e delle
opinioni che si avrebbero avute sui media istituzionali, crediamo sia giunto
il momento di una presa di coscienza collettiva sulla realtà del sistema
di comunicazione.

Una seconda considerazione, più significativa, riguarda la "legalità" di
questo Stato.


L?utilizzo dell?art. 270 sull?associazione sovversiva, l?utilizzo continuo
della custodia cautelare e delle perquisizioni, la fantomatica ?compartecipazione
psichica?, il complesso del processo di Cosenza e di Genova (dal punto di
vista tecnico, come i capi di imputazione, e dal punto di vista della strategia
- di cui sono maestri i ROS - di ?raccogliere elementi? da utilizzare quando
ritenuto più comodo, costruendo ogni genere di accusa) e molti altri episodi
processuali (come la sentenza ?ros-marini?) o repressivi sono secondo noi
indicativi della contraddizione fra quanto lo Stato afferma (libertà costituzionali
come quello di espressione, governo del popolo attraverso le elezioni, meccanismi
giuridici di garanzia, ecc ecc) e quanto invece attua. Una contraddizione
che non è affatto ?eccezionale? o ?emergenziale? ma, come abbiamo ben potuto
verificare, una costante. Un elemento strutturale e qualificante dello Stato.



Anche su questo crediamo che il ?il re è nudo? come non mai e che anche
su questo, dopo tanta retorica fatta di dialogo e difesa della Costituzione,
si debba in tutte le situazioni aprire una discussione reale.

In questo senso crediamo che, anche a partire da questi fatti, sia sempre
più necessario si estenda un dibattito sulla repressione e sul controllo
sociale (come abbiamo già avuto modo di sostenere e, soprattutto, di impegnarci
a sviluppare in varie situazione della nostra metropoli). Una discussione
che, da una parte, riguardi la capacità di reagire in modo efficace agli
attacchi repressivi che colpiscono i militanti , non certo in quanto ?eroi
ribelli? ma per la funzione di stimolo/avanzamento/collegamento portata
avanti (tanto più vero in casi dove, al di là di ogni ulteriore considerazione,
rappresentano una ?nota stonante? all?interno di un sempre più assordante
coro fatto di concertazione e legalitarismo) all'interno delle lotte.


E che, dall?altra, sappia comprendere le dinamiche e le strategie in corso,
facendo della lotta contro la repressione una mobilitazione non ?emergenziale?
ma capace invece di coinvolgere tutti coloro - pure mai stati interni a
percorsi di lotta - ne subiscono gli effetti (dalla mancanza di spazi nelle
metropoli militarizzate fino alla schedatura sui luoghi di lavoro).

Una riflessione, soprattutto, capace di stimolare una crescita collettiva
su alcune questioni cruciali, e pertanto di liberare le mobilitazioni da
ogni genere di condizionamenti (da quelli interni a quelli derivati dalla
sudditanza ai media fino ai tabù che sembrano vigere attorno a nodi come
la connaturata violenza dello Stato), consentendo che le lotte si esprimano
e si organizzino in piena autonomia.

AUTORGANIZZIAMOCI CONTRO LA REPRESSIONE

alcuni giovani autorganizzati
nikkiop@tiscalinet.it
28 luglio 2004 - Roma

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Nulla di nuovo sotto il sole
by anarchici Thursday, Jul. 29, 2004 at 4:39 PM mail:

Nulla di nuovo sotto il sole: i ?soliti anarchici? vengono arrestati e sbattuti
in carcere, questa volta con l?accusa di avere procurato ?lesioni personali?
ad alcuni neonazisti nel corso di una rissa che risale all?ottobre di due
anni fa.
Ma c?è un?evidente sproporzione tra il reato contestato e la misure adottate
dalla Procura di Trento: i sei arrestati (Gigi, Lollo, Marco, Massimo, Mattia
e Tibo) sono stati letteralmente sequestrati (sotto il pretesto menzognero
di un generico ?controllo?) dalle forze dell?ordine all?alba di martedì
20 luglio. Nessuna risposta è stata fornita ai compagni che chiedevano spiegazioni.
Solo nel tardo pomeriggio si è venuti a sapere che i sei desaparecidos non
solo erano stati trasferiti nel carcere di Trento, ma per cinque giorni
non avrebbero potuto avere alcun contatto né tra di loro né con un avvocato,
in base a norme speciali relative alla custodia cautelare utilizzate solitamente
per reati di strage o associazione mafiosa.
Si tratta di provvedimenti eccezionali, il cui scopo non è certo quello
dichiarato (evitare un improbabile ?inquinamento delle prove?... per una
rissa di quasi due anni fa!), ma un altro, inconfessabile in democrazia
perché degno delle peggiori dittature: criminalizzare e terrorizzare chi
si ostina a non rassegnarsi all?esistente ma ha ancora il coraggio di esprimere
attivamente il proprio dissenso.
La posta in gioco di quel che sta succedendo in Trentino come nei ?centri
di permanenza temporanea? per stranieri dislocati in tutta Italia, ma anche
in Iraq, nelle prigioni di Guantanamo, nei villaggi della Cisgiordania e
ovunque nel mondo, è la sperimentazione su scala planetaria di uno stato
di eccezione che, sospendendo legalmente ogni diritto, dà mano libera alla
violenza sovrana della polizia. Come accadeva nel Terzo Reich idolatrato
dai neonazisti.
In questo senso gli arresti degli anarchici roveretani e il recente internamento
(preludio all?espulsione) dei 37 profughi africani raccolti dalla nave Cap
Anamur sono le due facce della medesima strategia di criminalizzazione perseguita
dagli stati democratici.
Questa strategia non è mirata a punire reati specifici, ma a controllare
e gestire quel che ci accomuna in quanto esseri umani: le nostre facoltà
di vivere, pensare, parlare e agire.
Di che cosa sono colpevoli i profughi africani (e con loro i ?clandestini?
di tutto il mondo) se non di voler continuare a vivere cercando scampo altrove
invece di rassegnarsi a subire miseria e massacri nei paesi da cui provengono?
Di che cosa sono colpevoli gli anarchici se non di ostinarsi a pensare,
a diffondere idee radicalmente critiche e ad agire di conseguenza? E dal
momento che le idee non si arrestano, c?è bisogno di una ?psicopolizia?
che inventi sempre nuovi pretesti per imprigionare i sovversivi e proteggere
così il corpo sociale dal contagio della rivolta.
Se chi soccorre 37 profughi alla deriva è accusato di ?favoreggiamento della
immigrazione clandestina?; se chi si difende dalle aggressioni squadriste
di un manipolo di neonazisti xenofobi viene incarcerato per ?lesioni personali?;
se chi attacca le strutture materiali del capitale (come è accaduto a Genova
nel luglio di tre anni fa) è processato per ?devastazione e saccheggio?,
allora è chiaro che il diritto è un?arma nelle mani del potere e la legalità
uno strumento di ricatto: o ti adegui, o finisci in carcere.
Perciò la repressione degli anarchici è un avvertimento per tutti. Perché
siamo tutti ugualmente ricattabili. E, a pensarci bene, decidendo finalmente
di agire, non abbiamo nulla da perdere se non la nostra ricattabilità.

FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE!
LIBERI TUTTI!

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anarchici dalla sicilia
by fantasmino Friday, Jul. 30, 2004 at 12:22 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2004/07/594016.php

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solidali sempre!!!
by PERLANERA Sunday, Aug. 01, 2004 at 2:32 PM mail:

solidarietà a tutte le vittime del tremendo/i inquisitore/i!!!!!
cosa si inventeranno ancora?... ..che la colla dei volantini é tossica x i passanti del centro?che la musica alle feste provoca smottamenti?....
...bah,ci potrebbero girare dei film di fantascienza!
teniamo duro!!! si fotta torquemada!!!!!!!!!!!!!!!
perla nera

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solidarietà ai compagni detenuti
by csa la sede vigevano Friday, Aug. 13, 2004 at 3:19 PM mail:

massima solidarietà ai compagni anarcici detenuti resistete noi vi siamo vicini

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