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Bugie di sangue in Vaticano | ||
by MOVIMENTO ANTICLERICALE Monday, Aug. 16, 2004 at 12:37 PM | mail: | |
Il duplice omicidio commesso dalla guardia svizzera Cedric Tornay, che poì si tolse la vita, fu liquidato come un raptus. Ma intorno a quel tragico fatto di sangue non tutta la verità è stata scritta.
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I RAPPORTI INTERNAZIONALI | ||
by Autore (Obbligatorio) Monday, Aug. 16, 2004 at 6:41 PM | mail: | |
Lo studio dei rapporti internazionali della Loggia P2 e dell'attività di Licio Gelli in tale contesto non può che essere di circoscritte dimensioni in considerazione della difficoltà, per non dire della impossibilità, per la Commissione, di indagare su queste situazioni che trovano sviluppo al di fuori delle frontiere nazionali. Né si può sottacere che la presenza di Licio Gelli in paesi stranieri non ha lasciato praticamente traccia, con riferimento evidentemente al periodo antecedente al sequestro di Castiglion Fibocchi, presso gli archivi delle nostre ambasciate, nonostante di essa esistano numerose ed autorevoli testimonianze che tutte convergono ad indicare l'intrinseca dimestichezza di questo cittadino italiano con personaggi stranieri di altissimo livello politico. |
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1973 | ||
by compagno scapestrato Monday, Aug. 16, 2004 at 6:43 PM | mail: | |
1973 |
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MA LO SCANDALO E' UN ALTRO | ||
by pugno chiuso Monday, Aug. 16, 2004 at 7:33 PM | mail: | |
20 MARZO - I giudici della Corte di Assise d'Appello di Catanzaro assolve dal reato di strage - per insufficienza di prove- tutti gli imputati maggiori dell'attentato di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 a Milano che causò la morte di 16 persone; Franco Freda e Giovanni Ventura sono condannati a 15 anni (3 condonati) di reclusione solo per associazione sovversiva. |
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L’ultimo Potere Forte | ||
by Gianni Barbacetto Monday, Aug. 16, 2004 at 7:37 PM | mail: | |
Inaffondabile.Temutissimo.Ricco di relazioni |
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L’ultimo Potere Forte: l'illustrazione del po(R)co illustre | ||
by colpa di bettino Monday, Aug. 16, 2004 at 7:47 PM | mail: | |
foto |
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P2:Denominazione abbreviata della Loggia Propaganda Massonica | ||
by coinvolti in essa anche un Papa, alti prelati Monday, Aug. 16, 2004 at 7:52 PM | mail: | |
P2: Denominazione abbreviata della Loggia Propaganda Massonica, sorta nell’obbedienza del Grande Oriente d’Italia nel 1877, come ricettacolo "che potesse mantenere attivi e vincolati all’Ordine, nonché in diretta corrispondenza con i vertici dell’Istituzione, uomini che per la loro posizione sociale non avrebbero potuto iscriversi nelle Logge ordinarie e frequentarne i Lavori" (Il Libro del Massone italiano, di U. Bacci, vol. II, 1972). Una premessa contenente un’affermazione aberrante: i membri della Propaganda (dalla fondazione ne fecero parte, fra gli altri, Saffi, Carducci, Crispi, Bertani, Bovio, Regnoli ed Orlando) erano esentati dal Lavoro massonico per motivi profani, in un rovesciamento di priorità denunciante una massiccia penetrazione antitradizionalista. Nell’Italia garibaldina ma ancora molto provinciale, qualche Fratello temeva di essere sommerso da richieste di favore e di raccomandazioni, preferendo perciò restare nell’ombra rispetto agli altri Fratelli. In altre obbedienze il problema è stato risolto regolamentando il diritto di visita nelle Logge. Alcuni poi si reputavano troppo importanti per sottomettersi agli arcani gesti ripetitivi della liturgia muratoria, palesando così un’assoluta deficienza di comprensione delle significanze massoniche. Come se un Massone non fosse tale proprio in quanto ha ricevuto l’iniziazione rituale e continua a praticare l’Arte. L’irritualità è un vizio ereditato dai tempi in cui l’istituzione era intesa come associazione vagamente progressista e di mutuo soccorso. La P2 non può nemmeno essere definita Loggia, in quanto questa è punto d’incontro dei Liberi Muratori, che si riuniscono per la celebrazione dei riti massonici, per la formazione culturale e spirituale, per l’approfondimento dei rapporti fraterni ed il sostegno ad attività umanitarie. L P2 non si riuniva mai, ed i suoi affiliati sono personalità del mondo politico, militare, finanziario ed accademico, per le quali la superloggia è una sorta di salvacondotto che esonera dalla frequentazione dei lavori massonici in una normale Loggia. Ricostituita dopo la parentesi fascista, la Loggia Propaganda (che nel 1945 assunse il numero 2 come attestazione della propria vetustà, seconda solo all’alessandrina Santorre di Santarosa) visse la sua vita appartata fino alla fine degli anni sessanta, allorché il neo massone Licio Gelli, raggiunse i vertici della P2 grazie all’appoggio del Gran Maestro aggiunto del G.O.I. Roberto Ascarelli, sotto la Gran Maestranza di Giordano Gamberini. Licio Gelli, grande organizzatore e dichiaratamente disinteressato verso le attività promozionali dell’Ordine, faceva registrare nella P2 un crescendo parossistico di cui la vera Massoneria conserverà a lungo ben triste memoria. Il nome della Loggia, o di suoi singoli membri, sarebbe sistematicamente apparso sui mezzi d’informazione per operazioni del tutto irrelata all’attività massonica, per scandali d’ogni fatta e per propositi d’interferenza politica. La P2 si sviluppò incontrollatamente, raggiungendo almeno il migliaio di affiliati, ed inerpicandosi sempre più lungo i sentieri di un’ambiziosa scalata politico-economica che la Massoneria e la stessa società civile non potevano accettare. Accadde allora che l’antimassoneria, latente nella concezione stessa che sottendeva la P2, si coniugò incidentalmente con la diffusa mentalità popolare ostile all’Istituzione. La linea presenzialista del Gran Maestro Lino Salvini favorì il diffondersi nel pubblico di una fobìa nei confronti del superpartito massonico, talché alla fine degli anni settanta si giunse ad una situazione ambigua di intreccio commisto a belligeranza nei rapporti della Massoneria con il mondo politico. Una scomoda ed indebita situazione poi scossa dall’esplosione del caso P2 nella primavera del 1981 e dagli eventi successivi. Negli anni 1978-1982 la campagna antimassonica raggiunse il suo apice con la produzione di decine di libri e libelli, nei quali le accuse più infamanti contro Gelli e la P2 venivano estese a tutta la Libera Muratoria, che vi appariva perversa e ridicola, grazie ad un esasperato pressapochismo giornalistico tipico dei nostri tempi. Un Piedilista della Loggia Propaganda 2 (P2) diffuso dai mezzi d’informazione nel 1981, comprende i seguenti membri, qui elencati in ordine alfabetico: "Ten.Col. Sergio ACCIAI, Dott. Pierluigi ACCORNERO, Rag. Giacomo AGNESI, Dott. Enrico AILLAUD, Dott. Aldo ALASIA, Dott. Gioacchino ALBANESE, Dott. Raffaele ALBANO, Cap. Amedeo ALDEGONDI, Ten.Col. Vito ALECCI, Magg. Giuseppe ALEFFI, Dott. Alessandro ALESSANDRINI, Amm. Achille ALFANO, Gen. Giovanni ALLAVENA, Prof. Canzio ALLEGRITI, Princ. Giovanni ALLIATA DI MONTEREALE, Dott. Italo ALOIA, Sig. Bruno ALPI, Dott. Roberto AMADI, Dott. Antonio AMATO, Dott. Wilfrido AMBROSINI, Avv. Walter AMENDOLA, Dott. Aristide ANDREASSI, Avv. Loris ANDREINI, Dott. Mario ANDREINI, On. Clement ANET BILÈ, Dott. Franco ANGELI, Dott. Ennio ANNUNZIATA, Prof. Fausto ANTONINI, Prof. Giuliano ANTONINI, P.E. Renzo ANTONUCCI, Col. Pietro AQUILINO, Dott. Giuseppe ARCADI, Dott. Aldo ARCURI, Dott. Romolo ARENA, Dott. Giacomo ARGENTO, Dott. Sergio ARGILLA, On. Gian Aldo ARNAUD, Dott. Carlo ARNONE, Dott. Francesco ARONADI, Dott. Renato ASCHIERI, Dott. Giuseppe ATTINELLI, On. Angelo ATZORI, Avv. Alfredo AUBERT, Col. Mario AUBERT, Sig. Alberto AUREGGI, Dott. José AVILA, Rag. Vittorio AZZARI, Rag. Gilberto BACCHETTI, Cap. Vasco BACCI, Dott. Enzo BADIOLI, Dott. Francesco BAGGIO, Dott. Urio BAGNOLI, Ten.Col. Enrico BAIANO, Sig. Pietro BALDASSINI, Cap. Giorgio BALESTRIERI, Dott. Giorgio BALLARINI, On. Pasquale BANDIERA, Dott. Guido BARBARO, Dott. Vito BARBERA, Rag. Franco BARDUCCI, Gen. Tommaso BARILE, Dott. Giovanni BARILLÀ, Dott. Hippolito BARREIRO, Geom. Giovanni BARTOLOZZI, Dott. Federico BARTTFELD, On. Antonio BASLINI, Dott. Giuseppe BATTISTA, Dott. Alberto BATTOLLA, Avv. Salvatore BELLASSAI, Avv. Girolamo BELLAVISTA, Dott. Danilo BELLEI, Ing. Enzo BELLEI, Dott. Ottorino BELLI, Dott. Mario BELLUCCI, On. Costantino BELLUSCIO, Prof. Nello BEMPORAD, Dott. Giorgio BENINATO, Dott. Silvio BERLUSCONI, Dott. Domenico BERNARDINI, Dott. Francesco BERNASCONI, Cap.Fr. Carlo BERTACCHI, Dott. Giuseppe BERTASSO, Dott. Luigi BERTONI, Dott. Mario BESUSSO, Dott. Luis Alberto BETTI, Dott. Lodovico BEVILACQUA, Dott. Angelo BIAGINI, Ing. Livio BIAGINI, Dott. Carlo BIAMONTI, Avv. Gian Paolo BIANCHI, Dott. Giorgio BIANCHI, Avv. Giulio BIANCHI, Avv. Pierluigi BIANCHINI MORTANI, Prof. Francesco BIANCOFIORE, Ing. Franco BIDA, P.I. Giorgio BIDA, Dott. Giorgio BILLI, Dott. Maurizio BINA, Dott. Luigi BINA, Amm. Gino BIRINDELLI, Dott. Luigi BISIGNANI, Dott. Garibaldo BISSO, Gen. Luigi BITTONI, Col. Bartolo BLASIO, Cap. Alessandro BOERIS CLEMEN, Prof. Giulio BOLACCHI, Uff. José BOLSHAW SALLES, Dott. Gianni BONAGA, Sig. Vincenzo BONAMICI, Dott. Ugo BONASI, Geom. Antonio BONETTI, Sig. Sandro BONI, Dott. Nicolò BORGHESE, Avv. Fabio BORZAGA, Dott. Enrique Victor BOULLY, Dott. Osvaldo BRANA, Gen. Ettore BRANCATO, Dott. Pasquale BRANDI, Avv. Agneletto BRANKO, Dott. Carlos BRAULIO, Sig. Maurizio BRUNI, Dott. Vittorio BRUNI, Dott. Ottorino BRUNO, Dott. Paolo BRUNO, Gen. Walter BRUNO, Sig. Ivan BRUSCHI, Dott. Ettore BRUSCO, Sig. Renzo BRUZZONE, Dott. Fosco BUCCIANTI, Avv. Brunetto BUCCIARELLI DUCCI, Gen. Paolo BUDUA, Avv. Glauco BUFFARINI GUIDI, Dott. Roberto BUFFETTI, Sig. Aldo BUGNONE, Dott. Antonio BUONO, Rag. Giancarlo BUSCARINI, Magg. Antonio CACCHIONE, Cap. Carlo CADORNA, Sig. Giorgio CAGNONI, Dott. Mario CAGNONI, Sig. Paolo CAGNONI, Sig. Paolo CAIANI, Sig. Piero CAIANI, Dott. Salvatore CAJOZZO, Col. Antonio CALABRESE Dott. Silvio CALDONAZZO, Cap. Guido CALENDA, Dott. Roberto CALVI, Dott. Antonio CALVINO, Dott. Antonio CAMPAGNI, Dott. Ennio CAMPIRONI, Dott. Umberto CAMPISI, Maestro Paolo CANDIGLIOTA, Dott. Antonio CANGIANO, Col. Rocco CANNIZZARO, Cap. Antonio CANTELLI, Ing. Fernando CANTINI, Dott. Alberto CAPANNA, Prof. Ilvo CAPECCHI, Dott. Achille CAPELLI, Dott. Carlo CAPOLOZZA. Rag. Franco CAPONI, Rag. Attilio CAPRA, On. Giulio CARADONNA, Prof. Luigi CARATOZZOLO, P.I. Antonino CARBONARO, Dott. Eugenio CARBONE, Magg. Alberto CARCHIO, Dott. Italo CARDARELLI, Dott. Giampaolo CARDELLINI, Col. Rocco CARDUCCI, Prof. Cesare CARELLA, On. Egidio CARENINI, Ten.Col. Guido CARENZA, On. Vincenzo CAROLLO, Dott. Piero PIER CARPI, Dott. Vittorio CARRIERI, Dott. Giorgio CARTA, Sig. Silvio CASAGNI, Dott. Roberto CASARUBEA, Dott. Pietro CASELLATO, Gen. Giuseppe CASERO, Sig. Remo CASINI, Prof. Alessandro CASOTTO, Dott. Salvatore CASSATA, Dott. Carlo CASTAGNOLI, Ing. Antonio CASTELGRANDE, Avv. Francesco CATALANO, Dott. Giuseppe CATALANO, Ing. Laico Bruno CATTANEO, Dott. Filippo CAUSARANO, Col. Secondo CAVALLI, Prof. Luigi CAVALLINI, Prof. Giorgio CAVALLO, Dott. Enrico CECCARELLI, Sig. Mario CECCHERINI, Ten.Col. Luigi CECCHETTI, Dott. Mario CECCHI, Rag. Bruno CECCHI, Dott. Bruno CECCHINI, Amm. Marcello CELIO, Dott. Massimiliano CENCELLI, Prof. Isidoro CENTRELLA, Col. Amedeo CENTRONE, Dott. Alberto CEREDA, On. Gianni CERIONI, Dott. Giovanni CERQUETTI, Cap. Umberto CESARI, Geom. Eugenio CESARINI, Cap. Salvatore CESARIO, Dott. Gabriele CETORELLI, On. Aldo CETRULLO, Dott. Francesco CETTA, Rag. Alessandro CHECCHINI, Rag. Claudio CHIAIS, Dott. Antonio CHIARELLI, Dott. Brunetto CHIARELLI, Dott. Giulio CHIARUGI, Gen. Giuseppe CIANCIULLI, On. Fabrizio CICCHITTO, Amm. Giovanni CICCOLO, Dott. Italo CICHERO, Dott. Bernardino CIFANI, Dott. Luigi CIMINO, Geom. Mario CINGOLANI, Sig. Manlio CIOCCA, Dott. Mario CIOLINI, Sig. Mario CIOLLI, Dott. Vasco CIONI, Dott. Elio CIOPPA, Col. Enzo CIRILLO, Rag. Carlo CIUFFI, Dott. Roberto CIUNI, Sig. Renato CIVININI, Col. Enzo CLIMINTI, Col. Ennio COCCI, Dott. Joaquin COELHO, Dott. Antonio COLASANTI, Dott. Enrico COLAVITO, Rag. Giuseppe COLOSIMO, Dott. Giuseppe COMPAGNO, Magg. Marino CONCA, Magg. Giuseppe CONSALVO, Dott. Alfonso COPPOLA, Dott. Loris CORBI, Dott. Fausto CORDIANO, Col. Antonio CORNACCHIA, Sig. Hector CORREA DE MELLO, Dott. Stefano CORRUCCINI, Dott. Vincenzo CORSARO, P.I. Carmelo CORTESE, Cap. Vasc. Carlos Alberto CORTI, Dott. Francesco COSENTINO, Prof. Alfiero COSTANTINI, Ten.Col. Alessandro COSTANZO, Dott. Maurizio COSTANZO, Dott. Francesco CRAVERO, Sig. Giovanni CRAVERO, Dott. Giampaolo CRESCI, Dott. Giovanni CRESTI, Dott. Fabio CRIVELLI, Dott. Giuseppe RENATO, Dott. Francesco CRUPI, Dott. Giorgio CSEPANYI, Ing. Giampiero CUNGI, Dott. Lino CURIALE, Dott. Antonino CUSIMANO, Cap. Vasc. Sergio D'AGOSTINO, Dott. Antonio D'ALI STAITI, Gen. Romolo DALLA CHIESA, Cap. Giuseppe D'ALLURA, Dott. Federico D'AMATO, Dott. AntonioO D'ANCONA, On. Emo DANESI, Dott. Mario D'ANGELO, Col. Salvatore DARGENIO, Ing. Giovanni D'ARMINIO MONFORTE, Dott. Lorenzo DAVOLI, Avv. Sergio DE ALMEIDA MARQUES, Dott. Stefano DE ANDREIS, Dott. Gabriele DE ANGELIS, Dott. Gustavo DE BAC, Dott. Hans DE BELDER, Magg. Umberto DE BELLIS, Dott. Svandiro DE BLASIS, Rag. Antonio DE CAPOA, On. MASSIMO DE CAROLIS, Dott. Matteo DE CILLIS, Sen. Danilo DÈ COCCI, Dott. Pietro DE FEO, Prof. Domenico DE GIORGIO, Sig. Domenico DE GIUDICI, Geom. Giancarlo DEGL’INNOCENTI, Dott. Renzo DE GRANDIS, Ten.Col. Sergio DEIDDA, On. Filippo DE JORIO, Dott. Guglielmo DE LA PLAZA, Dott. Cesar DE LA VEGA, Sig. Alessandro DEL BENE, Geom. Vittorio DEL BIANCO, Col. Mario DEL BIANCO, Rag. Giampiero DEL GAMBA, Ten.Col. Manlio DEL GAUDIO, Sig. Pierluigi DEL GUERRA, Dott. Giuseppe DELL'ACQUA, Dott. Massimo DELL'AQUILA, Ten.Col. Bruno DELLA FAZIA, Dott. Giuseppe DELL'ONGARO, Dott. Pietro DE LONGIS, Dott. Jorio DEL MORO, On. Ferruccio DE LORENZO, Dott. Giuseppe DEL PASQUA, Dott. Pietro DEL PIANO, Dott. Michele DEL RE, Prof. Edoardo DEL VECCHIO, Magg. Vittorio DE MARCO, Avv. Fulviano DE MARI, Sig. Romolo DE MARTINO, Dott. Paolo DE MICHELIS, Dott. Vincenzo DE NARDO, Ing. Salvatore DENTE, Sig. Sergio DENTI, Dott. Bonifacio DE OLIVEIRA, Dott. Carlo DE RISIO, Col. Avv. Antonio DE SALVO, Gen. Luigi DE SANTIS, Dott. William DE SENA, Dott. Ercole DE SIATI, Avv. Jorge DE SOUZA, Sig. Denis DE STAFANIS BAIARDO, Dott. Levy DE SUOZA, Dott. Osvaldo DE TULLIO, Sig. Vincenzo DE VITO, Dott. Franco DI BELLA, Avv. Alberto DI CARO, Ten.Col. Sergio DI DONATO, Dott. Leonardo DI DONNA, Ten. Vasc. Bruno DI FABIO, Dott. Rodolfo DI FILIPPÒ, Prof. Giuseppe DI GIOVANNI, Rag. Sergio DI LALLO, Gen. Sebastiano DI MAURO, Dott. Mario DIANA, Dott. Luigi DINA, Dott. Vincenzo D’ISANTO, Prof. Giuseppe DONATO, Sig. Massimo DONELLI, Avv. Pedro DOS SANTOS, Dott. Duilio DOTTORELLI, Cap. Gian Carlo D'OVIDIO, Avv. Giovanni DRUETTI DI USSEL, Dott. Mario DUCE, Mar. Maurizio DURIGON, On. Mario EINAUDI, Dott. Antonio ESPOSITO, Rag. Claudio FABBRI, Dott. Giovanni FABBRI, Dott. Carlo FABRICCI, Dott. Luigi FADALTI, Col. Nicola FALDE, Dott. Carlo FALLA GARETTA, Dott. Giovanni FANELLI, Cap. Giovanni FANTINI, Dott. Francesco FARINA, Sig. Mario Elpidio FATTORI, Dott. Tito FAVI, Gen. Enrico FAVUZZI, Dott. Mario ALBERTO, Ten.Col. Luciano FEDERICI, Dott. Walter FERNANDES FINS, Prof. Franco FERRACUTI, Dott. Ruggero FERRARA, Sig. Alberto FERRARESE, Dott. Alberto FERRARI, Dott. Aldo FERRARI, Avv. Giuseppe FERRARI, Dott. Mario FERRARI, Rag. Ivo FERRETTI, Dott. Antonio FERRI, Ten.Col. Domenico FIAMENGO, Dott. Cirino FICHERA, Dott. Wilson FILOMENO, Dott. Gerardo FINAURI, Dott. Beniamino FINOCCHIARO, Dott. Ennio FINOCCHIARO, Dott. Ovidio FIORETTI, Dott. Publio FIORI, Dott. Ruggero FIRRAO, Dott. Alessandro FLORA Dott. Fabrizio FLUMINI, Gen. Carlo FOCE, Dott. Marco FOLONARI, Amm. Vittorio FORGIONE, On. Franco FOSCHI, Prof. Arnaldo FOSCHINI, Sen. Franco FOSSA, Sig. Michele FOSSA, Dott. Artemio FRANCHI, Sig. Giorgio FRANCHINI, Cap. Luciano FRANCINI, Dott. Gianfranco FRANCO, Dott. Luigi FRANCONI, Dott. Francesco FRANZONI, On. Aventino FRAU, Dott. Luis FUGASOT, Dott. Sebastiano FULCI, Dott. Silvestro FURGAS, Cap. Silvio FUSARI, Dott. Ugo FUXA, Dott. Gian Piero GABOTTO, Gen. Eduardo GALLARDO RINCON, Dott. Salvatore GALANTE, Dott. Giuseppe GALLO, Col. Salvatore GALLO, Gen. Vitaliano GAMBAROTTA, Dott. Adolfo GAMBERINI, Dott. Edoardo GASSER, Comm. Licio GELLI, Dott. Mario GENGHINI, Dott. Carmelo GENOVESE ZERBI, Ten.Col. Francesco GENOVESE, Col. Pasqualino GENTILE, Amm. Antonino GERACI, Dott. Roberto GERVASO, Dott. Antonio JOSÈ GHIRELLI GARCIA, Geom. Giancarlo GHIRONI, Dott. Giuseppe GIACCHI, Dott. Ado GIACCI, Prof. Giacomo GIACOMELLI, Sig. Romano GIAGNONI, Dott. Domenico GIALLI, Ing. Mario GIANNETTI, Ing. Osvaldo GIANNETTI, Gen. Orazio GIANNINI, Dott. Orazio GIANNONE, Gr.Uff. Piero GIANNOTTI, Prof. Gennaro GIANNUZZI, Dott. Renato GIAQUINTO Col. Renato GIARIZZO, On. Ilio GIASOLLI, Rag. Renzo GIBERTI, Prof. Luigi GIOFFRÈ, Dott. Tommaso GIORGESCHI, Avv. Raffaello GIORGETTI, Dott. Angelo GIOVANELLI, Dott. Giovanni GIRAUDI, Dott. Vincenzo GISSI, Gen. Raffaele GIUDICE, Cap. Giovanni GIUFFRIDA, Dott. Ezio GIUNCHIGLIA, Ten.Col. Umberto GIUNTA, Dott. Michele GIURATRABOCCHETTA, Sig. Vittorio GNOCCHINI, Dott. Gherardo GNOLI, Ten.Col. Vittorio GODANO, Dott. Giordano GOGGIOLI, Dott. Cesare GOLFARI, Prof. Egone GOLIMARI, Col. Umberto GRANATI, Dott. Osvaldo GRANDI, Dott. Pietro Paolo GRASSI, Gen. Giulio GRASSINI, Dott. Gianfranco GRAZIADEI Gen. Giulio Cesare GRAZIANI, Dott. Giuseppe GRAZIANO, Sig. Mario GRAZZINI, Sig. Mario Luigi GREGORATTI, Dott. Francesco GREGORIO, Dott. Angelo GRIECO, Dott. Matteo GRILLO, Cap. Ernesto GROSSI, Ten.Col. Santo GUCCIARDO, Dott. Ferdinando GUCCIONE MONROY, Dott. Giovanni GUIDI, Dott. Paolo GUNGUI, Gen. Giuseppe GUZZARDI, Dott. Ever HAGGIAG, Dott. Julio HARATZ, Col. Rubens IANNUZZI. Dott. Giuseppe IMPALLOMENI, Sig. Francesco IMPERATO, Dott. Waldemar INCROCCI, Dott. Oreste INNOCENTI, Dott. Antonio IOLI, Dott. Francesco IOLI, Dott. Carmelo ISAIA, Dott. Luigi IVALDI, Dott. José Isaac KATZ, Dott. Guido KESSLER, Gen. Giuseppe KUNDERFRANCO, Dott. Adolfo KUNZ, On. Silvano LABRIOLA, Cap. Antonio LA BRUNA, Dott. Luciano LANFRANCO, Dott. Ippolito LA MEDICA, Ten.Col. Michele LA MEDICA, Comm. Remo LANDINI, Dott. Claudio LANTI, Dott. Giovanni LA ROCCA, Dott. Raul Alberto LASTIRI, Sig. Gennaro Gino LATILLA, Dott. Armando LAURI, Dott. Silvio LAURITI, Col. Fulberto LAURO, Dott. Pablo LAVAGETTO, Cav. Lav. Mario LEBOLE, Dott. Antonio LECCISOTTI, Dott. Giovanni LEDDA, Col. Federico LENCI, Avv. Vito LENOCI, Sig. Luigi LENZI, Avv. Leonardo LEONARDI, Dott. Emilio LEONELLI, Dott. Vincenzo LEPORATI, Dott. Enzo LERARIO, Dott. Walter LEVITUS, Cap. Matteo LEX, Dott. Antonino LI CAUSI, Cap. Serafino LIBERATI, Dott. Vittorio LIBERATORE, On. Gaetano LICCARDO, Dott. Bruno LIPARI, Dott. Vincenzo LIPARI, Gen. Vittorio LIPARI, Prof. Gianfranco LIZZA, Ing. Glauco LOLLI GHETTI, Magg. Giovanni LONGO, Prof. Pasquale LONGO, On. Pietro LONGO, Dott. Gaetano Nino LONGOBARDI, Dott. Luigi LONI COPPEDÈ, Avv. Gaetano LO PASSO, Dott. Antonio LOPES, Dott. Josè LOPEZ REGA, Gen. Donato LO PRETE, Col. Giancarlo LORENZETTI, Sig. Giancarlo LORENZINI, Prof. Massimo LOSAPPIO, Dott. Domenico LO SCHIAVO, Cap. Mario LOTTA, Col. Giuseppe LO VECCHIO, Avv. Rocco LO VERDE, Dott. Alvaro LUCIANI, Ing. Luciano LUCIANI, Dott. Otello MACCHIONI DI SELA, Dott. Giuseppe MACINA, Dott. Luigi MADIA, Stt. Vasc. Fulvio MAFERA, Gen. Gianadelio MALETTI, Dott. Francesco MALFATTI di MONTETRETTO, Prof. Giancarlo MALTONI, On. Enrico MANCA, Col. Pierluigi MANCUSO, Dott. André MANDI, Ten.Col. Roberto MANNIELLO, Dott. Giuseppe MANNINO, Dott. Dario MANZINI, Cap.Fr. Vito MARANO, Geom. Guglielmo MARCACCIO, Col. Carlo MARCHI, Arch. Antonio MARCHITELLI, Sig. Maresco MARINI, Dott. Pasquale MARINO, On. Luigi MARIOTTI, Dott. Renato MARNETTO, Dott. Giovanni MARRAS, Dott. Osvaldo MARRAS, Cap.Fr. Mariano MARRONE, Sig. Franco MARSILI, Sig. Mario MARSILI, Dott. Carlo MARTINO, On. Anselmo MARTONI, Cap. Antonio MARTURANO, Dott. Massimo MASCOLO, Dott. Marco MASINI, On. Renato MASSARI, Amm. Aldo MASSARINI, Dott. Sergio MASSENTI, Gen. Emilio Eduardo MASSERA, Dott. Carlo MASSIMO, Prof. Paolo MATASSA MARCHISOTTO, Dott. Carlo MAURO, Dott. Giacomo MAYER, Dott. Giorgio MAZZANTI, Col. Rocco MAZZEI, Sen. Luigi MAZZEI, Col. Giuseppe MAZZOTTA, Dott. Giuseppe MAZZOTTI, Dott. Roberto MEMMO, Ten. Col. Gaetano MENDOLIA, Dott. Gianni MERCATALI, Gen. Francesco MEREU, Dott. Giorgio MERLI, Cap. Pietro MERTOLI, Prof. Renzo MERUSI, Dott. Marco MESSENI PETRUZZELLI, Dott. Antonio MESSINA, Prof. Michele MESSINA, Rag. Elio MESSURI, Dott. Roberto ROMERO MEZA, Dott. Leo MICACCHI, Gen. Vito MICELI, Gen. Giuliano MICHELI, Dott. Franco MICHELINI TOCCI, Rag. Enrico MICHELOTTI, Col. Giuseppe MIDILI, Arch. Aladino MINCIARONI, Col. Giovanni MINERVA, Avv. Sergio MINERVINI, Gen. Osvaldo MINGHELLI, Avv. Pietro MINNINI, Gen. Igino MISSORI, Geom. Roberto MISURI, Dott. Arrigo MOLINARI, On. Prof. OTTORINO, Cap. Giuseppe MONGO, On. Amleto MONSELLATO, Col. Giuseppe MONTANARO, Ten.Col. Anselmo MONTEFREDDO, Sig. Riziero MONTI, Dott. Flavio MONTISCI, Gen. Otello MONTORSI, Ten.Col. Franco MORELLI, Dott. Mario MORETTI, Cap. Carlo MORI, Dott. Gaetano MORREALE, Dott. Flaviano MORRI, Dott. Panfilo MORRONI, Dott. Paolo MOSCA, Dott. Francesco MOSCIARO, Comm. Bruno MOSCONI, Dott. Giovanni MOTZO, Cap.Fr. Angelo MURRU, Magg. Franco MURTAS, Dott. Arrigo MUSIANI, Gen. Fausto MUSTO, Col. Pietro MUSUMECI, Dott. Franco NACCI, Dott. Paolo NANNARONE, On. Vito NAPOLI, Dott. Luigi NEBIOLO, Arch. Mario NEGRI, Prof. Rosario NICOLETTI, Ten.Col. Renato NICOLI, Dott. Edilio NICOLINI, Col. Domenico NIRO, Dott. Giovanni NISTICÒ, Mar.Magg. Enrico NOCILLI, Sig. Alighiero NOSCHESE, Sig. Alberto NOSIGLIA, Col. Franco NOVO, Prof. Angelo NUNZIANTE, Sig. Antonio NUNZIATI, Ten.Col. Salvatore ODDO, Prof. Gianluigi OGGIONI, Dott. Luigi OLIVA, Sig. Carlo ONNIS, Dott. Giovanni ORGANO, Dott. Giampiero ORSELLO, Avv. Umberto ORTOLANI, Dott. Antonio PACELLA, Dott. Giancarlo PAGANO, Dott. Antonio PALADINI, Dott. Giovanni PALAIA, Dott. Claudio PALAZZO, Avv. Giampaolo PALLOTTA, Dott. Bruno PALMIOTTI, Gen. Giovanni Battista PALUMBO, Ing. Pasquale PALUMBO, Comm. Costantino PANARESE, Dott. Roberto PANDOLFINI, Ten.Col. Giancarlo PANELLA, Dott. Andrea PANNO, Dott. Sergio PANZACCHI, Col. Marco PAOLA, Avv. Mario PAOLA, Dott. Enrico PAOLETTI, Prof. Ivan PAPADIA, Rag. Nicolino PAPPALEPORE, Sig. Angelo PARACUCCHI, Dott. Maurizio PARASASSI, Cap.Dott. Giuseppe PARATORE, Dott. Angelo PARISI, Sig. Pieruggero PARTINI, Dott. Tito PASQUALIGO, Dott. Andrea PASQUALIN, Dott. Bruno PASSARELLI, Dott. Vito PASSERO, Dott. Ferdinando PASTINA, Ten.Col. Franco PASTORE, Cap. Giovanni PASTORE, Dott. Salvatore PASTORE, Sig. Marcello PASTORELLI, Dott. Giovanni PATTUMELLI, Sig. Alvaro PAZZAGLI, Dott. Franco PECO, Avv. Carmine Mino PECORELLI, On. Mario PEDINI, Dott. Vitaliano PEDUZZI, Dott. Davide PELLEGRINI, Dott. Olivo PELLI, Prof. Renato PELLIZZER, Dott. Walter PELOSI, Dott. Francesco PENNACCHIETTI, Dott. Corrado PENSA, Dott. Maurizio PEPE, Sig. Claudio PEREZ BARRUNA, Dott. Aldo PERITORE, Dott. Alberto PERNA, Dott. Cesare PERUZZI, Dott. Carlo PESARESI, Rag. Lamberto PETRI, Cap. Gianfranco PETRICCA, Sig. Antonio PETRUCCI, On. Sergio PEZZATI, Sig. Claudio PICA, On. Rolando PICCHIONI, Gen. Franco PICCHIOTTI, Ten.Col. Antonio PICCIRILLO, Mar.Cav. Romano PICCOLOMINI, Prof. Claudio PIERANGELI, Dott. Giuseppe PIERI, Sig. Roberto PIERI, Sig. Giovanni PIERONI, On. Giulio PIETROSANTI, Dott. Michele PIGNATELLI, Dott. Waldimiro PINTO, Magg. Francesco PIROLO, Gen. Luigi PIROZZI, Cap. Gino PISANI, Dott. Giorgio PISANO, Dott. Sergio PISCITELLO, Dott. Alberto PISTOLESI, Dott. Giuseppe PIZZETTI, Dott. Giulio PIZZOCCHERI, Dott. Michele PIZZULLO, Dott. Giovan Vincenzo PLACCO, Prof. Carlo POGLAYEN, Dott. Giuseppe PLUCHINO, Cap.Fr. Giuliano POGGI, Cap.Fr. Osvaldo POGGI, Dott. Marcello POGGINI, Dott. Duilio POGGIOLINI, Col. Italo POGGIOLINI, Avv. Wolfango POLVERELLI, Dott. Domenico PONE, Prof. Leonello PONTI, Dott. Saverio PORCARI LI DESTRI, Cap. Fausto PORCHEDDU, Cap. Roberto PORCHEDDU, Dott. Pasquale PORPORA, Dott. Michele PRINCIPE, Dott. Massimo PUGLIESE, Prof. Clemente PULLÈ, Prof. Pietro PULSONI, Cap. Giuseppe PUTIGNANO, Ten.Col. Giuseppino QUARTARARO, Amm. Giovanni Juan QUESTA, Dott. Domenico RABINO, Dott. Giorgio RAMELLA, Prof. Vincenzo RANDI, Dott. Giacomo RANDON, Sig. Bruno RANIERI, Dott. Domenico RASPINI, Gen. Osvaldo RASTELLI, Maestro Giulio RAZZI, Dott. Angelo REGA, Cap. Aldo RENAI, Avv. Lucio RICCARDI, Avv. Emilio RICCARDI, Dott. Giuseppe RICCI, Gen. Giovanni RIFFERO, Dott. Renato RIGHI, Dott. Giovanni RIZZI, Dott. Angelo RIZZOLI, Col. Vincenzo RIZZUTI, Dott. Enrico ROCCA, Col. Fausto RODINÒ, Sig. Carlo ROLLA, Dott. Francesco ROMANELLI, Dott. Ovidio ROMANELLI, Ten. Col. Antonio ROMANO, Dott. William ROSATI, Cap. Andrea ROSELLI, Gen. Roberto ROSELLI, Prof. Edmondo ROSSI, Dott. Giorgio ROSSI, Sig. Mario ROSS, Dott. Bruno ROZERA, Ing. Mario RUBINO, Dott. Carlo RUFFO della SCALETTA, Dott. Felice RUGGIERO, Dott. Domenico RUSSO, Dott. Francesco RUSSO, Cap. Guido RUTA, Dott. Claudio SABATINI, Ten.Col. Gianfranco SABATINI, Dott. Elio SACCHETTO, Arch. Ambrogio SALA, Magg. Mario SALACONE, Ing. Simonpietro SALINI, Dott. Francesco SALOMONE, Arch. Francesco SANGUINETTI, Sig. Ermido SANTI, Geom. Ferruccio SANTINI, Dott. Mario SANTORO, Gen. Giuseppe SANTOVITO, Dott. Roberto SARRACINO, Geom. Stefano SASSOROSSI, Cav. Carlo SATIRA, Dott. Vittorio Emanuele Di SAVOIA, Dott. Vittorio SBARBARO, Dott. Francesco SCALABRINO, Dott. Leonardo SCALI, Ten. Col. Pasquale SCARANO, Ten.Col. Michele SCHETTINO, Dott. Darcy SCHETTINO ROCHA, Sig. Aldo SCHIASS, Avv. Giulio SCHILLER, Ten.Col. Mario SCIALDONE, Dott. Santo SCIARRONE, Gen. Salvatore SCIBETTA, Col. Domenico SCOPPIO, Ing. Alberto SCRIBANI, On. Loris SCRICCIOLO, Dott. Piero SCRICCIOLO, Prof. Albino SECCHI, Dott. Gustavo SELVA, Dott. Mario SEMPRINI, Dott. Pasquale SETARI, Ing. Lucien SICOURI, Dott. Elio SIGGIA, Ten.Vasc. Giuseppe SILANOS, Dott. Enrico SILVIO, Prof. Augusto SINAGRA, Avv. Michele SINDONA, Magg. Giovanni SINI, Dott. Raffaele SINISI, Gen. Giuseppe SIRACUSANO, Dott. Fiorello SODI, Dott. Edgardo SOGNO DEL VALLINO, Sig. Ugo SOLDANI, Dott. Angelo Raffaele SOLDANO, Dott. Gerolamo SOMMO, Dott. Girolamo SORRENTI, Dott. Franco SORRENTINO, Ten.Col. Lino SOVDAT, Gen. Pietro SPACCAMONTI, Dott. Ettore SPAGLIARDI, Dott. Carmelo SPAGNUOLO, Dott. Piero SPALLUTO, Dott. Paolo SPARAGNANA, Dott. Aldo SPINELLI, On. Gaetano STAMMATI, Dott. Antonio STANZIONE, Ten.Col. Savino STELLA Dott. Domenico STELLINI Magg. Marcello STELLINI Dott. Giorgio STERNINI Dott. Giorgio FLORIO STILLI, Dott. Randolph K. STONE, Dott. Bruno STRAPPA, Cap. Dott. Giuseppe STRATI, Dott. Francesco STURZO, Gen. Carlos SUAREZ MASON, Dott. Giuseppe SZALL, Sig. Leandro TACCONI, Cap. Ezio TALONE, Ing. Gennaro TAMPONE, Dott. Vittorio TANASSI, Magg. Giacomo TARSI, Avv. Paolo TARTAGLIA, Dott. Bruno TASSAN DIN, Sig. Giovanni TASSITANO, Dott. Eluak TAYLOR, Dott. Alberto TEARDO, Dott. Mario TEDESCHI, On. Emanuele TERRANA, Cap. Corrado TERRANOVA, Prof. Carlo TERZOLO, Gen. Guido TESI, Sig. Augusto TIBALDI, Dott. Mario TILGHER, Dott. Alessandro TIZZANI, Col. Mario TOGNAZZI, Dott. William TOLBERT, Dott. Emanuele TOMASINO, Sig. Osvaldo TONINI, Amm. Giovanni TORRISI, Cap. Menotti TORTORA, Sig. Silvano TOSI, Sig. Massimo TOSTI, Dott. Gaetano TRAPANI, Ten.Col. Mario TRAVERSA, Dott. Roberto TREBBI, Prof. Fabrizio TRECCA TRIFONE, Comm. Lorenzo TRICERRI, Cav. Aurelio TRIPEPI, Col. Giuseppe TRISOLINI, Avv. Francesco TROCCOLI, Dott. Francesco TROIS, Ten.Col. Domenico TUMINELLO, Gen. Mauro TURINI, Dott. Vincenzo TUSA, Com. Paolo UBERTI, Dott. Asdrubale UGOLINI, Geom. Mauro UGOLINI, Ten. Col. Giacomo UNGANIA, Prof. Antonio URBANO, Ten.Col. Ottavio URCIUOLO, Dott. Salvatore VAGNONI, Avv. Mario VALENTI, Dott. Roberto VALENZA, Dott. Vincenzo VALENZA, Gen. Enzo VALLATI, Dott. Cesare VALOBRA, Dott. Giancarlo Elia VALORI, Prof. Walter VANNELLI, Prof. Cesare VANNOCCI, Dott. Giuseppe VARCHI, Gen. Dante VENTURI, Dott. Aldo VESTRI, Dott. Giovanni VIARENGO, Cap. Massimo VICARD, Col. Mario Pompeo VICINI, Col. Antonio VIEZZER, Dott. Alberto VIGNES, Dott. Luigi Nello VILLA, Dott. Vincenzo VILLATA, Dott. Maria José VILLONE, Avv. Enirico VINCI, Dott. Francesco VIOLA, Magg. Enrico VIOLANTE, Dott. Ferdinando VISCIANI, Dott. Annibale VISCOMI, Sig. Roberto VISCONTI, Dott. Angelo VISOCCHI, Dott. Gaetano VITA, Dott. Fabio VITALI, Dott. Vincenzo VITALI, Avv. Mario VITELLIO, Gen. Ambrogio VIVIANI, Avv. Carlo VOCCIA, Avv. Gaetano VULLO, Dott. Fernandez WILSON DE VALLE, Dott. Mario ZACCAGNINI, Cap. Maurizio ZAFFINO, Dott. Leonida ZANARIA, Dott. Mario ZANELLA, Dott. Lelio ZAPPALÀ, Ing. Lucio ZAPPULLA, Dott. Aldo ZECCA, Dott. Sergio ZERBINI, Dott. Giorgio ZICARI, Dott. Alfredo ZIPARI, Prof. Amonasro ZOCCHI, Sig. Elie ZOCHEIB, On. Michele ZUCCALÀ, Comm. Antonio ZUCCHI, Dott. Paolo ZUCCHINI". V. anche Loggia P2. |
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Che cos’era il gruppo di Gelli? Che cosa fanno oggi i suoi membri? | ||
by le «pagine gialle» della P2 Monday, Aug. 16, 2004 at 7:55 PM | mail: | |
La P2 ieri. La sua vittoria oggi. |
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LISTA APPARTENENTI ALLA P2 SEQUESTRATA A GELLI | ||
by copia & appiccica Monday, Aug. 16, 2004 at 8:05 PM | mail: | |
Questo è l'elenco alfabetico dei 962 iscritti alla "Loggia P2" della massoneria sequestrato il 17 marzo 1981 a Licio Gelli (distribuito dalla presidenza del Consiglio il 21 maggio 1981). |
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ANNO 1973 - (provvisorio) | ||
by anti nato Monday, Aug. 16, 2004 at 8:17 PM | mail: | |
TELEVISIONE PRIVATE - PRIMO ATTO |
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mafia al potere | ||
by bú Monday, Aug. 16, 2004 at 8:23 PM | mail: | |
Nella lista rinvenuta, c'é il gotha della politica, della finanza, del giornalismo, degli apparati militari di varie forze politiche, e ovviamente nessun comunista. Lista che provocò un terremoto. (ma lo stesso giudice Colombo dopo aver rigirato in mano quella lista con molti dubbi affermò "L'archivio vero di Gelli e ben altrove, forse in Svizzera o in America latina" Intervista, di G. Bocca, 11 giugno, 1981). |
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Piduismo: uno stile di 'vita' | ||
by Henry Kissinger Monday, Aug. 16, 2004 at 8:27 PM | mail: | |
PISANU |
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ECONOMIA SELVAGGIA | ||
by Democrazia proletaria Monday, Aug. 16, 2004 at 8:30 PM | mail: | |
L’inchiesta ‘armi e droga’ condotta dal giudice Carlo Palermo che fornisce spunto all’articolo di Luigi Cipriani riportato di seguito, finì come noto travolta dalle assoluzioni generalizzate per tutti gli inquisiti, descritte in calce all’articolo con altre brevi notizie e indicazioni bibliografiche per chi non avesse seguito la vicenda sulla stampa. |
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MICHELE SINDONA e la Banca Rasini | ||
by Speciale Dossier Monday, Aug. 16, 2004 at 8:34 PM | mail: | |
Speciale Dossier Berlusconi: Mafia e Loggia P2 www.italianiestero.antoniodipietro.it/sezioni/editoriali/editoriali.php?editi... |
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MICHELE SINDONA DAL SUCCESSO...AL CAFFÉ DEL... "DECESSO" | ||
by berluska Monday, Aug. 16, 2004 at 8:58 PM | mail: | |
Michele Sindona nasce a Patti (Messina) in Sicilia, nel 1920. Dopo aver fatto l'autotrasportatore, cominciò la sua carriera finanziaria aprendo a Milano uno studio di consulenza legale e fiscale esercitando la professione di avvocato dopo aver preso la laurea in giurisprudenza. Diventa a Milano nei primi anni Cinquanta, il commercialista più ricercato da industrie e società finanziarie, e lui stesso dopo una serie di favorevoli operazioni in borsa, cominciò a crearsi le basi della sua carriera. Nel decennio successivo crea a poco a poco un impero; ha amicizie influenti nella politica italiana e nella finanza vaticana. Ma anche appoggi negli Stati Uniti. Infatti gli viene consegnato di persona il premio dell' "uomo dell'anno 1973" dall'ambasciatore degli Usa a Roma, John Volpe, in considerazione della notevole rilevanza economica acquisita negli Stati Uniti dalle numerose società collegate al suo gruppo. |
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Personaggi come Licio Gelli e Lopez Rega | ||
by matteotti Monday, Aug. 16, 2004 at 9:04 PM | mail: Silverio Corvisieri | |
IL MAGO DEI GENERALI |
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In nome di Dio - La morte di papa Luciani - | ||
by David Yallop Monday, Aug. 16, 2004 at 9:12 PM | mail: | |
David Yallop ricostruisce i fatti che hanno preceduto l'improvvisa morte di Giovanni Paolo I. Con stile scorrevole ci presenta una dettagliata documentazione e indica i nomi di chi dalla morte del papa (ora in via di beatificazione) poteva trarne giovamento. |
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P2 le notizie del 2004: gennaio | ||
by (di Maurizio Salvi) Monday, Aug. 16, 2004 at 9:16 PM | mail: | |
2 gennaio 2003 - ARGENTINA: LIBRO SU LOPEZ REGA |
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Roberto Calvi, non fu suicidio. | ||
by Gianni Barbacetto Monday, Aug. 16, 2004 at 9:28 PM | mail: | |
ROMA. Roberto Calvi, non fu suicidio. La relazione giunge a 20 anni di distanza da quel 18 giugno 1982 in cui il corpo del banchiere Roberto Calvi, presidente del Banco ambrosiano, fu trovato impiccato sotto il ponte Black Friars a Londra. E' stata condotta, attraverso l'autopsia del cadavere, da un'équipe di esperti guidati dal tedesco Bernd Brimkmann. La conclusione non stupisce più di tanto: quando Roberto Calvi è stato impiccato, era già morto. Si tratta quindi di omicidio. Sulla fine del bancarottiere legato a Michele Sindona c'erano state sentenze contrastanti: la prima, in Inghilterra nel 1982, stabilì il suicidio; un successivo processo, nell'83, si pronunciò con un verdetto aperto; nel 1988, in una causa civile a Milano per questioni di assicurazione, si optò per l'omicidio. Con l'ultima perizia, si apre la strada dell'incidente probatorio che riaprirà il processo sulla base dell'ipotesi di accusa su cui la Procura di Roma lavora da più di 10 anni: Calvi sarebbe stato ucciso dalla mafia perché ritenuto inaffidabile, dopo aver fatto sparire soldi affidatigli da Pippo Calò, il cassiere della mafia siciliana attualmente detenuto. L'altro grande accusato è Flavio carboni, il "faccendiere" che accompagnò Calvi nel suo ultimo viaggio londinese. |
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P2, IOR, CALVI | ||
by dei Discepoli di Verità Monday, Aug. 16, 2004 at 10:19 PM | mail: | |
Sette giorni dopo l'attentato di piazza San Pietro, il 20 maggio 1981, la magistratura milanese dispose l'arresto cautelare del banchiere catto-massone Roberto Calvi, accusato di frode e reati valutari. Il precedente 5 febbraio, in relazione al crac di Michele Sindona, era stato arrestato anche l'amministratore delegato dello Ior, il laico Luigi Mennini. |
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TASSELLI DI "VITA" BANCARIA | ||
by Monsignor Paul Casimir Marcinkus Monday, Aug. 16, 2004 at 10:23 PM | mail: | |
Gli affari sporchi della banca vaticana www.antimafiaduemila.com/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=895 |
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Vedi anche: | ||
by Vaticano Monday, Aug. 16, 2004 at 10:25 PM | mail: | |
http://digilander.libero.it/nonsiamosoli/terzomillennio/tm089844.html: [...] una fetta dell'economia mondiale si basa principalmente sul traffico d'armi e di droga. Esiste una compravendita d'armamenti definita, per assurdo, legale, con il pretesto di una qualche legittima difesa, ma ce n'è un'altra ben più proficua, adottata e controllata da tutti gli stati più potenti, in primis U.S. ed U.K. [...] che sorregge la ricchezza del primo mondo. Ricchezza che, fino a prima della caduta del muro di Berlino, era gestita, oltre dalle due potenze già citate, anche dall'ex URSS (oggi sostituito dalla Cina. Quest'ultima [...] sta creando un suo programmatore autonomo) [...]. Dopo il 30 agosto 1991, la quota di potere, detenuta dall'Unione delle Repubbliche Bolsceviche, è stata assorbita dalle due nazioni di lingua anglofona. Logicamente, il tutto avveniva ed avviene, adesso dopo la glasnost, con un nuovo assetto, in modo occulto. Sfruttando la caratteristica peculiare del Regno Unito, cioè "l'imperialità", che si estende su tutto il globo terrestre; ed affiancandole, parallelamente, all'organizzazione ufficiale burocratica, attendente alla gestione dello stesso, un'altra, completamente sotterranea, come quella massone, gestita in modo informatico attraverso un super computer, avviluppandolo in una ragnatela di malaffare con base a New York. Questa, collegata a periferiche disseminate nei chakra economici del pianeta, è il computer del fondo monetario mondiale. La scheda del programma centrale è in Lussemburgo, ma fattivamente detto piano è monitorato costantemente dagli USA e dall'Inghilterra, fin dagli anni '70, pianificato per sovrintendere e decidere le sorti di tutte le situazioni politiche del mondo. Centri nevralgici di detta organizzazione si trovano, oltre che in Lussemburgo, New York e Londra anche nelle banche centrali del Liechtenstein, di Hong Kong, nel Banco di Sicilia di Palermo ed in Vaticano presso lo IOR. Questo macro elaboratore è capace di prevedere, in tempo reale, tutte le situazioni: economiche, politiche, sociali, religiose, finanziarie, monetarie, rivoluzionarie, demografiche e chi più ne ha, più ne metta; arrivando negli angoli più sperduti della Terra e dando la possibilità, a chi lo gestisce, d'intervenire a proprio piacimento e nella maniera più proficua e conveniente. Attraverso quest'elaborazione, detti personaggi, sono in grado di porre in essere le strategie che più ritengono idonee ad eliminare, neutralizzare o a far volgere a proprio favore, i più disparati e possibili accadimenti, al punto di innescare conflitti nucleari, qualora ne ritenessero l'indispensabilità, per salvaguardare i propri interessi. |
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Fra incapucciati e bave papali | ||
by "I banchieri di Dio. Il caso Calvi" Monday, Aug. 16, 2004 at 10:27 PM | mail: | |
Alle 7,25 del 18 giugno 1982, un impiegato delle poste di Londra, Anthony Huntley, cammina frettoloso lungo la riva del Tamigi per andare a lavorare. Nota un corpo che pende da una corda legata a un traliccio sotto il ponte di Blackfriars, cioè dei frati neri. E avverte la polizia fluviale. Il cadavere - lo si accerterà nel tardo pomeriggio - è quello di Roberto Calvi, 62 anni, già presidente del Banco Ambrosiano, arrestato e condannato un anno prima per esportazione illegale di capitali legata all'acquisto della Toro Assicurazioni e altri reati valutari. Due indagini condotte a Londra danno esiti contrastanti: la prima opta decisamente per il suicidio, la seconda invece lascia il verdetto "aperto". A Milano, nell'inchiesta parallela, la perizia commissionata dal giudice istruttore predilige il suicidio, ma non esclude l'omicidio. Poi nel 1992, la Cassazione trasferisce l'indagine a Roma. Intanto però, nel 1988, decidendo su una causa civile intentata contro le Assicurazioni Generali dalla vedova Clara Calvi, il Tribunale di Milano si è pronunciato per l'omicidio. La stessa pista imboccano gli accertamenti dei magistrati romani. E l'8 aprile 1997, il gip capitolino Mario Almerighi emette un'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pubblico ministero Giovanni Salvi, a carico dei presunti mandanti del delitto Calvi: il boss mafioso Giuseppe Calò, palermitano, classe 1931, già condannato a numerosi ergastoli (compreso quello per la strage del treno Firenze-Bologna) e il faccendiere pluriinquisito e pluriarrestato Flavio Carboni, nato a Sassari nel 1932, uomo dalle mille relazioni politiche, finanziarie e malavitose. I due - secondo l'accusa - avrebbero architettato "in concorso tra loro e con altri" (ancora da identificare) l'assassinio del banchiere, "avvalendosi dell'organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra, al fine di conseguire l'impunità e conservare il profitto del delitto di concorso in bancarotta fraudolenta": Calò "dando disposizioni ad altri associati per delinquere, i quali agivano materialmente, strangolando il Calvi e simulandone il suicidio"; Carboni "consegnando il Calvi nelle stesse mani degli esecutori materiali, dopo averlo ridotto in suo potere". Il movente: Calvi si sarebbe impossessato, come aveva fatto prima di lui Sindona, di una parte del tesoro di Cosa Nostra, promettendo di investirlo e farlo fruttare, ma alla fine, travolto dai debiti, non sarebbe più stato in grado di restituirlo. digilander.libero.it/afimo/fra_incapucciati_e_bave_papali.htm#monsignor |
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VATICANO: e sai cosa ti vendono | ||
by ateo Monday, Aug. 16, 2004 at 10:45 PM | mail: | |
VATICANO |
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La massoneria e lo scandalo del calcio scommesse del 1980 nell’autobiografia di Petrini | ||
by Giuseppe Ardagna Monday, Aug. 16, 2004 at 10:53 PM | mail: | |
Lo scandalo delle scommesse legate alle partite di calcio scoppia agli inizi del 1980. Quella che, all’opinione pubblica, sembra un fulmine a ciel sereno, risulta però essere per gli addetti ai lavori la risultante di un percorso partito parecchi anni addietro e che ha trovato il suo periodo di maggior fulgore negli anni settanta. D’altronde non c’è da stupirsene. Soldi e pallone sono sempre andati a braccetto. Ma questa volta è diverso: questa volta indaga la magistratura che porta davanti ai giudici dirigenti, giocatori, scommettitori. In Italia ( paese in cui da sempre puoi toccare tutto tranne il sacro giocattolo) scoppia un putiferio senza pari. Si capisce sin da subito che non sarà possibile venirne fuori con una sentenza che permetta una frettolosa ripulita in superficie, ma che bisognerà dare una “punizione esemplare”. |
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DICIOTTESIMO MEETING ANTICLERICALE | ||
by hack(k)er Monday, Aug. 16, 2004 at 10:59 PM | mail: | |
DIBATTITI |
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e quindi? | ||
by mi sembrano giudizi affrettati Monday, Aug. 16, 2004 at 11:06 PM | mail: | |
mah... e non è mafioso mandare nelle sale un film che calunnia qualcuno, solo perché in attesa del giudizio questo non ha tre miliardi da versare come cauzione? se l'amico ha minacciato di denuncia tutti quelli che l'avrebbero distribuito, ha fatto benissimo. E' legale in Italia, sai? |
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MEETING ANTICLERICALE | ||
by MEETING ANTICLERICALE carol è maiale Monday, Aug. 16, 2004 at 11:06 PM | mail: | |
MEETING ANTICLERICALE |
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GIALLOPARMA | ||
by e allora ! Monday, Aug. 16, 2004 at 11:31 PM | mail: | |
GIALLOPARMA – DALL’AMBROSIANO A PARMALAT, QUANTE STRANE COINCIDENZE CON I MISTERI DI CALVI: POLITICA, VATICANO, SUDAMERICA… |
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CHE COS' E' IL BATTESIMO | ||
by io mi sono sbattezzato fatelo anche voi Monday, Aug. 16, 2004 at 11:58 PM | mail: | |
E' l'atto (definito sacramento) con il quale la chiesa trasforma un individuo in un suo adepto; si dice "imposizione" del battesimo, ed infatti viene quasi sempre imposto a bambine e bambini troppo piccoli per poter essere in grado di scegliere…in realtà la scelta è dei genitori e della comunità religiosa di cui fanno parte. www.libera-unidea.org/aggiornamenti.anticlericale/documenti.html |
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Uscire dal gregge: sbattezzarsi, perché? | ||
by se siete comunisti allora sbattezzatevi Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:00 AM | mail: | |
E' bene innanzi tutto chiarire che l'Associazione per lo sbattezzo non amministra lo sbattezzo. Se lo facesse si porrebbe, al pari di una chiesa, il compito di ungere i suoi membri detergendo il loro capo dall'acqua e dal sale che ne hanno fatto degli affiliati di questa o di quella chiesa. L'Associazione invece nasce dalla consapevolezza che ogni essere umano è padrone di se stesso ed è quindi in suo potere rigettare qualsiasi atto di incorporazione ad una qualsivoglia fede o religione che cerchi di vincolarlo per l'eternità |
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Estratto dallo Statuto dell'Associazione | ||
by m(ateo) Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:01 AM | mail: | |
1) E' costituita l'Associazione per lo Sbattezzo con sede legale a Fano, via Garibaldi 47. L'Associazione per lo Sbattezzo è ente morale e non persegue fini di lucro. |
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RICHIESTA DI ADESIONE ALL'ASSOCIAZIONE PER LO SBATTEZZO | ||
by Dio non esiste w l'ANARKIA ROSSA Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:03 AM | mail: | |
Il/la sottoscritto/a __________________________________________________________ |
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Alla faccia di quel pretino di Terence Hill | ||
by abbasso don matteo Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:05 AM | mail: | |
ASSOCIAZIONE |
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IO mi sono già iscritto fallo anche tu | ||
by stella rossa Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:12 AM | mail: | |
PER ADERIRE ALL'ASSOCIAZIONE DELLO SBATTEZZO |
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Don Matteo:impara a lavorare perchè rimarrai disoccupato !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | ||
by e guarda un pò Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:22 AM | mail: | |
L' unico rappresentante |
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Associazione per lo Sbattezzo | ||
by Terence Hill sei vecchio Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:23 AM | mail: | |
Associazione per lo Sbattezzo |
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FOR THE DEMONSTRATIONS TO BE HELD ON THE 4 CENTENNIAL OF THE SACRIFICE OF GIORDANO BRUNO | ||
by vaticANO torturatore Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:26 AM | mail: | |
UNITARIAN CALL |
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La telefonata segreta | ||
by e la p2 sempre tra le balle Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:37 AM | mail: | |
La telefonata segreta |
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Impara Terence Hill chi stai rappresentando! | ||
by I Papi:a$$a$$ini torturatori inquisitori Tuesday, Aug. 17, 2004 at 12:45 AM | mail: | |
INQUISITION’S NEW ATTIRE |
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x la P2 sempre... | ||
by Obiettore.. Tuesday, Aug. 17, 2004 at 10:22 AM | mail: | |
Grande, mi hai fatto pisciare sotto dalle risate!!! |
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La telefonata segreta | ||
by CavalierePellicano Tuesday, Aug. 17, 2004 at 11:57 AM | mail: | |
Trovo molto simpatica la "Telefonata segreta" :-)) molto divertente! |
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CAZZATE | ||
by CAZZATE Tuesday, Aug. 17, 2004 at 3:30 PM | mail: | |
SOLAMENTE CAZZATE. |
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Un Sindona senza silenziatore | ||
by Alberto Mazzucca Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:21 PM | mail: | |
Dieci anni di fatti e misfatti sono già sufficienti per dare un giudizio sulla vicenda del finanziere siciliano e sull' intreccio di complicità che lo sostennero. |
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Storia di una loggia nient'affatto segreta | ||
by STRAGI E STRATEGIE AUTORITARIE Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:24 PM | mail: | |
STRAGI E STRATEGIE AUTORITARIE |
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Recensioni librarie | ||
by Galileo Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:26 PM | mail: | |
Recensioni librarie biz.supereva.it/gbrunomi.dadacasa/recensioni_librarie_2002.htm?p |
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Il primato della morale sulla politica | ||
by TATò ED ENRICO BERLINGUER Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:40 PM | mail: domenica@opinione.it | |
Il primato della morale sulla politica www.amicigiornaleopinione.191.it/opinione/archivio/194/opdomenica.html |
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1981 | ||
by altro che cavolate Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:42 PM | mail: | |
Inverno Francesco Pazienza diventa consulente del Banco Ambrosiano |
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La P2 era diretta da persone strettamente legate al Vaticano | ||
by Hammer Richard Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:52 PM | mail: | |
Anche le bancarotte, come i divorzi altrui, sono in genere più recenti di quanto uno pensi: meno di due anni sono passati dalla morte violenta di Roberto Calvi e dal crollo del suo impero finanziario. Il libro di Rupert Cornwell è un esempio di abile giornalismo, ma non si può definire un'opera di storia contemporanea: non solo il clamore provocato dagli eventi descritti da Cornwell, ma gli stessi procedimenti giudiziari che ne sono seguiti sono in gran parte ancora aperti e suscettibili di ulteriori sviluppi; è difficile appurare i tratti riguardanti le operazioni di Calvi in un mondo come quello delle banche, pieno di manovre segrete compiute da gente amante della segretezza. Manca quasi completamente il genere di documenti che uno storico considererebbe essenziali. L'esistenza di stretti legami tra la Banca Vaticana, l'Istituto per le Opere di Religione, e alcune delle transazioni ai margini della legalità operate da Calvi a nome del Banco Ambrosiano rendono auspicabile, ai fini della comprensione del crollo dell'Ambrosiano, la conoscenza dell'attuale organizzazione finanziaria del Vaticano. In questo senso il libro di Lai, benché a prima vista più aneddotico di quello di Cornwell, è il benvenuto: l'autore ha già pubblicato un'opera molto documentata sulle finanze papali all'inizio del secolo, e mostra una solida conoscenza delle istituzioni del Vaticano. Lai concentra la propria attenzione su un periodo, dalla fine degli anni cinquanta all'inizio degli anni settanta, più lontano nel tempo rispetto a Cornwell. Questi copre un campo notevolmente più esteso: per importanti che possano essere stati il Vaticano e la sua banca nella carriera di Calvi, questa si è sviluppata sullo sfondo di scenari più ampi, quelli del sistema bancario internazionale e della vita politica italiana. Si sarebbe tentati di affermare che i due libri si integrano a vicenda, ma ciò avviene solo in modo approssimativo ed episodico a causa della natura controversa e oscura della materia. Se entrambe queste opere rappresentano un serio tentativo di fornire informazioni le cui fonti sono in genere specificamente indicate, altrettanto non si può dire del libro di Richard Hammer, basato, a quanto pare, su ricordi e materiali inediti di un funzionario della polizia di New York: si deve supporre che si basi in parte su conversazioni intercettate dalla polizia, in parte su deposizioni rese da criminali. Non so proprio come sia possibile, senza una conoscenza approfondita degli archivi della polizia americana, verificare le affermazioni contenute nel libro di Hammer: certo l'autore non tenta mai di valutare la veridicità o meno di affermazioni che possono essere state fatte solo da criminali e, nel caso che ne abbia accolte alcune e scartate altre, non fornisce alcun indizio sul modo e sulle motivazioni della sua scelta. Il risultato è un libro che si legge come un romanzo, e che come tale ha da essere trattato. Ci vuole ben altro che la parola del signor Hammer per convincermi che veramente il cardinale Tisserant, che a quanto ne so non aveva alcun legame istituzionale con la finanza vaticana, abbia convocato in Vaticano un gruppo di criminali americani per chiedergli personalmente di rubare o falsificare titoli per un valore di un miliardo di dollari, allo scopo di rivenderli a profitto sia del Vaticano sia (cosa ancora più incredibile) della Banca d'Italia. Tisserant avrebbe inoltre detto a questi delinquenti che lui e il vescovo Marcinkus si aspettavano, come loro fetta della torta, una parte pari a centocinquanta milioni di dollari. Non so come il signor Hammer pretenda che si presti fede a storie di questo genere: quanto a me le respingo non perché sono grossolane e improbabili, ma perché non viene data alcuna spiegazione soddisfacente sulla natura delle prove su cui sono basate. Il libro del signor Hammer ha comunque un suo peculiare interesse come esempio di fantasia inventiva. Il caso Calvi ha avuto ramificazioni così estese da assumere quasi le dimensioni di uno scandalo politico, dove per scandalo politico intendo una sorta di ragnatela di presunte incrinature apertesi a diversi livelli all'interno del governo e della società in Italia. Con questo non voglio dire che il crollo del Banco Ambrosiano sia stato decisamente uno scandalo politico e che inequivocabilmente abbia posto i politici italiani sul banco degli accusati: una tale affermazione sarebbe opinabile, n il crollo dell'Ambrosiano può essere paragonato, poniamo, al caso Lockheed. Certo è che il legame di Calvi con Licio Gelli lo ha coinvolto nello scandalo della loggia P2, così come i collegamenti tra le sue compagnie bancarie all'estero e lo Ior hanno generato sospetti di indebite ingerenze vaticane nel sistema bancario italiano. Né sono mancate le voci, puntualmente riportate da Cornwell, che Calvi abbia distolto dal fondo ambrosiano somme assai consistenti per finanziare partiti italiani, ottenendo in cambio la protezione di diversi politici, tra cui l'attuale presidente del consiglio: affermazioni assai difficili da dimostrarsi, come sempre accade quando scoppia uno scandalo politico, e troppo spesso Cornwell nel suo libro deduce da un colloquio tra Tizio e Caio che Tizio ha concluso con Caio un accordo ben preciso, fedele al principio del concorso di colpa che sta alla base di ogni giornalismo scandalistico. Dobbiamo riconoscere a Cornwell che, se sopravvaluta l'importanza di legami come quelli con Gelli, si attiene poi a un atteggiamento di prudente moderazione al momento di tirare le conclusioni, quando alla fine del suo libro attribuisce anche all'"aberrazione dei tradizionali metodi di governo italiano" la responsabilità della riuscita degli imbrogli di Gelli: un giudizio moderato e, a mio parere, condivisibile, soprattutto per quanto riguarda i difetti e le lacune delle leggi che regolano il sistema bancario e commerciale italiano. Su tutto il caso Calvi pesa il sospetto, magari ingiustificato, della cospirazione. Un'idea, quella della cospirazione, che ha sempre ossessionato la vita politica del mondo occidentale fin dalla rivoluzione francese e che possiede la straordinaria capacità di proliferare in una serie di costruzioni collegate l'una con l'altra e nello stesso tempo in contraddizione l'una con l'altra: dal mito tradizionale di una nefasta cospirazione contro la società cristiana ad opera dell'ateismo massone e radicale, a quello di un'altrettanto nefasta cospirazione della destra che vedeva congiurati cattolici e massoni, fino a una cospirazione della destra stavolta non più nefasta ma benefica. Ben prima del fascismo, e prima ancora che il comunismo facesse la sua comparsa sulla scena della storia, in Europa era comunemente accettata l'idea che esistessero questi complotti politici, e il caso della P2 ha mostrato che la situazione non è cambiata affatto. Una variazione sul tema della cospirazione che ha avuto conseguenze terribili è stata quella che configurava un complotto ebreo-massonico, noto come "I protocolli dei savi di Sion" e che tanta parte ha svolto nella storia dell'antisemitismo nel nostro secolo, mentre l'ipotesi di un complotto tramato in collusione da massoni e gesuiti risale al periodo del Terrore della rivoluzione francese. Abbia o no fondamento reale l'idea che la P2 fosse diretta da persone strettamente legate al Vaticano, certo è che si adatta a meraviglia a uno stereotipo assai antico, il che mi induce a ritenere che il principio del concorso di colpa non si dovrebbe applicare in questo caso: gli elenchi di nomi non sono sufficienti. Costituisce invece una novità di oggi, a quanto mi risulta, l'idea che non la massoneria ma la mafia sia il partner del Vaticano nelle losche macchinazioni che questi avrebbe tramato: da questo punto di vista il libro di Richard Hammer ha il dubbio onore di avere creato un nuovo precedente mitologico. Cornwell si muove su un terreno più sicuro nel supporre l'esistenza di un legame tra la Banca Vaticana, lo Ior, e le attività bancarie fraudolente a cui Calvi si dedicava all'estero, ma ben difficilmente potremo mai conoscere con esattezza la vera natura della cooperazione tra lo Ior e le compagnie bancarie ombra create da Calvi in Europa, nei Caraibi e in Sud America. Certo è che praticamente nessun chiarimento ci viene dalle famose "lettere di 'patronage'" emesse dal Vaticano in una seconda fase dell'affare, così come non è chiaro in quale misura lo Ior abbia avuto rapporti di effettiva partecipazione con le compagnie organizzate da Calvi in Lussemburgo, a Panama e in Liechtenstein: il fatto che la Banca Vaticana abbia accettato un certo margine di responsabilità finanziaria nei confronti dei creditori di Calvi farebbe tuttavia pensare che vi sia stata una certa responsalità legale. Quanto all'ipotesi che Marcinkus e gli altri prelati vaticani coinvolti nei rapporti con Calvi (e prima ancora con l'altro bancarottiere Sindona) fossero innocenti ecclesiastici caduti nelle reti di imbroglioni senza scrupoli che approfittarono della loro ignoranza della normale pratica bancaria, si tratta di una tesi che si può anche sostenere, e certo nel libro di Lai non mancano indizi che alcuni dei prelati che si occupano dello Ior (Marcinkus compreso) mancassero delle conoscenze tecniche di base dell'attività bancaria. Sarebbe però sbagliato supporre che il sistema bancario vaticano sia sempre stato gestito in modo dilettantesco e che nel corso della storia la Santa Sede non abbia accumulato un suo bagaglio di esperienza in questo campo. Al contrario, in confronto all'esperienza bancaria internazionale del papato quella dei Baring e dei Rothschild appare un'esperienza di novellini: il papato assunse un ruolo di protagonista nel credito internazionale già nel medioevo, più di un secolo prima che i Medici entrassero nel mondo bancario, e anche dopo il Rinascimento e la Controriforma la corte romana mantenne per secoli un'organizzazione che rendeva necessaria una conoscenza approfondita delle tecniche bancarie, n è un caso che nel XVI e XVII secolo più di un papa provenisse da famiglie di banchieri italiani. È vero che la fine dello stato pontificio nel 1870 rappresentò una vittoria del capitalismo dell'Italia settentrionale, ma sarebbe sbagliato dedurne, come sembra fare Cornwell, che in quell'occasione la sconfitta della Chiesa sia stata provocata dalla sua incomprensione dei principi del capitalismo liberale: il fatto è che la fine di uno stato porta con sé la fine delle istituzioni finanziarie che ad esso sono più strettamente legate, e nel 1870, con la liquidazione a Roma di tali istituzioni, gli istituti creditizi ad esse più strettamente collegati ricevettero un duro colpo. Dopo il 1870 il Vaticano si trovò a dover riorganizzare su nuove basi le proprie finanze, che per secoli erano state gestite su scala italiana e non internazionale, un problema che non ha ancora ricevuto una soluzione soddisfacente: potrà sembrare un ritardo eccessivo, ma le politiche papali generalmente si sviluppano su tempi lunghi. In parte alle necessità operative del Vaticano in campo finanziario si provvide attraverso l'associazione con banche, come il Banco di Roma, gestite da persone gradite alle autorità ecclesiastiche: il termine così spesso usato di banchiere cattolico mi sembra che ponga più interrogativi di quanti ne risolva. Gli inconvenienti legati alla dipendenza dalle banche italiane devono essere diventati evidenti durante la guerra, in cui il Vaticano mantenne una posizione di neutralità, anche se, a detta di Lai, la riorganizzazione nella forma attuale dell'Istituto per le Opere di Religione, avvenuta nel 1942, non fu dettata immediatamente dall'esigenza di disporre di una banca vaticana indipendente. Il Concordato del 1929 assicurò una nuova emissione di capitali ad opera dello stato italiano ma non risolse i problemi finanziari del Vaticano, che neppure in tempi relativamente recenti è riuscito a risolverli su scala italiana, nonostante la posizione di privilegio di cui le istituzioni vaticane hanno sotto molti aspetti beneficiato in Italia dopo il 1945: anzi, certe svolte recenti della politica governativa italiana hanno danneggiato gli interessi finanziari della Santa Sede, per esempio la decisione del 1968 di tassare gli investimenti del Vaticano. D'altra parte, a partire dal Concilio Vaticano II (che a sua volta costituì un'operazione estremamente dispendiosa per il papato), la politica internazionale della chiesa si è fatta più intraprendente e più costosa: i viaggi del papa all'estero, insieme all'intensa attività diplomatica che li accompagna, hanno provocato un notevole aumento delle spese, tanto più che sono diventati un aspetto normale e ricorrente della politica papale. Anche il collegio dei cardinali è oggi veramente internazionale, come non era mai stato dopo l'alto medioevo, e lo stesso declino del precedente carattere italiano del collegio e della curia non mancherà di avere conseguenze finanziarie. Resta aperto il problema se il Vaticano riuscirà a inserire le sue finanze in uno scenario internazionale e non solo italiano. Qualora dovesse riuscirvi, sarebbe il ritorno a una situazione di cui il papato non godeva più da qualcosa come sei secoli, ben prima della Riforma. In base agli scarsi dati a disposizione l'"obolo di San Pietro", che in tempi moderni è stato il principale strumento con cui la chiesa universale ha risposto alle esigenze finanziarie di San Pietro, negli ultimi vent'anni non ha mostrato alcuna tendenza alla crescita, ma è stato caratterizzato da una certa stagnazione. Le cifre relative alle finanze vaticane pubblicate dopo il 1982 hanno rivelato pesanti disavanzi, e l'annunciato accordo tra lo Ior e i creditori del defunto Banco Ambrosiano non avrà certo migliorato la posizione della Santa Sede. È anche certo che i negoziati tra il governo italiano e il Vaticano relativi al concordato firmato quest'anno avranno effetti finanziari, ma il nuovo quadro finanziario resta assai oscuro. Restano un mistero i motivi che hanno indotto i dirigenti vaticani dello Ior a prestarsi alle oscure manovre di Calvi. È possibile che in quel periodo i bisogni finanziari del Vaticano fossero così pressanti da indurre i suoi agenti a trattare con figure poco affidabili come Sindona e Calvi in vista di "sùbiti guadagni": il capitale a disposizione dello Ior era, a quanto pare, assai ridotto secondo gli standard delle grandi banche internazionali, e questo può aver portato i suoi dirigenti ad accettare rischi che si sarebbero dovuti giudicare inaccettabili. Il Vaticano si è rivelato particolarmente vulnerabile di fronte alle attenzioni di Calvi e di Sindona, soprattutto a causa della ridicola mania della rispettabilità esteriore e delle ostentazioni di decoro che caratterizza gli speculatori di quel tipo, e che ha indotto uno dei personaggi che più spesso ricorrono nel libro di Cornwell a tutelare la propria onorabilità chiedendo a un tribunale l'abolizione dei passi che lo riguardavano. A chiunque abbia familiarità con la storia delle finanze vaticane l'idea che la familiarità con gli alti prelati conferisca automaticamente a un banchiere una grande rispettabilità sociale apparirà non solo discutibile ma del tutto assurda. È una strana idea che l'onorabilità dipenda dal tempo trascorso nelle anticamere dei monsignori romani. Negli ambienti bancari internazionali la consistenza approssimativa delle risorse dello Ior doveva essere nota, per cui la valutazione della situazione creditizia dell'Istituto doveva essere basata su questo e non sul mito di una chiesa favolosamente ricca. Gli altri partecipanti al gioco clandestino organizzato da Calvi con le sue banche esterne sembrano essersela cavata meglio di quanto meritassero. Più di una volta Cornwell, nel descrivere certi aspetti di questa attività bancaria di Calvi, come la fondazione di compagnie bancarie ombra gestite da uomini di paglia o il trasferimento di forti somme di denaro da un gruppo ombra all'altro secondo il sistema a prestiti incrociati, li definisce "normale pratica bancaria". Le rispettabilissime banche internazionali che avevano prestato grosse somme a Calvi, per poi pentirsene, sono state quasi tutte partner degli uomini ombra di Calvi in accordi di questo tipo. Il mondo delle attività bancarie incentrato sull'esportazione di capitali è così profondamente coinvolto nell'evasione delle leggi fiscali e valutarie delle singole nazioni che è ovviamente difficile per chiunque operi nel settore distinguere tra i Calvi e i Sindona e gli operatori veramente rispettabili. Se la Banca Vaticana è stata truffata da Calvi, avrà almeno la magra consolazione di sapere che la stessa sorte hanno subito all'incirca una ventina di altre banche rispettabili. |
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Giovanni Paolo I | ||
by (Albino Luciani) Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:55 PM | mail: | |
Papa (1978-78), nato il 17 ottobre 1912 a Forno Canale (oggi Canale d'Argordo), in provincia di Belluno, morto il 28 settembre 1978 |
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Accadde a Roma nel 1978 | ||
by Un papa slavo Tuesday, Aug. 17, 2004 at 4:57 PM | mail: | |
"Un papa slavo. Dio l'ha voluto!", annunciava Karol Wojtyla in occasione della sua prima visita nella terra natìa dopo l'elezione pontificia. |
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bella prova | ||
by ammazza che bravi Wednesday, Aug. 18, 2004 at 5:27 PM | mail: | |
ma che lo avete mica scoperto ora? |
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UN VESCOVO ARGENTINO HA RINUNCIATO DOPO AVER AMMESSO UNA RELAZIONE OMOSESSUALE DI 2 ANNI | ||
by angel Monday, Sep. 19, 2005 at 10:12 PM | mail: | |
EL PAPA BENEDICTO XVI LE ACEPTO LA DIMISION DE INMEDIATO |
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