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Nablus
by gnm Thursday, Aug. 19, 2004 at 5:59 PM mail:

ma per i nostri media esiste solo quella kazzo di Nassyria.

[http://assopace.blog.tiscali.it/xm1563409/]

Nablus 15 Agosto 2004

ciao a tutte/i,
siamo a nablus da cinque giorni e la situazione e' andata ogni giorno degenerando.
Al momento la citta' e' occupata. gia' da qualche giorno i soldati avevano
cominciato ad occupare le case soprattutto quelle sulla montagna per controllare
meglio la citta'.
Noi internazionali del Medical Relief cerchiamo di portare il cibo e medicine
alle famiglie rinchiuse dai soldati in una stanza per giorni, e quando possibile,
si tenta di farli andare via.
Come potete immaginare la situazione non e' semplice da gestire, ci puntano
il fucile e ci minacciano e spesso siamo costretti ad andare via.
Per darvi un' idea della situazione vi raccontiamo alcuni episodi che qui
sono all'ordine del giorno:

Siamo nella citta' vecchia. Sentiamo gli spari. Andiamo verso l'angolo verso
dove abbiamo visto venire il fumo, aspettiamo un po' cercando di capire
cosa sta succedendo.
Prima passa una jeep e poi arriva il blindato. La strada si svuota.
Fa manovra e si dirige velocemente verso di noi internazionali per spaventarci.
Noi restiamo fermi.
Esce fuori la testa di un soldato che ci minaccia : "Andatevene via o vi ammazzo tutti, figli di troia!"
Continuiamo a restare fermi.
A quel punto il blindato si gira e se ne va.
Intanto i ragazzini ( piu'che altro bambini) intorno a noi si preparano all' assalto e raccolgono
le pietre da terra.
Di nuovo torna il tank, di nuovo si ferma davanti a noi e ci punta contro il fucile,
noi restiamo li' e mentre se ne va tira fuori una mano con il dito medio alzato.
I bambini iniziano l'intifada, e i soldati rispondono con gli spari.
Noi scappiamo nei negozi, purtroppo la nostra presenza non gli impedisce
di aprire il fuoco.
FsF (Chia)

<>
16 Agosto 2004
Qui la situazione e' precipitata, nella nottata Nablus e' stata invasa.
Nella nottata sono arrivati tank e jeep e hanno occupato la citta' dichiarando il coprifuoco. Stamani ci siamo divisi in gruppi per andare in giro e cercare di riparare alle necessita'. La prima uscita l'abbiamo fatta ad una casa occupata, una donna di 65 non rispondeva al telefono, siamo andati a vedere con due volontari del M.R., facendoci sentire in modo forte e chiaro dai soldati israeliani, io e S. siamo riusciti a farci aprire la porta e a portare via con noi la donna che ci ha ringraziato per una buona mezz'ora, certo lascia in casa sua i soldati.
Poi abbiamo cominciato a girare per la citta' sperando di fare da deterrente, temo con scarso successo.
Fuori un paesaggio apocalittico, tutti i negozi chiusi, nessuno per la strada, solo noi gli unici a cui non sparano e il M.R., oggi nessuno ha potuto lavorare, andare a scuola, vendere e comprare, al contrario girano i tank israeliani, sono tantissimi, si fermano nei punti in cui ci sono i ragazzini per provocare, loro gli tirano le pietre (contro un tank vi potete immaginare con quali risultati) e i soldati gli sparano.
I palestinesi fanno barricate con tutto, bidoni, cucine a gas volate dalla finestra, scatole, quasi patetiche di fronte a un tank.
E' una guerriglia, i palestinesi stanno facendo la loro resistenza e il mondo li ignora quando peggio li giudica.
Riusltato un morto per ora e decine di feriti. Il morto gli hanno fatto crollare la casa addosso.
Non esiste nessuna ragione perche' facciano irruzione in una citta' palestinese, la devastino facciano morti e feriti se non quella di conquistarla.
Impossibile prevedere i giorni futuri, se pensate che stamani dovevamo andare ad una manifestazione di donne!
Ieri e' cominciato lo sciopero della fame dei detenuti del carcere centrale.
Protestano contro una situazione descritta come nelle carceri irakene.
I prigioneri (vi assicuro che qui basta poco per diventarlo) non sono nutriti, ne' curati, non possono vedere parenti, ne' avvocati, non se ne sa nulla per mesi, li torturano.
Ieri siamo andati all'inizio della manifestazione per sciopero che sara' alla morte, e gli israeliani dicono che lo faranno comparire come morti e basta non politiche, ho cercato di stringere piu' mani possibili delle donne che mostravano foto dei loro figli mariti inprigionati, per infondere loro un po' di solidarieta', alla fine ero piu' commossa io di loro. Avevamo deciso di scrivere un comunicato da diffondere tutti insieme, qui siamo una decina di italiani, poi il precipitare della situazione non ce lo ha permesso.
FsF (Sil)


La citta' e' sotto assedio. Sono entrati verso le tre e mezza di notte con jeep, carri armati e blindati, hanno occupato varie case nella citta' vecchia e intorno, e hanno annunciato il coprifuoco assoluto nella citta' vecchia.
Verso le 8 stamattina, quando ci siamo svegliati, c'erano davanti casa alcune jeep e due carri armati.
Dalla finestra abbiamo visto alcuni volontari del centro che passavano a piedi, e quando le jeep si sono spostate ci siamo uniti a loro. Infatti in questo momento solo alle organizzazioni mediche e' piu' o meno permesso di passare, ed a parte i bambini sparpagliati per i vicoli, la citta' e' deserta.
Al centro della citta' stamattina ci sono state sassaiole a cui i soldati continuavano a rispondere con spari.
Verso le due ci siamo avviati verso un quartiere della citta' per fare presenza, come volontari e come internazionali, nel caso ci fossero operazioni.
Mentre camminavamo c'e' stata un'esplosione che proveniva giu' dalla citta' vecchia.
Ci hanno gridato che c'era un ferito, ci siamo messi a correre in quella direzione, e quando siamo arrivati la famiglia lo stava trascinando fuori dalla casa su una coperta, abbiamo cercato l'ambulanza, e mentre quella del nostro centro e' stata fermata e quindi ritardata dai soldati, ne e' arrivata un'altra che lo ha portato di corsa all'ospedale.
Quando la nostra ambulanza e' arrivata abbiamo seguito il ferito, ma quando siamo arrivati era morto.
Praticamente hanno fatto esplodere un palazzo, nel quale lui abitava con la famiglia, e gli hanno sparato due colpi dentro casa.
Aveva 32 anni.
Un parente, che e' venuto con noi in ospedale, quando lo ha visto morto ha gridato nel modo piu' straziante che abbia mai sentito.

Nel frattempo in citta' stavano facendo le solite scorribande per prendersi le sassaiole, aumentare la tensione, provocare i bambini ed avere la giustificazione (qualora ancora ne cercassero una) per sparare.
In piu' sono arrivati i bulldozer, che hanno tutto il giorno spalato tutto cio' che si trovavano davanti per buttarlo in mezzo alla strada e barricare le strade principali.
Cosi' Nablus oggi appare di nuovo, se non peggio, come l'avevo vista a dicembre, copertoni e cassonetti infiammati, sassi ovunque, jeep e blindati sparpagliati per la citta', alcuni carri armati a presidiare le entrate della citta' vecchia, e centiaia di bambini sui tetti.
Qui dicono che se hanno barricato le strade hanno intenzione di far durare questa operazione a lungo.
La cosa peggiore e' che hanno occupato alcune decine di case, ed i cecchini sono appostati alle finestre.
Hanno ferito parecchi ragazzi sparando alle gambe, e le ambulanze, oggi, hanno girato senza sosta tutto il giorno.
Non riesco a fare commenti di alcun genere che non suonino scontati o superficiali.
In questo momento riesco solo a pensare alle facce della moglie e dei bambini dell'uomo che e' morto, mentre cercavo di rassicurarle dicendo che sarebbe andato tutto bene.
Che idiota.
Nonostante tutto, e non so come, a mezzogiorno le mie ragazzine del corso d'inglese erano al centro ad aspettarmi per fare lezione, e quindi mi sono precipitata a raggiungerle.
Abbiamo parlato del coprifuoco, ho chiesto di raccontarmi come si sentivano, i loro sogni, speranze, obiettivi.
Non so se sia stato piu' straziante assistere all'omicidio, o guardare loro negli occhi mentre raccontavano.
Molly

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The father of the Palestinian child Khaled Al-Usta
by a Thursday, Aug. 19, 2004 at 6:08 PM mail:

The father of the Pa...
khaled18nt-1.jpg, image/jpeg, 222x144

The father of the Palestinian child Khaled Al-Usta (9), who was killed by Israeli occupation soldiers during their unprovoked raid on Nablus yesterday, crying besides the body of his child .

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Territori occupati: umiliazioni e distruzione
by arabmonitor Thursday, Aug. 19, 2004 at 8:52 PM mail:

Non cessano le vessazioni militari delle truppe di occupazione sia nella striscia di Gaza che in Cisgiordania. C'č stata una nuova incursione di blindati a Rafah, nel sud della striscia di Gaza: secondo fonti locali, un palestinese č stato ucciso, due sono rimasti feriti, alcune case sono state distrutte, altre hanno subito gravi danni. Dalla striscia di Gaza sono stati lanciati due razzi Qassam in direzione della cittą israeliana di Sderot.

Raid all'alba anche in un campo profughi nei pressi di Nablus, in Cisgiordania. Gli uomini sotto i 35 anni sono stati fatti uscire dalle loro case prima delle sei di mattina e rinchiusi in un recinto come le bestie, dove sono rimasti senza ricevere nulla sino alla metą del pomeriggio.

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aggiornamenti
by agila Friday, Aug. 20, 2004 at 12:43 PM mail:

Il 17 agosto un bambino di otto anni e' stato colpito al cuore da un proiettile dei militari israeliani, che lo ha ucciso. Altri otto cittadini sono stati portati all'ospedale per i lacrimogeni, e a fine giornata i feriti sono stati 24 i feriti.

Le uccisioni e i ferimenti dei civili palestinesi continuano indisturbati a Nablus. Gli attivisti per i diritti umani e i gruppi palestinesi stanno chiedendo l'immediato intervento della Communita' internazionale per porre fine alle violenze assassine dei militari.

Lunedi' Zaher Al-Adham, 29 anni, e' stato ucciso dai militari mentre stava sul balcone di casa sua. Ali Yousef Ma'rouf, 20 anni, e' stato colpito da un proiettile nello stomaco, Majdi Abdo, 18 anni, al braccio, Hadi Al-sarlaji e Adi Hajjawi, da proiettili alla coscia.
Mohammad Al-Hourani, di 16 anni, dal campo prufughi di Balata e' stato ammazzato da diversi colpi di fucile.

Da mercoledi' 18 agosto l'intero campo di Al Ein stava sta sotto coprifuoco. I soldati israeliani hanno invaso il campo e hanno ordinato a tutti i maschi dai 16 ai 40 anni di lasciare le loro case. Quando questo report e stato fatto circa 200 uomini venivano detenuti in una scuola al limite del campo. Gli attivisti dell'ISM hanno provato ad andarci ma sono stati bloccati dai militari israeliani.

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