Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2004/08/605877.php Nascondi i commenti.

assemblea antifascista stasera a lucca
by ASA Monday, Aug. 23, 2004 at 12:09 PM mail:

stasera assemblea pubblica antifascista

ASSEMBLEA ANTIFASCISTA IL 23 AGOSTO PER PREPARARE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE A LUCCA
ORA E SEMPRE ANTIFASCISTI

Sabato notte all’una circa cinque individui esplicitamente dichiaratisi nazisti hanno aggredito Edo alle spalle, da vili quali sono. Mezz’ora di botte, calci, pugni, i camerati si sono nuovamente distinti in un’altra delle loro prodezze, 2 reggono e 3 picchiano.

Edo, come i sei compagni accoltellati a Milano agli inizi di agosto, non è un “estremista di sinistra” come a qualcuno piacerebbe etichettarlo.
Edo è stato massacrato perché comunista, perché impegnato in tante battaglie sociali sul nostro territorio, contro le antenne selvagge, contro la precarietà, per la Palestina, contro la guerra.
Edo è stato massacrato perché qualcuno vuole (ed a qualcuno fa comodo) che, in un periodo di guerra permanente, non ci sia opposizione sui territori, non ci siano voci fuori dal coro.
Tutti e tutte devono annichilirsi, pensare a produrre consumare crepare senza disturbare troppo. I fascisti, come la storia insegna, sono la manodopera della repressione.

Di fronte a questa escalation di aggressioni nei confronti di omosessuali, immigrati e militanti di sinistra, dobbiamo reagire ora più che mai facendo terra bruciata intorno a questi vigliacchi squadristi, lasciati per troppo tempo liberi di agire nella nostra città.

Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare in massa ad una

assemblea pubblica
lunedì 23 agosto alle ore 21.00

presso il circolo culturale “ Il Mattaccio” a Tassignano
in vista di una grande manifestazione antifascista a Lucca.

ASSEMBLEA SPAZI AUTOGESTITI E CSDS

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

stampa
by kio Monday, Aug. 23, 2004 at 12:42 PM mail:



NOTIZIE - LUCCA «Ancora un'aggressione squadrista a Lucca». La doppia denuncia arriva da Rifondazione (insieme ai Giovani comunisti) e dall'associazione l'Altro volto - Lucca gay e lesbica, che puntano il dito contro due militanti di Forza nuova e altre tre persone intervenute successivamente nel pestaggio. Vittima della violenza un ragazzo che fa parte dell'assemblea spazi autogestiti 'Asa'. «E' successo sabato scorso - spiegano da Rifondazione - verso le una del mattino, in corso Garibaldi il ragazzo è stato colpito alle spalle, e poi è stato percosso e insultato per ben 25 minuti, almeno a quanto hanno raccontato alcuni testimoni che non sono intervenuti ma si sono limitati a chiamare la polizia, arrivata a cose fatte». Dopo il ricovero in ospedale, al giovane aggredito sono state diagnosticate fratture multiple allo zigomo, che lo costringeranno ad un'operazione di plastica facciale. «Questo è solo l'ultimo episodio di un'interminabile serie di aggressioni», ricordano Rifondazione e i Giovani comunisti. Mentre Massimiliano Piagentini de l'Altro volto non dimentica di puntualizzare: «Era passato un mese o poco più dalla manifestazione che avevamo organizzato per denunciare lo stupro punitivo subito da una ragazza colpevole solo di essere lesbica. Evidentemente non è servito a niente protestare. Allora chiediamo al sindaco, al prefetto e al questore come sia possibile che aderenti a gruppi neofascisti continuino a picchiare, insultare e violentare, senza che d sia una risposta delle istituzioni. Il pestaggio di sabato non è la gocccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da parecchio».

L?UNITÀ e L?UNITÀ ON-LINE - 18 Agosto 2004
Violenza a Lucca
QUEI «BRAVI RAGAZZI» CHE PESTANO A SANGUE CHI NON È COME LORO

di Valerla Giglioli

Cinque contro uno, a picchiare per venti minuti. Con tanta violenza da frantumargli mandibola e zigomo e rendere necessaria un'operazione e un intervento successivo, a lesioni guarite, di chirurgia plastica.
Un episodio di violenza bestiale che non è un ricordo degli anni Venti. È successo a Lucca, la sera dello scorso sabato: in corso Garibaldi, una via del centro storico, fitta di gente anche all'una di notte, quando Edoardo, 30 anni, che fa parte dell'Assemblea Spazi Autogestiti, è stato aggredito da 5 persone.
Stava camminando da solo, quando è stato colpito alle spalle da due individui, cui si sono aggiunti successivamente altri tré, che hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente: sotto gli occhi dei passanti lo hanno massacrato di pugni continuando a ripetere «noi non siamo fascisti, siamo nazisti».
«Nessuno ha reagito» racconta Donatella, l'amica che ha accompagnato Edoardo al pronto soccorso. Effettivamente non è arrivata alcuna segnalazione al 113 e la Digos è venuta a conoscenza del fatto quando il referto dell'ospedale è arrivato in Questura.
I sedicenti nazisti avrebbero poi proseguito la serata prendendosela con alcuni extracomunitari incontrati per strada. Chi siano non è molto chiaro: se all'inizio si era parlato di militanti di Forza Nuova, le ultime voci raccontano di elementi che sarebbero stati addirittura allontanati dal movimento di estrema destra per comportamenti ritenuti inaccettabili; farebbero parte del cosiddetto «gruppo dello stadio», un'accolita di fanatici neonazisti, che non disdegna l'uso di stupefacenti di vario tipo. Nessuno però è stato identificato o fermato.
Di certo c'è che il clima a Lucca si sta facendo sempre più teso; è un fatto che chi non corrisponde ai canoni di «normalità» di questi teppisti non riesce ormai a sentirsi davvero al sicuro se cammina da solo in città. «Le intimidazioni sono all'ordine del giorno - prosegue Donatella - in pochi mesi una ragazza è stata stuprata perché riconosciuta come omosessuale; ad un componente del Collettivo per il diritto allo studio è stato fratturato il naso e un ragazzo è stato costretto a togliersi la maglietta con il Che in mezzo alla strada». Senza dimenticare i vandalismi alla libreria Baroni, «colpevole» di aver ospitato una manifestazione culturale gay, e i cartelli della festa estiva di Rifondazione, imbrattati con svastiche e croci celtiche. Il segretario della federazione provinciale di Rc, Eugenio Baronti, lancia accuse durissime: «Da qualche anno assistiamo a provocazioni a cui la città ha fortunatamente risposto con una grande mobilitazione democratica. Questo fatto gravissimo è solo l'ennesimo di una lunga serie di episodi di violenza: si è trattato di un pestaggio in piena regola». Anche dall'associazione L'Altro Volto - Lucca Gay e Lesbica è arrivata una reazione dai toni esasperati: «Che cosa si aspetta a intervenire? - dice in una nota Massimiliano Piagentini del direttivo - ci aspettiamo dalle istituzioni (sindaco, prefetto e questore) una condanna esplicita e la rapida individuazione dei responsabili di questa ennesima aggresione squadristica». L'Assemblea Spazi Autogestiti ha invece indetto una manifestazione per il 29 agosto, che sarà preceduta il 23 da un'iniziativa pubblica al circolo Mattaccio di Tassignano.
Edoardo nel frattempo è stato ricoverato: dopo le prime cure è tornato in ospedale lunedì ed è stato trattenuto per esami più approfonditi. Verrà operato domani, per ricomporre le fratture. Più tardi dovrà subire anche un intervento di chirurgia plastica, perché lo zigomo maciullato non è più in grado di sostenere l'occhio.
TORNA AD INIZIO PAGINA

IL TIRRENO - 18 Agosto 2004
Dalla Prima Pagina
Lucca. Un giovane dei centri sociali è stato aggredito e malmenato di notte, all'uscita dal pub
Picchiato da cinque nazisti
Danni al volto, insorge la sinistra: «Sono impuniti»


LUCCA. Un giovane di 30 anni appartenente all'Asa (assemblea spazi autogestiti), ha denunciato di essere stato picchiato selvaggiamente in centro storico all'uscita dal pub da 5 giovani tra i 20 e i 35 anni che lo hanno colpito con calci, pugni e testate procurandogli una lesione alla zona orbitale e al sopracciglio oltre alla sospetta frattura della mandibola. «Mentre mi colpivano si definivano nazisti» racconta la vittima.
Dalla Cronaca di Lucca
Pestato a sangue giovane dei centri sociali
«Mi hanno aggredito in cinque all'uscita del pub, si definivano nazisti»


LUCCA. Un'aggressione che parte da lontano, figlia dell'intolleranza e che - senza un intervento deciso da parte delle forze dell'ordine che tuttavia stanno svolgendo gli accertamenti del caso - rischia di provocare altro odio e nuovi scontri. Un giovane di 30 anni - Edoardo Seghi residente a San Concordio e appartenente all'Asa (assemblea spazi autogestiti) - ha denunciato di essere stato picchiato selvaggiamente in pieno centro storico nella notte di Ferragosto da 5 giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni che lo hanno colpito con calci, pugni e testate procurandogli una lesione alla zona orbitale e al sopracciglio destro oltre alla sospetta frattura della mandibola. «Mentre mi colpivano con violenza si definivano nazisti - racconta la vittima dell'aggressione -. Mi hanno inseguito da corso Garibaldi sino in via S. Girolamo continuando a insultarmi e picchiarmi. Ieri in ospedale mi sono sottoposto alla Tac».
«Gli esami hanno riscontrato una serie di lesioni e microfratture che mi costringeranno a sottopormi ad un intervento chirurgico al volto».
Lunedì mattina i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni, ma in considerazione delle indicazioni emerse dal nuovo esame la prognosi è di gran lunga superiore tanto che sulla vicenda è scattata d'ufficio l'inchiesta della Digos. Seghi è stato ascoltato dall'ispettore Castellano che riferirà al magistrato di turno, il sostituto Piero Capizzoto.
Il suo racconto potrebbe rivelarsi estremamente importante per capire meglio il contesto in cui ruotano gli episodi di violenza che, con una certa frequenza, si stanno ripetendo in città e nell'immediata periferia.
C'è un filo conduttore che lega i danneggiamenti alle vetrine in centro o ai locali nella Piana, gli scontri tra frange vicine all'estrema destra e all'estrema sinistra, i tafferugli in curva ovest tra ultras rossoneri. E levarie indagini - dirette dal procuratore Quattrocchi - potrebbero essere chiuse entro la fme di settembre con le prime denunce nei confronti dei responsabili.
Seghi, ancora segnato dalla terribile esperienza, trova la forza di raccontare quanto gli è capitato: «Era l'una e 35 e stavo camminando da solo in corso Garibaldi. Era appena uscito da un pub dove avevo bevuto una birra e stavo per tornare a casa quando sono stato preso alle spalle da due soggetti che già conoscevo e che si definivano nazisti. Mi hanno identificato come un appartenente dell'Asa, un "comunista" da combattere. Quando ho cercato di divincolarmi dicendo loro di togliermi le mani di dosso questi mi hanno colpito con pugni e calci. Ne sono arrivati altri tre e uno di loro mi ha dato una testata». Alla scena hanno assistito anche alcune persone: «Non è intervenuto nessuno per difendermi e la banda oltre a me ha attaccato anche un ragazzo di colore. Ho cercato di star calmo, di non reagire e di avvicinarmi verso via S. Girolamo. Loro si sono spostati e mi hanno inchiodato ad un muro dove qualcuno aveva scritto una frase contro i fascisti sostenendo che era opera di gente come me, "compagni" da picchiare. L'aggressione è durata 20-25 minuti. Un'eternità. Non ho reagito, sapevo che se lo avessi fatto per me sarebbe finita male».


«I soliti noti sono impuniti e la situazione è degenerata»
LUCCA. «A poco più di un mese dalla manifestazione indetta contro lo stupro punitivo, compiuto ai danni di una giovane donna "colpevole" di essere lesbica, Lucca è di nuovo teatro della violenza e della vigliaccheria di aderenti a gruppi neo fascisti». Lo sostiene il circolo "L'altro volto-Lucca gay-lesbica", preoccupato e sde gnato per la nuova aggressione. «Nell'esprimere tut ta la nostra solidarietà e il nostro affetto al ragazzo aggredito - dice il circolo - non possiamo che denunciare, per l'ennesima volta, con una rabbia che è pari solo alla nostra indignazione, l'incredibile e più che allarmante situazione creatasi nella nostra città.
«Chiediamo al sindaco, al prefetto, al questore com'è possibile che, aderenti a gruppi neo fascisti, nel giro di pochi mesi (solo per citare gli ultimi episodi) possano aggredire e picchiare uno studente di sinistra in una discoteca della zona, violentare una ragazza a pochi metri dall'abitazione della sua compagna, ferire gravemente un ragazzo riempiendolo di calci e pugni, in una delle vie principali della città senza che nessuno venga individuato.
«Che cosa si aspetta ad intervenire? Cosa deve succedere ancora? È evidente che chi è inserito nella lista di proscrizione di questi bravi ragazzi", perché gay o lesbica, perché impegnato in associazioni o partiti della sinistra, perché Rom, perché immigrato, perché più in generale "diverso" rispetto ai loro canoni, ogni volta che cammina da solo per le strade del centro è in pericolo.
«Il pestaggio dell'altra sera non è la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da un bel po' di tempo.
«Per questo ci aspettiamo dalle istituzioni sopraccitate, oltre che una condanna netta ed esplicita di quanto è accaduto dei fatti concreti, come ad esempio, la rapida individuazione dei "soliti noti" responsabili di questa ennesima aggressione squadristica.
«Ci pare che per troppo tempo si sia sottovalutata (colpevolmente o meno) una situazione che negli ultimi tempi è degenerata in maniera drammatica».
LE REAZIONI
«La città è fuori controllo gli aggressori vanno trovati»
LUCCA. Rifondazione comunista e i Giovani comunisti «denunciano fermamente l'ennesima aggressione squadrista nei confronti di un ragazzo facente parte dell'Asa».
Rifondazione accusa dell'aggressione militanti dell'estrema destra, «due, ai quali si sono aggiunte dopo qualche minuto altre tre persone. La vittima, oltre alle percosse, ha dovuto subire anche insulti pesanti per il fatto di essere comunista.
«Ci teniamo a precisare che il pestaggio, secondo le testimonianze dell'aggredito e degli spettatori, è durato ben 25 minuti.
«Le persone presenti sul luogo non sono intervenute a sedare il pestaggio ma si sono limitate a chiamare la polizia che è arrivata sul luogo dell'aggressione a fatto già avvenuto.
«Il ragazzo, ricoverato all'ospedale immediatamente dopo l'accaduto, ha riportato fratture multiple allo zigomo e necessiterà di un'operazione e di una plastica facciale.
«Questo è solo l'ultimo episodio di un'interminabile serie di aggressioni che in questi ultimi anni si sono verificate nella città. Intendiamo sottolineare l'impunità dei soliti aggressori fascisti spesso denunciati alle autorità senza nessun risultato. Dopo quest'ultimo atto squadrista, il clima in città si è fatto rovente ed è venuta meno la libertà di circolare liberamente senza temere aggressioni ai danni di militanti o simpatizzanti di sinistra. Speriamo vivamente che almeno questa volta le autorità competenti siano in grado di punire questi individui (più volte resisi protagonisti di queste azioni) impedendo loro di minare la libertà e la sicurezza dei cittadini».
In un altra nota, un gruppo di "antifascisti lucchesi", parla di aggressione in stile nazista e insiste sul clima di tensione che da tempo si respira in città. Come Rifondazione, anche il gruppo degli "antifascisti" punta il dito sulle scorribande attribuite a militanti di Forza Nuova.
TORNA AD INIZIO PAGINA

LA NAZIONE - 18 Agosto 2004
Primo Piano Lucca
AGGRESSIONE
Il racconto del giovane ricoverato
«Cazzotti e calci da quei nazisti...»
di Aldo Grandi
«Inizialmente mi avevano scambiato per un giovane di Massa Macinaia, ma alla fine hanno continuato a pestarmi dicendo che ero un "compagno", perché sono dell'assemblea spazi autogestiti. Fermate questi fascisti»
LUCCA - Gli idioti che fanno della violenza un'arma tornano a colpire. Questa volta un gruppo di estremisti di destra se l'è presa con un giovane la cui unica «colpa», se così vogliamo chiamarla, è quella di essere conosciuto come un «compagno». Sembravano passati da lustri, per non dire da decenni, gli anni in cui essere militante di sinistra o, talvolta, di destra, poteva voler dire anche perdere la vita in un'aggressione. E, invece, ecco che nella pacifica e pacifista Lucca, far parte, come Edoardo Seghi, 31 anni da San Concordio, dell'Assemblea Spazi Autogestiti può costare caro. Addirittura cinque fratture al volto e la necessità di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico di ricostruzione facciale. Alla faccia della tolleranza reciproca e dei buoni propositi.
Quanto agli autori del pestaggio, avvenuto nel cuore della notte all'incrocio tra corso Garibaldi e via Vittorio Veneto, in una delle poche vie affollate anche dopo il calar del sole per la presenza di bar e gelaterie, sono i classici estremisti, che si definiscono, e si sono definiti mentre picchiavano Seghi «nazisti», che se la prendono - e se la sono presa - in cinque contro uno, con chi è solo e non può difendersi. Complimenti.
«Era l'una e 35 - racconta Edoardo Seghi dal letto dell'ospedale dove si trova ricoverato in attesa di essere operato - ed ero appena uscito dal bar di due miei amici con una birra in mano. Non avevo fatto che pochi passi ed ecco che mi sono sentito colpire più volte alle spalle da alcuni sconosciuti, uno aveva una maglietta nera e la testa rasata, un altro una canottiera. Ho cercato di pararmi il volto, ma sono stato investito da una raffica di cazzotti e di calci. Ad un certo punto uno ha anche detto. "E' quello di Massa Macinaia": probabilmente mi avevano scambiato per un altro, ma dopo, si sono resi conto che andavo bene anche io, perché è gente con cui avevo già avuto a che fare in passato e dalla quale ero stato minacciato e invitato a farla finita come esponente dell'Assemblea Spazi Autogestiti. Noi difendiamo le minoranze, gli immigrati, i gay, siamo contro la guerra. Per un attimo sono riuscito a sottrarmi alle botte, ma non ho fatto che pochi metri e subito dopo, poco prima di arrivare a Porta S. Pietro, sono stato nuovamente fermato e picchiato. "Sei un compagno, dicevano, dicci che sei un compagno". Io ho risposto che sono comunista e quelli mi hanno picchiato ancora e si sono definiti nazisti. Non è possibile che a Lucca non si sia liberi di circolare per strada ed essere assaliti da questi fascisti che tutti sanno chi sono, ma nessuno fa niente per fermare. Anche la polizia è arrivata, a mio avviso, in ritardo rispetto a quando è stata chiamata».
«Siamo intervenuti non appena abbiamo ricevuto la segnalazione - ha spiegato il questore Maurizio Manzo - Del resto non abbiamo un presidio fisso in corso Garibaldi. La Digos sta facendo le sue indagini e ci sono già alcuni elementi di riscontro».
La reazione

«Squadrismo»
LUCCA - La prima reazione politica è quella di Rifondazione comunista e dei Giovani comunisti/e «che denunciano fermamente l'ennesima aggressione squadrista nei confronti di un ragazzo facente parte dell'ASA».
«E' stato colpito alle spalle da due militanti di Forza Nuova, ai quali si sono aggiunte dopo qualche minuto altre tre persone. La vittima, oltre alle percosse ha dovuto subire anche insulti pesanti per il fatto di essere comunista. Questo è solo l'ultimo episodio di una interminabile serie di aggressioni che si sono verificate a Lucca. Intendiamo sottolineare l'impunità dei soliti aggressori fascisti spesso denunciati alle autorità senza nessun risultato. Dopo quest'ultimo atto squadrista, il clima in città si è fatto rovente ed è venuta meno la libertà di circolare liberamente senza temere aggressioni a sfondo politico. Speriamo che almeno questa volta le autorità competenti siano in grado di punire questi individui».

Piagentini di «Lucca Gay-Lesbica»
«Vanno individuati i responsabili»
SULL'EPISODIO dell'aggressione al giovane interviene anche Massimiliano Piagentini de «L'altro volto Lucca gay-lesbica» che in una nota esprime solidarietà al ragazzo. «Il pestaggio dell'altra sera - afferma inoltre Piagentini - non è la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da un bel po? di tempo. Per questo ci aspettiamo dalle istituzioni, oltre che una condanna netta ed esplicita di quanto è accaduto, fatti concreti, come l'individuazione dei "soliti noti" responsabili di questa ennesima aggressione squadristica».
AGGRESSIONE
L'episodio di sabato notte è l'ultimo di una serie che si è allungata negli ultimi dodici mesi, sempre nel centro storico
Alcuni precedenti nelle strade cittadine Indagati una decina di estremisti di destra
Nel giugno 2003 le scritte sulla vetrina della libreria «Baroni» in via San Paolino due militanti di sinistra vennero aggrediti in via Fillungo mentre distribuivano volantini Il caso di una ragazza violentata sulle Mura
LUCCA - Ci sono alcuni episodi, aggressioni e danneggiamenti, che in qualche modo si possono ricollegare al pestaggio dell'altra sera e alla matrice neonazista.
Nel giugno dello scorso anno alcuni vandali avevano preso di mira la vetrina della libreria Baroni di via San Paolino imbrattandola con la scritta «Gay Rauss» accompagnata da una grossa svastica. Nella stessa libreria era stato appena ospitato un incontro organizzato dall'associazione lucchese «L'Altro Volto/Lucca Gay Lesbica» in occasione della giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale.
Per questo e per altri episodi, una decina di giovani estremisti di destra sono stati denunciati di recente per i reati di lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato. Le inchieste, che vanno avanti da oltre un anno, si riferiscono appunto alle svastiche alla libreria, ma anche all'aggressione avvenuta in via Fillungo nella primavera 2003: due militanti di sinistra vennero assaliti mentre stavano distribuendo volantini. La Digos lucchese ha portato avanti le indagini con molta discrezione, effettuando perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei denunciati.
Ma c'è di più. Nel maggio scorso, una ragazza lucchese ha denunciato una brutale aggressione a sfondo sessuale subita da parte di un gruppetto di sedicenti estremisti di destra che sulle Mura urbane l'avrebbero violentata a scopo «punitivo», perché lesbica. Anche qui la Procura indaga per far luce sull'inquietante caso.
TORNA AD INIZIO PAGINA
Su questo episodio anche IL CORRIERE DI LUCCA ha pubblicato in data 18 Agosto un lungo articolo a firma di Francesco Quilici ma, coerentemente con la linea editoriale precedentemente assunta, non solo non fa alcun riferimento all'aggressione avvenuta il 18 Aprile scorso (per il Corriere i fatti non si sono mai svolti e se così non è chi se ne frega), ma se ne esce in Prima Pagina con la seguente frase: «La polizia indaga per cercare di capire se dietro l?episodio ci possa essere una chiara matrice politica». No, non è una battuta - purtroppo...
Il 19 Agosto (appena 24 ore dopo) aggiusta il tiro e ci riprova: una pagina intera! Questa volta la matrice politica è certa ma l'autore, che da prova di non avere alcun interesse verso la realtà e la lettura, pur di non entrare nello specifico, di non parlare esplicitamente dell'episodio che sciaguratamente ci ha coinvolte, s'inventa una breve e originalissima ricostruzione completamente campata in aria. Certo che ci vuol fantasia e tanta, anche... Complimenti (LEGGI).
Ed ora i singoli pezzi presi dalla Prima Pagina e dalla Cronaca di Lucca...

IL CORRIERE DI LUCCA - 19 Agosto 2004
Dalla Prima Pagina
Inquirenti sicuri di aver trovato la pista giusta per risalire ai picchiatori
Pestaggio, svolta nelle indagini
Certa la matrice politica, lo sdegno della città



LUCCA - E' giunta ad una svolta l'indagine aperta dopo il pestaggio ad opera di cinque sedicenti naziskin, in seguito al quale il trentenne Edoardo Seghi, di San Concordio, è ricoverato da tre giorni all'ospedale "Campo di Marte" di Lucca: dall'inchiesta della procura, infatti, spuntano i primi indagati. Per il momento i sanitari hanno accertato cinque fratture al volto: oggi il giovane subirà un intervento di chirurgia plastica.
Per tutta la giornata di ieri si sono moltiplicati le prese di posizione e gli attestati di solidarietà indirizzati al ragazzo, noto esponente cittadino dell'Assemblea spazi autogestiti: ad esprimere una condanna ferma dell'episodio di violenza sono stati, fra gli altri, il prefetto Tronca, il vicepresidente della Provincia Antonio Torre e la Cgil. E' invece fissata per il prossimo 28 agosto una manifestazione antifascista, nel centro storico, organizzata dai Giovani comunisti.
Inchiesta a una svolta, gli inquirenti: "Siamo ottimisti". Certa la matrice politica dell'episodio
Pestaggio in centro, primi indagati
Perizia medica sulle sulle condizioni del ragazzo aggredito
Di Francesco Quilici
LUCCA - Spuntano i primi indagati nell'ambito dell'inchiesta aperta dopo il pestaggio ad opera di cinque sedicenti naziskin in seguito al quale un parrucchiere di 30 anni residente a San Concordio, Edoardo Seghi, esponente dell'Assemblea spazi autogestiti di Lucca e membro attivo di numerose associazioni pacifiste della galassia no-global, si trova ricoverato all'ospedale Campo di Marte dove oggi subirà un intervento di chinirgia plastica al volto.
L'episodio è avvenuto solo sabato notte, tra via Veneto e via San Girolamo, ma l'autorità giudiziaria non ha perso tempo. "Siamo cautamente ottimisti circa il buon esito delle indagini", si lascia sfuggire il pubblico ministero titolare del fascicolo, Fabio Origlio.
Sui sospettati dell'aggressione, naturalmente, per il momento c'è il più stretto riserbo: a loro però, tutti giovani appartenenti agli ambienti dell'estrema destra lucchese, gli inquirenti sarebbero risaliti soprattutto grazie ad alcune testimonianze raccolte dopo l'aggressione e al circostanziato racconto dei fatti fornito dalla vittima del pestaggio.
La sua versione, ampiamente dettagliata, è stata verificata dagli agenti della digos, che avrebbero già individuato numerosi elementi di riscontro.
La procura, intanto, ha disposto al medico legale Stefano Pierotti una perizia accurata per stabilire la reale prognosi del ragazzo picchiato: l'iniziale referto di venti giorni stilato lunedì mattina, infatti, è già lievitato ben oltre la soglia dei quaranta necessari per far scattare le indagini d'ufficio.
Per il momento i sanitari hanno accertato cinque fratture al volto: all'orbita sinistra, a una parte del palato, alla mandibola, al sopracciglio e alla tempia. Non è escluso che il ragazzo, alla fine, possa riportare lesioni alla bocca classificabili come permanenti.
"Noi siamo nazisti", avrebbero detto i cinque aggressori durante il pestaggio, iniziato intomo alle 1,30 di sabato e andato avanti per almeno venti minuti, a pugni e testate. Almeno due di loro sono stati descritti come giovani con la testa rasata. Tutti, poi, avrebbero ripetutamente apostrofato come "compagno" il ragazzo vittima dell'agguato. Sulla matrice politica dell'episodio, quindi, non c'è più alcun dubbio.
Annuncio del sindaco, solidarietà del Comune
"Un sistema di telesorveglianza per garantire la sicurezza"
LUCCA - Un sistema integrato di telesorveglianza per garantire la sicurezza dei cittadini.
E' questo l'annuncio con cui, a margine della dura condanna dell'aggressione di sabato notte, il sindaco Pietro Fazzi reagisce all'episodio denunciato. "Abbiamo presentato al ministro Pisanu il nostro progetto di telesorveglianza, che ha l'obiettivo di accrescere il controllo su quanto accade soprattutto nel centro cittadino - si legge in una nota ufficiale di Palazzo Orsetti -. Inoltre sono state assunte diverse iniziative di protezione dei cittadini, che necessitano della più vasta collaborazione per ottenere il massimo risultato. Il ripetersi di isolati episodi di violenza ci deve spingere a non abbassare mai la guardia".
Solidarietà, naturalmente, alla vittima del pestaggio: "Esprimo a nome della città di Lucca la più ferma condanna per la vile aggressione subita da un nostro concittadino a opera di un gruppo di violenti teppisti - continua Pazzi -. Nel rivolgere alla vittima la solidarietà mia personale e dell'intera amministrazione comunale, insieme con l'augurio di un pronto ristabilimento, auspico che gli autori di questo inqualificabile atto vengano al più presto individuati e assicurati alla giustizia. Lucca, per storia e tradizione, è la patria della tolleranza, e tale intende rimanere per volontà di tutti i suoi cittadini, che hanno sempre guardato al riconoscimento delle diversità e delle reciprocità delle opinioni come ad un imprescindibile valore di riferimento per una serena e pacifica convivenza".
I precedenti
Vetrine in frantumi, croci uncinate e spedizioni punitive
LUCCA - Potevano sembrare casi isolati. Forse, per un certo periodo, lo sono effettivamente stati. Ma, alla luce dell'aggressione organizzata di sabato notte, l'inquietante ipotesi che alla base di tutto ci sia un pericoloso rigurgitato di intolleranza politica di matrice neonazista si affaccia con decisione nel panorama sociale e istituzionale cittadino. Un'ipotesi che impone anche un'attenta rilettura di quanto successo, da due anni a questa parte, all'ombra dell'arborato cerchio.
E' l'aprile del 2002 quando un esponente della sinistra giovanile viene preso a pugni nel cuore di via Fillungo. La sua colpa: stava distribuendo volantini in favore del candidato sindaco ulivista, Giulio Lazzarini. Passa poco più di un anno e, nel giugno 2003, nel mirino dei naziskin finisce la Libreria "Baroni" di via San Paolino, rea di avere ospitato un incontro letterario organizzato dall'assodazione "L'altro volto - Lucca gay e lesbica" in occasione della giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale: vetrina in frantumi, scritte "gay rauss" e svastiche vergate di fronte all'ingresso. Per questo e un altro episodio, l'aggressione della primavera 2003 subita da due militanti di sinistra che stavano distribuendo volantini politici in centro, dieci giovani estremisti di desta sono stati denunciati di recente per lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato. Da segnalare anche le intimidazioni e le minacce verbali ricevute dal prete no-global don Vitaliano Della Sala nell'aprile del 2003, mentre era pranzo in una trattoria del centro storico dopo essere stato ospite a Palazzo Ducale.
L'ultimo episodio, ancora avvolto da una fitta cortina di fumo, risale al maggio scorso. Una giovane scrittrice, ospite a Lucca in occasione di un meeting letterario durante il quale avrebbe dovuto presentare la sua ultima fatica, ha denunciato un'aggressione a sfondo sessuale da parte di un gruppo di sedicenti estremisti di destra, che l'avrebbero violentata sulle Mura a scopo "punitivo" in quanto lesbica. Le indagini sono ancora in corso, ma anche in questo caso gii inquirenti avrebbero trovato parziali riscontri.
Scatta la mobilitazione delle sinistre. La condanna delle istituzioni
Corteo antifascista dentro le Mura
LUCCA - Unanimi reazioni di condanna dal mondo politico e sociale lucchese all'indomani della notizia della brutale aggressione di matrice neonazista subita dal giovane parrucchiere di San Concordio da parte di cinque sedicenti estremisti di destra. Con tanto di "manifestazione antifascista" in programma nel centro storico il prossimo 28 agosto, organizzata a cura dei Giovani comunisti di Lucca e della Valle del Serchio.
"Faremo tutto il possibile per individuare gli autori dell'episodio - fa sapere il prefetto Francesco Paolo Tronca -. Non entro nel merito delle motivazioni del gesto, ma certamente non vanno sottovalutate. La sicurezza dei cittadini non è comunque in discussione; sono già state immediate indicazioni alle forze di polizia. Questo è lo spunto per elevare ulteriormente il livello di attenzione". "Un atto di violenza grave, assolutamente da condannate, tanto più perchè ispirato da un ideologia intollerante contro la quale ciascuno di noi, indistintamente, deve opporsi - scrive il vicepresidente della Provincia di Lucca, Antonio Torre -. Purtroppo non si tratta del primo episodio di questo tipo in città, per questo occorre esprimere con forza la nostra indignazione, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, perché simili atti di violenza non tornino a ripetersi e possa finalmente ristabilirsi un clima di tolleranza e rispetto reciproco che costituiscono la solida base della nostra cultura. Auguro una rapida e completa guarigione al giovane rimasto vittima dell'aggressione ed auspico che gli autori di un gesto così scellerato vengano presto assicurati alla giustizia".
Il gruppo Manitese di Lucca invita addirittura alla mobilitazione, convocando un'assemblea pubblica per lunedì al circolo culturale "Il Mattaccio" di Tassignano. "Denunciamo non solo la grave aggressione - si legge in una nota -, che speriamo non resti impunita e smuova gli animi dei cittadini lucchesi verso un comune sentimento antifascista, ma anche la grave situazione in cui si trova la città. La violenza cresce soprattutto tra i più giovani, che non trovano a Lucca spazi sani di aggregazione".
"I Giovani comunisti della Mediavalle, Garfagnana e di Lucca esprimono la loro solidarietà e vicinanza al militante dell'Assemblea spazi autogestiti aggredito da cinque neofascisti in pieno centro cittadino - scrive il coordinatore Andrea Salvoni - I Giovani comunisti si oppongono ad ogni forma d violenza perpetuata verso i più deboli, verso che viene discriminato per il proprio orientamento sessuale o per la scellta e l'attivismo politico a cui aderisce.
Anche la Cgil, che chiama in causa Forza Nuova e ne chiede lo scioglimento, esprime piena solidarietà a Edoardo, giovane lavoratore e militante dell'Asa, vittima di una vile aggressione squadrista". Parole di condanna, infine, anche da parte del coordinamento provinciale di Azione Giovani.
TORNA AD INIZIO PAGINA

IL TIRRENO - 19 Agosto 2004
Lucca. Indagati dalla procura alcuni degli aggressori del giovane di sinistra massacrato di botte
Individuati i picchiatori
Li inchiodano testimonianze di ragazzi e di agenti
Di Luca Tronchetti
LUCCA. Sono già stati individuati dalla Digos e iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica con l'accusa di lesioni gravi alcuni dei componenti del commando di estrema destra che nella notte di Ferragosto in pieno centro storico ha pestato un giovane appartenente all'Asa, procurandogli lesioni e microfratture al volto che lo costringeranno stamani a sottoporsi ad un intervento di chirurgia facciale.
Dalla Cronaca di Lucca
LA CACCIA Al TEPPISTI
I colpevoli saranno puniti
Condanna e impegno dal prefetto e dal sindaco
LUCCA. Saranno individuati e assicurati alla giustizia i responsabili dell'aggressione al giovane dell'Assemblea spazi autogestiti.
L'assicurazione arriva dal prefetto, Francesco Paolo Tronca, che tiene a far sapere di non sottovalutare affatto la gravita di quanto accaduto in questa e in precedenti occasioni.
Episodi di violenza e di intolleranza sono particolarmente estranei alla cultura e al modo di vivere della città e il prefetto ha dato disposizione che i controlli e la vigilanza siano potenziati al massimo perché questi atti teppistici gratuiti e inquietanti non debbano più ripetersi.
Condanna per l'accaduto e impegno per la sicurezza di tutti i cittadini sono poi al centro della reazione del sindaco Pietro Pazzi: «Esprimo a nome della città la più ferma condanna per la vile aggressione subita da un nostro concittadino a opera di un gruppo di violenti teppisti - dice Fazzi -. Nel rivolgere alla vittima di questa aggressione la solidarietà mia personale e dell'intera amministrazione comunale, insieme con l'augurio di un pronto ristabilimento, auspico che gli autori di questo inqualificabile atto vengano individuati e assicurati alla giustizia.
«Lucca per storia e tradizione è la patria della tolleranza e tale intende rimanere per volontà di tutti i suoi cittadini, che hanno sempre guardato al riconoscimento delle diversità e delle reciprocità delle opinioni come ad un imprescindibile valore di riferimento per una serena e pacifica convivenza. L'amministrazione comunale sta lavorando con grande intensità al miglioramento della sicurezza dei cittadini. Nei giorni scorsi abbiamo presentato al ministro Pisanu il nostro progetto di telesorveglianza che ha l'obiettivo di accrescere il controllo su quanto accade in città, soprattutto del centro cittadino. Insieme a questo progetto, sono state assunte diverse iniziative di protezione dei cittadini che necessitano della più vasta collaborazione di tutti per ottenere il massimo risultato. Il ripetersi di isolati episodi di violenza non ci lascia tranquilli e ci deve spingere a non abbassare mai la guardia».
Esecrazione e condanna anche da parte del vicepresidente della Provincia, Antonio Torre: «È stato un atto di violenza grave, assolutamente da condannare, tanto più perché ispirato da un'ideologia intollerante contro la quale ciascuno di noi, indistintamente, deve opporsi.
«Purtroppo non si tratta del primo episodio di questo tipo in città; per questo occorre esprimere con forza la nostra indignazione, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, perché simili atti di violenza non tornino a ripetersi e possa finalmente ristabilirsi un clima di tolleranza e rispetto reciproco che costituiscono la solida base della nostra cultura. Auguro una rapida e completa guarigione al giovane rimasto vittima dell'aggressione ed auspico che gli autori di un gesto cosi scellerato vengano presto assicurati alla giustizia».

Già individuali e indagati alcuni aggressori
Dopo le botte al giovane dei centri sociali hanno lanciato bottiglie agli agenti
di Luca Tronchetti

LUCCA. Sono già stati individuati dalla Digos e iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica con l'accusa di lesioni gravi alcuni dei componenti del commando di estrema destra che nella notte di Ferragosto in pieno centro storico ha pestato un giovane appartenente all'Asa, procurandogli lesioni e microfratture al volto che lo costringeranno stamani a sottoporsi ad un intervento di chinirgia facciale. Ad inchiodarli - oltre alla testimonianza di due giovani che hanno assistito all'aggressione in corso Garibaldi - anche il racconto fornito da due agenti in borghese, che a quell'ora stavano effettuando un servizio di perlustrazione e che sono stati colpiti da bottiglie lanciate dagli estremisti.
Li inchiodano le testimonianze di un gruppo di ragazzi che ha assistito al pestaggio in città
Ieri mattina il magistrato inquirente ha incaricato il medico legale Stefano Pierotti di effettuare in tempi ristretti una perizia relativa alle lesiori riportate da Edoardo Seghi, 30 anni, residente a San Concordio e appartenente all'Assemblea Spazi Autogestiti, che attualmente si trova ricoverato nel reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale Campo di Marte, dove probabilmente già stamani verrà sottoposto ad un intervento di chirurgia rnaxillo-facciale per ridurre la frattura alla mandibola, all'occhio sinistro e altre quattro microfratture all'altezza degli zigomi in seguito alle lesioni riportate in conseguenza del pestaggio. Il giovane attualmente parla a fatica perché gli è stata applicata una placca di ferro in bocca per evitare l'abbassamento della regione orbitale sinistra. Una consulenza tecnica che servirà a capire meglio sia il tipo di fratture, sia le possibili conseguenze future a livello di struttura ossea, sia se le ferite riportate possano essere ritenute di tipo permanente. Il primo referto medico stilato dal pronto soccorso - che subito dopo aveva dimesso il ragazzo non ritenendo necessario il ricovero - indica 20 giorni di prognosi, ma dopo l'esame della Tac compiuto martedì pomeriggio si parla di ferite giudicate guaribili in un periodo di tempo che dovrebbe superare i 40 giorni. E proprio sulla risposta ai quesiti tecnici formulati si muoverà l'autorità giudiziaria.
La sensazione - che trapela dal cauto ottimismo che regna in procura riguardo all'individuazione dei responsabili - è che gli inquirenti abbiano imboccato la strada giusta. Uno degli indagati - tra l'altro tutti con precedenti penali - potrebbe essere coinvolto in altre inchieste su disordini avvenuti in passato (vetrine danneggiate, scontri con giovani dei centri sociali, pestaggi in curva ovest). Più che di veri e propri naziskin, ad agire sarebbero state, stando agli inquirenti, delle teste calde già note e tenute d'occhio dalla Digos che cercano qualsiasi pretesto ideologico per attaccar briga e menare le mani. Per la polizia più che di una spedizione punitiva si tratterrebe dell'azione di un banda di irresponsabili violenti che, pur senza fare politica attiva, scimmiottano i gruppi neonazisti vestendosi di nero, tagliandosi i capelli o appuntandosi sul petto svastiche e croci celtiche. Il giovane pestato, Edoardo Seghi, - ascoltato nella giornata dli martedì dall'ispettore Margherita Castellano - ha fornito un identikit dettagliato degli aggressori che, inizialmente, lo avevano scambiato per un'altra persona, sempre appartenente all'Asa. Il giovane picchiato conosceva già un paio degli aggressori aveva avuto con loro contrasti di natura ideologica.
Cgil, Mani Tese e Rifondazione indicono assemblee aperte a tutti i democratici
MANIFESTAZIONE CONTRO I FASCISTI
LUCCA. Non solo solidarietà, ma anche e soprattutto fatti perché gli episodi di violenza e le forze che li ispirano siano messi al bando. Sono queste le richieste di associazioni, sindacati e forze politiche (alcune delle quali brillano per un sorprendente e assordante silenzio). La Cgil esprime piena solidarietà al giovane militante dell'Asa «vittima di una vile aggressione squadrista che lo ha massacrato di botte».
La Cgil prova però «profonda indignazione e rabbia per quello che è successo: un fatto intollerabile, che collegato con i precedenti rischia di rendere la città invivibile dal punto di vista politico, sociale, umano. Noi, insieme a tutti i democratici e gli antifascisti non lo permetteremo. Cosa si aspetta a fermare i responsabili di questi atti di inaudita violenza?».
La Cgil punta il dito anche contro le forze estremistiche e la loro cultura: «Cosa si aspetta a sciogliere Forza Nuova? Stiamo ancora aspettando che qualche giudice ci risponda sull'esposto presentato più di tre anni fa a proposito di quella incredibile provocazione organizzata da Forza Nuova contro il 25 Aprile e contro la città, con la concessione della Casermetta da parte della giunta comunale e con il mancato intervento di prefettura e ministero degli Interni, ma tutto tace - aggiunge il sindacato -. La violenza di oggi contro un militante dell'Asa ha lo stesso colore di quella di ieri contro un migrante, contro una donna lesbica, contro un prete no-global, contro una libreria democratica: no al fascismo vecchio e nuovo. Nei prossimi giorni sarà opportuno realizzare un incontro tra tutte le forze democratiche e antifasciste per definire tempi e modi di un'ampia mobilitazione sulla base di obiettivi chiari e condivisi».
Sulla stessa linea il gruppo Mani Tese: «Un'altra aggressione ad opera di giovani di estrema destra - dice il gruppo -. Un altro ragazzo pestato, cinque contro uno, perché è una voce fuori dal coro. Tutto questo è avvenuto in pieno centro, di sabato sera, in mezzo alla gente. Incurante di tutto. Questa è la città in cui viviamo, in cui assistiamo a continui episodi di violenza: contro gli immigrati, contro gli studenti, contro chi esprime la propria libertà sessuale.
«Una violenza che cresce soprattutto fra i più giovani, che non trovano a Lucca spazi sani di aggregazione, ma si trovano di fronte a una città vetrina dove non conta la sostanza ma solo l'apparenza. Dove vengono tolti spazi per lasciar posto a negozi di grandi firme e centri commerciali. Denunciamo quindi non solo la grave aggressione, che speriamo non resti impunita e che smuova gli animi dei cittadini lucchesi verso un comune sentimento antifascista, ma anche la grave situazione in cui si trova la città, che l'amministrazione di questi ultimi anni ha solo contribuito ad aggravare. Esprimiamo di nuovo la nostra solidarietà al giovane aggredito e invitiamo tutti a partecipare all'assemblea pubblica per discutere degli ultimi eventi, che si terrà lunedì al Circolo "Il Mattacelo" a Tassignano».
Daniela Giorgetti, della segreteria di Rifondazione, conclude: «E' un'escalation di violenza quella che si manifesta nella nostra città, dopo le ripetute aggressioni (in centro ed in discoteca) a ragazzi di sinistra, gli atti di vandalismo contro la libreria Baroni, lo stupro "punitivo" di una donna colpita perché lesbica. Un'escalation resa possibile dall'impunità di cui questi personaggi godono. Non ci risulta, infatti, che qualcuno sia stato perseguito per questi crimini. A questo punto noi chiediamo con forza che ciascuno si prenda le proprie responsabilità: a cominciare dalla questura, che deve dire pubblicamente quali mezzi intende porre in atto per prevenire e reprimere questi atti e per assicurare i colpevoli alla giustizia. Invitiamo l'amministrazione comunale a costituirsi parte civile nel processo. Ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, alle diverse anime del movimento, a tutti i cittadini democratici proponiamo di organizzare insieme una grande manifestazione antifascista per i primi giorni di settembre, in cui ricorre la Liberazione di Lucca».
Anche il corodinamento provinciale di Azione Giovani condanna l'atto di teppismo ed esprime solidarietà all'aggredito, chiedendo alle istituzioni di porre termine «all'impunità spavalda di questi teppisti fuori del tempo e della realtà».
L'escalation
Una lunga serie di atti violenti
LUCCA. Una barbara aggressione avvenuta in pieno centro storico sotto gli occhi di una ventina di persone - per la maggior parte giovani, molti dei quali studenti - che non hanno alzato un dito in difesa dell'appartenente all'Asa.
Soltanto un paio si sono limitati a telefonare al 113, ma quando la volante è giunta sul posto i cinque teppisti si erano già allontanati. Un gravissimo episodio di intolleranza, un nuovo schiaffo alla città che adesso rischia di diventare teatro di scontri di matrice ideologica senza un intervento deciso da parte delle forze dell'ordine. Pestaggi, atti di intimidazione, vandalismi da parte di falangi di estremisi si erano verificati anche in un recente passato, l'anno scorso a giugno erano comparse scritte anti gay sulla vetrina della libreria Baroni in via San Paolino mentre ad agosto, sempre nello stesso negozio, 5-6 giovani dal volto travisato avevano sfondato con una spranga una vetrina disegnando sull'altra con vernice spray una grande svastica nera. La matrice? Falangi riconducibili a movimenti xenofobi che avevano puniti i responsabili della libreria per aver ospitato un incontro dell'associazione «Altro Volto-Lucca Gay Lesbica». Stessa firma, stessa matrice anche per l'azione, sempre ad agosto 2003, all'After Dark di Pieve S. Paolo, un bar-pub preso di mira dal gruppo armato di bombolette spray e spranghe che si accanì sulla vetrage danneggiandola e disegnando l'immancabile svastica.
E un pestaggio era avvenuto anche in occasione di un volantinaggio fatto da militanti della sinistra mentre l'ultimo episodio, su cui sono ancora in corso accertamenti dei carabinieri, riguarda la denuncia di una ragazza lucchese che sostiene di essere stata aggredita sessualmente da sedicenti estremisti di destra sulle mura che l'avrebbero violentata a scopo punitivo perché omosessuale.
TORNA AD INIZIO PAGINA
LA NAZIONE del 19 Agosto dà ampio spazio alle dichiarazioni di sindaco, prefetto e vice-presidente della Provincia - nemmeno una parola sul precedente che ci riguarda e che, molto probabilmente, ha altri mandanti ed esecutori.
Come al solito si ha l'impressione che vi sia più preoccupazione per le ricadute negative in termini d'immagine, che per la reale ed allarmante situazione morale, sociale, culturale e politica della città. Non me ne stupisco, questo è un vecchio copione del quale non ci sbarazzeremo tanto facilmente.
Sin tanto che si tratta di "stupro" ai danni di due lesbiche che poi hanno la sfrontatezza di sbandierarlo ai quattro venti, di chiedere giustizia, si può e si deve tacere, ma se proprio si è costretti a dir qualcosa, insinuare dubbi, seminare sospetti e diffidenza sembra essere un atto dovuto (il nostro caso dimostra che nella testa di troppe persone la violenza sessuale, non importa se commessa per ritorsione, a scopo intimidatorio/punitivo verso terzi per motivi "politici/ideologici", è rimasta un reato contro la morale, non contro la persona, e perciò crea certamente disagio, imbarazzo, ma non spavento, preoccupazione, non merita attenzione, impegno - è pur sempre un fatto "privato" che non dovrebbe essere messo in piazza, in modo particolare quando colpisce quelle categorie che "in fondo se la sono cercata e quindi, a guardar bene, un po' se la meritano"), ma quando si va oltre, in aperto dispregio di quelle regole non scritte per cui certe cose non si fanno a casa propria, perlomeno non a viso scoperto, in mezzo alla folla, addirittura in pieno centro storico (quasi che la periferia non conti nulla, sia terra di nessuno), rischiando persino di far danni alle cose... no - questo è troppo! E le parole, i proclami, le vane ma rassicuranti promesse si sprecano.
Due pesi e due misure ? peggio per chi sta dalla parte sbagliata.
TORNA AD INIZIO PAGINA

IL CORRIERE DI LUCCA - 20 Agosto 2004
Dalla Cronaca di Lucca
Associazioni e partiti politici verso la mobilitazione. La solidarietà del mondo istituzionale e sociale
Assemblea pubblica e corteo in centro
LUCCA - Mobilitazione trasversale da parte del mondo politico, istituzionale e culturale lucchese, a cinque giorni di distanza dall'aggressione squadrista avvenuta la notte di Ferragosto nel cuore del centro storico cittadino. Intanto maturano le prime manifestazioni pubbliche organizzate: un'assemblea è in programma lunedì sera, alle 21 in punto, nei locali del circolo culturale "Il mattaccio" di Tassignano, mentre per sabato 28 agosto è in programma un corteo di protesta dentro le Mura.
"Ciò che sta accadendo non può essere visto come episodio marginale frutto di isolati estremismi - scrive l'Ulivo per Lucca -. E' questione che riguarda la sicurezza, perché ognuno deve potersi muovere ed esprimere senza il timore di essere aggredito. Dobbiamo vincere una battaglia di civiltà, di valori e di cultura. Riteniamo che le istituzioni, in primo luogo, insieme a tutte le forze aperte alla pace e al dialogo, debbano coordinarsi per sconfiggere la parte oscura che si annida tra noi".
"Il Collettivo studentesco per il diritto allo studio, anch'esso colpito da un'aggressione fascista lo scorso aprile, esprime solidarietà al compagno dell'Asa aggredito - si legge in un'altra nota -. Questi gruppi di estrema destra evidentemente sono sollecitati dal clima createsi a causa dell'azione di appoggio economico ed ideologico delle istituzioni".
"Condanniamo fermamente tutti gli atti di squadrismo che negli ultimi quattro anni hanno avuto luogo nel nostro territorio - scrive l'Assemblea femminista lucchese -. Queste aggressioni perpetrate non solo da teste calde ma soprattutto da chi porta avanti apertamente ed in modo concreto le ideologie fasciste hanno lo scopo di inibire chiunque a mostrarsi e portare avanti le proprie istanze di trasformazione sociale".
"Tutto è già stato detto e scritto e tutto malauguratamente si ripete con cadenza preoccupante - polemizza l'Arci di Lucca -. Che sia la certezza dell'impunità uno degli elementi che porta il solito gruppo di neofascisti a reiterare le loro prodezze ci sembra indiscutibile".
"Questo fatto è l'ultimo di una lunga serie di aggressioni fasciste rimaste impunite - scrivono i Cobas -. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a portare la loro solidarietà concreta partecipando alle iniziative pubbliche dei prossimi giorni". "Chi non ha fatto il proprio dovere per soccorrere Edoardo e chi, in questi anni, ha inteso sorvolare di fronte allo squadrismo fascista nella nostra città non ha scuse o giustificazioni", scrive la Confederazione dei comunisti. Solidarietà anche da Cinzia Ricci, dell'associazione "Altro volto - Lucca gay e lesbica", e dall'associazione "Equinozio" per il commercio equo e solidale.
N.B.: Cinzia Ricci non fa parte né dell'associazione "Altro Volto", né di altre associazioni (ah, incorreggibile "Corriere").
TORNA AD INIZIO PAGINA
La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato è consentita citando la fonte e l?autore, diversamente tutti i diritti sono riservati.


versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
presi i nazisti ?
by rassegna stampa Monday, Aug. 23, 2004 at 12:43 PM mail:

http://www.cinziaricci.it/home18aprile.htm




(Se sei a conoscenza di altri articoli che non ho segnalato, scrivimi - provvederò ad aggiornare la pagina)



Il caso su...

...i giornali i siti web ...
N.B.: linkerò chiunque, senza pregiudiziali, al di là delle mie personali opinioni, nel tentativo di fornire un quadro il più completo e imparziale possibile - al lettore il compito di trarre le sue conclusioni...
Articoli e segnalazioni precedenti...
IL MANIFESTO, 18 Agosto 2004 FtMline, 18 Agosto 2004
L’UNITÀ, 18 Agosto 2004 - di V. Giglioli "Il dialogo" periodico on-line, 20 Agosto 2004
IL TIRRENO, 18 Agosto 2004 Collettivo Bellaciao, 21 Agosto 2004
LA NAZIONE, 18 Agosto 2004
IL CORRIERE DI LUCCA, 18 Agosto 2004
IL CORRIERE DI LUCCA, 19 Agosto 2004 - di F. Quilici
IL TIRRENO, 19 Agosto 2004 - di L. Tronchetti
LA NAZIONE, 19 Agosto 2004
IL CORRIERE DI LUCCA, 20 Agosto 2004 - di F. Quilici








IL MANIFESTO - Mercoledì 18 Agosto 2004

Firenze e dintorni

Stop Forza nuova



NOTIZIE - LUCCA «Ancora un'aggressione squadrista a Lucca». La doppia denuncia arriva da Rifondazione (insieme ai Giovani comunisti) e dall'associazione l'Altro volto - Lucca gay e lesbica, che puntano il dito contro due militanti di Forza nuova e altre tre persone intervenute successivamente nel pestaggio. Vittima della violenza un ragazzo che fa parte dell'assemblea spazi autogestiti 'Asa'. «E' successo sabato scorso - spiegano da Rifondazione - verso le una del mattino, in corso Garibaldi il ragazzo è stato colpito alle spalle, e poi è stato percosso e insultato per ben 25 minuti, almeno a quanto hanno raccontato alcuni testimoni che non sono intervenuti ma si sono limitati a chiamare la polizia, arrivata a cose fatte». Dopo il ricovero in ospedale, al giovane aggredito sono state diagnosticate fratture multiple allo zigomo, che lo costringeranno ad un'operazione di plastica facciale. «Questo è solo l'ultimo episodio di un'interminabile serie di aggressioni», ricordano Rifondazione e i Giovani comunisti. Mentre Massimiliano Piagentini de l'Altro volto non dimentica di puntualizzare: «Era passato un mese o poco più dalla manifestazione che avevamo organizzato per denunciare lo stupro punitivo subito da una ragazza colpevole solo di essere lesbica. Evidentemente non è servito a niente protestare. Allora chiediamo al sindaco, al prefetto e al questore come sia possibile che aderenti a gruppi neofascisti continuino a picchiare, insultare e violentare, senza che d sia una risposta delle istituzioni. Il pestaggio di sabato non è la gocccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da parecchio».



L’UNITÀ e L’UNITÀ ON-LINE - 18 Agosto 2004

Violenza a Lucca

QUEI «BRAVI RAGAZZI» CHE PESTANO A SANGUE CHI NON È COME LORO

di Valerla Giglioli





Cinque contro uno, a picchiare per venti minuti. Con tanta violenza da frantumargli mandibola e zigomo e rendere necessaria un'operazione e un intervento successivo, a lesioni guarite, di chirurgia plastica.
Un episodio di violenza bestiale che non è un ricordo degli anni Venti. È successo a Lucca, la sera dello scorso sabato: in corso Garibaldi, una via del centro storico, fitta di gente anche all'una di notte, quando Edoardo, 30 anni, che fa parte dell'Assemblea Spazi Autogestiti, è stato aggredito da 5 persone.
Stava camminando da solo, quando è stato colpito alle spalle da due individui, cui si sono aggiunti successivamente altri tré, che hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente: sotto gli occhi dei passanti lo hanno massacrato di pugni continuando a ripetere «noi non siamo fascisti, siamo nazisti».
«Nessuno ha reagito» racconta Donatella, l'amica che ha accompagnato Edoardo al pronto soccorso. Effettivamente non è arrivata alcuna segnalazione al 113 e la Digos è venuta a conoscenza del fatto quando il referto dell'ospedale è arrivato in Questura.
I sedicenti nazisti avrebbero poi proseguito la serata prendendosela con alcuni extracomunitari incontrati per strada. Chi siano non è molto chiaro: se all'inizio si era parlato di militanti di Forza Nuova, le ultime voci raccontano di elementi che sarebbero stati addirittura allontanati dal movimento di estrema destra per comportamenti ritenuti inaccettabili; farebbero parte del cosiddetto «gruppo dello stadio», un'accolita di fanatici neonazisti, che non disdegna l'uso di stupefacenti di vario tipo. Nessuno però è stato identificato o fermato.
Di certo c'è che il clima a Lucca si sta facendo sempre più teso; è un fatto che chi non corrisponde ai canoni di «normalità» di questi teppisti non riesce ormai a sentirsi davvero al sicuro se cammina da solo in città. «Le intimidazioni sono all'ordine del giorno - prosegue Donatella - in pochi mesi una ragazza è stata stuprata perché riconosciuta come omosessuale; ad un componente del Collettivo per il diritto allo studio è stato fratturato il naso e un ragazzo è stato costretto a togliersi la maglietta con il Che in mezzo alla strada». Senza dimenticare i vandalismi alla libreria Baroni, «colpevole» di aver ospitato una manifestazione culturale gay, e i cartelli della festa estiva di Rifondazione, imbrattati con svastiche e croci celtiche. Il segretario della federazione provinciale di Rc, Eugenio Baronti, lancia accuse durissime: «Da qualche anno assistiamo a provocazioni a cui la città ha fortunatamente risposto con una grande mobilitazione democratica. Questo fatto gravissimo è solo l'ennesimo di una lunga serie di episodi di violenza: si è trattato di un pestaggio in piena regola». Anche dall'associazione L'Altro Volto - Lucca Gay e Lesbica è arrivata una reazione dai toni esasperati: «Che cosa si aspetta a intervenire? - dice in una nota Massimiliano Piagentini del direttivo - ci aspettiamo dalle istituzioni (sindaco, prefetto e questore) una condanna esplicita e la rapida individuazione dei responsabili di questa ennesima aggresione squadristica». L'Assemblea Spazi Autogestiti ha invece indetto una manifestazione per il 29 agosto, che sarà preceduta il 23 da un'iniziativa pubblica al circolo Mattaccio di Tassignano.
Edoardo nel frattempo è stato ricoverato: dopo le prime cure è tornato in ospedale lunedì ed è stato trattenuto per esami più approfonditi. Verrà operato domani, per ricomporre le fratture. Più tardi dovrà subire anche un intervento di chirurgia plastica, perché lo zigomo maciullato non è più in grado di sostenere l'occhio.



TORNA AD INIZIO PAGINA



IL TIRRENO - 18 Agosto 2004

Dalla Prima Pagina

Lucca. Un giovane dei centri sociali è stato aggredito e malmenato di notte, all'uscita dal pub

Picchiato da cinque nazisti

Danni al volto, insorge la sinistra: «Sono impuniti»




LUCCA. Un giovane di 30 anni appartenente all'Asa (assemblea spazi autogestiti), ha denunciato di essere stato picchiato selvaggiamente in centro storico all'uscita dal pub da 5 giovani tra i 20 e i 35 anni che lo hanno colpito con calci, pugni e testate procurandogli una lesione alla zona orbitale e al sopracciglio oltre alla sospetta frattura della mandibola. «Mentre mi colpivano si definivano nazisti» racconta la vittima.



Dalla Cronaca di Lucca

Pestato a sangue giovane dei centri sociali

«Mi hanno aggredito in cinque all'uscita del pub, si definivano nazisti»




LUCCA. Un'aggressione che parte da lontano, figlia dell'intolleranza e che - senza un intervento deciso da parte delle forze dell'ordine che tuttavia stanno svolgendo gli accertamenti del caso - rischia di provocare altro odio e nuovi scontri. Un giovane di 30 anni - Edoardo Seghi residente a San Concordio e appartenente all'Asa (assemblea spazi autogestiti) - ha denunciato di essere stato picchiato selvaggiamente in pieno centro storico nella notte di Ferragosto da 5 giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni che lo hanno colpito con calci, pugni e testate procurandogli una lesione alla zona orbitale e al sopracciglio destro oltre alla sospetta frattura della mandibola. «Mentre mi colpivano con violenza si definivano nazisti - racconta la vittima dell'aggressione -. Mi hanno inseguito da corso Garibaldi sino in via S. Girolamo continuando a insultarmi e picchiarmi. Ieri in ospedale mi sono sottoposto alla Tac».

«Gli esami hanno riscontrato una serie di lesioni e microfratture che mi costringeranno a sottopormi ad un intervento chirurgico al volto».
Lunedì mattina i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni, ma in considerazione delle indicazioni emerse dal nuovo esame la prognosi è di gran lunga superiore tanto che sulla vicenda è scattata d'ufficio l'inchiesta della Digos. Seghi è stato ascoltato dall'ispettore Castellano che riferirà al magistrato di turno, il sostituto Piero Capizzoto.
Il suo racconto potrebbe rivelarsi estremamente importante per capire meglio il contesto in cui ruotano gli episodi di violenza che, con una certa frequenza, si stanno ripetendo in città e nell'immediata periferia.
C'è un filo conduttore che lega i danneggiamenti alle vetrine in centro o ai locali nella Piana, gli scontri tra frange vicine all'estrema destra e all'estrema sinistra, i tafferugli in curva ovest tra ultras rossoneri. E levarie indagini - dirette dal procuratore Quattrocchi - potrebbero essere chiuse entro la fme di settembre con le prime denunce nei confronti dei responsabili.
Seghi, ancora segnato dalla terribile esperienza, trova la forza di raccontare quanto gli è capitato: «Era l'una e 35 e stavo camminando da solo in corso Garibaldi. Era appena uscito da un pub dove avevo bevuto una birra e stavo per tornare a casa quando sono stato preso alle spalle da due soggetti che già conoscevo e che si definivano nazisti. Mi hanno identificato come un appartenente dell'Asa, un "comunista" da combattere. Quando ho cercato di divincolarmi dicendo loro di togliermi le mani di dosso questi mi hanno colpito con pugni e calci. Ne sono arrivati altri tre e uno di loro mi ha dato una testata». Alla scena hanno assistito anche alcune persone: «Non è intervenuto nessuno per difendermi e la banda oltre a me ha attaccato anche un ragazzo di colore. Ho cercato di star calmo, di non reagire e di avvicinarmi verso via S. Girolamo. Loro si sono spostati e mi hanno inchiodato ad un muro dove qualcuno aveva scritto una frase contro i fascisti sostenendo che era opera di gente come me, "compagni" da picchiare. L'aggressione è durata 20-25 minuti. Un'eternità. Non ho reagito, sapevo che se lo avessi fatto per me sarebbe finita male».




«I soliti noti sono impuniti e la situazione è degenerata»



LUCCA. «A poco più di un mese dalla manifestazione indetta contro lo stupro punitivo, compiuto ai danni di una giovane donna "colpevole" di essere lesbica, Lucca è di nuovo teatro della violenza e della vigliaccheria di aderenti a gruppi neo fascisti». Lo sostiene il circolo "L'altro volto-Lucca gay-lesbica", preoccupato e sde gnato per la nuova aggressione. «Nell'esprimere tut ta la nostra solidarietà e il nostro affetto al ragazzo aggredito - dice il circolo - non possiamo che denunciare, per l'ennesima volta, con una rabbia che è pari solo alla nostra indignazione, l'incredibile e più che allarmante situazione creatasi nella nostra città.
«Chiediamo al sindaco, al prefetto, al questore com'è possibile che, aderenti a gruppi neo fascisti, nel giro di pochi mesi (solo per citare gli ultimi episodi) possano aggredire e picchiare uno studente di sinistra in una discoteca della zona, violentare una ragazza a pochi metri dall'abitazione della sua compagna, ferire gravemente un ragazzo riempiendolo di calci e pugni, in una delle vie principali della città senza che nessuno venga individuato.
«Che cosa si aspetta ad intervenire? Cosa deve succedere ancora? È evidente che chi è inserito nella lista di proscrizione di questi bravi ragazzi", perché gay o lesbica, perché impegnato in associazioni o partiti della sinistra, perché Rom, perché immigrato, perché più in generale "diverso" rispetto ai loro canoni, ogni volta che cammina da solo per le strade del centro è in pericolo.
«Il pestaggio dell'altra sera non è la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da un bel po' di tempo.
«Per questo ci aspettiamo dalle istituzioni sopraccitate, oltre che una condanna netta ed esplicita di quanto è accaduto dei fatti concreti, come ad esempio, la rapida individuazione dei "soliti noti" responsabili di questa ennesima aggressione squadristica.
«Ci pare che per troppo tempo si sia sottovalutata (colpevolmente o meno) una situazione che negli ultimi tempi è degenerata in maniera drammatica».



LE REAZIONI

«La città è fuori controllo gli aggressori vanno trovati»




LUCCA. Rifondazione comunista e i Giovani comunisti «denunciano fermamente l'ennesima aggressione squadrista nei confronti di un ragazzo facente parte dell'Asa».
Rifondazione accusa dell'aggressione militanti dell'estrema destra, «due, ai quali si sono aggiunte dopo qualche minuto altre tre persone. La vittima, oltre alle percosse, ha dovuto subire anche insulti pesanti per il fatto di essere comunista.
«Ci teniamo a precisare che il pestaggio, secondo le testimonianze dell'aggredito e degli spettatori, è durato ben 25 minuti.
«Le persone presenti sul luogo non sono intervenute a sedare il pestaggio ma si sono limitate a chiamare la polizia che è arrivata sul luogo dell'aggressione a fatto già avvenuto.
«Il ragazzo, ricoverato all'ospedale immediatamente dopo l'accaduto, ha riportato fratture multiple allo zigomo e necessiterà di un'operazione e di una plastica facciale.
«Questo è solo l'ultimo episodio di un'interminabile serie di aggressioni che in questi ultimi anni si sono verificate nella città. Intendiamo sottolineare l'impunità dei soliti aggressori fascisti spesso denunciati alle autorità senza nessun risultato. Dopo quest'ultimo atto squadrista, il clima in città si è fatto rovente ed è venuta meno la libertà di circolare liberamente senza temere aggressioni ai danni di militanti o simpatizzanti di sinistra. Speriamo vivamente che almeno questa volta le autorità competenti siano in grado di punire questi individui (più volte resisi protagonisti di queste azioni) impedendo loro di minare la libertà e la sicurezza dei cittadini».
In un altra nota, un gruppo di "antifascisti lucchesi", parla di aggressione in stile nazista e insiste sul clima di tensione che da tempo si respira in città. Come Rifondazione, anche il gruppo degli "antifascisti" punta il dito sulle scorribande attribuite a militanti di Forza Nuova.



TORNA AD INIZIO PAGINA




LA NAZIONE - 18 Agosto 2004

Primo Piano Lucca

AGGRESSIONE

Il racconto del giovane ricoverato

«Cazzotti e calci da quei nazisti...»

di Aldo Grandi




«Inizialmente mi avevano scambiato per un giovane di Massa Macinaia, ma alla fine hanno continuato a pestarmi dicendo che ero un "compagno", perché sono dell'assemblea spazi autogestiti. Fermate questi fascisti»

LUCCA - Gli idioti che fanno della violenza un'arma tornano a colpire. Questa volta un gruppo di estremisti di destra se l'è presa con un giovane la cui unica «colpa», se così vogliamo chiamarla, è quella di essere conosciuto come un «compagno». Sembravano passati da lustri, per non dire da decenni, gli anni in cui essere militante di sinistra o, talvolta, di destra, poteva voler dire anche perdere la vita in un'aggressione. E, invece, ecco che nella pacifica e pacifista Lucca, far parte, come Edoardo Seghi, 31 anni da San Concordio, dell'Assemblea Spazi Autogestiti può costare caro. Addirittura cinque fratture al volto e la necessità di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico di ricostruzione facciale. Alla faccia della tolleranza reciproca e dei buoni propositi.
Quanto agli autori del pestaggio, avvenuto nel cuore della notte all'incrocio tra corso Garibaldi e via Vittorio Veneto, in una delle poche vie affollate anche dopo il calar del sole per la presenza di bar e gelaterie, sono i classici estremisti, che si definiscono, e si sono definiti mentre picchiavano Seghi «nazisti», che se la prendono - e se la sono presa - in cinque contro uno, con chi è solo e non può difendersi. Complimenti.
«Era l'una e 35 - racconta Edoardo Seghi dal letto dell'ospedale dove si trova ricoverato in attesa di essere operato - ed ero appena uscito dal bar di due miei amici con una birra in mano. Non avevo fatto che pochi passi ed ecco che mi sono sentito colpire più volte alle spalle da alcuni sconosciuti, uno aveva una maglietta nera e la testa rasata, un altro una canottiera. Ho cercato di pararmi il volto, ma sono stato investito da una raffica di cazzotti e di calci. Ad un certo punto uno ha anche detto. "E' quello di Massa Macinaia": probabilmente mi avevano scambiato per un altro, ma dopo, si sono resi conto che andavo bene anche io, perché è gente con cui avevo già avuto a che fare in passato e dalla quale ero stato minacciato e invitato a farla finita come esponente dell'Assemblea Spazi Autogestiti. Noi difendiamo le minoranze, gli immigrati, i gay, siamo contro la guerra. Per un attimo sono riuscito a sottrarmi alle botte, ma non ho fatto che pochi metri e subito dopo, poco prima di arrivare a Porta S. Pietro, sono stato nuovamente fermato e picchiato. "Sei un compagno, dicevano, dicci che sei un compagno". Io ho risposto che sono comunista e quelli mi hanno picchiato ancora e si sono definiti nazisti. Non è possibile che a Lucca non si sia liberi di circolare per strada ed essere assaliti da questi fascisti che tutti sanno chi sono, ma nessuno fa niente per fermare. Anche la polizia è arrivata, a mio avviso, in ritardo rispetto a quando è stata chiamata».
«Siamo intervenuti non appena abbiamo ricevuto la segnalazione - ha spiegato il questore Maurizio Manzo - Del resto non abbiamo un presidio fisso in corso Garibaldi. La Digos sta facendo le sue indagini e ci sono già alcuni elementi di riscontro».



La reazione

«Squadrismo»



LUCCA - La prima reazione politica è quella di Rifondazione comunista e dei Giovani comunisti/e «che denunciano fermamente l'ennesima aggressione squadrista nei confronti di un ragazzo facente parte dell'ASA».
«E' stato colpito alle spalle da due militanti di Forza Nuova, ai quali si sono aggiunte dopo qualche minuto altre tre persone. La vittima, oltre alle percosse ha dovuto subire anche insulti pesanti per il fatto di essere comunista. Questo è solo l'ultimo episodio di una interminabile serie di aggressioni che si sono verificate a Lucca. Intendiamo sottolineare l'impunità dei soliti aggressori fascisti spesso denunciati alle autorità senza nessun risultato. Dopo quest'ultimo atto squadrista, il clima in città si è fatto rovente ed è venuta meno la libertà di circolare liberamente senza temere aggressioni a sfondo politico. Speriamo che almeno questa volta le autorità competenti siano in grado di punire questi individui».





Piagentini di «Lucca Gay-Lesbica»

«Vanno individuati i responsabili»




SULL'EPISODIO dell'aggressione al giovane interviene anche Massimiliano Piagentini de «L'altro volto Lucca gay-lesbica» che in una nota esprime solidarietà al ragazzo. «Il pestaggio dell'altra sera - afferma inoltre Piagentini - non è la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché il vaso è già traboccato da un bel po’ di tempo. Per questo ci aspettiamo dalle istituzioni, oltre che una condanna netta ed esplicita di quanto è accaduto, fatti concreti, come l'individuazione dei "soliti noti" responsabili di questa ennesima aggressione squadristica».



AGGRESSIONE

L'episodio di sabato notte è l'ultimo di una serie che si è allungata negli ultimi dodici mesi, sempre nel centro storico

Alcuni precedenti nelle strade cittadine Indagati una decina di estremisti di destra





Nel giugno 2003 le scritte sulla vetrina della libreria «Baroni» in via San Paolino due militanti di sinistra vennero aggrediti in via Fillungo mentre distribuivano volantini Il caso di una ragazza violentata sulle Mura

LUCCA - Ci sono alcuni episodi, aggressioni e danneggiamenti, che in qualche modo si possono ricollegare al pestaggio dell'altra sera e alla matrice neonazista.
Nel giugno dello scorso anno alcuni vandali avevano preso di mira la vetrina della libreria Baroni di via San Paolino imbrattandola con la scritta «Gay Rauss» accompagnata da una grossa svastica. Nella stessa libreria era stato appena ospitato un incontro organizzato dall'associazione lucchese «L'Altro Volto/Lucca Gay Lesbica» in occasione della giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale.
Per questo e per altri episodi, una decina di giovani estremisti di destra sono stati denunciati di recente per i reati di lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato. Le inchieste, che vanno avanti da oltre un anno, si riferiscono appunto alle svastiche alla libreria, ma anche all'aggressione avvenuta in via Fillungo nella primavera 2003: due militanti di sinistra vennero assaliti mentre stavano distribuendo volantini. La Digos lucchese ha portato avanti le indagini con molta discrezione, effettuando perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei denunciati.
Ma c'è di più. Nel maggio scorso, una ragazza lucchese ha denunciato una brutale aggressione a sfondo sessuale subita da parte di un gruppetto di sedicenti estremisti di destra che sulle Mura urbane l'avrebbero violentata a scopo «punitivo», perché lesbica. Anche qui la Procura indaga per far luce sull'inquietante caso.



TORNA AD INIZIO PAGINA



Su questo episodio anche IL CORRIERE DI LUCCA ha pubblicato in data 18 Agosto un lungo articolo a firma di Francesco Quilici ma, coerentemente con la linea editoriale precedentemente assunta, non solo non fa alcun riferimento all'aggressione avvenuta il 18 Aprile scorso (per il Corriere i fatti non si sono mai svolti e se così non è chi se ne frega), ma se ne esce in Prima Pagina con la seguente frase: «La polizia indaga per cercare di capire se dietro l’episodio ci possa essere una chiara matrice politica». No, non è una battuta - purtroppo...

Il 19 Agosto (appena 24 ore dopo) aggiusta il tiro e ci riprova: una pagina intera! Questa volta la matrice politica è certa ma l'autore, che da prova di non avere alcun interesse verso la realtà e la lettura, pur di non entrare nello specifico, di non parlare esplicitamente dell'episodio che sciaguratamente ci ha coinvolte, s'inventa una breve e originalissima ricostruzione completamente campata in aria. Certo che ci vuol fantasia e tanta, anche... Complimenti (LEGGI).

Ed ora i singoli pezzi presi dalla Prima Pagina e dalla Cronaca di Lucca...




IL CORRIERE DI LUCCA - 19 Agosto 2004

Dalla Prima Pagina

Inquirenti sicuri di aver trovato la pista giusta per risalire ai picchiatori

Pestaggio, svolta nelle indagini

Certa la matrice politica, lo sdegno della città





LUCCA - E' giunta ad una svolta l'indagine aperta dopo il pestaggio ad opera di cinque sedicenti naziskin, in seguito al quale il trentenne Edoardo Seghi, di San Concordio, è ricoverato da tre giorni all'ospedale "Campo di Marte" di Lucca: dall'inchiesta della procura, infatti, spuntano i primi indagati. Per il momento i sanitari hanno accertato cinque fratture al volto: oggi il giovane subirà un intervento di chirurgia plastica.
Per tutta la giornata di ieri si sono moltiplicati le prese di posizione e gli attestati di solidarietà indirizzati al ragazzo, noto esponente cittadino dell'Assemblea spazi autogestiti: ad esprimere una condanna ferma dell'episodio di violenza sono stati, fra gli altri, il prefetto Tronca, il vicepresidente della Provincia Antonio Torre e la Cgil. E' invece fissata per il prossimo 28 agosto una manifestazione antifascista, nel centro storico, organizzata dai Giovani comunisti.



Inchiesta a una svolta, gli inquirenti: "Siamo ottimisti". Certa la matrice politica dell'episodio

Pestaggio in centro, primi indagati

Perizia medica sulle sulle condizioni del ragazzo aggredito

Di Francesco Quilici



LUCCA - Spuntano i primi indagati nell'ambito dell'inchiesta aperta dopo il pestaggio ad opera di cinque sedicenti naziskin in seguito al quale un parrucchiere di 30 anni residente a San Concordio, Edoardo Seghi, esponente dell'Assemblea spazi autogestiti di Lucca e membro attivo di numerose associazioni pacifiste della galassia no-global, si trova ricoverato all'ospedale Campo di Marte dove oggi subirà un intervento di chinirgia plastica al volto.
L'episodio è avvenuto solo sabato notte, tra via Veneto e via San Girolamo, ma l'autorità giudiziaria non ha perso tempo. "Siamo cautamente ottimisti circa il buon esito delle indagini", si lascia sfuggire il pubblico ministero titolare del fascicolo, Fabio Origlio.



Sui sospettati dell'aggressione, naturalmente, per il momento c'è il più stretto riserbo: a loro però, tutti giovani appartenenti agli ambienti dell'estrema destra lucchese, gli inquirenti sarebbero risaliti soprattutto grazie ad alcune testimonianze raccolte dopo l'aggressione e al circostanziato racconto dei fatti fornito dalla vittima del pestaggio.
La sua versione, ampiamente dettagliata, è stata verificata dagli agenti della digos, che avrebbero già individuato numerosi elementi di riscontro.
La procura, intanto, ha disposto al medico legale Stefano Pierotti una perizia accurata per stabilire la reale prognosi del ragazzo picchiato: l'iniziale referto di venti giorni stilato lunedì mattina, infatti, è già lievitato ben oltre la soglia dei quaranta necessari per far scattare le indagini d'ufficio.
Per il momento i sanitari hanno accertato cinque fratture al volto: all'orbita sinistra, a una parte del palato, alla mandibola, al sopracciglio e alla tempia. Non è escluso che il ragazzo, alla fine, possa riportare lesioni alla bocca classificabili come permanenti.
"Noi siamo nazisti", avrebbero detto i cinque aggressori durante il pestaggio, iniziato intomo alle 1,30 di sabato e andato avanti per almeno venti minuti, a pugni e testate. Almeno due di loro sono stati descritti come giovani con la testa rasata. Tutti, poi, avrebbero ripetutamente apostrofato come "compagno" il ragazzo vittima dell'agguato. Sulla matrice politica dell'episodio, quindi, non c'è più alcun dubbio.



Annuncio del sindaco, solidarietà del Comune

"Un sistema di telesorveglianza per garantire la sicurezza"




LUCCA - Un sistema integrato di telesorveglianza per garantire la sicurezza dei cittadini.
E' questo l'annuncio con cui, a margine della dura condanna dell'aggressione di sabato notte, il sindaco Pietro Fazzi reagisce all'episodio denunciato. "Abbiamo presentato al ministro Pisanu il nostro progetto di telesorveglianza, che ha l'obiettivo di accrescere il controllo su quanto accade soprattutto nel centro cittadino - si legge in una nota ufficiale di Palazzo Orsetti -. Inoltre sono state assunte diverse iniziative di protezione dei cittadini, che necessitano della più vasta collaborazione per ottenere il massimo risultato. Il ripetersi di isolati episodi di violenza ci deve spingere a non abbassare mai la guardia".
Solidarietà, naturalmente, alla vittima del pestaggio: "Esprimo a nome della città di Lucca la più ferma condanna per la vile aggressione subita da un nostro concittadino a opera di un gruppo di violenti teppisti - continua Pazzi -. Nel rivolgere alla vittima la solidarietà mia personale e dell'intera amministrazione comunale, insieme con l'augurio di un pronto ristabilimento, auspico che gli autori di questo inqualificabile atto vengano al più presto individuati e assicurati alla giustizia. Lucca, per storia e tradizione, è la patria della tolleranza, e tale intende rimanere per volontà di tutti i suoi cittadini, che hanno sempre guardato al riconoscimento delle diversità e delle reciprocità delle opinioni come ad un imprescindibile valore di riferimento per una serena e pacifica convivenza".



I precedenti



Vetrine in frantumi, croci uncinate e spedizioni punitive





LUCCA - Potevano sembrare casi isolati. Forse, per un certo periodo, lo sono effettivamente stati. Ma, alla luce dell'aggressione organizzata di sabato notte, l'inquietante ipotesi che alla base di tutto ci sia un pericoloso rigurgitato di intolleranza politica di matrice neonazista si affaccia con decisione nel panorama sociale e istituzionale cittadino. Un'ipotesi che impone anche un'attenta rilettura di quanto successo, da due anni a questa parte, all'ombra dell'arborato cerchio.
E' l'aprile del 2002 quando un esponente della sinistra giovanile viene preso a pugni nel cuore di via Fillungo. La sua colpa: stava distribuendo volantini in favore del candidato sindaco ulivista, Giulio Lazzarini. Passa poco più di un anno e, nel giugno 2003, nel mirino dei naziskin finisce la Libreria "Baroni" di via San Paolino, rea di avere ospitato un incontro letterario organizzato dall'assodazione "L'altro volto - Lucca gay e lesbica" in occasione della giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale: vetrina in frantumi, scritte "gay rauss" e svastiche vergate di fronte all'ingresso. Per questo e un altro episodio, l'aggressione della primavera 2003 subita da due militanti di sinistra che stavano distribuendo volantini politici in centro, dieci giovani estremisti di desta sono stati denunciati di recente per lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato. Da segnalare anche le intimidazioni e le minacce verbali ricevute dal prete no-global don Vitaliano Della Sala nell'aprile del 2003, mentre era pranzo in una trattoria del centro storico dopo essere stato ospite a Palazzo Ducale.
L'ultimo episodio, ancora avvolto da una fitta cortina di fumo, risale al maggio scorso. Una giovane scrittrice, ospite a Lucca in occasione di un meeting letterario durante il quale avrebbe dovuto presentare la sua ultima fatica, ha denunciato un'aggressione a sfondo sessuale da parte di un gruppo di sedicenti estremisti di destra, che l'avrebbero violentata sulle Mura a scopo "punitivo" in quanto lesbica. Le indagini sono ancora in corso, ma anche in questo caso gii inquirenti avrebbero trovato parziali riscontri.



Scatta la mobilitazione delle sinistre. La condanna delle istituzioni

Corteo antifascista dentro le Mura




LUCCA - Unanimi reazioni di condanna dal mondo politico e sociale lucchese all'indomani della notizia della brutale aggressione di matrice neonazista subita dal giovane parrucchiere di San Concordio da parte di cinque sedicenti estremisti di destra. Con tanto di "manifestazione antifascista" in programma nel centro storico il prossimo 28 agosto, organizzata a cura dei Giovani comunisti di Lucca e della Valle del Serchio.
"Faremo tutto il possibile per individuare gli autori dell'episodio - fa sapere il prefetto Francesco Paolo Tronca -. Non entro nel merito delle motivazioni del gesto, ma certamente non vanno sottovalutate. La sicurezza dei cittadini non è comunque in discussione; sono già state immediate indicazioni alle forze di polizia. Questo è lo spunto per elevare ulteriormente il livello di attenzione". "Un atto di violenza grave, assolutamente da condannate, tanto più perchè ispirato da un ideologia intollerante contro la quale ciascuno di noi, indistintamente, deve opporsi - scrive il vicepresidente della Provincia di Lucca, Antonio Torre -. Purtroppo non si tratta del primo episodio di questo tipo in città, per questo occorre esprimere con forza la nostra indignazione, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, perché simili atti di violenza non tornino a ripetersi e possa finalmente ristabilirsi un clima di tolleranza e rispetto reciproco che costituiscono la solida base della nostra cultura. Auguro una rapida e completa guarigione al giovane rimasto vittima dell'aggressione ed auspico che gli autori di un gesto così scellerato vengano presto assicurati alla giustizia".
Il gruppo Manitese di Lucca invita addirittura alla mobilitazione, convocando un'assemblea pubblica per lunedì al circolo culturale "Il Mattaccio" di Tassignano. "Denunciamo non solo la grave aggressione - si legge in una nota -, che speriamo non resti impunita e smuova gli animi dei cittadini lucchesi verso un comune sentimento antifascista, ma anche la grave situazione in cui si trova la città. La violenza cresce soprattutto tra i più giovani, che non trovano a Lucca spazi sani di aggregazione".
"I Giovani comunisti della Mediavalle, Garfagnana e di Lucca esprimono la loro solidarietà e vicinanza al militante dell'Assemblea spazi autogestiti aggredito da cinque neofascisti in pieno centro cittadino - scrive il coordinatore Andrea Salvoni - I Giovani comunisti si oppongono ad ogni forma d violenza perpetuata verso i più deboli, verso che viene discriminato per il proprio orientamento sessuale o per la scellta e l'attivismo politico a cui aderisce.
Anche la Cgil, che chiama in causa Forza Nuova e ne chiede lo scioglimento, esprime piena solidarietà a Edoardo, giovane lavoratore e militante dell'Asa, vittima di una vile aggressione squadrista". Parole di condanna, infine, anche da parte del coordinamento provinciale di Azione Giovani.



TORNA AD INIZIO PAGINA



IL TIRRENO - 19 Agosto 2004

Lucca. Indagati dalla procura alcuni degli aggressori del giovane di sinistra massacrato di botte

Individuati i picchiatori

Li inchiodano testimonianze di ragazzi e di agenti

Di Luca Tronchetti




LUCCA. Sono già stati individuati dalla Digos e iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica con l'accusa di lesioni gravi alcuni dei componenti del commando di estrema destra che nella notte di Ferragosto in pieno centro storico ha pestato un giovane appartenente all'Asa, procurandogli lesioni e microfratture al volto che lo costringeranno stamani a sottoporsi ad un intervento di chirurgia facciale.



Dalla Cronaca di Lucca

LA CACCIA Al TEPPISTI

I colpevoli saranno puniti

Condanna e impegno dal prefetto e dal sindaco




LUCCA. Saranno individuati e assicurati alla giustizia i responsabili dell'aggressione al giovane dell'Assemblea spazi autogestiti.
L'assicurazione arriva dal prefetto, Francesco Paolo Tronca, che tiene a far sapere di non sottovalutare affatto la gravita di quanto accaduto in questa e in precedenti occasioni.
Episodi di violenza e di intolleranza sono particolarmente estranei alla cultura e al modo di vivere della città e il prefetto ha dato disposizione che i controlli e la vigilanza siano potenziati al massimo perché questi atti teppistici gratuiti e inquietanti non debbano più ripetersi.
Condanna per l'accaduto e impegno per la sicurezza di tutti i cittadini sono poi al centro della reazione del sindaco Pietro Pazzi: «Esprimo a nome della città la più ferma condanna per la vile aggressione subita da un nostro concittadino a opera di un gruppo di violenti teppisti - dice Fazzi -. Nel rivolgere alla vittima di questa aggressione la solidarietà mia personale e dell'intera amministrazione comunale, insieme con l'augurio di un pronto ristabilimento, auspico che gli autori di questo inqualificabile atto vengano individuati e assicurati alla giustizia.
«Lucca per storia e tradizione è la patria della tolleranza e tale intende rimanere per volontà di tutti i suoi cittadini, che hanno sempre guardato al riconoscimento delle diversità e delle reciprocità delle opinioni come ad un imprescindibile valore di riferimento per una serena e pacifica convivenza. L'amministrazione comunale sta lavorando con grande intensità al miglioramento della sicurezza dei cittadini. Nei giorni scorsi abbiamo presentato al ministro Pisanu il nostro progetto di telesorveglianza che ha l'obiettivo di accrescere il controllo su quanto accade in città, soprattutto del centro cittadino. Insieme a questo progetto, sono state assunte diverse iniziative di protezione dei cittadini che necessitano della più vasta collaborazione di tutti per ottenere il massimo risultato. Il ripetersi di isolati episodi di violenza non ci lascia tranquilli e ci deve spingere a non abbassare mai la guardia».
Esecrazione e condanna anche da parte del vicepresidente della Provincia, Antonio Torre: «È stato un atto di violenza grave, assolutamente da condannare, tanto più perché ispirato da un'ideologia intollerante contro la quale ciascuno di noi, indistintamente, deve opporsi.
«Purtroppo non si tratta del primo episodio di questo tipo in città; per questo occorre esprimere con forza la nostra indignazione, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, perché simili atti di violenza non tornino a ripetersi e possa finalmente ristabilirsi un clima di tolleranza e rispetto reciproco che costituiscono la solida base della nostra cultura. Auguro una rapida e completa guarigione al giovane rimasto vittima dell'aggressione ed auspico che gli autori di un gesto cosi scellerato vengano presto assicurati alla giustizia».





Già individuali e indagati alcuni aggressori

Dopo le botte al giovane dei centri sociali hanno lanciato bottiglie agli agenti

di Luca Tronchetti


LUCCA. Sono già stati individuati dalla Digos e iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica con l'accusa di lesioni gravi alcuni dei componenti del commando di estrema destra che nella notte di Ferragosto in pieno centro storico ha pestato un giovane appartenente all'Asa, procurandogli lesioni e microfratture al volto che lo costringeranno stamani a sottoporsi ad un intervento di chinirgia facciale. Ad inchiodarli - oltre alla testimonianza di due giovani che hanno assistito all'aggressione in corso Garibaldi - anche il racconto fornito da due agenti in borghese, che a quell'ora stavano effettuando un servizio di perlustrazione e che sono stati colpiti da bottiglie lanciate dagli estremisti.





Li inchiodano le testimonianze di un gruppo di ragazzi che ha assistito al pestaggio in città

Ieri mattina il magistrato inquirente ha incaricato il medico legale Stefano Pierotti di effettuare in tempi ristretti una perizia relativa alle lesiori riportate da Edoardo Seghi, 30 anni, residente a San Concordio e appartenente all'Assemblea Spazi Autogestiti, che attualmente si trova ricoverato nel reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale Campo di Marte, dove probabilmente già stamani verrà sottoposto ad un intervento di chirurgia rnaxillo-facciale per ridurre la frattura alla mandibola, all'occhio sinistro e altre quattro microfratture all'altezza degli zigomi in seguito alle lesioni riportate in conseguenza del pestaggio. Il giovane attualmente parla a fatica perché gli è stata applicata una placca di ferro in bocca per evitare l'abbassamento della regione orbitale sinistra. Una consulenza tecnica che servirà a capire meglio sia il tipo di fratture, sia le possibili conseguenze future a livello di struttura ossea, sia se le ferite riportate possano essere ritenute di tipo permanente. Il primo referto medico stilato dal pronto soccorso - che subito dopo aveva dimesso il ragazzo non ritenendo necessario il ricovero - indica 20 giorni di prognosi, ma dopo l'esame della Tac compiuto martedì pomeriggio si parla di ferite giudicate guaribili in un periodo di tempo che dovrebbe superare i 40 giorni. E proprio sulla risposta ai quesiti tecnici formulati si muoverà l'autorità giudiziaria.
La sensazione - che trapela dal cauto ottimismo che regna in procura riguardo all'individuazione dei responsabili - è che gli inquirenti abbiano imboccato la strada giusta. Uno degli indagati - tra l'altro tutti con precedenti penali - potrebbe essere coinvolto in altre inchieste su disordini avvenuti in passato (vetrine danneggiate, scontri con giovani dei centri sociali, pestaggi in curva ovest). Più che di veri e propri naziskin, ad agire sarebbero state, stando agli inquirenti, delle teste calde già note e tenute d'occhio dalla Digos che cercano qualsiasi pretesto ideologico per attaccar briga e menare le mani. Per la polizia più che di una spedizione punitiva si tratterrebe dell'azione di un banda di irresponsabili violenti che, pur senza fare politica attiva, scimmiottano i gruppi neonazisti vestendosi di nero, tagliandosi i capelli o appuntandosi sul petto svastiche e croci celtiche. Il giovane pestato, Edoardo Seghi, - ascoltato nella giornata dli martedì dall'ispettore Margherita Castellano - ha fornito un identikit dettagliato degli aggressori che, inizialmente, lo avevano scambiato per un'altra persona, sempre appartenente all'Asa. Il giovane picchiato conosceva già un paio degli aggressori aveva avuto con loro contrasti di natura ideologica.



Cgil, Mani Tese e Rifondazione indicono assemblee aperte a tutti i democratici



MANIFESTAZIONE CONTRO I FASCISTI




LUCCA. Non solo solidarietà, ma anche e soprattutto fatti perché gli episodi di violenza e le forze che li ispirano siano messi al bando. Sono queste le richieste di associazioni, sindacati e forze politiche (alcune delle quali brillano per un sorprendente e assordante silenzio). La Cgil esprime piena solidarietà al giovane militante dell'Asa «vittima di una vile aggressione squadrista che lo ha massacrato di botte».
La Cgil prova però «profonda indignazione e rabbia per quello che è successo: un fatto intollerabile, che collegato con i precedenti rischia di rendere la città invivibile dal punto di vista politico, sociale, umano. Noi, insieme a tutti i democratici e gli antifascisti non lo permetteremo. Cosa si aspetta a fermare i responsabili di questi atti di inaudita violenza?».
La Cgil punta il dito anche contro le forze estremistiche e la loro cultura: «Cosa si aspetta a sciogliere Forza Nuova? Stiamo ancora aspettando che qualche giudice ci risponda sull'esposto presentato più di tre anni fa a proposito di quella incredibile provocazione organizzata da Forza Nuova contro il 25 Aprile e contro la città, con la concessione della Casermetta da parte della giunta comunale e con il mancato intervento di prefettura e ministero degli Interni, ma tutto tace - aggiunge il sindacato -. La violenza di oggi contro un militante dell'Asa ha lo stesso colore di quella di ieri contro un migrante, contro una donna lesbica, contro un prete no-global, contro una libreria democratica: no al fascismo vecchio e nuovo. Nei prossimi giorni sarà opportuno realizzare un incontro tra tutte le forze democratiche e antifasciste per definire tempi e modi di un'ampia mobilitazione sulla base di obiettivi chiari e condivisi».
Sulla stessa linea il gruppo Mani Tese: «Un'altra aggressione ad opera di giovani di estrema destra - dice il gruppo -. Un altro ragazzo pestato, cinque contro uno, perché è una voce fuori dal coro. Tutto questo è avvenuto in pieno centro, di sabato sera, in mezzo alla gente. Incurante di tutto. Questa è la città in cui viviamo, in cui assistiamo a continui episodi di violenza: contro gli immigrati, contro gli studenti, contro chi esprime la propria libertà sessuale.
«Una violenza che cresce soprattutto fra i più giovani, che non trovano a Lucca spazi sani di aggregazione, ma si trovano di fronte a una città vetrina dove non conta la sostanza ma solo l'apparenza. Dove vengono tolti spazi per lasciar posto a negozi di grandi firme e centri commerciali. Denunciamo quindi non solo la grave aggressione, che speriamo non resti impunita e che smuova gli animi dei cittadini lucchesi verso un comune sentimento antifascista, ma anche la grave situazione in cui si trova la città, che l'amministrazione di questi ultimi anni ha solo contribuito ad aggravare. Esprimiamo di nuovo la nostra solidarietà al giovane aggredito e invitiamo tutti a partecipare all'assemblea pubblica per discutere degli ultimi eventi, che si terrà lunedì al Circolo "Il Mattacelo" a Tassignano».
Daniela Giorgetti, della segreteria di Rifondazione, conclude: «E' un'escalation di violenza quella che si manifesta nella nostra città, dopo le ripetute aggressioni (in centro ed in discoteca) a ragazzi di sinistra, gli atti di vandalismo contro la libreria Baroni, lo stupro "punitivo" di una donna colpita perché lesbica. Un'escalation resa possibile dall'impunità di cui questi personaggi godono. Non ci risulta, infatti, che qualcuno sia stato perseguito per questi crimini. A questo punto noi chiediamo con forza che ciascuno si prenda le proprie responsabilità: a cominciare dalla questura, che deve dire pubblicamente quali mezzi intende porre in atto per prevenire e reprimere questi atti e per assicurare i colpevoli alla giustizia. Invitiamo l'amministrazione comunale a costituirsi parte civile nel processo. Ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, alle diverse anime del movimento, a tutti i cittadini democratici proponiamo di organizzare insieme una grande manifestazione antifascista per i primi giorni di settembre, in cui ricorre la Liberazione di Lucca».
Anche il corodinamento provinciale di Azione Giovani condanna l'atto di teppismo ed esprime solidarietà all'aggredito, chiedendo alle istituzioni di porre termine «all'impunità spavalda di questi teppisti fuori del tempo e della realtà».



L'escalation

Una lunga serie di atti violenti



LUCCA. Una barbara aggressione avvenuta in pieno centro storico sotto gli occhi di una ventina di persone - per la maggior parte giovani, molti dei quali studenti - che non hanno alzato un dito in difesa dell'appartenente all'Asa.
Soltanto un paio si sono limitati a telefonare al 113, ma quando la volante è giunta sul posto i cinque teppisti si erano già allontanati. Un gravissimo episodio di intolleranza, un nuovo schiaffo alla città che adesso rischia di diventare teatro di scontri di matrice ideologica senza un intervento deciso da parte delle forze dell'ordine. Pestaggi, atti di intimidazione, vandalismi da parte di falangi di estremisi si erano verificati anche in un recente passato, l'anno scorso a giugno erano comparse scritte anti gay sulla vetrina della libreria Baroni in via San Paolino mentre ad agosto, sempre nello stesso negozio, 5-6 giovani dal volto travisato avevano sfondato con una spranga una vetrina disegnando sull'altra con vernice spray una grande svastica nera. La matrice? Falangi riconducibili a movimenti xenofobi che avevano puniti i responsabili della libreria per aver ospitato un incontro dell'associazione «Altro Volto-Lucca Gay Lesbica». Stessa firma, stessa matrice anche per l'azione, sempre ad agosto 2003, all'After Dark di Pieve S. Paolo, un bar-pub preso di mira dal gruppo armato di bombolette spray e spranghe che si accanì sulla vetrage danneggiandola e disegnando l'immancabile svastica.
E un pestaggio era avvenuto anche in occasione di un volantinaggio fatto da militanti della sinistra mentre l'ultimo episodio, su cui sono ancora in corso accertamenti dei carabinieri, riguarda la denuncia di una ragazza lucchese che sostiene di essere stata aggredita sessualmente da sedicenti estremisti di destra sulle mura che l'avrebbero violentata a scopo punitivo perché omosessuale.




TORNA AD INIZIO PAGINA



LA NAZIONE del 19 Agosto dà ampio spazio alle dichiarazioni di sindaco, prefetto e vice-presidente della Provincia - nemmeno una parola sul precedente che ci riguarda e che, molto probabilmente, ha altri mandanti ed esecutori.

Come al solito si ha l'impressione che vi sia più preoccupazione per le ricadute negative in termini d'immagine, che per la reale ed allarmante situazione morale, sociale, culturale e politica della città. Non me ne stupisco, questo è un vecchio copione del quale non ci sbarazzeremo tanto facilmente.

Sin tanto che si tratta di "stupro" ai danni di due lesbiche che poi hanno la sfrontatezza di sbandierarlo ai quattro venti, di chiedere giustizia, si può e si deve tacere, ma se proprio si è costretti a dir qualcosa, insinuare dubbi, seminare sospetti e diffidenza sembra essere un atto dovuto (il nostro caso dimostra che nella testa di troppe persone la violenza sessuale, non importa se commessa per ritorsione, a scopo intimidatorio/punitivo verso terzi per motivi "politici/ideologici", è rimasta un reato contro la morale, non contro la persona, e perciò crea certamente disagio, imbarazzo, ma non spavento, preoccupazione, non merita attenzione, impegno - è pur sempre un fatto "privato" che non dovrebbe essere messo in piazza, in modo particolare quando colpisce quelle categorie che "in fondo se la sono cercata e quindi, a guardar bene, un po' se la meritano"), ma quando si va oltre, in aperto dispregio di quelle regole non scritte per cui certe cose non si fanno a casa propria, perlomeno non a viso scoperto, in mezzo alla folla, addirittura in pieno centro storico (quasi che la periferia non conti nulla, sia terra di nessuno), rischiando persino di far danni alle cose... no - questo è troppo! E le parole, i proclami, le vane ma rassicuranti promesse si sprecano.

Due pesi e due misure – peggio per chi sta dalla parte sbagliata.



TORNA AD INIZIO PAGINA



IL CORRIERE DI LUCCA - 20 Agosto 2004

Dalla Cronaca di Lucca

Associazioni e partiti politici verso la mobilitazione. La solidarietà del mondo istituzionale e sociale

Assemblea pubblica e corteo in centro




LUCCA - Mobilitazione trasversale da parte del mondo politico, istituzionale e culturale lucchese, a cinque giorni di distanza dall'aggressione squadrista avvenuta la notte di Ferragosto nel cuore del centro storico cittadino. Intanto maturano le prime manifestazioni pubbliche organizzate: un'assemblea è in programma lunedì sera, alle 21 in punto, nei locali del circolo culturale "Il mattaccio" di Tassignano, mentre per sabato 28 agosto è in programma un corteo di protesta dentro le Mura.
"Ciò che sta accadendo non può essere visto come episodio marginale frutto di isolati estremismi - scrive l'Ulivo per Lucca -. E' questione che riguarda la sicurezza, perché ognuno deve potersi muovere ed esprimere senza il timore di essere aggredito. Dobbiamo vincere una battaglia di civiltà, di valori e di cultura. Riteniamo che le istituzioni, in primo luogo, insieme a tutte le forze aperte alla pace e al dialogo, debbano coordinarsi per sconfiggere la parte oscura che si annida tra noi".
"Il Collettivo studentesco per il diritto allo studio, anch'esso colpito da un'aggressione fascista lo scorso aprile, esprime solidarietà al compagno dell'Asa aggredito - si legge in un'altra nota -. Questi gruppi di estrema destra evidentemente sono sollecitati dal clima createsi a causa dell'azione di appoggio economico ed ideologico delle istituzioni".
"Condanniamo fermamente tutti gli atti di squadrismo che negli ultimi quattro anni hanno avuto luogo nel nostro territorio - scrive l'Assemblea femminista lucchese -. Queste aggressioni perpetrate non solo da teste calde ma soprattutto da chi porta avanti apertamente ed in modo concreto le ideologie fasciste hanno lo scopo di inibire chiunque a mostrarsi e portare avanti le proprie istanze di trasformazione sociale".
"Tutto è già stato detto e scritto e tutto malauguratamente si ripete con cadenza preoccupante - polemizza l'Arci di Lucca -. Che sia la certezza dell'impunità uno degli elementi che porta il solito gruppo di neofascisti a reiterare le loro prodezze ci sembra indiscutibile".
"Questo fatto è l'ultimo di una lunga serie di aggressioni fasciste rimaste impunite - scrivono i Cobas -. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a portare la loro solidarietà concreta partecipando alle iniziative pubbliche dei prossimi giorni". "Chi non ha fatto il proprio dovere per soccorrere Edoardo e chi, in questi anni, ha inteso sorvolare di fronte allo squadrismo fascista nella nostra città non ha scuse o giustificazioni", scrive la Confederazione dei comunisti. Solidarietà anche da Cinzia Ricci, dell'associazione "Altro volto - Lucca gay e lesbica", e dall'associazione "Equinozio" per il commercio equo e solidale.



N.B.: Cinzia Ricci non fa parte né dell'associazione "Altro Volto", né di altre associazioni (ah, incorreggibile "Corriere").



TORNA AD INIZIO PAGINA



La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato è consentita citando la fonte e l’autore, diversamente tutti i diritti sono riservati.












versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
servi sciocchi
by Tyler Durden Tuesday, Aug. 24, 2004 at 3:46 PM mail:

Sarebbero le vostre le voci fuori dal coro?!?!!

Ma veramente credete in ciò che dite?!?

Ciao... lobotomizzati!

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.