se tu sei un idiota del genere:
09.06.2005
Chi siamo: elogio della crapula -parte 1- Ci piace mangiare e bere bene, e, possibilmente, in gran copia. Apparteniamo a quella generazione di Italiani che ancora associano ad un buono stomaco una virile mascolinità. Roba utile in politica. Giacche e cravatte ci vanno strette, nonostante ragioni di mera opportunità ci costringano saltuariamente a farne uso, perchè riteniamo che chi fa, pensa e si occupa di politica non debba abbigliarsi diversamente dalle persone cui tenta di spiegare la validità del proprio pensiero. Ci piace la donna nella interezza della sua femminilità, sia essa madre, compagna, lavoratrice, amica, confidente, fiera avversaria o un mix di tutte queste cose. Meno ci piace la stereotipata donna cosiddetta emancipata o in carriera, per noi più simile ad una prostituta in tailleur che ad una donna realmente libera. Ci consideriamo anticomunisti nel senso più vero e barbaro del termine, e proprio per questo non abbiamo difficoltà a riconoscere il non infrequente valore dei nostri avversari, al di là di ogni pregiudiziale stupidamente ideologica. Non solo: osiamo dire che spesso ci divertiamo e ci sentiamo più vitali a fare esercizio di dialettica coi rossi signiferi della falce&martello che con gli stinti e asfittici pseudo-liberali che dell'Italia son la nuova gramigna: spuntano dapperutto. Ci sono piaciuti i Compagnacci, che in spregio a Savonarola ed alla sua austera e pallosa morigeratezza, conducevano vita da gaudenti. Ci piace Filippo Tommaso Marinetti, la sua concezione di Arte a 360 gradi, il suo essere stato uomo di punta dell'ultima avanguardia del '900. Ci piacciono le sue "serate futuriste", che spesso finivano a cazzotti: se discutendo di qualcosa si arriva alle mani, vuol dire che il topos della discussione era, perlomeno, interessante. Ci piace perchè, soprattutto, era un border-line. E a proposito di border-line ci piacciono tutti coloro che, al di fuori di ogni precostituito schema, hanno aperto a manetta il rubinetto della creatività e si sono fatti cantori della vera Libertà, da Dante a Oriana Fallaci, passando per Carlo Collodi, Emilio Salgari, Mark Twain, J.R.R.Tolkien e Giovannino Guareschi. Adoriamo il caustico umorismo di Plauto, Petronio e Marziale, così come quello di Vamba...e sul Manzoni la pensiamo un pò come il suo Giannino Stoppani, in arte "Burrasca". Non chiedeteci cosa pensiamo di Edmondo de Amicis...diventeremmo bassamente triviali!! Detestiamo la criminale ipocrisia del "politically correct", così come le varie "pappe del cuore" che i media ci propinano violentemente ogni giorno. Non sopportiamo i periodici di moda o tendenza che danno le pagelle ai Vip, i cui redattori sballano ad usare termini come "gotha" o "helzapoppin", nelle rubriche dei quali vengono velenosamente propalate idee indegne di un postribolo pompeiano. Riteniamo una vera fortuna che esistano giornali come "Il Manifesto" o "Micromega": sono un antidepressivo formidabile...e più economico del Prozac o del litio. Troppo spazio porterebbe via l'enumerazione delle ragioni per cui ci piace Benedetto XVI, quindi ci limiteremo a citarne una: la sua elezione è risultata terribilmente invisa allo spettrale Daniele Capezzone. Il giorno in cui sarà eletto un Pontefice gradito ai radicali italiani coinciderà con quello della nostra abiura e successiva conversione all'Islam... Appreziamo Marcello Pera e la sua ipotesi di religione civile, nonostante egli venga spesso spregiativamente liquidato da qualche pretino gommoso, più simile ad un acconto di sagrestano che a un sacerdote, come "laico devoto", manco fosse un insulto. Giuliano Ferrara per noi non ha mai smesso di condurre "Radio Londra". Ci siamo stracciati le vesti quando Giulio Tremonti è stato estromesso dal Governo. Tanto ci piaceva il suo progetto per ridimensionare pesantemente il sistema bancario italiano, perchè nel nostro caso ha davvero ragione Friedrich Engels: "Il vero ladro non è chi deruba una banca, ma chi la fonda". Ci piace l'Heavy Metal, per il suo essere genere musicale molto poco doroteo, ovvero privo di compromessi, perchè è rimasto forse l'unico genere non politicizzato (e in quanto tale ostracizzato dalle intellighenzie di mezzo mondo), per i suoi frequenti richiami, anche se ingenui e infantili, all'etica medievale, a concetti come Onore, Valore, Coraggio. Roba stantia, roba vecchia per chi è convinto che i R.E.M. debbano riscrivere la Costituzione Americana coadiuvati da Joan Baez e Bruce Springsteen... Riteniamo che con Zapatero e Almodovar la gloriosa Spagna della Reconquista sia definitivamente morta...è squallidamente straordinario rilevare come un popolo possa dimenticarsi di se stesso e della propria identità fino a questo punto. Ci piace Ann Coulter, perchè, oltre a essere un bel pezzo di figliola ne invidiamo la eccezionale felicità espressiva e la capacità di riversare torrenti di vetriolo su quei mammalucchi eunuchi dei liberals americani. A proposito di pezzi di figliola non possiamo che apprezzare la ricca ereditiera Paris Hilton: quando la stragrande maggioranza del jet-set statunitense sfoggiava magliette e spille contro la guerra in Iraq e l'amministrazione Bush, lei si è fatta ritrarre mentre indossava, con serafica nonchalance una T-Shirt con sopra scritto "Queen of the Universe". In un mondo dove tutti vogliono apparire più intelligenti di quello che sono il nostro plauso va a chi non disdegna di mostrarsi (apparentemente) più stupido di quello che è. Ci piace, ovviamente, Marvin Olasky e il suo conservatorismo compassionevole: per il suo realismo non cinico, per i suoi richiami ad una sana tradizione, indispensabili per costruire una vera modernità, perchè il suo pensiero non è incentrato sulla politica, sull'economia, sul welfare, bensì sull'Uomo, parola che sembra essere uscita dalla nostra politica nazionale, manco fossimo preda di un razionalismo post-giacobino. Non sono le strutture costruite secondo ragione che migliorano la società. La società si migliora cambiando (risvegliando?) il cuore degli Uomini. In definitiva ci piace la Vita! Ci piace ingozzarci di essa fino a scoppiare e anche oltre!! Troviamo assurda la noia, e giornate di 24 ore non ci bastano mai. Certo non disdegniamo di essere ogni tanto pigri ed indolenti, in spregio al dirigismo corporativo che ci vorrebbe tutti automi, magari al volante di una fiammante BMW ma pieni di nulla. Riteniamo una fortuna essere nati Italiani e "primomondisti" e amiamo la Realtà, perchè in essa v'è davvero tutto. Per questo troviamo nauseante l'approccio pessimista dei no-global: la Realtà non fa schifo come loro vorrebbero farci credere. Condividiamo, casomai, l'etica di San Martino: il nostro mantello è davvero grande e ricco. E'nostro dovere dividerlo intelligentemente con chi è nudo... Francesco Natale
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