Cinquanta inquilini sfrattati hanno fatto irruzione negli studi televisivi di Rete Oro a Roma: credevano di incontrare Francesco Storace, il presidente della Regione Lazio. Ma lui non c'era; l'aveva sostituito il vice presidente Giorgio Simeoni.
La rabbia degli inquilini si è sfogata su un giornalista e sulla segretaria del direttore che sono stati costretti a ricorrere alle cure del medico: se la caveranno in tre giorni. Nella bagarre sono state danneggiate anche alcune apparecchiature elettroniche.
"Vogliamo portare all'attenzione la difficile situazione degli inquilini Gepra - ha spiegato Giovanna, di Action, agenzia per i diritti comunitari - che non ce la fanno più e si dicono disposti a intraprendere lo sciopero della fame". "Non ci volevano far entrare", ha aggiunto la donna. "Poi Simeoni ci ha assicurato di volerci incontrare lunedì prossimo, in Regione".
La vendita degli alloggi dell'ex patrimonio Asl, ora Gepra, era stata denunciata nelle scorse settimane dagli inqulini che protestano contro i prezzi ritenuti eccessivi. "Nessuna intimidazione", dicono gli attivisti. "Solo l'esasperazione di famiglie - spiega Guido Lutrario, portavoce dei Disobbedienti di Roma - che rischiano di finire in mezzo ad una strada".
"Vogliamo portare all'attenzione la difficile situazione degli inquilini Gepra - ha spiegato Giovanna, di Action, agenzia per i diritti comunitari - che non ce la fanno più e si dicono disposti a intraprendere lo sciopero della fame". "Non ci volevano far entrare", ha aggiunto la donna. "Poi Simeoni ci ha assicurato di volerci incontrare lunedì prossimo, in Regione".
La vendita degli alloggi dell'ex patrimonio Asl, ora Gepra, era stata denunciata nelle scorse settimane dagli inqulini che protestano contro i prezzi ritenuti eccessivi. "Nessuna intimidazione", dicono gli attivisti. "Solo l'esasperazione di famiglie - spiega Guido Lutrario, portavoce dei Disobbedienti di Roma - che rischiano di finire in mezzo ad una strada".
Decisa condanna proviene invece da Francesco Storace: "Bisogna mettere fine a questo clima di intimidazioni e minacce" ha commentato il presidente della Regione Lazio che ha annullato l'invito alla seconda Conferenza nazionale sullo sport, al Foro Italico, per portare la propria solidarietà nella sede dell'emittente, in via delle Sette Chiese. Per denunciare l'accaduto, il governatore del Lazio ha contattato il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, il capo della polizia, Gianni De Gennaro, e il prefetto di Roma, Achille Serra.
Decisa condanna proviene invece da Francesco Storace: "Bisogna mettere fine a questo clima di intimidazioni e minacce" ha commentato il presidente della Regione Lazio che ha annullato l'invito alla seconda Conferenza nazionale sullo sport, al Foro Italico, per portare la propria solidarietà nella sede dell'emittente, in via delle Sette Chiese. Per denunciare l'accaduto, il governatore del Lazio ha contattato il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, il capo della polizia, Gianni De Gennaro, e il prefetto di Roma, Achille Serra.
Solidarità a Storace e Simeoni è stata assicurata dal prefetto di Roma: "Le forze di Polizia profonderanno il massimo impegno per identificare, denunciare ed isolare i responsabili dell'aggressione".
Ferma condanna dell'irruzione è stata espressa dal presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra che ha definito il gesto "vergognoso": "Per risolvere qualsiasi tipo di problema - ha detto - l'unica strada percorribile è, e deve sempre essere, quella del confronto civile".
Solidarità a Storace e Simeoni è stata assicurata dal prefetto di Roma: "Le forze di Polizia profonderanno il massimo impegno per identificare, denunciare ed isolare i responsabili dell'aggressione".
Ferma condanna dell'irruzione è stata espressa dal presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra che ha definito il gesto "vergognoso": "Per risolvere qualsiasi tipo di problema - ha detto - l'unica strada percorribile è, e deve sempre essere, quella del confronto civile".
Parole di solidarietà al vicepresidente della giunta regionale Simeoni e al presidente Storace sono state pronunciate anche dal sindaco di Roma, Walter Veltroni.
Parole di solidarietà al vicepresidente della giunta regionale Simeoni e al presidente Storace sono state pronunciate anche dal sindaco di Roma, Walter Veltroni.
www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/reteoro/reteoro/reteoro.html
