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le manovre di URIBE PER COMBATTERE I LTERRORISMO
by martina Tuesday, Aug. 20, 2002 at 12:52 AM mail: marticolombia@yahoo.com

Questo articolo è un riassunto da me tradotto, di una serie di articoli pubblicati sul giornale "el Tiempo" del 18 agosto.

"Sarà possibile arrivare ad una negoziazione con le FARC solo se si attua efficacemente contro il loro potere militare". Queste le dichiarazioni del presidente Uribe, che vuole spostare la politica di difesa attuata fino al 7 di agosto dal governo colombiano, ad una politica di attacco.
Questa nuova fase del conflitto iniza con la dichiarazione di Stato di emergenza, e prevede una nuova formula di confronto diretto e offensiva contro guerriglieri e paramilitari. Il pacchetto di misure organizzate da Uribe include uno Statuto Antiterrorita, pene più pesanti, nuove strategie antisequestro, e offensiva diretta contro il narcotraffico.
Vediamo di seguito i 6 fronti di battaglia nei quali è impegnato il neo-presidente:
1)ECONOMIA DI GUERRA
Il governo vuole fare capire ai colombiani che in tempo di guerra bisogna tirare la cinghia; questo attraverso la creazione di un'imposta straordinaria dell'1,2%, l'eliminazione del sussidio per la benzina e la fusione di 4 entità agricole; in particolare si chiede, anche se tra le righe, che l'aiuto economico arrivi soprattutto da parte delle imprese. Tale denaro sarà utilizzato per finanziare esercito e polizia, che riceveranno in un anno più di quanto destinato nello stesso tempo a tutti i progetti d'inversione del paese. Questo finanziamento spicca soprattutto perchè viene da privati, e non si tratta più di un prestito come erano invece i "bonos de paz". Se i colombiani vogliono maggior sicurezza, devono pagare per ottenerla. Il pronostico quindi rispetto all'economia non è ancora drammatico, ma la situazione non sarà facile..verrà a crearsi una nuova Argentina?!

2)RAFFORZAMENTO MILITARE
Il primo obiettivo delle forze armate è invertire la tendenza degli ultimi quattro anni, durante i quali si reagì in maniera insignificante rispetto ai 3000 attacchi guerriglieri e paramilitari. " L'obiettivo è ora la prevenzione di tali attacchi", dichiara il nuovo comandante delle forze militari, Jorge Enrique Mora. Per ottenere ciò, Uribe ha deciso di rinforzare nell'immediato le forze armate, questo soprattutto attraverso il denaro ricevuto con la dichiarazione dello Stato di emergenza. Nel primo semestre del 2003 entreranno in funzione due nuove brigate mobili, e 30000 nuovi militari di professione. Si aspira inoltre ad ottenere un secondo "Aereo fantasma". Altro cambio è previsto anche nella parte di Intelligence, dove le due maggiori proposte sono "la rete di informatori civili" e il pagamento di una ricompensa per la consegna di guerriglieri o paramilitari. L'interesse in questo senso è rivolto soprattutto al colpire il Blocco Orientale, colonna portante delle FARC. Su questa linea, entreranno in funzione dieci gruppi antiterrorismo urbano nelle città di Medellìn, Cali, Bucaramanga, Aranca, Valledupar, Cùcuta, Cartagena, Villavivencio, Popayàn e Barrancabermeja.

3)ARTIGLIERIA GIURIDICA
Gli sviluppi dellla dichiarazione di Stato di Emergenza consistono in leggi eccezzionali e transitorie che diano facoltà alle forze militari di poter effettuare arresti preventivi, ecc..
Insieme a ciò, il nuovo governo sta preparando una batteria di leggi e decreti che diano la possibilità a giudici e fiscali di castigare più severamente reati non politici, ma che possono essere trattati come tali (sequestri, massarci, desplazamientos...) Il governo sta inoltre pteparando delle misure per le quali anche i minori di 16 anni possano rispondere penalmente dei reati commessi. Rispetto alle carceri, verrà inoltre imposto a tutte un regime disciplinario di massima sicurezza, finoi ad ora presente solo in quattro strutture.

4)COLPIRE LE ENTRATE FINANZIARIE DEI VIOLENTI
La certezza in questo senso è che l'industira della droga sia il principale metodo di sotentamento della guerriglia. Per questo bisogna colpire il narcotraffico; ciò attraverso la collaborazione degli Stati Uniti, che si impegnano ad informare la Colombia rispetto alle imprese che finanzino i guerriglieri. questo impegno vuole inoltre essere esteso anche ad altri organismi internazionali che cogliano collaborare alla lotta al terrorismo.
Saranno inoltre applicate misure di controllo dei movimenti di capitali sospettosi, e il denaro recuperato in questa maniera verrà utilizzato per la costruzione di carceri e l'acquisto di strumenti di sicurezza.

5)RILEGITTIMAZIONE DELLO STATO?
Questo punto è quello che il governo meno si impegna a sostenere, nonostante sia comprovato che la maggior parte della popolazione non ha nessun vincolo rispetto allo stato. Non esiste quasi politica di Welfare, almeno 5 milioni di persone non beneficiano dei servizi pubblici, e `vi è un 90% di impunità e corruzione. Lostato deve tornare ad essere efficiente, trasparente e giusto, ...staranamente questo punto è quello che meno gode di iniziativa. Basicamente consta di tre punti:
-Riforma politica
-Programma di meritocrazia
-Riduzione dell'apparato statale,mediante la fusione di entità.
sociologi e investigatori sono concordi nel dire che il presidente ha centrato molto più le forze nella questione militare, quasi dimenticandosi della ricostruzione dello stato.
6) ADDIO ALLA DIPLOMAZIA DI PACE
La priorità passa, rispetto al governo Pastrana, dal Plan Colombia, legsto al fronte internazionale, al vendere il piano di difesa della democrazia alle regioni, piuttosto che cercare appoggi esterni.
Uribe sollecita però l'intervento dell'Onu come mediatrice del conflitto. L'attitudine è, come già spiegato, quella del passaggio dalla difesa all'attacco, sulla base del diritto legittimo di uno stato di difendersi. Questo anche per frenare arbitrarietà e ingiustizia di molte ONG. Inparticolare vediamo, in questo senso, l'intervento della Kertzman. ambasciatrice clombiana inCanada, che sostiene che "Non è possibile che nell'ultimo anno si8ano arrivate all'ambasciata 5000 denuncie di violazione dei diritti umani, delle quali solo 20 conro la guerriglia. D'ora in poi saranno le ONG a doversi adattare alle imposizioni del governo, e non il contrario"
Bene, questo è tutto. come già detto io mi trovo ora a Bucaramanga, proprio con una ONG, che lavora con i bambini di strada. Tirate un po' voi le conclusioni...

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