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IN RICORDO DEI COMPAGNI UCCISI DAI FASCISTI
by ANARCO RIBELLE Sunday, Feb. 13, 2005 at 7:15 PM mail:

LA MEMORIA sugli eccidi commessi da forze dell’ordine e fascisti

IN RICORDO DEI COMPA...
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Baroni, padroni ,pompieri, aspiranti dirigenti, topi di sezione, oscuri burocrati, gente con la linea in tasca, forse fra qualche giorno ce ne andremo e proverete a dimenticare tornando con : bacheche ,circolari, processo democratico, giornali, delegati e mozioni (ma non rompete i coglioni). Direte : "era un fuoco di paglia, un’oscura marmaglia senza proposizioni " ( ma non rompete i coglioni). Ma tutto questo non è stato invano, noi non dimentichiamo… Per il vostro potere fondato sulla merda, per il vostro squallore, odioso, sporco, brutto… Pagherete caro,pagherete tutto.

Collettivo Resa dei Conti

Se pensate che manchi qualcosa scrivete a : cirillogrillo@libero.it

Con il Comitato Carlo Giuliani avremmo intenzione di preparare un manifesto con le foto di tutti i compagni assassinati dalla polizia e dai fascisti. Alcune le abbiamo e sono anche in questa pagina, ma molte foto non le abbiamo . Potete aiutarci ?




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1969

3 febbraio - FONDI (LT)

Migliaia di braccianti occupano per ore la sede ferroviaria. Quando i manifestanti si dirigono verso il centro della città la polizia interviene con violenza. Gli scontri si susseguono fino a tarda notte.

27 febbraio ROMA -LA MORTE DI DOMENICO CONGEDO

In tutta Italia è in corso una giornata di lotta antimperialista. Il presidente americano Nixon giunge a Roma. La violenza poliziesca, nel tentativo di arginare la protesta, si scatena in tutta la città. Un gruppo di fascisti, appoggiati dalla polizia, attacca con lanci di razzi la facoltà di Magistero occupata. Il compagno anarchico Domenico Congedo mentre cerca di sottrarsi all'assalto, precipita da una finestra e rimane ucciso. Nel frattempo il corteo studentesco, partito dall'Università occupata, viene duramente caricato dai poliziotti. Gli scontri durano fino a tarda notte. Il bilancio della giornata è di 300 arresti, un morto e decine di feriti, alcuni dei quali gravissimi. Anche a Milano si hanno violenti scontri nei pressi del Consolato USA tra dimostranti e forze di polizia.

L'ECCIDIO DI BATTIPAGLIA

9 aprile - BATTIPAGLIA (SA)

Le operaie del tabacchificio sono in sciopero contro la minacciata chiusura della fabbrica. La polizia occupa militarmente la città ponendola in stato d'assedio. Infuriano i caroselli, i pestaggi e il furibondo lancio di candelotti lacrimogeni. Due persone restano uccise: il tipografo Carmine Citro di 19 anni viene colpito alla testa da un proiettile sparato da agenti di P.S. e morirà un'ora dopo all'ospedale; Teresa Ricciardi di 30 anni, insegnante in una scuola media di Eboli, viene colpita da un proiettile mentre era affacciata alla finestra di casa propria. La pallottola la colpisce in pieno petto, spaccandole il cuore; 119 manifestanti vengono arrestati.

10 aprile- In tutta Italia il nuovo eccidio poliziesco di Battipaglia provoca un'ondata di collera popolare. 12 milioni di lavoratori entrano in sciopero. L'intera provincia di Salerno rimane bloccata per 24 ore. Violentissime cariche della polizia si verificano a Roma, Firenze e Milano. A Battipaglia continuano le manifestazioni e gli scontri. Il commissariato è assediato e dato alle fiamme insieme a diversi mezzi della polizia.

BOMBE FASCISTE ALLA FIERA DI MILANO 25 aprile MILANO

Mentre in tutta Italia si celebra la ricorrenza del 25 aprile una serie di bombe ad alto potenziale esplodono al padiglione Fiat della Fiera di Milano e alla stazione ferroviaria, provocando una ventina di feriti. La polizia inizia subito la caccia a sinistra arrestando gli anarchici Braschi, Della Savia. Faccioli, Pulsinelli, i coniugi Corradini, i comunisti del PCI Norscia e Mazzanti.Viene indiziato Feltrinelli. Le indagini sono condotte da Calabresi, Allegra e Guida. I compagni risulteranno poi, tutti innocenti e saranno scarcerati sette mesi dopo. Più tardi si saprà che dietro agli attentati c'è un certo signor P. che "L'Observer", rendendo pubblico un rapporto del servizio segreto greco, identifica per il nazista Pino Rauti.

IL "PIANO T" 4 giugno

Mentre forti lotte popolari sono in corso in tutto il Paese e alla Fiat proseguono gli scioperi, alle questure e ai comandi dei Carabinieri viene consegnata una circolare urgente riservata denominata "piano T" . Essa contiene una lista di congedati della marina che possono essere mobilitati in qualsiasi momento ed impiegati in funzione anti-sciopero. Inoltre ai questori, ai capi degli uffici politici delle questure e ai comandanti della "mobile" viene consegnata una busta sigillata con l'ordine di aprirla solo per ordine del ministero degli Interni. Un'altra circolare contiene indicazioni per aggiornare gli schedari dei 'politici' e per intensificare i controlli telefonici.

IL PROCLAMA DEL GENERALE

19 giugno- PALERMO

II comandante militare della regione siciliana"generale Giglio, minaccia con un incredibile comunicato di stroncare con la forza delle truppe le imponenti lotte operaie in corso nella città.

L'ESERCITO CONTRO I PASTORI SARDI

23 giugno - ORGOSOLO (NU)

Para e carabinieri si scatenano contro i pastori che da alcuni giorni occupano i pascoli per impedire che vengano distrutti dalle manovre militari NATO. Il paese viene accerchiato e la popolazione subisce un rastrellamento in massa. Vengono tratti in arresto centinaia di abitanti. Chi impaurito, si rifiuta di aprire ai para, vede abbattuta a colpi di mitra la porta della propria casa.

BOMBE FASCISTE SUI TRENI

9 agosto - VARIE LOCALITÀ'

Dieci bombe rudimentali e di bassa potenza esplodono su otto treni in viaggio in diverse località italiane, provocando 12 feriti. Gli ordigni posti in vagoni di prima classe erano collegati ad orologi da polso. Dopo gli attentati di Milano del 25 aprile è questa la seconda provocazione in grande stile organizzata dalla cellula fascista padovana di Preda a Ventura. Per gli attentatori la polizia fa tré ipotesi: anarchici, altoatesini, fascisti; ma nei giorni successivi indirizzerà le indagini sempre più verso i gruppi di sinistra.

INIZIA L'AUTUNNO CALDO

10 ottobre - TORINO - MILANO

Imponenti lotte operaie sono in corso in tutto il Paese per i rinnovi contrattuali. A Torino i metalmeccanici in sciopero sono 250.000. In tutti gli stabilimenti della Fiat si svolgono assemblee e cortei interni: i dirigenti e gli impiegati crumiri sono costretti ad uscire dagli uffici. La polizia carica gli operai davanti alla fabbrica. La direzione dell'azienda, per parte sua emette un minaccioso comunicato con cui avverte che chiamerà sistematicamente la polizia ogni qualvolta gli operai attueranno forme di lotta dura.Alla Pirelli di Milano la polizia cerca di sfondare i picchetti operai nel tentativo di fare entrare i crumiri. I sindacati intanto, condannano i metodi di lotta violenti.

14 ottobre-MILANO

In tutti gli stabilimenti metalmeccanici della provincia continuano gli scioperi articolati. La polizia carica duramente gli operai della Fìat di corso Sempione.

15 ottobre - REGGIO CALABRIA

Nel corso di una manifestazione popolare lo studente Spartaco Vadalà di 18 anni viene colpito ad un occhio da un candelotto sparato dalla polizia da una distanza di 4 metri.

L’UCCISIONE DI CESARE PARDINI

27 ottobre - PISA

Manifestazione antifascista contro il regime dei colonnelli greci. Gruppi sparsi di squadristi aggrediscono a più riprese cittadini antifascisti isolati senza che la polizia intervenga. Quest'ultima si fa viva solo quando la popolazione, sindaco in testa, decide di protestare energicamente. Le forze dell'ordine attaccano un corteo di alcune migliaia di giovani che si dirigono verso il quartiere di S.Martino. Gli scontri durano fino a notte; lo studente universitario Cesare Pardini di 22anni viene ucciso da un candelotto lacrimogeno sparatogli contro dalla polizia.

MORTE DELL'AGENTE ANNARUMMA

19 novembre - MILANO

Sciopero generale nazionale per la casa. La polizia attacca operai e attivisti sindacali al termine di una manifestazione presso il teatro Lirico. Gli scontri si estendono subito alla vicina università statale. Durante una delle violente cariche della polizia, due gipponi della polizia si scontrano quasi frontalmente e il conducente di uno dei due mezzi, l’agente di PS Antonio Annarumma, resta ucciso. Benché la stampa borghese accetti senza riserve la versione ufficiale secondo cui l’agente sarebbe stato ucciso dai dimostranti, esiste un film di un giornalista straniero in cui la scena dello scontro è chiarissima. Cionostante il prendente Saragat parla di assassinio e indica nei "rossi' i colpevoli. Il risultato delle cariche dà anche 63 feriti e 19 arrestati.

"Verso la fine del film appariva questa sequenza: un gippone isolato avanza contro mano in direzione di Largo Augusto, con le ruote di sinistra in bilico sul marciapiede. Ridiscendendo sulla strada l'automezzo ha uno sbandamento. Il berretto a visiera cala sugli occhi dell'autista che cerca di liberarsene scuotendo il capo. In quel momento una jeep gli taglia la strada. Nello scontro l'autista del gippone viene proiettato in avanti e sbatte violentemente la testa contro il parabrezza, poi ricade sul sedile esanime, abbandona il suo capo sulla spalla. (...) La ferita mortale di Annarumma è stata prodotte dalla guida di ferro sporgente che si trova al lato dell'intelaiatura del vetro". (Da: AA.VV. - La strage di Stato - ed. Samonà e Savelli, 1971, p. 28).

LA CONDANNA DI TOLIN

1dicembre - ROMA

II direttore del giornale 'Potere Operaio', Francesco Tolin, viene condannato a 1 anno e 5 mesi di reclusione. Tolin era stato arrestato il 25 novembre sotto l'accusa di "istigazione degli operai alla rivolta contro lo Stato ed in particolare degli operai della Fiat a danneggiare detto complesso" e per Violenza privata, resistenza alla forza pubblica, sequestro di persona, danneggiamento alla fabbrica". Il Pubblico Ministero, Occorsio, aveva chiesto due anni, affermando che "la sentenza sarebbe esemplare per i gruppi minoritari che professalo idee rivoluzionarie al di fuori dei partiti e contro le stesse organizzazioni sindacali".

6 dicembre

11 giornale inglese *Guardian* pubblica un rapporto segreto del servizio di spionaggio da cui si apprende che un certo signor "P" (individuato per Pino Rauti) ha stretti contratti con i colonelli greci per organizzare un colpo di Stato in Italia. Nell'operazione sarebbero implicati anche alti ufficiali dell'esercito e dei carabinieri.

LA STRAGE DI STATO

12 dicembre - MILANO - ROMA

Nella Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano, in Piazza Fontana, alle ore 16,37 esplode una bomba che devasta completamente il salone provocando morti e feriti tra il pubblico presente in modo numeroso in quanto giorno di mercato.

E’ la strage. Il bilancio finale sarà di sedici morti e ottantotto feriti. Quattordici persone muoiono subito. Altre due moriranno il 25 dicembre e il 2 gennaio successivo. Un'ora dopo l’esplosione. in piazza della Scala, nella Banca Commerciale, viene rinvenuta un'altra borsa contenente una bomba che però fortunatamente non è esplosa. A Roma, scoppiano due bombe all'altare della Patria e un'altra esplode in un corridoio sotterraneo della Banca Nazionale del Lavoro. Le bombe di Roma provocano diversi feriti. A Milano e in tutta Italia, sotto la direzione del Ministro degli Interni, scatta la caccia agli attentatori. Le indagini vengono subito orientale verso sinistra e in particolare negli ambienti anarchici. Viene effettuata una perquisizione a tappeto nelle sedi e nelle abitazioni degli extraparlamentari di sinistra. Tutte le manifestazioni politiche sono vietate. Il PCI condanna la violenza ma assume una posizione ambigua, lasciando spazio alla tesi che a compiere la strage possano essere stati estremisti di sinistra irresponsabili.

Sul libro edito da Samonà e Savelli "La strage di stato" tutta la controinchiesta.

PINELLI –"SUICIDATO"

15 dicembre- MILANO

Vengono fermati Pietro Valpreda e Giuseppe Piselli, entrambi anarchici. Il primo sulla porta del giudice Amati, il secondo dopo diverse ore di 'interrogatori' in una stanza della questura dove sono presenti: il commissario di PS Luigi Calabresi, il commissario di PS Antonio Allegra, il brigadiere Carlo Mainardi, gli agenti Pietro Mucilli, Vito Panessa e Giuseppe Caracuta e, presenta insolita in questura, il tenente Sabino Lo Grano. Pinelli viene torturato affinchè confessi di essere implicato negli attentati, ma. innocente resiste e difende anche l'amico Valpreda. A questo punto viene eliminato. Dopo essere stato colpito probabilmente con un colpo di karaté "precipita" dal quarto piano della questura. La versione ufficiale parlò subito di suicidio ma diverse perizie successive hanno, accertato che Pinelli è stato ucciso.

16 dicembre-MILANO

Viene reso noto uffìcialmente l'arresto di Pietro Valpreda. Si procede anche all’ emissione dei mandati di cattura contro Roberto Gargamelli, Roberto Mander. Emilio Borghese e Mario Merlino, accusati insieme a Valpreda di essere gli autori della strage.

Gli anarchici sono tutti mèmbri del circolo "22 marzo". Il Merlino è un fascista già appartenente ad 'Ordine Nuovo' e in contatto con il regime dei colonnelli greci. Intanto a Padova si è già avuta la testimonianza di una commessa sull'acquisto delle borse della strage da parte del fascista Freda, ma il verbale non viene inviato a Milano. Due giorni più tardi si avrà la prima deposizione del DC Lorenzon sulle responsabilità del fascista Ventura nella strage. Ma l'unica pista che la polizia segue è quella degli anarchici. All'arresto di Freda e Ventura si arriverà solo nell'aprile del 1971, ad opera del giudice Stiz di Treviso.

1970

21 gennaio - MILANO

Il Movimento Studentesco organizza una manifestazione contro la repressione che si conclude con duri scontri con la polizia II giorno seguente si svolge come risposta alle cariche delle forze dell'ordine una nuova imponente manifestazione alla quale partecipano militanti del M S , dei diversi gruppi extraparlamentari e anche esponenti del PCI.

18 aprile-MILANO

E’ indetta a Piazza Santo Stefano, una manifestazione antimperialista per protestare contro l'imminente invasione americana della Cambogia La manifestazione viene vietata e i dimostranti caricati dalla polizia Violenti scontri si verificano intorno alla università statale

Primavera

Viene documentato che nel corso delle lotte operaie dell’ "autunno caldo" la magistratura ha denunciato 13. 903 militanti per reati politici e sindacali. Le denunce riguardano lavoratori, sindacalisti e studenti .Circa 4 000 di esse a riferiscono a lavoratori agricoli e oltre 2000 a metalmeccanici . In data 27 gennaio il Ministro dell'Interno Restivo, aveva dichiarato al Senato, che , in ordine alle agitazioni sindacali, erano state effettuate nei mesi di settembre novembre 1969 , 6. 907 denunce e altre 1489 nel mese di dicembre . I reati contestati ammontavano in totale a 14 036 e, m particolare 235 denunce per lesioni personali, 179 per devastazione e saccheggio, 4 per sequestro di persona, 124 per detenzione abusiva di armi da guerra e comuni o di esplosivo e di intimidazione con uso di materiale esplodenti 1712 per violenza privata, 1.610 per blocco ferroviario, 29 per attentati alla sicurezza dei trasporti, 3 325 per invasione arbitraria di aziende, terreni ed edifìci pubblici, 1 376 per interruzione di pubblico servizio

LA RIVOLTA DI REGGIO CALABRIA:

IL PRIMO UCCISO E' LABATE

15 luglio REGGIO CALABRIA

II governo Rumor si è dimesso alla vigilia dello sciopero generale per la casa indetto dai sindacati Scoppia intanto la rivolta di Reggio che prende spunto dalle polemiche sulla designazione della città che dovrà essere sede del consiglio regionale. Le agitazioni sono fomentate e dirette dai fascisti che riescono ad inserirsi nella rabbia popolare per la grave situazione economica m cui versa l'intera zona. In vari punti della città e all'imbocco delle strade statali vengono erette barricate, dopo le cariche della polizia che il giorno precedente aveva disperso la folla radunatasi davanti la prefettura. Duri scontri si verificano tra polizia e dimostranti .Il ferroviere Bruno Labate di 46 anni (iscritto allo SFI-CGIL) viene raccolto morente al termine di una violenta carica poliziesca L'autopsia indica la causa della morte nelle gravi lesioni toraciche riportate per schiacciamento

22 luglio GIOIA TAURO (RC)

Attentato dinamitardo al 'treno del sole' che deraglia provocando la morte di 6 passeggeri e il ferimento di altri 50

MORIRE A POZZUOLI

25 luglio - PRAIANO (SA)

Nella notte la polizia la irruzione nella casa di William Berger e di sua moglie Carol Lobravico, attrice del Living Theatre. Motivo della perquisizione "sospetta presenza di droga". La "droga" trovata consiste in 0,9 grammi di hashisc che notoriamente fa meno male del tabacco e meno ancora dell'alcool. Per questo Carol viene rinchiusa nel carcere di Poggioreale e poi nel manicomio criminale di Pozzuoli, dove morirà il 5 settembre. Malata di epatite virale, aveva chiesto con insistenza che la curassero, ma inutilmente

15 agosto - PORTO MARGHERA (VE)

La polizia spara .Numerosi i feriti di cui uno gravissimo .I sindacati CGIL-CISL-UIL chiedono il disarmo della polizia

14 settembre • REGGIO CALABRIA

Sciopero generale . Barricate nei noni di Sbarre e Santa Caterina Sette colpi di pistola vengono esplosi contro un reparto Celere che controlla l'ufficio postale della ferrovia 12 persone risultano ferite, tra civili e agenti Vengono operati 36 arresti

17 settembre - REGGIO CALABRIA

Violentissimi scontri tra polizia e dimostranti Al none Pescatori un capo operaio dell'AMA viene ucciso con un colpo di moschetto E' Angelo Campanella di 45 anni, padre di sette figli Durante una fuga di poliziotti che tentano di ripararsi dai colpi dei cecchini, il brigadiere Vincenzo Curigliano muore stroncato da un collasso cardiocircolatorio dovuto a schiacciamento di alcune costole

19 settembre-ROMA

Il ministro dell'Interno Restivo da un bilancio della guerriglia di Reggio Calabria, dal 5 luglio al 15 settembre 19 giorni di sciopero generale, 25 cortei, 12 attentati dinamitardi, 32 blocchi stradali, 14 ferroviari 2 portuali, 1 aeroportuale, 1 radiotelevisivo, 23 scontri con la polizia, 6 assalti alla prefettura, 4 alla questura, 283 persone fermate, 426 denunciate in stato di arresto o a piede libero, 191 feriti tra la polizia, 37 tra i civili, 3 morti di cui 2 civili e un militare PS.

IL "GOLPE" BORGHESE

7 dicembre - ROMA

Junio Valerio Borghese a capo dei suoi congiurati fascisti penetra fin dentro il ministero degli Interni per occuparlo Doveva essere il via al colpo di Stato Invece, improvvisamente, viene dato il contrordine Qualcosa, ad alto livello, non ha funzionato. Le indagini successive, e quelle relative al complotto della 'Rosa dei Venti' portano all'arresto del generale Vito Miceli, già capo per tre anni dell'USPA, l'Ufficio di Sicurezza del Patto Atlantico, e per quattro anni del S I D

UCCISIONE DI SAVERIO SALTARELLI

12 dicembre- MILANO

Primo anniversario della strage di Stato L'università statale e presidiata dagli studenti per difenderla dai fascisti che avevano annunciato provocazioni . Polizia e carabinieri caricano alle spalle un corteo di anarchici che avevano preso parte ad una manifestazione contro il processo Burgos .Gli anarchici si rifugiano all'università. Le cariche poliziesche proseguono e si estendono anche contro i picchetti del movimento studentesco .Nel corso degli scontri in Via Larga lo studente Saverio Saltarelli, di 23 anni, viene ucciso da un candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo quel giorno infatti, il tiro a segno venne praticato largamente sia dalla PS che dai carabinieri e ciò e testimoniato sia da numerose persone che da documenti fotografici. Per l'uccisione di Saltarelli verranno successivamente incriminati l'ufficiale di PS che comandava il reparto, cioè il capitano Alberto Antonietti, e i cinque agenti che avevano in dotazione i tromboncini da uno dei quali e stato sparato il candelotto omicida. Dirà in proposito il Ministro degli Interni "La polizia è stata costretta ad intervenire per difendere l'ordine e la legalità democratica gravemente offese da minoranze estremiste" mentre il presidente Saragat. specializzato in telegrammi, invia un messaggio alla famiglia di Saltarelli con cui si associa al "lutto vostro e di tutti coloro che si sentono anch'essi colpiti dalle conseguenze tragiche della violenza' dimenticando però di aggiungere "della polizia"

manca la foto

26 SETTEMBRE. ROMA

MUOIONO GLI ANARCHICI CALABRESI

Muoiono in un "incidente stradale" Franco Scordo,Gianni Aricò,Angelo Casile di Reggio Calabria, Luigi Lo Celso di Cosenza e un ' imputata del processo Valpreda, Mucky . Tutti erano anarchici e attivisti militanti in Calabria. Due di essi, Casile e Aricò erano importanti testi a discarico nell'istruttoria Valpreda. L'incidente -provocato dalla brusca frenata di un camion che li precede- avviene alla stessa altezza dove otto anni prima era morta in cicostanze analoghe,la moglie di Junio Valerio Borghese. Gli autisti del camion erano due fratelli dipendenti del principe nero . Il padre di Lo Celso , uno degli anarchici, aveva ricevuto, il giorno prima che il figlio partisse, la telefonata di un agente PS, suo amico,che sconsigliava di far partire il figlio.

Da poco in libreria trovate la loro storia. Un controinchiesta firmata da Fabio Cuzzola.

" Cinque anarchici del sud" . Edizioni "Città del sole"

mancano le foto

1971

12 gennaio REGGIO CALABRIA

Stazione ferroviaria un gruppo di giovani fascisti assalta un treno lanciando sassi contro gli occupanti che sono agenti di PS i quali attendono di rientrare a Padova .Antonio Belletti, del II Colere, ultimo di sette figli di una famiglia contadina della Campania, viene colpito da un sasso e riporta lo sfondamento della scatola cranica. Ricoverato all'ospedale di Messina muore quattro giorni dopo

18 gennaio - TRENTO

Mancata strage davanti al tribunale per un attentato organizzato dalla polizia Capo della squadra politica di Trento e Saverio Molino, ex capo dell'ufficio politico di Padova

29 gennaio - MILANO

Una manifestazione della sinistra studentesca viene vietata dalla questura il corteo e disperso dalla polizia con violente cariche Due dimostranti vengono arrestati

20 gennaio - REGGIO CALABRIA Scontri con la polizia e attentati fascisti contro alcuni dirigenti del PCI

LA POLIZIA CONQUISTA LA CASA DELLO STUDENTE

2 febbraio - ROMA

Alle 13,30 circa alcune centinaia di poliziotti e di carabinieri irrompono nella 'Casa dello Studente' m Via De Lollis, sparando numerose bombe lacrimogene (molte delle quali ad involucro metallico) spesso ad altezza d'uomo e infierendo con violenza su persone e cose Numerosi colpi di pistola vengono sparati dai poliziotti all'interno dell'edificio verso gli studenti che cercano scampo all'assalto Molte porte vengono sfondate con il calcio dei moschetti Vengono rotte tutte le vetrate davanti alle quali gli agenti si trovano a passare, e ciò senza lacuna ragione Le stanze di molti studenti sono letteralmente devastate I libri gettati nei gabinetti e dalle finestre Tutti gli studenti e i dipendenti che si trovano nella 'casa' vengono ferocemente malmenati ed è anche impedito di portare soccorso ai feriti

3 febbraio - REGGIO CALABRIA

Gravi scontri fra dimostranti e polizia Gli agenti sparano candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo II dentista Angelo Pugliatti ha la volta cranica fratturata e il giovane Lorenzo Guttuso un braccio spaccato Ambedue vengono colpiti dallo stesso ordigno poliziesco

3 Febbraio- REGGIO CALABRIA

Nel corso di una manifestazione sindacale vengono lanciate sul corteo due bombe che uccidono l'operaio Malacaria

10 febbraio -REGGIO CALABRIA

Nel corso di una dimostrazione la polizia spara ancora candelotti lacrimogeni. Il sedicenne Vincenzo Doldo viene colpito in piena faccia e ha la mandibola e la base cranica fratturata, Francesca Bavuscia riporta la doppia frattura dell'omero.

16 febbraio - REGGIO CALABRIA

Scontri con la polizia un uomo resta ferito all'interno della sua stessa abitazione La polizia nega di aver fatto uso delle armi da fuoco Un cecchino spaia alcuni colpi di pistola e un agente PS risponde sparando in aria con il mitra.

23 febbraio - MILANO

Sgombero forzato di alcune case occupate abusivamente da famiglie di senzatetto 2.000 fra poliziotti e carabinieri invadono il quartiere armati di tutto punto e con cani al guinzaglio La pnma canea la effettuano 600 agenti al comando del vice-questore Vittoria. Massiccio uso di candelotti lacrimogeni, poi irruzione in massa negli stabili all'interno dei quali vi sono 200 persone con un centinaio di bambini. Il pestaggio è bestiale. Un bambino ha la testa rotta, un altro il braccio fratturato . La rabbia cresce e si hanno feriti anche da parte degli agenti. 66 persone vengono fermate e 25 arrestate.

19 aprile-MILANO

I fascisti scatenano una guerriglia perchè la questura ha vietato una manifestazione anticomunista La polizia lancia candelotti lacrimogeni uno dei quali colpisce al torace Maria Grazia Venturi spaccandole tré costole Viene ferito pure l'operaio Giuseppe Riontino.

MORTE DI MASSIMILIANO , FIGLIO DI BARACCATI

3 giugno - MILANO

4000 agenti di polizia sgomberano le case occupate di Via Tibaldi L'aggressione poliziesca è bestiale La polizia spara all'impazzata camiciotti lacrimogeni. Un bambino di appena sette mesi, Massimiliano Ferretti, malato di cuore ed affetto da bronchite, viene colpito dai gas lacrimogeni. Ricoverato alla clinica Mangiagalli cessa di vivere. Il padre di Massimiliano, ricercato dalla polizia per furto, deve subire l'onta di nascondersi, come se il criminale fosse lui, mentre il potere gli ha ammazzato il figlio

8 giugno- MILANO

Spettacolo del complesso musicale americano ' Chicago" all'Arena. Chi non trova posto cerca di entrare lo stesso La polizia carica i giovani sparando numerosi candelotti lacrimogeni.

Giorgio Ridolfi. di 21 anni, viene colpito da un candelotto lacrimogeno e riporta una gravissima frattura occipitale.

13 giugno- PALERMO

Una pattuglia di polizia spara alle spalle di un militante del PRI che attaccava manifesti elettorali dopo l’orario consentito' .L'uomo resta ucciso sul colpo.

29 giugno - MILANO

Un gruppo di baraccati, scacciati dalla polizia dalle case di Via Tibaldi, viene ospitato presso la facoltà di Architettura. Intervengono di nuovo le forze dell'ordine che dopo violenti scontri sgomberano l'università. L'intera zona della città studi resterà occupata dalla polizia fino alla chiusura estiva

22 settembre- REGGIO CALABRIA

Le forze dell'ordine caricano i dimostranti e feriscono al torace con un candelotto lacrimogeno Carmelo Siilo, di 14 anni Polizia e carabinieri fanno uso anche delle armi da fuoco il giovane Carmelo Jaconi, che si trova dentro un negozio, viene colpito da un colpo di rivoltella che gli trapassa il cuore

1° ottobre • MERIDIONE

Gigantesca operazione di ordine pubblico nel sud 12 000 carabinieri della III divisione Ogaden di Napoli, con elicotteri, motovedette e cani, mettono sotto controllo militare sette regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Lucania e Sicilia Risultato 408 arresti, 4 672 denunce, 32 348 contravvenzioni

21 ottobre - TORINO

Protesta di poliziotti Una settantina di agenti di PS lasciano la caserma di via Veglia per effettuare una marcia silenziosa Dopo aver percorso le vie del centro si recano a protestare sotto la prefettura, dove sostano La repressione non tarda ad arrivare Due agenti vengono scelti tra i tanti e accusati di essere i promotori della manifestazione Arrestati, vengono rinchiusi nel carcere militare di Peschiera del Garda Verranno poi condannati a 5 mesi e 10 giorni senza condizionale per "concorso in sedizione aggravata"

3 novembre • CASTELLAMARE DI STABIA (NA)

Rivolta popolare Violentissimi scontri tra polizia e operai II risultato delle cariche e di 30 feriti di cui uno "morente" (non si e però saputo se e riuscito a sopravvivere)

4 novembre - REGGIO CALABRIA

Gaetano Rampicano di 16 anni è colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno sparato da un agente di PS durante una canea contro disoccupati che protestano .II giovane ha una frattura cranica e lo scoppio del bulbo dell'occhio destro

6 novembre - PISA

Nel quartiere proletario del Cep le forze dell'ordine effettuano un odioso rastrellamento . Franco Serantini (che verrà poi ucciso dalla polizia il 5 maggio 1972) viene aggredito dagli agenti ed è liberato dalle donne del mercato rosso .Un altro compagno, Daniele Sbrana, viene arrestato

24 dicembre - ROMA

Battuto il disegno di elezione di Fanfani alla presidenza della Repubblica. E’ invece eletto Giovanni Leone con i voti determinanti dei fascisti

1972

29 gennaio MILANO

La polizia attacca duramente un corteo di studenti che, partito dall'università statale, si stava dirigendo al palazzo di giustizia. Gli studenti intendevano protestare contro l'arresto di Mario

Capanna, avvenuto due giorni prima, in relazione ad un oscuro episodio di pestaggio di un sindacalista cui il Movimento Studentesco aveva già espresso la propria completa estraneità

23 febbraio - ROMA

Inizia il processo Valpreda .Cortei e manifestazioni si svolgono in tutta Italia .A Roma scendono in piazza 20 000 compagni nel corteo organizzato dal Comitato nazionale di lotta contro la strage di stato

UCCISIONE DEL PENSIONATO TAVECCHIO

11 marzo MILANO

In occasione del processo Valpreda alcuni gruppi della sinistra extraparlamentare danno vita ad una manifestazione antifascista .La parola d'ordine e "Valpreda libero, contro la repressione, fuori i fascisti dalla citta".La mobilitazione e diretta infatti anche contro una provocatoria adunata annunciata dalla "maggioranza silenziosa" in cui Almirante dovrà tenere un comizio .Il questore vieta la manifestazione della sinistra .Violenti scontri si verificano tra gli extraparlamentari e la polizia .Nelle cariche si distingue particolarmente il II Celere di Padova .Un candelotto lacrimogeno colpisce in pieno viso il pensionato Giuseppe Tavecchio. di 60 anni Trasportato al policlinico, Tavecchio presenta "una frattura cranico-facciale, arresto cardiorespiratono, cianosi intensissima, stato di coma profondissimo" e morirà tre giorni dopo. Durante gli scontri la polizia opera numerosi arresti

UCCISIONE DI FELTRINELLI

14 marzo - SEGRATE (MI)

Un altro anello va ad aggiungersi alla strategia della tensione L'editore Giangiacomo Feltrinelli viene trovato ucciso ai piedi di un traliccio dell'energia elettrica. Da parte di molti settori della sinistra e di esponenti del giornalismo democratico non si da credito alla tesi della morte per "incidente" ma si afferma che Feltrinelli è stato assassinato

ASSASSINIO DI FRANCO SERANTINI



5 maggio PISA

E' m corso la campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali anticipate E' noto che Pisa e una citta difficile sia per i fascisti che per la DC Se poi c'è qualcuno che da fastidio al partito di Almirante a pensa la polizia Questo è ciò che e accaduto a Pisa il giorno in cui doveva parlare il federale del MS1 Giuseppe Niccolai. I giovani della sinistra extraparlamentare, con alla testa gli anarchici e Lotta Continua, sono mobilitati fin dal primo mattino per impedire la provocazione Le forze dell'ordine affluiscono numerose e armate di tutto punto. Da Roma giunge il I raggruppamento Celere di 800 uomini .Le cariche e i pestaggi sono violentissimi .Viene scatenata una vera e propria caccia all'uomo. La polizia percuote a morte l'anarchico Franco Serantini che cesserà di vivere in carcere, senza assistenza, due giorni dopo


UCCISIONE DEL COMMISSARIO CALABRESI

17 maggio MILANO

Mentre stava uscendo di casa per recarsi in questura viene assassinato freddamente il commissario di P S Luigi Calabresi, al centro delle responsabilità per la uccisione di Pinelli .La polizia attribuisce subito l'assassinio di Calabresi alla sinistra extraparlamentare. Ma successivamente, il 5 marzo 1974, la magistratura accuserà del crimine i fascisti Gianni Nardi e Bruno Stefano

16 giugno- MILANO

I fascisti della cosiddetta 'maggioranza silenziosa' indicono una manifestazione con l'obiettivo di riconquistare la "Statale" . La dimostrazione, però, viene vietata .Gli studenti presidiano l'università. Mentre sono riuniti in assemblea ingenti forze di polizia circondano la Statale agli ordini del questore Allitto Bonanno in persona che urla "questa volta li facciamo fuori tutti", "ve lo farò vedere chi sono io'. II violentissimo attacco poliziesco si conclude con il fermo e il trasporto in questura di centinaia di studenti. Molti i feriti colpiti da candelotti lacrimogeni. Poteva essere una strage

7 luglio - SALERNO

Dopo una sene di provocazioni squadristiche l'anarchico Giovanni Marini viene arrestato sotto l'accusa di aver ucciso l'attivista del MSI Carlo Falvella.

29 settembre - TARANTO

Sciopero dei pescatori contro l'inquinamento provocato dalle industrie Italsider, Shell e Cementir La polizia canea i pescatori che hanno occupato il molo Come risposta all'arresto di un compagno i pescatori attuano un blocco stradale portando a secco le barche, riuscendo alla fine ad ottenerne la liberazione

LA POLIZIA UCCIDE IL FASCISTA BOCCACCIO

6 ottobre - RONCHI DEI LEGIONARI

Dirottamento aereo organizzato dal gruppo di Ordine Nuovo del MSI di Udine Ivano Boccaccio viene ucciso nella sparatoria con la polizia. Carlo Cicuttmi e latitante Entrambi, con i fratelli Vinciguerra, erano legati alla cellula fascista di Preda e Ventura

13 novembre - SARNO (NA)

12 compagni vengono arrestati per resistenza, oltraggio e lesioni aggravate, incitamento all'odio tra le classi . I compagni appartengono a Lotta Continua, al PCI e al Manifesto . I proletari di Sarno chiedono la loro scarcerazione e la espulsione del commissario Rega

14 novembre - ROMA

II Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge, presentato dal ministro degli Interni Rumor, sul fermo di polizia e le perquisizioni indiscriminate Nella medesima seduta viene presentata anche la legge per la libertà provvisoria in caso di mandato di cattura obbligatorio

24 novembre LA SPEZIA

Violenti cariche della polizia contro gli antifascisti per permettere ad Almirante di tenere un comizio .Diversi compagni vengono fermati e denunciati, due arrestati.

24 novembre- MILANO

Un corteo di studenti medi viene duramente caricato dalla polizia che spinge i giovani fino alla Statale la quale viene poi invasa dagli agenti Seguono denunce e arresti

25 novembre - LINATE (MI)

Decine di operai aereoportuali vengono aggrediti dalla polizia e percossi a manganellate e con i calci dei fucili .Tre operai vengono arrestati

12 dicembre-MILANO

Violentissimi scontri fra polizia e dimostranti nel terzo anniversario della strage di stato .Nelle vie della città la guerriglia urbana dura diverse ore

IN LIBERTÀ' VALPREDA E COMPAGNI

29 dicembre

Per effetto della entrata in vigore della "legge Valpreda" vengono scarcerati dopo tre anni di detenzione preventiva i compagni Valpreda, Gargamelli e Borghese. Riacquista la libertà anche il provocatore fascista Mario Merlino,



1973

22 gennaio - TORINO

Occupazione operaia della Lancia La polizia canea i picchetti dei lavoratori per consentire agli impiegati di entrare m fabbrica indisturbati Gli agenti sparano candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo e alla distanza di dieci metri 3 operai vengono feriti, uno alle gambe, uno al fianco e l'altro alla testa

UCCISIONE DI FRANCESCHI

23 gennaio - MILANO

Sciopero nazionale degli studenti La polizia interviene all'università Bocconi Gli scontri divampano con una furia che fa temere una strage I poliziotti (tra cui Gallo e Puglisi ) sparano all'impazzata con armi da fuoco. Cade colpito a morte lo studente Roberto Franceschi, di 21 anni, militante della sinistra extraparlamentare .La pallottola che lo uccide gli si conficca nella nuca . L'omicidio di Franceschi e ammesso senza mezzi termini anche dalla polizia la quale però afferma che l'agente di PS Gianni Gallo ha sparato in stato di semi-incoscienza. Come dire che viene esclusa la premeditazione e l'assassinio si riduce a un "incidente". Successivamente i legali della famiglia di Franceschi chiederanno l’incriminazione per omicidio volontario dei funzionari e agenti di PS che hanno sparato

manca la foto

12 febbraio-FORLI'

L'amministrazione comunale, di sinistra, nega la piazza agli extraparlamentari .I compagni di Lotta Continua si attestano ugualmente al centro della città. La polizia canea il comizio quando questo è già stato dichiarato sciolto dagli stessi promotori .Le cariche sono violentissime .Molti compagni vengono picchiati brutalmente

UCCISIONE DI CAPORALE

21 febbraio - NAPOLI

Manifestazione popolare della sinistra studentesca .Un corteo di centinaia di compagni percorre le vie della città .In coda al corteo sono i "comitati di lotta". Polizia e carabinieri, agli ordini del vice-questore Olivieri, attaccano i manifestanti. Le cariche sono furibonde .Le forze dell'ordine danno luogo a pestaggi indiscriminati e fanno anche largo uso dei candelotti lacrimogeni.

Uno di questi sparato ad altezza d'uomo, colpisce in pieno lo studente Vincenzo Caporale di 19 anni, aderente al PCmI "lotta di lunga durata" .Caporale, colpito alla testa, morirà l'indomani in ospedale per emorragia cerebrale

manca la foto

11 aprile – MILANO

Manifestazione del movimento studentesco per la liberazione dei suoi dirigenti incarcerati .La questura vieta la dimostrazione, in omaggio alla teoria degli "opposti estremismi', dal momento che anche un comizio del fascista Ciccio Franco era stato proibito .La polizia canea violentemente i gruppi di studenti che, non ancora a conoscenza del divieto, affluiscono in piazza Un carabiniere spara più colpi di pistola ad altezza d'uomo. Un proiettile colpisce il compagno Andrea Carlon di 18 anni ferendolo gravemente I carabinieri sparano anche numerosi candelotti lacrimogeni, uno dei quali ferisce una donna di 30 anni all'ottavo mese di gravidanza

I FASCISTI UCCIDONO L'AGENTE MARINO

12 aprile -MILANO

Grande manifestazione di protesta per l'aggressione poliziesca del giorno prima Aderiscono gli studenti di tutte le scuole. La polizia interviene duramente contro i picchetti al Beccarla e al Liceo Internazionale .In serata un corteo di fascisti si scontra con le forze di polizia che intendono scioglierlo m quanto non autorizzato dalla questura Gli squadristi lanciano una bomba a mano che colpisce in pieno petto, uccidendolo, l'agente di PS Antonio Marino Poche ore dopo l'uccisione di Marino alcuni poliziotti m borghese assaltano una sede del Movimento Studentesco. Il 22 giugno 1974 i fascisti Loi e Murelli verranno rinviati a giudizio per concorso m strage quali responsabili dell'assassinio dell'agente

IL ROGO DI PRIMAVALLE

15 aprile-ROMA

Nella notte tra il 15 e il 16, poco dopo le tré, la borgata di Pnmavalle viene svegliata dalle sirene dei pompieri un incendio ha devastato l'appartamento di Mano Mattei, segretario della locale sezione del MSI. Nel rogo muoiono due figli del Mattei Virgilio di 20 anni e Stefano di 8 Dell'incendio vengono accusati tré militanti di Potere Operaio Achille Lollo, Marino davo e Manlio Grillo. Lollo è arrestato mentre gli altri due compagni si rendono latitanti. La difesa sostiene che l'attentato è stato attuato da fascisti in contrasto con Mattei . La fascista Anna Schiavoncini dichiara "sono stati i missini ad organizzare il rogo, Lollo non c'entra". Lollo verrà assolto e scarcerato dopo una lunga detenzione

LA STRAGE DI BERTOLI

17 maggio-MILANO

Nuova strage nella capitale lombarda .Nell'anniversario della uccisione del commissario Calabresi si svolge nella questura una cerimonia commemorativa . E’ presente il ministro degli Interni Rumor . Al termine della cerimonia, mentre numerose persone escono dalla questura, Gianfranco Bertoli lancia una bomba a mano che uccide quattro persone e ne ferisce molte altre Bertoli cercherà di farsi passare per anarchico ma le indagini porteranno alla luce la sua matrice fascista e i legami con gli ambienti reazionari internazionali

5 agosto - PESCHIERA DEL GARDA (VR)

Furioso pestaggio poliziesco, ad opera del II Celere di Padova, contro i partecipanti alla annuale marcia antimilitarista .Polizia e carabinieri, armati fino ai denti, mettono m stato d'assedio la cittadina per impedire che i dimostranti possano avvicinarsi al carcere militare dove sono detenuti oltre duecento soldati L'assedio dura diversi giorni durante i quali si susseguiranno, m un clima accesissimo, le manifestazioni degli antimilitaristi

14 settembre - ROMA

Nella notte una decina di compagni del comitato di lotta di Valmelaina sono intenti a scrivere sui muri contro il regime militare dei fascisti cileni che alcuni giorni prima erano saliti al potere con un sanguinoso colpo di stato. Due gazzelle dei carabinieri intercettano il gruppo i militi aprono il fuoco ad altezza d'uomo contro i compagni, esplodendo almeno 8 colpi che solo per un caso non vanno a segno. Dopo la sparatoria i carabinieri fermano due ragazzi del gruppo, uno dei quali viene selvaggiamente picchiato, mentre un carabiniere gli punta l'arma in bocca urlando "se ti muovi ti ammazzo"

1974

29 gennaio

Stato d'allarme nelle caserme italiane. I soldati sono tenuti pronti per ogni evenienza. Si diffondono voci di un possibile intervento autoritario delle forze armate . Il ministro della Difesa Tanassi, in risposta alle numerose interrogazioni presentate in Parlamento, fornisce giustificazioni contraddittorie ed evasive

20 gennaio

Violenze ed aggressioni fasciste m tutta Italia .A Roma un ordigno esplode alla stazione Termini A Catania un ragazzo di 17 anni viene accoltellato al ventre. A Milano una squadrista ferisce gravemente, con colpi di pistola al petto, lo studente di sinistra Fabio Forni.

11 marzo – NAPOLI: Per cause ancora sconosciute si produce un esplosione in un appartamento in via Consalvo. Muore Giuseppe Vitaliano Principe militante dei NAP.

ECCIDIO NEL CARCERE

1O maggio - ALESSANDR1A

Sconfitto dall'attacco delle 'Brigate Rosse" lo Stato cerca una riabilitazione dimostrando di saper reprimere sanguinosamente chiunque gli si rivolti contro. Ad Alessandria il pugno di ferro usato per soffocare la rivolta e le richieste dei detenuti provoca un tragico bilancio di morte .Il ripristino ad ogni costo dell'ordine costituito è preferito alla incolumità degli ostaggi. Le vittime sono due detenuti, un medico, una assistente sociale, due poliziotti .Coloro che hanno voluto l'eccidio sono. il procuratore generale di Torino Carlo Reviglio Della Venaria e il generale dei carabinieri Alberto Della Chiesa.

LA STRAGE DI BRESCIA

28 maggio - BRESC1A

La mano del fascismo assassino colpisce nuovamente. In piazza della Loggia, mentre è in corso una manifestazione sindacale, scoppia una bomba. E' la strage. Sette lavoratori restano uccisi e oltre novanta feriti In tutta Italia si leva la protesta della classe operaia e delle forze democratiche Viene proclamato lo sciopero generale. Ovunque si svolgono imponenti manifestazioni contro il nuovo crimine fascista. A Brescia mezzo milione di persone parteciperà ai funerali delle vittime.

30 maggio - RIETI

A Pian del Rascino viene scoperto un campo paramilitare fascista. Un drammatico conflitto a fuoco si svolge tra i fascisti e i carabinieri. Rimane ucciso uno squadrista di Avanguardia Nazionale, Giancarlo Esposti. II gruppo eversivo stava preparando un altro attentato, forse per la parata militare del 2 giugno.

LA STRAGE DELL’ITALICUS

4 agosto - S. BENEDETTO VAL DI SAMBRO

Bomba fascista sul treno Roma-Monaco. I morti sono 12 e 40 feriti. L'attentato è rivendicato da Ordine Nero. Imponenti manifestazioni antifasciste m ogni parte d'Italia. E' lo sciopero generale II capo dell'Antiterrorismo dichiara che ci si trova di fronte ad un preciso ed organico piano terroristico. Il presidente del Consiglio Rumor convoca un vertice sull'ordine pubblico Nei giorni successivi il segretario del MSI Almirante e l'on. Covelli verranno interrogati dal giudice che indaga sulla strage delTItalicus m relazione al clamoroso caso del teste Sgrò, pagato dai fascisti per testimoniare il falso e precostituire una presunta pista "rossa". Il 5 maggio 1976 il quotidiano "Lotta Continua" rivelerà che l'attentato all'Italicus è stato eseguito da una cellula fascista di poliziotti in forza all'ottavo Battaglione Mobile di Firenze e alla Polfer (Polizia ferroviaria). La squadra speciale della P.S., denominata "Drago Nero" - responsabile anche di una serie di rapine a banche, treni, uffici postali, per finanziare reversione nera - ha agito in stretta unità d'azione con i fascisti del Fronte Nazionale Rivoluzionario di Mario Tuti e con quelli di Ordine Nero .L'agente Bruno Cesca avrebbe procurato l'esplosivo per l'attentato all'Italicus, sottraendolo all'arsenale della caserma di Pubblica Sicurezza di Poggio Imperiale di cui era responsabile Filippo Cappadonna, come agente della Polfer, avrebbe invece scortato il fascista Luciano Franci, carrellista della stazione di Santa Maria Novella di Firenze e indiziato come colui che collocò la bomba sul "treno della morte". La cellula nera di poliziotti sarebbe implicata anche in altre azioni terroristiche. In particolare nella strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973, quando un commando di arabi fece saltare in aria il Boeing 707 della "Pan Am" provocando 32 morti. Quel giorno l'agente Cesca era di stanza a Fiumicino

6 agosto - BOLOGNA

I fascisti preparavano un nuovo attentato. All'imbocco di una galleria nei pressi della città vengono rinvenuti 18 chili di esplosivo. Sarebbe bastato per far saltare l'intero tunnel.

UCCISIONE DI FABRIZIO CERUSO



8 settembre - ROMA

Assalto poliziesco contro gli occupanti abusivi delle case popolari di S. Basilio, una borgata proletaria della capitale. Poliziotti e carabinieri sparano numerosi candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo e fanno uso delle armi da fuoco. Un colpo di revolver, sparato da un ufficiale di P.S., raggiunge in pieno petto Fabrizio Ceruso di 19 anni, del Comitato Proletario di Tivoli. Il proiettile gli perfora il polmone destro e lo uccide. I feriti sono oltre trenta. Per un'intera giornata la borgata è posta in stato d'assedio.


15 ottobre - ROBBIANO DI MEDIGLIA (MI)

In una sparatoria tra i carabinieri e Roberto Ognibene, accusato di far parte delle BR, è ucciso il maresciallo Felice Manfano. Ognibene, ferito, viene arrestato .Viene poi condannato a 17 anni di carcere



UCCISIONE DI ARGADA

20 OTTOBRE - LAMEZIA TERME (CZ)

Un gruppo di fascisti appartenenti ad Avanguardia Nazionale aggredisce un gruppo di compagni. Dal gruppo di fascisti , Michelangelo De Fazio, scarica l'intero caricatore della sua pistola sui compagni uccidendo sul colpo Adelchi Argada, e ferendone molti altri. Il compagno Ardaga apparteneva al Fronte Popolare Comunista Calabrese.



29 ottobre - FIRENZE

Durante l'assalto ad una banca i carabinieri uccidono Luca Mantini ( a sinistra) e Giuseppe Romeo ( a destra)

. Vengono catturati feriti Pasquale Abatangelo e Piero Sofia . I quattro sono indicati come appartenenti ai NAP.














5 novembre -

II Segretario di Stato americano Kissinger è m Italia Da diversi giorni le caserme sono in stato di allarme . Circolano voci di un possibile "golpe" militare , Molti dirigenti e militanti della sinistra non dormono nelle proprie abitazioni.

20 novembre - SAVONA

Dopo una sene di attentati compiuti negli ultimi tempi i fascisti fanno esplodere una bomba ad alto potenziale 13 feriti.di cui 3 gravi.

5 dicembre . ARGELATO (BO)

II brigadiere Andrea Lombardini viene ucciso m uno scontro a fuoco mentre controlla un pulmino nei pressi di Argelato .Mezz'ora dopo la sparatoria vengono arrestati Bruno Valli e Claudio Vicinelli .Quattro giorni dopo Valli viene trovato impiccato in carcere



CARICHE DELLA POLIZIA- MUORE UN INVALIDO

12 dicembre ROMA

La polizia carica gli invalidi di guerra convenuti da tutta Italia per una manifestazione di protesta contro le ignobili condizioni in cui si trovano

Quindici invalidi vengono ricoverati all'ospedale S Giovanni . Uno di essi, Zunno Minotti di 63 anni, muore m seguito alla violenza subita Su uno dei cartelli di denuncia c'era scritto

"Signori del Governo, scusate se non siamo ancora morti"

23 dicembre-TORINO

Vasta operazione anticrimine dei carabinieri della divisione Pastrengo in due giorni di retate 629 arre stie 2 617 denunce Agli inizi del mese un'altra operazione effettuata dai carabinieri delle regioni territoriali del centro Italia aveva portato all'arresto di 138 persone

24 dicembre

Vengono triplicate le pene per uso e detenzione abusiva di armi . E’ introdotto il reato di uso e detenzione di armi improprie.

1975

8 febbraio - CATANZARO

Scontri tra polizia e giovani extraparlamentari nel corso di una manifestazione per lo scioglimento del MSI e contro il fermo di polizia. Agenti di P S sparano sul corteo ad altezza d'uomo .Tre persone riportano ferite d’arma da fuoco

28 febbraio - ROMA

Si svolge i! processo per il rogo di Primavalle per il quale sono accusati i militanti di "potere operaio" Lollo, Grillo e Clavo. Davanti alla sede del tribunale e in piazza Risorgimento avvengono scontri tra fascisti, giovani della sinistra extraparlamentare e polizia. Successivamente si ha l'assalto alla sede missina del quartiere Prati . Qui viene colpito e ucciso lo studente fascista greco Mikis Mantekas .Viene tratto in arresto il compagno Fabrizio Panzieri che è incriminato per tentato omicidio e porto abusivo di armi .Dopo oltre un anno, nonostante che le prove contro di lui siano inconsistenti, Panzien e ancora in prigione

I FASCISTI UCCIDONO VARALLI



16 aprile- MILANO

Un gruppo di compagni che sono di ritorno da una manifestazione per la casa vengono affrontati dai fascisti m piazza Cavour .Uno di questi ultimi, Antonio Braggion di Avanguardia Nazionale, spara uccidendo con un colpo alla tempia Claudio Varalli, 17 anni militante del Movimento Studentesco . L'assassino, che era in libertà provvisoria per le numerose aggressioni contro militanti di sinistra, riesce a fuggire. La notizia dell'uccisione di Varalli si diffonde immediatamente. Due ore dopo gli antifascisti milanesi danno vita ad una manifestazione in risposta al nuovo crimine fascista. Il corteo, partito dall'università statale.si ferma sul luogo dell'assassinio . Più tardi viene assaltata la sede del "Giornale Nuovo" di Montanelli che dava dei fatti una versione falsificata, cercando di accreditare la tesi della rissa e quindi degli opposti estremismi.



UCCISIONE DI ZIBECCHI



17 aprile-MILANO

Da tutte le scuole di Milano e provincia gli studenti affluiscono alla Statale . Anche gli operai escono dalle fabbriche e partecipano alla manifestazione. Nelle strade di Milano si svolge un corteo di 30mila persone . In Piazza Cavour parlano operai, sindacalisti, intellettuali democratici e compagni di scuola di Claudio Varalli . In Via Mancini dove c'è la sede del MSI, si sviluppano aspri scontri tra manifestanti e forze dell'ordine . I Carabinieri fanno uso di candelotti e sparano colpi d'arma da fuoco .Un camion dei CC, dopo numerosi caroselli, si avventa deliberatamente sui dimostranti Giannino Zibecchi, del Comitato di Vigilanza Antifascista, viene travolto e ucciso. Il luogo del nuovo assassinio è l'angolo fra Via Cellini e Corso XII marzo. II carabiniere alla guida del camion si chiama Sergio Chiareri.





UCCISIONE DI MICCICHE''

17 aprile-TORINO

Tonino Miccichè, 25 anni ex operaio alla Fiat, dirigente di Lotta Continua, viene ucciso con un colpo di pistola alla testa da Paolo Fiocco, attivista della Cisnal e guardia giurata dei "Cittadini dell'ordine". Micciche dirigeva da sette mesi l'occupazione delle case popolari della Falchera, un quartiere dormitorio di Tonno. II Comitato di occupazione aveva richiesto al Fiocco uno dei due garage in suo possesso, quale assegnatario di un appartamento dell'Istituto autonomo case popolari . Ma l'assassino si rifiutava di darlo. Micciche era intervenuto per mettere pace in una accesa discussione . Dice Antonia, un’ operaia testimone dell'omicidio :"Tonino gli è andato incontro sperando che calmasse la moglie. E’ morto con un buco fra gli occhi e il sorriso sulle labbra

18 aprile-ROMA

Manifestazioni di protesta per l'uccisione dei tre compagni si svolgono in tutta Italia . In diverse città vengono assalite ed incendiate sedi fasciste. A Roma dalla sede del MS1 di Via Signorelli i fascisti sparano numerosi colpi di pistola .Il compagno Sirio Paccino del Collettivo Monteverde viene gravemente ferito alla spina dorsale. Nessun fascista incriminato, mentre Paccino viene arrestato sulla base di una fragile accusa.

UCCISIONE DI BOSCHI



19 aprile- FIRENZE

Nel corso di una manifestazione per i fatti criminosi dei giorni precedenti la polizia spara di nuovo e uccide Rodolfo Boschi, militante del PCI Resta ferito ad un braccio anche Francesco Panichi dei Collettivi Autonomi. Questa volta a sparare è la polizia in borghese e in particolare l'agente della squadra politica Grazio Basile. Parecchi testimoni hanno visto nove agenti in borghese con fazzoletti bianchi sul viso mentre picchiavano coi manganelli e sparavano



UCCISIONE DEL PENSIONATO COSTANTINO

17 maggio-NAPOLI

I disoccupati occupano gli uffici anagrafici del Comune in Piazza Dante. Interviene la Celere che pesta duramente i disoccupati . In uno dei numerosi caroselli una jeep investe ed uccide sul marciapiede un pensionato di 65 anni, Gennaro Costantino, anziano militante del PCI . La polizia sostiene che il mezzo era privo di conducente il quale sarebbe stato sbalzato dal posto di guida in seguito a sbandamento.

I FASCISTI UCCIDONO BRASILI

25 maggio- MILANO

Lo studente di sinistra Antonio Brasili di 26 anni viene ucciso da un gruppo di neofascisti mentre passeggia insieme alla fidanzata. Crivellato da diverse coltellate cade a terra privo di vita.

manca la foto

UCCISA MARA CAGOL



4 giugno –ACQUI TERME: Mara Cagol moglie e compagna di Renato Curcio viene uccisa dai carabinieri durante il fallito sequestro Gancia. Nel conflitto a fuoco che precede l’uccisione di Mara muore anche un carabinieri colpito da una bomba a mano.

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UCCISIONE DI ANNA MARIA MANTINI





7 luglio - ROMA

Anna Maria Mantini, 22 anni, viene uccisa da un agente dell’Antiterrorismo che si era nascosto insieme ad altri quattro poliziotti nel suo appartamento. Il colpo che ha ucciso la ragazza è stato esploso in pieno viso a pochi cm. di distanza. Secondo la polizia il proiettile sarebbe partito "per errore" dalla mano dell'agente Antonio Tuzzolillo, urtata dal battente della porta che si apriva. La Mantmi è sorella di Luca Mantini che a sua volta era stato ucciso dai carabinieri nell'ottobre dell'anno precedente. Nel febbraio del 1976 l'agente Tuzzolillo verrà ferito alle gambe con colpi d'arma da fuoco .L'attentato è rivendicato dai NAP.



UCCISIONE DI PIETRO BRUNO

22 novembre - ROMA

Manifestazione della sinistra extraparlamentare in favore dell' Angola. Alcune bottiglie molotov vengono lanciate davanti all'ambasciata dello Zaire, l'ex Congo Belga. Gli agenti di guardia prendono accuratamente la mira e sparano. Pietro Bruno, 18 anni, studente e militante di Lotta Continua, cade a terra colpito mortalmente. Muore il giorno dopo all'ospedale S Giovanni. L'autopsia accerterà che Bruno è stato ucciso da un proiettile calibro 9 che lo ha raggiunto alle spalle. Il colpo si è fermato nel polmone sinistro provocando una vasta emorragia. Una seconda pallottola lo ha raggiunto al ginocchio quando egli era già riverso per terra . A sparare sono stati il carabiniere Colantuono e l'agente di P S Romano

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1976

27 gennaio - ALCAMO MARINA (TP)

I carabinieri Salvatore Falcetta di 35 anni e Carmine Apuzzo di 19 vengono uccisi nel sonno a colpi di pistola. I killer si allontanano portandosi via uno strano bottino armi, divise e tesserini personali delle vittime .Nelle indagini, mentre polizia e magistratura battono la pista della malavita e della mafia, i carabinieri si orientano subito, ma senza risultati, su quella del terrorismo rosso . Sedi ed abitazioni di militanti della sinistra extraparlamentare sono sottoposte ad una perquisizione a tappeto. Nel tentativo di confondere le acque un fantomatico NSA (Nucleo Sicilia Armata) diffonde un messaggio con cui si attribuisce la paternità del delitto. Il 14 febbraio i veri responsabili vengono arrestati. Si tratta di Giuseppe Vesco, Giovanni Mandala, Vincenzo Ferrantelli,, Giuseppe Gulotta e Gaetano Sant'Angelo. Vengono recuperate anche le divise e le armi sottratte agli uccisi . Secondo gli inquirenti gli autori del delitto costituivano una banda di delinquenti comuni, isolati e privi di legami politici .Non viene tenuta in nessun conto la circostanza che gli arrestati sono strettamente legati agli ambienti politici democristiani.

UCCISIONE DEL PASSANTE MAROTTA

15 marzo- ROMA

Gli agenti inseguono un gruppo di extraparlamentari di sinistra che poco prima avevano lanciato bottiglie molotov davanti all'ambasciata spagnola presso la Santa Sede in piazza di Spagna .Nei giardini del Pincio, un poliziotto, Lucio Lucentini, spara quattro colpi m rapida successione .Un proiettile raggiunge alla fronte l'ingegnere Mano Marotta di 52 anni mentre passeggiava insieme ad una amica. II Marotta completamente estraneo ai fatti, muore all'istante, un'altra pallottola colpisce al polpaccio il giovane Luigi De Angelis di 22 anni che viene piantonato in stato di arresto all'ospedale . Secondo alcune testimonianze a sparare contro i dimostranti sarebbe stato anche un agente in borghese. L'uccisione del Marotta è il tragico epilogo di due giornate infuocate che hanno visto la polizia far uso ripetutamente delle armi. Il giorno prima un militante di Avanguardia Operaia. Giuseppe Gonnella di 23 anni, era stato colpito alla gamba sinistra da una pallottola sparatagli dai poliziotti mentre correva lungo la via Appia.

UCCISIONE DI MARIO SALVI



7 aprile - ROMA

Extraparlamentari appartenenti all'area dell'Autonomia Operaia lanciano bottiglie molotov contro la parte posteriore del ministero di Giustizia in segno di protesta per la Conferma della condanna dell'anarchico Giovanni Marini. L'agente di custodia in borghese Domenico Velluto si lancia all'inseguimento dei giovani. Prende accuratamente la mira e spara ad altezza d'uomo. Lo studente Mario Salvi di 21 anni rimane ucciso sul colpo. Un proiettile lo ha raggiunto in pieno alla nuca. Il giorno successivo, nel corso delle manifestazioni di protesta per l'uccisione di Salvi i carabinieri sparano tra la folla a Campo dei Fiori. Il 15 aprile la guardia carceraria Velluto viene arrestato su ordine del sostituto procuratore Gianfranco Viglietta che conduce l'inchiesta. L'accusa e quella di omicidio preterintenzionale per il quale è prevista una pena da 10 a 18 anni di reclusione. L'arresto di Velluto non ha precedenti. Finora infatti non era mai avvenuto che un agente fosse stato incarcerato per aver ucciso qualcuno nel corso di una manifestazione. L'assassinio di Salvi ricorda un'altra esecuzione a freddo, quella di Pietro Bruno, avvenuta con le stesse modalità e per la quale l'inchiesta è ferma da mesi alla Procura Generale.



29 aprile-MILANO

1 fascisti rilanciano la strategia della tensione. All'ospedale Fatebenefratelli muore lo studente Gaetano Amoroso di 21 anni, membro dei comitati antifascisti, che era stato accoltellato due giorni prima da un gruppo di picchiatori neri .Gli assassini di Amoroso frequentavano attivamente le sedi missine e il loro capo Gilberto Cavallini era un dirigente del Fronte della Gioventù. Nella mattina dello stesso giorno 29, alle ore 8,20, il consigliere provinciale del MSI Enrico Pedenovi, considerato un neofascista moderato ma intimo amico di Servello, uno dei capi dello squadrismo milanese, viene ucciso con sei colpi di pistola calibro 9 mentre esce di casa. L'uccisione di Pedenovi - eseguita con una tecnica da professionisti - ricorda un altro assassinio, quello del commissario Calabresi

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28 maggio SEZZE ROMANO (LT)

Una squadraccia fascista, capeggiata dal deputato del MSI, Sandro Saccucci, ammazza a colpi di pistola Luigi Di Rosa, 19 anni, militante della federazione giovanile del PCI, e ferisce Antonio Salvatore Spirito, militante di Lotta Continua. La sparatoria è cominciata in piazza, subito dopo il termine del comizio. Sul palco Saccucci ha tirato fuori la pistola, poi è sceso e ha cominciato a sparare. Per questo ennesimo episodio di violenza nera vengono arrestati il neonazista Pietro Allatta, Angelo Pistolesi candidato del MSI e il maresciallo del SID Francesco Treccia. Saccucci, anch’egli agente del SID ,implicato nel mancato 'golpe Borghese’ del dicembre 1970, riesce invece a fuggire all'estero grazie alla strana inefficenza del Ministero degli Interni . Verrà arrestato alcuni giorni dopo in Inghilterra. Il SID, sempre presente in tutte le trame della strategia della tensione, non manca neppure questa volta. L'agente Troccia, uomo di fiducia dei cospiratori della "Rosa dei Venti", era uno degli organizzatori della campagna elettorale di Saccucci e ne aveva protetto la fuga dopo la sparatoria.

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8 giugno GENOVA

II procuratore generale di Genova, Francesco Coco, e la sua scorta, il brigadiere di PS Giuseppe Saponara e l'appuntato dei carabinieri Antioco Dejana, vengono assassinati da un commando che agisce con estrema freddezza e determinazione. Coco 68 anni, uomo d’ordine e sempre schierato dalla parte del potere costituito era noto per l’accanimento con cui aveva perseguito 1’estrema sinistra . Egli si era guadagnato anche la fama di insabbiatore in seguito alla archiviazione di diversi protessi che erano stati iniziati da pretori progressisti. Questo nuovo gravissimo fatto di sangue non è che l'ultimo dei numerosi episodi che hanno arroventato la campagna elettorale. Dopo Sezze, il 4 giugno a Roma si erano avuti scontri originati da una provocazione dei neofascisti e al termine dei quali 5 di essi erano rimasti feriti da colpi d'arma da fuoco. Negli scontri, che presentano molti aspetti oscuri, si erano inseriti anche agenti travestiti da militanti della sinistra extraparlamentare.

1977

1 gennaio - PIACENZA

Durante una rivolta carceraria la polizia fa u.so d candelotti lacrimogeni, mitra e pistole: Vincenzo Marchette di 35 anni, in galera per guida senza patente, resta ucciso nella sparatoria.

27 gennaio - TRENTO

l 18 gennaio 1971 esplodono come ordigni a scoppio ultra-ritardato 4 delle bombe seminate in città nell'inverno 1971. Lotta Continua denuncia il fatto come un'attentato della polizia: per anni e anni questa organizzazione politica si batte per la verità: finalmente il 28 gennaio 1977 il quotidiano Lotta Continua da notizia del ".. mandato di cattura spiccato dal Giudice Istruttore Crea su conforme richiesta del Pubblico Ministero Simeoni - contro il vice-questore Molino, il col. del SID Pignatelli e il col. dei CC Santoro che rappresenta, sia pure con sei anni di incredibile ritardo, una svolta decisiva nella serie interminabile delle inchieste sulle stragi e sulle manovre golpiste e reazionarie, che hanno attraversato tutta la storia italiana dal 1968 ad oggi, ma con precise ascendenze lungo tutti gli anni '60, dal golpe del SIFAR e dall'affare De Lorenzo - a Segni del 1964 alle grandi manovre dei servizi segreti italiani e NATO attorno al terrorismo SUD Tirolese fino al convegno sulla "guerra rivoluzionaria", gestito dai servizi segreti, dai CC e dallo stato maggiore della Difesa, all' Hotel Parco dei Principi nel 1965 a Roma". Con questi quattro arresti, sono quasi cinquanta gli alti ufficiali militari e di polizia colti con le mani nel sacco delle trame nere.

2 febbraio - ROMA

Durante una dimostrazione antifascista alcuni agenti di P.S. in bo

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by ANARCHIA Sunday, Feb. 13, 2005 at 7:19 PM mail:



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