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MALA TEMPORA CURRUNT...
by Camillo COPPOLA Sunday, Mar. 06, 2005 at 12:44 AM mail: camillo.coppola@tin.it

GRANDE CONFUSIONE SOTTO IL CIELO...BREVE CORRISPONDENZA TRA CHI ASPIRA AD UN MONDO DIVERSO SU ...GLOBALIZZAZIONE...RIFORMISMO...E...MASSIMI SISTEMI---RITENENDO CHE QUANTO RIPORTATO NON SIA UN POST PERSONALE MA POSSA ESSERE DI DOMINIO DI TUTTI, NE RICHIEDO LA PUBBLICAZIONE.GRAZIE

From: Camillo Coppola
To: giosue.bove@aliceposta.it
Sent: Saturday, March 05, 2005 4:59 AM
Subject: MALA TEMPORA CURRUNT


Salve Giosuè,
posso solo risponderti,come d'altra parte é già insito nel messaggio che hai letto,la mia posizione personale.
Infatti non giustifico,avrei potuto,mio malgrado,sopportare una candidatura come indipendente.
Le forche caudine di un'iscrizione partitica,la interpreto una capitolazione ed una contraddizione.
Le giustificazioni alla VESPASIANO,che necessita la greppia,non possono prevalere, é un andare a Canossa.
D'altra parte da oltre un decennio tutto quello che é istituzionale é una sconfitta per le classi sociali più deboli.
C'é bisogno di piazza e di nuovo,ed invece solo: passeggiate Romane lungo i Fori,Palavobis e Girotondi.
Suvvia Giosuè,non si può spaccare il pelo tra schieramenti partitici istituzionali,qui occorrerebbe l'accetta,invece é tutta una melassa di minuetti appiccicosi che avviluppano chi s'avvicina.
Ognuno dei partiti istituzionali che si definiscono di sinistra ha contribuito a costruire le fondamenta di questa ambiguità e fingono che questa mostruosa Idra non sia loro figlia,nel contempo continuano a perseverare con questa alleanza occulta con le classi dominanti.
Non me la sento di diventare un pollo di Renzo mentre si và al massacro per generazioni.
C'é bisogno di quel che non c'é, e da quello che ho constatato in tantissimi anni,sono profondamente convinto che non potrà mai nascere dal seno riformista,essi sono come le ombre cinesi,appaiono per quel che non sono,necessiterebbe il disincanto per scrollarsi da dosso questa rete che ci imprigiona sempre più.
Forse quanto detto va ben oltre la mia temporalità,tutti intimamente dovremmo sapere che la risposta non é nel presente ma nel divenire,senza visioni messianiche,ma il contingente é pregno di contraddizioni e necessità non più gestibili con la sinistra riformista.
Quanto ai giudici ed al giustizialismo anche a me non piacciono,ma i giudici popolari si,perchè conoscono sulla propria pelle la condizione di precarietà,sfruttamento,miseria ed emarginazione, preferisco questi ultimi,sicuramente non riformisti;certo anch'essi furono usati,come durante la rivoluzione Francese,che sfociò nella restaurazione della borghesia subdola e bifronte che ci portò,per usare le tue parole,al:<<"mors tua vita mea" uno dei paradigmi rovinosi del Novecento>>,non in una lotta tra compagni come sottintendi,ma a ben due guerre mondiali,volute proprio dalla borghesia rapace ed insaziabile,costate un immane lavacro di sangue,dolore e sacrifici,ma non a loro bensì a tutti gl'altri.
Non c'é più spazio e tempo per le mezze misure,ma la storia ci dice che quanto affermato lo comprendono solo i necessitati.

Per quanto profondamente distanti nella visione generale del mondo,abbiti con l'occasione i miei saluti di compagno come nei tempi andati.
Camillo.


----- Original Message -----
From: Giosuè adsl
To: Camillo Coppola
Sent: Wednesday, March 02, 2005 12:17 AM
Subject: Re: PRODI NON E' UNA MORTADELLA MA UN CAVALLO DI TROIA,VEDI REPORT- RAI DEL 9/6/2000


Scusa ma vorrei capire come giustificate la candidatura di Mara Malavenda alle elezioni regionali in Campania nel PDCI di Cossutta e company, partito nato, come tutti ricordano, dopo la decisione di noi "venduti" di rifondazione di far cadere il governo Prodi su una specifica questione politica; partito servito successivamente a reggere il governo D'Alema-Cossutta-Cossiga passato alla storia per i bombardamenti in Kosovo; partito fino a ieri minaccioso avversario di Bassolino ed oggi - dopo aver ottenuto il sospirato posticino nel listino - pronto a sostenere fino alla morte la battaglia per il Governatore.
Sembrate nati per fare i giudici, e a me i giudici non piacciono. Non so se dalla parte del movimento operaio e proletario è mai stato utile il giustizialismo che voi interpretate alal perfezione, sfiorando il sostegno anche alle posizioni di destra purché violentemente critiche nei confronti della sinistra moderata e radicale. Ma voglio fermarmi qui: perchè continuando potrei perseverare in questo modo di ragionare, tutto fondato sul passato.
Io credo, invece,che dobbiamo emanciparci del tutto da quel vizio antico, dalla logica del “mors tua vita mea”, uno dei paradigmi rovinosi del Novecento per cui l’altro, quello che non la pensa come te, il moderato o l’estremista, a secondo dei casi, o è un traditore o è un provocatore. Io credo che tu non sia nè l'uno né l'altro, semplicemente un compagno che non ha le mie stesse opinioni e che sta nel dibattito politico. Spero che un domani anche tiu possa pensare dentro il dibattito politico uno di rifondazione.
Ciao.Giosuè

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(cliccare su indymedia x leggere il post da cui scaturisce la corrispondenza sopra riportata)
http://italy.indymedia.org/news/2005/03/741208.php

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mala tempora davvero
by diciamo la verità Tuesday, Mar. 08, 2005 at 4:03 PM mail:

caro giosuè,
spero mi permetterai il caro,se non altro perchè considero i compagni di qualunque posizione più vicini nei valori e sentimenti rispetto agli altri. Nè voglio contraddirti ma invitarti a riflettere su alcune verità. La prima è che il pdci ha rifiutato di stare nel listino,proprio perchè pensiamo che la rappresentanza del nostro partito la devono scegliere i compagni del partito e non certo bassolino. E inoltre non abbiamo condiviso nè firmato il programma di bassolino poichè sun questioni come l'inceneritore di acerra,la privatizzazione dell'acqua e lo statuto presidenzialista che a tutt'oggi abbiamo bloccato, non c'è stata nessuna volontà da parte di Bassolino di affrontare la discussione nè alcun partito, seduto a quel tavolo, anche di sinistra, ha sostenuto la necessità di discutere.Questi sono i fatti, dopodichè è chiaro che ognuno può continuare a convivere con le proprie convinzioni. Ma siamo ormai nella realtà delle ombre cinesi.

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